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RECENSIONE 'CALISTA BATTAGLIA-TUTTA COLPA DEL ROCK' DI LUCIA POTACQUI




 




 



Dettagli prodotto

Formato: Formato Kindle

Dimensioni file: 2094 KB

Lunghezza stampa: 257

Editore: Lucia Potacqui (18 ottobre 2014)

Venduto da:Amazon Media EU S.à r.l.

Lingua: Italiano

ASIN: B00ONJFW52

Sinossi

Essere la manager di una casa discografica nel cuore di Manhattan richiede abilità.

Trovare una band capace di risvegliare il vecchio rock esige tenacia.

Tagliare i ponti con il passato e riacquistare fiducia nella vita è molto complicato.

Frequentare un uomo per motivi diversi dal lavoro è inconcepibile.

Non c'è niente di semplice nella vita di Calista Battaglia, introversa, misurata, razionale. Cerca di tenere tutto sotto controllo, ma la vita non è mai prevedibile ed è sempre pronta a mischiare le carte in tavola. Così un ambizioso progetto di lavoro trasforma la sua routine in un susseguirsi di imprevisti che la portano a misurarsi di nuovo con le emozioni e a mettere in gioco i propri sentimenti.

Sospesa tra la voglia di guardare avanti e la paura di restare ancorata al passato riuscirà a portare avanti il suo progetto musicale e a credere di nuovo nell'amore? Forse, un passo alla volta ... in ogni caso sarà tutta "colpa" del rock!


PAGINA FB AUTRICE

https://www.facebook.com/pages/Calista-Battaglia-tutta-colpa-del-rock/341328149370232


BIOGRAFIA AUTRICE


Sono nata e cresciuta nelle Marche e “Calista Battaglia … tutta colpa del rock” è il mio primo romanzo. Mi diverto a recensire ristoranti, hotel e località turistiche che visito. Mi piace moltissimo leggere e divoro romance, thriller, romanzi storici, autori e autrici contemporanee. Faccio anche scorpacciate di film e sono un'appassionata di musica. Adoro tutto quello che permette alla mia mente di viaggiare con la fantasia.

Ho sempre letto e accumulato libri cartacei, fino a quando mio marito mi ha regalato un e-book reader ed ho conosciuto un nuovo mondo. Ho scoperto diverse autrici self e mi è venuta voglia di provare. E' iniziata quasi come uno scherzo, ma più l'idea prendeva forma nella mia testa, più immaginavo la storia che volevo scrivere. Così ho iniziato e in poco tempo è diventata una sorta di dipendenza! Più scrivevo, più le idee si moltiplicavano nella mia testa. Mi sono immersa in una dimensione nuova ed ho vissuto un’esperienza intensa, costruttiva ed esplorativa. Per questo motivo ho deciso di continuare. Ho inviato un racconto ad un piccolo concorso e ne sto valutando altri. Inoltre ho iniziato a buttare giù il prossimo romanzo.

Scrivo perché voglio esprimere le mie idee, perché voglio far sognare ed emozionare le altre persone e perché mi fa stare bene.



RECENSIONE


CITAZIONE DAL ROMANZO


“Ci siamo solo io e lui persi nelle nostre emozioni e nei nostri sentimenti. Non ci sono paure, non ci sono fantasmi, solo due persone insaziabili l'una dell'altra. E lentamente, dolcemente, mi ritrovo in un posto che deve essere molto simile al paradiso. Robert mi sta entrando sotto pelle, mi sta riportando alla vita. Ma non posso innamorarmi, ho troppa paura.”


Finalmente non il solito romance che vede protagonisti solo giovani adolescenti, ma come protagonista una trentacinquenne tosta, razionale e ancora spaventata da un passato triste e tormentato.

Una trama allietata da un'ambientazione insolita per un libro, usata sempre da pochi autori famosi o emergenti, ovvero quello della musica.

Sulle note dei grandi successi rock del passato e attraverso la casa discografica MR Records per cui Calista lavora, la nostra protagonista si ritroverà a vedere ribaltata la sua vita da single incallita e a sentire spezzata la sua razionalità: entrambe ritrovate dopo un sacco di sofferenze e rinunce sentimentali.

Una donna, dall'animo di ragazza celato dalla prudenza verso la vita, si è vista costretta a fuggire dall'Italia per arrivare a New York alle prese con una nuova routine e un particolare impiego nell'ambito della musica.

E sarà proprio andando alla ricerca di nuovi talenti rock a fianco di Bill e Ashley, suoi colleghi lavorativi, che farà un incontro inaspettato.

Robert un affascinante uomo di quasi quarant'anni la colpirà subito.

Prima nascerà un rapporto di intima conoscenza, ma fin dal primo sguardo fra i due sboccerà una sensuale attrazione fisica, che li porterà difficilmente a rinunciare l'uno all'altra.

Robert e Calista hanno tante caratteristiche essenziali in comune: sono due persone toste, sincere, amano la musica,ma entrambi hanno il timore di potersi innamorare di nuovo.

Anche Robert ha un passato burrascoso grazie alla sua ex, ma è molto più propenso a lasciarsi andare rispetto ad una più razionale e metodica Calista.

La donna si è buttata sul lavoro a capofitto, senza avere una grande vita sociale, proprio per dimenticare la sua storia con Tommaso, grande amore della sua vita.

La contrattazione del nuovo gruppo rock 'I Power Chrod', che Robert ha seguito come talent-scout, riporterà nella sua esistenza Lorenzo.

Quest'ultimo è il suo primo ex, nonché fratello di Tommaso, il suo vero unico amore.

Calista riuscirà contemporaneamente a portare al successo il nuovo gruppo eliminando le varie difficoltà e a lasciarsi andare fidandosi per una volta di un altro uomo, il 'capellone'' Robert ?

Egli ha sempre sognato di diventare una stella del rock, ma i suoi trascorsi giovanili e il suo amore per Arleene gli hanno messo i bastoni fra le ruote.

L'autrice ha saputo unire due anime protagoniste creando un perfetto romance che l'ambientazione rock ha reso accattivante, armonioso e seducente.

Gli stati d'animo dei personaggi sono narrati bene e lo stile è scorrevole, anche se soltanto in piccole parti può risultare un pochino ripetitivo, magari lasciando pensare che l'intero romanzo poteva essere più breve.

Comunque sia l'incontro e l'avvicinamento tra i due innamorati è raccontato bene, mentre nei capitoli finali ci sono colpi di scena validi,che non guastano la lettura e rendono più ambito il finale.

L'autrice ha saputo rendere l'idea di un romance diverso dal solito, innovativo originale, ma soprattutto ha studiato la situazione sentimentale a dovere per trasmettere bene ai lettori la sensazione di un cuore ferito alla ricerca di nuova fiducia e di altre possibili opportunità per essere felici.

Assegno quattro stelline a questo libro, aspettandomi un'altra bella uscita letteraria da questa scrittrice emergente davvero in gamba ed esilarante.



Francesca Ghiribelli



 






RECENSIONE 'UNA BRAVA RAGAZZA'


DI MARY CUBICA


PER IL BLOG 'ROMANCE & FANTASY FOR


COSMOPOLITAN GIRLS'














Mary Kubica

  1. Ebook: Una brava ragazza

ISBN 978-88-541-7586-0
Pagine 320
Euro 4,99









Numero 1 in America
Pagina dopo pagina ti chiederai cosa accadrà
Un grande thriller






TRAMA


Ha seguito la sua vittima per giorni. Sa dove vive, dove lavora e dove va a fare la spesa. Non conosce ancora il colore dei suoi occhi o l’espressione che assume quando ha paura. Ma lo scoprirà.
Mia Dennett è figlia di un importante giudice di Chicago, ma ha scelto di condurre una vita semplice, lontana dai quartieri alti e dalla mondanità in cui è cresciuta. Una sera come tante, entra in un bar per incontrare il suo ragazzo ma, all’ennesima buca di lui, Mia si lascia sedurre da un enigmatico sconosciuto dai modi gentili. Colin Thatcher – questo il vero nome del suo affascinante nuovo amico – sembra il tipo ideale con cui concedersi l’avventura di una notte. Peccato che si rivelerà il peggior errore della sua vita: Colin infatti è stato assoldato per rapirla. Ma quando Thatcher, invece di consegnare l’ostaggio, decide di tenere Mia con sé e di nasconderla in un remoto capanno del Minnesota, il piano prende una piega del tutto inaspettata. A Chicago, intanto, la madre di Mia e il detective Gabe Hoffman, incaricato delle indagini, sono disposti a tutto pur di ritrovare la ragazza, ma nessuno può prevedere le conseguenze che un evento tanto traumatico può avere su una famiglia apparentemente perfetta…

Un successo internazionale, un thriller originale da leggere in modo compulsivo… fino al finale mozzafiato!


L'AUTRICE

Mary Kubica


È laureata in Storia e Letteratura americana alla Miami University di Oxford. Vive nei pressi di Chicago con il marito e i figli. Una brava ragazza è il suo romanzo d’esordio ed è stato tradotto in sette paesi





RECENSIONE



Una lettura intrigante, affascinante e coinvolgente. Uno stile femminile per una penna davvero esemplare e indimenticabile.

Una storia nella storia dalle tinte rosa e gialle, un thriller psicologico, odierno e originale.


Mary Cubica con questo suo esordio entra nell'anima dei lettori restando indelebile e unica nel suo genere.

Una trama altrettanto sconvolgente e appassionante da farla diventare un film, spero tanto che ci sia una trasposizione al cinema, perché lo merita davvero.


La scomparsa di una ragazza, Mia Dennett, colei che viene rappresentata con lo stesso titolo del libro 'una brava ragazza'.

Quel tipo di brava ragazza che in questa storia fa da vittima, o meglio ce lo fa credere fino alla fine, ma poi è proprio lì il tocco del thriller geniale che ribalta tutte le convinzioni del lettore e la stessa base della trama.

Soltanto dopo aver concluso la lettura, si carpisce quanto sia enigmatica la copertina, ma è proprio da quest'ultima che si potrà dedurre quanto Mia nascondi un segreto.


La sua interiorità di brava ragazza si ribella per trovare finalmente nella sua vita una persona che la ami davvero e che sappia proteggerla.

E sembra trovarla proprio nel suo apparente sequestratore, Colin Thatcher, il quale prima la spaventa a morte puntandole una pistola contro, ma che alla fine le racconterà l'unica verità sul suo sequestro.

Uno stile scorrevole con minuziose e taglienti descrizioni che ti fanno entrare nei personaggi, i quali in ogni capitolo incontriamo e conosciamo sempre meglio.


Riusciremo a percepire i momenti salienti prima e dopo il rapimento, analizzando Eve, la madre di Mia, disperata per la sua scomparsa.

Una donna che si sentirà in colpa per non aver difeso più sua figlia proteggendola dal severo ed egoista sguardo del padre, famoso e ricco giudice americano.


Anche Eve, non si ritrova più al fianco dell'uomo di cui veramente si è innamorata, ma soltanto la lontana ombra di una persona dedita soltanto al proprio tornaconto e al proprio lavoro.

Più attento alla sua reputazione, che a sua figlia Mia, mentre dall'altra ama e ammira l'altra figlia Grace, colei che ha seguito le sue orme.


Nell'indagine subentra anche la figura principale del poliziotto Gabe Hoffman, un investigatore dal cuore gentile, ma dai modi diretti e schietti.

La sua esperienza piano piano lo condurrà a venire a galla della vicenda, ma nel frattempo si innamorerà di Eve in silenzio, venendo ricambiato cautamente dalla donna. Egli però non riuscirà a scoprire la verità che conosce solo la coscienza di Mia.


Ho amato molto anche il personaggio di Colin, un ragazzo abbandonato dal padre, con un passato triste, ma che in fondo al cuore ama e si prende cura di sua madre, malata di Parkinson da tempo.


Ed è proprio questa parte sensibile del cuore dell'uomo che verrà alla luce lentamente, mentre dall'altra Mia riuscirà con il tempo a trovare finalmente fiducia per la prima volta in qualcuno.

Ma non si tratta soltanto di una semplice 'Sindrome di Stoccolma', ma bensì di un legame interiore e umano, dove due individui dalle vite e dai trascorsi totalmente diversi, scoprono di aver trovato l'uno nell'altra ciò di cui hanno avuto sempre bisogno.


Ciò che non andavano cercando, ma che alla fine in quella particolare e disperata situazione hanno trovato.

Colin non vuole farle del male, anzi deciderà proprio di non consegnarla al vero capo del sequestro, perché sente di amarla profondamente.

I due durante il periodo del rapimento trovano riparo l'uno nelle braccia dell'altra in un capanno abbandonato vicino ad un lago fra le montagne.


Un delicato rapporto fra uomo e donna che si attraggono e imparano ad amarsi in silenzio, descritto veramente bene e accuratamente.

Colin la tiene prigioniera, al contempo è il suo salvatore e metterà in pericolo se stesso, purché nessuno le faccia del male.

Avrei preferito un thriller un poco più movimentato, ma non posso far altro che consigliare questa lettura agli amanti di questo genere con un po' di suspance psicologica.

Una lettura saliente e assolutamente da non perdere!



Francesca Ghiribelli.







RECENSIONE DI “OPAL” di Jennifer L. Armentrout







Titolo: Opal
Autrice: Jennifer L. Armentrout
Pagine: 384
Prezzo € 12
Dimensioni: 14 x 21.5 cm
Copertina: Cartonato con sovraccoperta
Uscita: 12 novembre 2014
ISBN:9788809783546



TRAMA

DAEMON E KATY, KATY E DAEMON... Ostacolato da tutti, represso, negato, il legame proibito tra la timida studentessa e il misterioso alieno è ogni giorno più potente, inscindibile e rischioso. Il Dipartimento della Difesa li spia di continuo, mentre il famigerato “Dedalo”, il gruppo che studia e tortura gli ibridi, tiene ancora in pugno qualcuno che amano. Dawson, il gemello di Daemon sfuggito miracolosamente alla prigionia, non sembra più lo stesso e in mente ha un unico obiettivo: tornare in quel luogo orribile per salvare la sua amata Beth. Daemon e Katy non possono certo abbandonarlo, e per combattere “Dedalo” sono pronti a tutto, anche se questo significa fidarsi di un vecchio nemico… Riusciranno a ottenere giustizia e ad annientare le oscure minacce che incombono su di loro? Daemon e Katy non sono disposti a fermarsi, forti dell’amore impossibile che li lega e che nessuno riesce a spezzare: nemmeno se la lotta dovesse travolgere i loro mondi in maniera devastante.

L'AUTRICE
Jennifer L. Armentrout, autrice bestseller di USA Today, vive nel West Virginia e ha scalato le classifiche internazionali grazie alla serie “Lux”, pubblicata in Italia da Giunti con grande successo. Oltre a “Opal” sono già usciti “Obsidian”, il prequel “Shadows” e, nel 2014, “Onyx”. Giunti pubblicherà anche gli episodi finali della saga, “Origin” e “Opposition”.

LINK
Link del libro su Giunti Editore: http://www.giunti.it/libri/narrativa/opal/
Link della pagina autrice sul sito di Giunti Editore: http://www.giunti.it/autori/jennifer-l-armentrout/
Link al booktrailer del romanzo: https://www.youtube.com/watch?v=UsNRjJ5I




RECENSIONE



Il quarto capitolo della serie 'Lux' di questa bravissima autrice che ci tiene incollati alle sue pagine per una trama ancora più accattivante e sconvolgente.
Abbiamo ritrovato Katy e Daemon nei panni di una nuova avventura che rivede il mondo alieno sempre affascinante protagonista.
I capitoli di questa saga pur avendo come personaggi creature del terzo tipo, non diventano mai banali o ripetitivi, perché l'autrice sa costruire bene ogni episodio senza essere mai monotona e soprattutto mischiando suspance, mistery, originalità con una storia romance dai risvolti youg- adult e fantasy-distopici.
La scrittrice sa dosare il tutto come in un cocktail afrodisiaco perfetto, visto che il vero fascino si nasconde soprattutto nei dialoghi e nel rapporto amoroso fra i due protagonisti: Daemon, un Luxen dal fisico aitante e dagli occhi di un verde magnetico, dall'altra Kat, una ragazza umana sorprendentemente guarita attraverso il contatto alieno e che ora diventata un ibrido, possiede poteri paranormali.
In questo libro si nota quanto la nostra book blogger Katy riesca lentamente a rendersi conto della sua nuova natura, ma riesce ad accettare difficilmente di essere riuscita ad uccidere diverse persone per salvare se stessa e il suo Daemon.
Percepisce il suo desiderio di vendetta contro chi possa nuocere ai suoi affetti, ma anche a chi possa far del male alle persone care inerenti alla famiglia di Daemon.
Il suo tentativo di riappacificarsi con Dee, la sorella di Daemon e sua migliore amica, che soffre ancora per la morte di Adam; infatti incolpa ingiustamente Kat di questo, ma nella storia rientra anche Dawson che avevamo trovato nel prequel della serie.
La lotta del fratello gemello di Daemon alle prese con la ricerca della sua Beth.
Anche io infatti avevo sperato in un suo ritorno e soprattutto l'autrice ne aveva dato una certezza, visto che i corpi di entrambi non erano stati ritrovati.
Lo svolgimento è appassionante perché ci sarà il Dipartimento della Difesa che spia i nostri protagonisti di continuo, mentre entrerà in scena 'Dedalo', un gruppo che studia e tortura gli ibridi per trarne vantaggi ed è proprio lì che Dawson vuole tornare per riprendersi la sua amata.
Tutta la sua famiglia, i suoi amici e Kat faranno di tutto per non lasciarlo da solo e portare a termine la missione.
Ritorneranno sulle scene anche nemici come Blake, che vuole tirare fuori il suo amico Chris da 'Dedalo' mentre Will, il fidanzato della madre di Kat, riserverà un colpo di scena improvviso insieme alla compagna di scuola della protagonista, Carissa.
Tante insuperabili vicende con un finale da mozzare il fiato che ricorda il classico tocco della Armentrout per prepararci al sequel successivo!
Consiglio ancora una volta questa saga davvero intrigante, sexy e unica nel suo genere!

Francesca Ghiribelli


RECENSIONE RACCONTO 'TESTIMONE OCULARE' DI MASTER LAUTNECREP







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RECENSIONE


Un racconto finalmente più concreto, il quale lentamente si avvicina ad illustrare il misterioso mondo di 'Quattorda' e della struttura 'Dark Structure'.
Sette nastri ritrovati nell'appartamento di Andrea Tamburi, venticinque anni.
Lui e il fratello sono conosciuti bene dal piano 'Quattorda', ma da ogni nastro si inizia a capire un po' di più di questa intricata e creativa rete letteraria.
Nel primo nastro il protagonista Tamburi si presenta: i nastri sono dichiarazioni rilevate dall'informatore e investigatore Matteo Lanterna. Informazioni assolutamente riservate che devono restare al sicuro, altrimenti il protagonista si troverà in una situazione di immediato pericolo, peggiore di quella in cui già si trova.
Nel secondo si conosce un altro personaggio Thomas Boschi, un operaio collega di Andrea che ama un particolare attrezzo nel suo lavoro, la motosega.
Egli ha comportamenti molto strani, gira voce che la causa fosse l'amore per una ragazza, ma nei nastri seguenti si capirà che all'interno del capanno in cui Thomas ama rifugiarsi a lavorare si vede uno strano fumo e si percepisce uno strano odore.
Non appena Andrea va a vedere dentro allo stabile sembra teletrasportato in un tunnel di visioni particolari, vede Thomas a terra e poi la figura di un uomo con le gambe rivestite da un telo e la testa ricoperta da un casco di ferro con piccoli fori sulla parte del volto.
Qui ancora una volta si carpisce la figura di Chainsaw, che farà parte dell'Oltremondo nella prima parte di 'Dark Structure'.
Il tutto al risveglio di questa visione trova Andrea privo di sensi, quindi la situazione come ribaltata rispetto all'inizio.
L'autore ci fa comprendere pure stavolta quanto Quattorda e la Dark Structure inizino con una forma esoterica e visionaria per poi completarsi in una concreta forma di pericolo umanitario a livello sociale.
Piani organizzativi che mettono in grave pericolosità chiunque ne venga a conoscenza.
Mi auguro che i brani successivi portino ancor di più alla luce le fondamenta della creatività di questo autore emergente, il quale si fa scoprire piano piano.


Francesca Ghiribelli.



Recensione 'I cacciatori di pozzi' di Master Lautnecrep

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Un brano ricco di profonda filosofia con un titolo davvero saggio e persuasivo, credo che ci sia una valida verità nel tuo scritto. La vita è uno strano segreto, qualcosa che ci affligge a volte, mentre in altre occasioni ci fortifica facendoci sorridere, ma soprattutto le cose che ci spingono a cercare di andare oltre sono due elementi fondamentali: la voce della speranza e la luce della fede. Non parlo solo di fede religiosa, ma una credenza generale in qualsiasi briciola di fiducia che riponiamo nel futuro, nel presente e nel passato. Qualcosa di ignoto che si fonde con la realtà e ci porta a camminare sempre oltre il dolore e sopra il tappeto volante di una temporanea gioia. Mi è piaciuto soprattutto il finale, dove 'cacciatori di pozzi' lo siamo un po' tutti prima o poi. Anche a me come è successo a molte altre persone piace andare per la mia strada, perfino se so già che è la più impervia o lunga da percorrere, ma è proprio il sapore dell'aspettativa ad aumentare il desiderio di trovare in fondo a quel pozzo il motivo per trovare la ragione della vita. Chissà magari scopriremo che la vita vera resterà solo utopia come i sogni che seminiamo illusi di poterli far fruttare, ma che quasi sempre ritornano polvere nella tempesta.

Francesca Ghiribelli

 RECENSIONE RACCONTI BREVI
 DI MASTER LAUTNECREP










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RECENSIONE


PRIMO RACCONTO 'L'INFORMATORE'

Un reparto psichiatrico dal nome 'Le nebbie', un'atmosfera tutta da scoprire, ma pervasa da grigio sentore e vibrante mistero per una trama ancora tutta da iniziare.
Questo racconto insieme agli altri sono quasi un incipit per una storia travestita da saga, ma non la solita saga odierna, anzi una trama narrante una sorta di dimensione particolare, dove le sembianze umane si travestono o si mischiano ad altre forme di vita per venire a conoscenza di città pullulate da ordini di persone che fanno da spie per l'intera umanità. Vigilanti che si nascondono nell'ombra per sopperire ad una società già resa schiava e vittima della mano stessa dell'uomo.
Tutto inizia con brevi ed essenziali scene, dove Luca Calamaio, fratello maggiore dell'Onorevole Giacomo Calamaio, si ritrova paziente di questo centro psichiatrico. L'incontro con l'Informatore, lo porterà a svelare quel che sa su questa città che prende il nome di Quattorda, ma niente è ancora chiaro, proprio perché l'Informatore sa molte più cose di chiunque, ma non può rivelare nulla. Qualcosa che nasce da una trama piena di sfumature distopiche, spionistiche e in parte dedite all'occulto, qualcosa dove molti riescono a dominare sulla loro anima, agendo su di essa a proprio piacimento. Tanto però da lanciare un nuovo misterioso interrogativo su un'altra identità che entra a far parte della storia, quando chiede a quel vecchio paziente se conosce Matteo Lanterna.

SECONDO RACCONTO ''DIARIO DI LANTERNA''

Qui ci si stacca dal primo racconto per un attimo e la scena si incentra su questo nuovo personaggio che parla in prima persona.
Egli parla dell'apatia della vita di un tizio che guarda da lontano, lo fissa fare gli stessi gesti, sapendo che deve mantenere una moglie e una figlia malata, così sembra attenderlo fuori da un locale.
In qualche modo conosce le sue intenzioni e sa che alla fine farebbe qualsiasi cosa pur di rubargli anche una stupida giacca costosa, così va nel miglior negozio e compra il suddetto abito per attirare la sua attenzione.
Subito dopo succede ciò che aveva immaginato, l'altro uomo lo minaccia con una pistola, mentre il protagonista narrante gli dice di abbassarla e di volergli cedere volentieri il capo d'abbigliamento.
Così l'altro afferra il capo e scappa.
Poi il protagonista lo segue ancora e l'altro quasi impaurito sembra volergli restituire l'oggetto rubato, ma l'altro vuole solo che getti a terra l'arma.
Il protagonista a sua volta armato lo intimorisce, ma alla fine si comprenderà come trovi in quell'uomo alcune sue stesse azioni e motivazioni, insomma molti stati d'animo in comune, ma in parte voglia istigarlo e metterlo alla prova
per fargli compiere quel furto e fargli provare paura e sensazioni negative.
Il protagonista infine lo prende in giro, perché il capo che l'altro ha derubato è quello vecchio, mentre l'altro nuovo di zecca lo ha messo egli stesso in auto.
Alla fine cede al ladro la giacca nuova con il suo biglietto da visita, sperando che il giorno dopo lo chiami, facendosi vivo. Qui forse capiremo meglio il nesso della sua misteriosa identità e il suo collegamento a questa nuova dimensione letteraria di cui si parla.
Nel secondo estratto dal 'Diario di Lanterna' ritroviamo Matteo Lanterna, che entra in una stanza abbastanza monotona all'interno di un edificio molto lugubre, ma qui avverrà l'incontro del protagonista con il maestro e con una strana stanza dalle tinte rosse e con al centro un magico e oscuro segno.
Credo che questo breve racconto descriva la devastante scena di una dimensione, dove la violenza degli uomini è efferata e quasi demoniaca e in cui ci si accorge di come la raffigurazione di questi personaggi sia negativa e per niente rassomigliante alla forma umana.
Lanterna viene spinto dal Maestro e da alcuni saggi suoi seguaci ad entrare nel misterioso ordine, a quanto si può capire, si tratta di Quattorda, sopra già citato.
Ma Lanterna si libera e si ribella al loro volere e fugge trovando sul suo cammino tangibili prove che sembra essere stato catapultato in un luogo infernale e sfumato da una vena occulta.
Infine Matteo sembra scoprire su quel sanguinario percorso l'entrata in scena di una figura che prenderà il nome di ChainSaw e farà parte dell'Oltremondo nella prima parte del piano di 'Dark Structure'.






TERZO RACCONTO ' E SIA'

Un racconto che si allontana un po' dai precedenti, ma il quale appare come una lettera fragile scritta da una persona che sembra sia stata costretta ad entrare in un particolare sistema. Esiste un Doc che studia il corpo e la mente della persona di cui si sta narrando,la quale è affetta da una particolare sindrome millenaria.
Una persona con poteri anormali e che una volta morta dovrà cedere il suo potere a qualcun altro. Ma tutto questo amplificato dalle azioni della struttura vigente su quel corpo, lo porterà ad uno stato confusionale, ma anche a far sentire quell'individuo quasi un Dio. Egli lo capirà quando si ritroverà di fronte ad una situazione disperata e di dolore, nella quale non proverà assolutamente nulla.
Ed ecco che lì il nostro protagonista si accorge di essere stato trasformato da un quasi Dio 'supereroe' in un mostro 'salvatore'.







Francesca Ghiribelli.







RECENSIONE DELLA SAGA
'RICHARD LANCASTER' DI BLAKE GALEN












SITO DELL'AUTORE

http://blakegalen.weebly.com/

link del racconto

http://blakegalen.weebly.com/la-storia-di-richard-lancaster.html

PAGINA FB AUTORE

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CITAZIONE TRATTA DALLA SAGA


“L’uomo non è fatto per avere paura. Per questo la paura ci fa stare male. Così come il nostro corpo non è fatto per l’alcool o per le sigarette. Questo è il motivo per cui voglio fare lo psicologo da grande. Voglio capire ogni segreto che la nostra mente nasconde, conoscerne ogni angolo più segreto e tenebroso. Voglio aiutare la gente a sconfiggere le proprie paure, voglio che tutti possano vivere la loro vita al meglio.”




RECENSIONE


PRIMO RACCONTO 'RICHARD LANCASTER DA 0 A 14 ANNI'

Uno spin - off sul personaggio più nascosto, ma in fondo più importante delle precedenti saghe dell'autore.
Questo è solo il primo racconto fra i quattro dedicatagli, ma da qui traspare  come la sua figura alla nascita appaia come una persona comune.
Un neonato dagli occhi chiari, fra le braccia della madre Dahlia, che riserva tutto il suo amore sul figlio, visto che l'uomo che amava l'ha delusa, scappando di fronte alla prima responsabilità della paternità.
Forse, andando più avanti sarà proprio questa mancanza paterna e l'infinita tristezza, che a volte l'egoismo delle persone ci mostra, ad incrinare la sua personalità in qualcosa di negativamente potente.
Ogni tipo di paura sembra trasformarsi come in una sorta di maligna incombenza che ci rende vulnerabili e ancora più fragili di fronte alla vita, facendoci commettere maggiori errori di quelli che avremmo potuto fare.
Richard Lancaster, un bambino prodigio, dalla mente davvero affilata, è un essere dannatamente perfetto agli occhi di tutti e di sua madre, ma quando arriverà alle medie comprenderà che niente è facile come sembra e la paura di poter commettere degli sbagli e deludere chi nella sua vita è veramente importante, allora lo spingerà a conoscere il vero 'rumore' del terrore esistenziale, o meglio il dubbio di non farcela.
E sarà proprio questo a renderlo desideroso di voler fare da grande lo psicologo di anime dannate dalla paura.

SECONDO RACCONTO ''RICHARD LANCASTER 'I SOGNI SI AVVERANO''

Il racconto sulla vita di questo personaggio davvero pulsante per la storia continua con la crescita di Lancaster: il passaggio da adolescente a ragazzo.
Il suo percorso da uno psicologo per capire al meglio la mente delle persone e della madre,poi l'incontro con Robert Mason.
Un coetaneo che conosce per pochi minuti, ma in lui ritrova molto di sè stesso e soprattutto si sente vicino alla personalità del ragazzo, perché come lui, non si droga e non va dietro al gruppo.
Poi il giorno dopo Robert muore improvvisamente e tragicamente, ma Richard, nonostante lo conosca così poco, resta molto scosso dall'evento.
Però la vita va avanti, e prima della fine delle superiori il suo obiettivo è conquistare la ragazza di cui è da sempre innamorato, Cheryl Cross.
Da quel momento riuscirà a farla sua e a renderla la donna della sua vita: tutto appare così perfetto, quasi una favola scritta a metà, perché nella storia c'è una nota stonata, la morte della madre di Richard a causa del cancro.
Ma Lancaster è diventato veramente uno psicologo di successo e ha mantenuto la promessa che aveva fatto alla madre, quella di diventare un vero principe con al fianco una meravigliosa principessa come moglie.
Una donna come Cheryl che gli fa scoprire l'incendio della passione e di una pericolosa dipendenza sessuale per lei, ma niente è come sembra e per tutti la felicità eterna non esiste...
...E Richard lo scoprirà alla soglia dell'arrivo dei suoi trent'anni.

TERZO RACCONTO 'RICHARD LANCASTER' 'LA TRAGEDIA'

Un seguito misterioso e accattivante ancora una volta per la saga di Lancaster.
L'articolo sul giornale di una tragedia riguardante la sua famiglia, poi il rammarico di Gary, suo collega e amico, nell'apprendere la notizia della sua scomparsa, ma soprattutto il comparire sulla scena del personaggio di Alex.
Un ragazzo giovane dal passato disperato che ha soltanto bisogno di rinascere e vivere per la prima volta. Rinascere da un passato marcio pieno di violenze e abusi da parte di suo padre nei confronti di lui e di sua madre.
Il fortuito caso dell'incontro con Richard che lo ospita in casa e se ne prende cura come un figlio, poi allo scoccare dei trent'anni di Lancaster tutto finisce in tragedia.
Sembra che Alex volesse uccidere Cheryl, a cui era molto affezionato e che vedeva come la donna ideale; così Richard per difendere la moglie uccide Alex con un colpo di pistola e alla fine fa fuoco anche per se stesso.
Tante uccisioni una dietro l'altra in una famiglia, dove tutto scorreva tranquillo, ma che all'improvviso si trasforma in un'agghiacciante catena di vendetta.
Al più presto scopriremo la causa di questa vendetta e come si scioglierà il mistero sulla vita di questo personaggio così affascinante.

QUARTO RACCONTO ''RICHARD LANCASTER 'L'INFERNO''

L'ultimo racconto  l'ho trovato scritto in modo più descrittivo e ampio, ciò che mi sarei aspettata per una esaustiva spiegazione dello stato d'animo di Lancaster per sciogliere il nodo sulla sua storia e sul suo passato.
Il nostro protagonista marito e amante incondizionato di Cheryl, vede la donna uccisa dal suo affezionato paziente Alex.
Quasi come se i trascorsi della vita e dell'infanzia del ragazzo abbiano alla fine influito negativamente sulla sua persona e la gelosia verso una donna così ammirabile e amata, lo abbiano spinto allo spregevole gesto di un omicidio.
Lancaster vedendo il corpo della moglie esanime, si sente morire e non desidera altro che raggiungerla. Sarà qui che la sua mente da persona buona e dolce si trasformerà in qualcosa di perverso, quel qualcosa che abbiamo incontrato nelle precedenti saghe dell'autore.
E ci fa comprendere come una persona dall'animo generoso e pulito, possa diventare l'esatto opposto grazie al male infertogli dagli altri.
Alla fine il desiderio di voler ricongiungersi con Cheryl lo fa incontrare con una specie di portinaio dell'Inferno, qualcuno in giacca e cravatta che gli offre l'occasione di poter rivedere la sua amata, a costo però di un patto davvero perfido e ignobile.
Già, ma la prima cosa a cui Richard pensa ancor prima di potersi ricongiungere a Cheryl: è quella di poter regalare alla sua principessa la sua torre.
Già, proprio come la madre di Lancaster aveva promesso al figlio nei suoi sogni di bambino.
E credo proprio che chi ha letto e si è appassionato come me a queste letture, potrà capire di quale tipo di torre si parli.
Consiglio questo spin-off sul personaggio a chi si è deliziato a leggere le precedenti saghe di Blake Galen e soprattutto a chi vuole saperne di più sulla vita di Richard Lancaster.










Francesca Ghiribelli.








RECENSIONE 'IL MIO CUORE E' TUO' DI
MARIANNA MINEO










Titolo: Il mio cuore è tuo
Autore: Marianna Mineo
Genere: Romanzo rosa
Pagine: 114
Prezzo: 0,99€ (formato ebook)

LINK AMAZON
http://www.amazon.it/mio-cuore-tuo-Marianna-Mineo-ebook/dp/B00NVZAKBK





TRAMA

Chloe è follemente innamorata del suo compagno Luke, ha una famiglia che l'adora e un lavoro che le piace. Le sembra di toccare il cielo con un dito. Ma il giorno del suo compleanno Luke la lascia sostenendo di non essere più innamorato di lei. La vita di Chloe cambia di colpo, succede l'inaspettato e dovrà affrontare tutto da sola, perde anche il lavoro. Promette a se stessa di non innamorarsi mai più, per lei gli uomini non esistono. Chloe conosce Nick. Per lui sarà un vero e proprio colpo di fulmine, per lei no. Sarà difficile conquistarla. Lei ha creato una barriera insormontabile nel suo cuore che non permette a nessuno di oltrepassare.

Paura di amare ancora.
Paura di soffrire ancora.

Migliore citazione tratta dal libro:

《Dovresti vedere i tuoi occhi quando mi guardano, capiresti perché non riesco a dimenticarti.》




RECENSIONE

Un'autrice giovanissima alle prime armi, che si è cimentata nella narrazione di una storia dai toni 'romance' per niente facile da raccontare.
All'apparenza la trama può sembrare un po' scontata, con una protagonista femminile lasciata dal fidanzato che poi incontra 'il bellone', già perso d'amore per lei.
Certo, la trama poteva essere amplificata da una narrazione più definita e da uno stile migliore, ma credo che la Mineo possa veramente crescere e maturare come scrittrice di questo romantico genere.
Conferisco quattro stelline, perché mi piace la profondità delle storie d'amore, pervase da quella sensibilità emozionale e da quella forza di ricominciare la vita da zero, senza poter dimenticare il passato, ma imparando da esso.
L'unica cosa che ho trovato un pochino fuori dal contesto è la creazione americaneggiante e straniera per i nomi dei protagonisti come Chloe, Luke e Helena, che sembrano essere originari di Milano. Per il resto dei personaggi, invece l'autrice spiega che vengono dagli Stati Uniti, quindi va più che bene.
Ma veniamo alla storia della protagonista: Chloe perde il suo primo grande amore perché Luke l'ha tradita con un'altra.
Classica storia d'amore? Sembrerebbe, ma non lo è, visto che la ragazza in seguito perderà il lavoro per la scoperta di una magica sorpresa, la quale però la porterà a non essere completamente felice.
L'arrivo di Nick, un ragazzo adorabile trasferitosi a Milano per un periodo, la sconvolge, ma il dolore provato per la precedente delusione non le permetterà di aprire gli occhi e vedere subito la veridicità del suo sentimento.
La figura adorabile di Helena, migliore amica di Chloe, la dolorosa ferita nel passato di Nick e altri intrecci della trama portano questo breve romanzo a farci amare questa scrittrice esordiente e il suo animo toccante.
Non vedo l'ora di poter leggere altri suoi scritti, consigliandole di migliorare sempre di più la sua vena creativa e il suo stile scritturale.
Consiglio questa lettura alle intramontabili romantiche e a chi adora il genere 'romance' conservando nel proprio cuore la speranza che l'amore possa  rinascere quando meno ce lo aspettiamo.





Francesca Ghiribelli



RECENSIONE 'IN VOLO CON TE' DI JESSICA MACCARIO







Autore:Jessica Maccario
Editore:Self publishing
Genere:  Romance contemporaneo

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Sinossi:
Giulia sente crollare ogni certezza quando suo marito Tommaso se ne va di casa per cercare quella libertà che in Italia gli viene negata. Ad Amsterdam riesce finalmente ad essere se stesso, ma Giulia non sa spiegare alla piccola Carlotta il motivo della sua partenza ed entra in un vortice di dolore che le fa mettere in discussione anche le scelte del passato. Grazie alla bambina, Giulia trova il coraggio per partire e affrontare una volta per tutte Tommaso. Lei, così stupidamente innamorata, e lui, irrimediabilmente gay... Tra discussioni animate e pentimenti, il passato torna prepotentemente nella vita di Giulia e il futuro si prospetta più incerto che mai. L’unica sicurezza è la sua bambina, che travolge tutti con la sua spensieratezza e le impedisce di cadere nella disperazione.
Un incontro inaspettato in aeroporto, una nuova città da esplorare e un vecchio diario sono la migliore medicina. Perché, forse, il suo cuore potrà tornare ad amare ancora...
Un romance spensierato e profondo, che mostra quanto il legame tra madre e figlia possa essere importante, e invita a cercare la luce anche quando tutto sembra andare storto...
“In volo con te” è il primo libro di una duologia romance. Il secondo titolo, “Questo viaggio è per sempre”, è incentrato su un amore che sboccia delicato e si rafforza con il tempo e la vicinanza... un amore che travolge Giulia e la fa sentire, finalmente, rinata.

Link pagina autrice https://www.facebook.com/JessicaMaccariolibri 

sito autrice http://jessicamaccario.wix.com/jessicamaccariobooks 

RECENSIONE

Una storia toccante, delicata che entra come una piuma tra i passi del cuore e ti fa riflettere ed emozionare.
Una trama apparentemente semplice, la quale però attraversa una tematica originale con saggezza e dolcezza.
Giulia, una ragazza madre di una splendida bambina di nome Carlotta, affronta il duro abbandono da parte di suo marito Tommaso.
Lui se ne è andato per sempre stavolta, mentre lei prova un amore ancora incondizionato per quell'uomo che l'ha fatta innamorare perdutamente.
Lei stessa si è sempre autoconvinta che lui potesse imparare ad amarla sul serio, ma l'ha sempre vista semplicemente come un'amica.
Una compagna di vita, ma mai come una donna da desiderare ardentemente, visto che Tommaso è gay; nonostante neanche lui abbia voluto subito dichiararlo apertamente, in fondo dentro di sé lo ha sempre saputo.
Non è mai stato bisessuale, forse ha soltanto tentato di esserlo, ma alla fine non è riuscito più a mentire alla sua famiglia.
L'unica cosa che lo ha reso felice e non rimpiangerà mai è Carlotta, avere una figlia tutta sua, insieme a Giulia.
Per lui una ragazza con cui condividere tutto, ma che non ha mai guardato come si guarda realmente una donna che si ama alla follia.
Tommaso se ne è andato ad Amsterdam, visto che una città come quella è molto più aperta alla libera sessualità al contrario di Torino.
Giulia alle prese con un lavoro in crisi riguardante la rilegatura di alcuni volumi, sente sempre più la mancanza del suo compagno e Carlotta quella di suo padre. In fondo ha sempre avuto paura di volare, ma decide per il bene di sua figlia di andare da Tommaso e riuscire a chiarire almeno in parte la situazione.
L'autrice affronta ogni personaggio con precisione e autenticità, lasciando molto spazio all'affetto che lega i tre personaggi principali.
Tommaso ha nuovi flirt, fra cui un nuovo amore di nome Luke, il quale pare inizialmente non contraccambiarlo, mentre sembra piano piano riuscire ad esaudire il suo sogno di diventare personal shopper grazie al fratello di Luke, Brent.
Ha nuove prospettive di vita e di libertà, mentre Giulia riesce ancora ad avere nostalgia di lui, per cui nutre sempre un intenso sentimento.
Tommaso è un padre perfetto e sempre presente, ma d'ora in poi dovranno ugualmente vivere lontani e affrontare la futura separazione.
La Maccario ha saputo inoltrarsi come una guida turistica fra le bellezze di Amsterdam fungendo da vero e proprio cicerone per apprezzare la sua preziosa storia artistica e culturale.
La narrazione è scorrevole e sembra veramente di essere lì con i protagonisti del romanzo, anche se la trama non è ricca di colpi di scena e forse è un pochino prolungata.
Ma l'essenza di questo libro è rappresentare un autentico romance dai toni rosa e soft, ma che ti insegna fino alla fine ad apprezzare quello che si ha e ti fa comprendere che per l'amore non esiste diversità sessuale, è soltanto universale.
Comunque sia il cuore di Giulia in parte è rimasto attratto dall'incontro casuale con Andrew durante la partenza per Amsterdam, un ex giornalista e ora scrittore di guide di viaggio, sempre in giro per il mondo.
Le anime di Andrew e Giulia si assomigliano un po', entrambi hanno sofferto e vogliono rinascere dalle loro ceneri per iniziare un nuovo percorso, così fra loro si instaurerà un legame virtuale a distanza davvero intenso.
Questo è il primo romanzo della duologia dell'autrice, spero che nel prossimo   ci siano più colpi di scena, ma ancora quella costante dolcezza che costeggia la narrazione con garbo e sensibilità.
Consiglio la lettura a chi ama il classico romance, ma anche a chi vuole trarre da un romanzo un essenziale e originale insegnamento di vita odierna.





Francesca Ghiribelli






 

RECENSIONE RACCONTO


'BAYRON' DI BLAKE GALEN

































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CITAZIONE TRATTA DAL RACCONTO



''Uno sguardo che era tutto tranne quello di un animale. Osservare i suoi occhi era come un lungo viaggio attraverso le infinite emozioni umane. Potevo percepire la gioia che in quel momento scaldava la sua anima. Chissà per quanto tempo aveva camminato fuori al freddo, prima di giungere a casa mia. Mi avvicinai al camino e lui mi seguì, coricandosi ai miei piedi quando tornai al mio posto sulla poltrona. Poggiò il muso sulle zampe e mi fissò. La dolcezza e l’amore che brillava in quegli occhi era indescrivibile. Potrei provarci, ma in alcun modo potrei rendere giustizia a tanta meraviglia, quindi non perderò tempo a


provarci. ''




RECENSIONE



Un racconto che si distacca dal genere prediletto di questo autore emergente, un tema toccante per un universo che adoro : l'amore per gli animali.

Un uomo dall'anima solitaria, che spiega quanto l'illusione di poter trovare il vero amore e la profonda amicizia, siano quasi soltanto dei bei sogni che non si avvereranno mai.

Una persona abitudinaria che nelle fredde giornate invernali passa il tempo a leggere davanti al tepore del camino, ma che all'improvviso una sera sente graffiare con insistenza alla propria porta.

Ed è qui che il suo cuore spalanca le ali all'amore, quello vero, quello che pensava non avrebbe mai potuto conoscere.

Un esemplare di pastore tedesco è giunto fino alla sua casa per portare un po' di gioia nella sua vita.

Lo chiamerà Bayron, quasi come se il nome fosse stato scelto dal cane stesso.

Uno stile che si allontana completamente dal genere amato da Blake Galen, ma che lo rende ancora più capace nella sua passione, visto che riesce molto bene ad immedesimarsi anche in altri tipi di storie.

Una penna sensibile che andando più avanti nello svolgimento, ci mostra quanto noi stessi non possediamo neanche la minima parte della profonda sensibilità di un animale e che la violenza è inutile fatta su chiunque, ma soprattutto inflitta a queste creature, le quali non ci chiedono altro che amarle.

Un animale che non vuole nulla in cambio, ma chiede soltanto quell'amore e quell'affetto che ci dona incondizionatamente.

E noi finché avremo vita, sì, sapremo amarlo, ma mai allo stesso modo, con cui lui stesso ci adora in modo puro e autentico.

Consiglio questa lettura a chi ama gli amici a quattro zampe come me, ma anche a chi difende tutto il mondo animale ed è contrario a qualsiasi tipo di violenza. E soprattutto a chi vive e ha vissuto in prima persona questo tipo di affetto e amore così meravigliosi.












Francesca Ghiribelli.








RECENSIONE RACCONTO


'LITANIA DI MORTE' DI BLAKE GALEN
































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CITAZIONE TRATTA DALLA SAGA


''Nascosto sotto terra, dietro il grigio della tomba, le osservava.

Osservava e rideva.

Risate così oscure che perfino il tempo stesso iniziò a tremare…''





RECENSIONE



Un racconto davvero ben creato e suggestivo, forse finora uno dei migliori sicuramente: c'è sempre un po' l'impronta d'ispirazione riguardante gli autori preferiti di Blake Galen, fra cui King e Lovercraft.

Qui vi è però una creatività diversa, tutta originale che dà ancora più fiducia a questo giovane autore emergente, e tanto di cappello ancora per il fatto che in un così breve racconto ci siano a volte forse più trama e personaggi rispetto ad un romanzo e ad una saga.

Si inizia con Susan Flower trovata morta in circostanze sospette nella casa ereditata dal nonno sul lago,e poi il ritrovamento del suo cadavere ormai in stato di decomposizione che riporta le sembianze di una vecchia centenaria.

Il tutto aleggia in un'atmosfera davvero saliente, misteriosa, dark, gotica e horror, mettendo in stato confusionario il lettore,ma affascinandolo.

Una presenza misteriosa, l'alito maligno di un'anima senza quasi identità, che torna dall'ignoto per riavere un posto sulla terra e ancora una volta vendicarsi dei vivi sconfiggendoli.

Una banda di ragazzi, amici della prima protagonista, che hanno formato un gruppo musicale, ma che amano raccontarsi storie horror ubriacandosi in un cimitero.

Ed è proprio sulla tomba di un tale signor Papillon De Festis, che consumeranno un'orgia e sconsacreranno il riposo eterno dei morti.

Ma la vendetta del male è sempre dietro ad ogni angolo, pronta a farci vivere una storia di palpabile paura e inspiegabile mistero.

Consiglio la lettura a chi ama l'ambientazione cimiteriale negli horror e a chi alla fine di un racconto vuole restare con l'anima sospesa tra la vita e la morte.











Francesca Ghiribelli.









Recensione ' Se chiudo gli occhi' di Simona Sparaco














Titolo: Se chiudo gli occhi
Autore: Simona Sparaco
Pagine: 272
Prezzo € 16
Dimensioni: 14 x 21.5 cm
Copertina: cartonato con sovraccoperta
Uscita: 29 ottobre 2014
ISBN: 9788809788763

TRAMA
Viola nella vita ha imparato molto bene una cosa: a nascondersi. I vestiti di una taglia troppo grande, un impiego ben lontano dalle sue passioni di bambina, quando inventava storie e le appuntava su fogli di carta, un bravo ragazzo come marito, con cui però, forse, l’amore non c’è mai stato. Poi un giorno, mentre sta sviluppando alcune fotografie nel negozio in cui lavora, si fa largo tra la folla del centro commerciale un uomo alto e dinoccolato, ancora bello nonostante l’età: è suo padre, l’artista famoso, l’irregolare, l’eterno bambino. È tornato, è venuto a cercarla per proporle un viaggio nella loro terra d’origine e per dirle qualcosa di molto importante. Ma come fidarsi un’altra volta dell’uomo
 che l’ha abbandonata? Come credere di nuovo a una delle sue funamboliche storie? La tentazione però è troppo forte e Viola accetta. Mentre un paesaggio innevato scorre oltre il finestrino, l’inaspettata sincerità di quell’uomo disarmato inizia a far breccia nelle difese di Viola e quando insieme arrivano alle pendici dei Sibillini, dove è custodito un antico segreto, una nuova forza la travolgerà: la forza dell’amore, che Viola non ha mai conosciuto, della verità, del perdono, di un luogo che la chiama a sé con la sua luce misteriosa e avvolgente. È un viaggio davvero magico se il prezzo della felicità è abbandonarsi con gli occhi chiusi al potere della vita che è pronto ad accoglierci.

L’AUTRICE
Simona Sparaco, scrittrice e sceneggiatrice, è nata a Roma. Dopo aver preso una laurea inglese in Scienze della Comunicazione, spinta dalla passione per la letteratura, è tornata in Italia e si è iscritta alla facoltà di Lettere, indirizzo Spettacolo. Ha poi frequentato diversi corsi di scrittura creativa, tra cui il master della scuola Holden di Torino. Nel 2009 ha pubblicato il romanzo "Lovebook" e, nel 2010, "Bastardi senza amore", tradotto anche in lingua inglese. Nel 2013 è uscito per Giunti "Nessuno sa di noi", un istantaneo bestseller del passaparola, ristampato in 15 edizioni, vincitore del Premio Roma e finalista al Premio Strega. Vive tra Roma e Singapore.



CITAZIONI DAL LIBRO

''<< Credi solo in quello che vedi. Il fatto che tu sia l'unica persona a vederlo non vuol dire che non esista >>.''
''<< Papa' cosa succede ai bambini quando si perdono? >>
<< Nulla, Viola. I bambini non si perdono mai veramente.>>
<< Sì, va bene, ma se si perdono? Che cosa succede quando si perdono? >>
<< Succede che restano bambini.>>''


LINK

Link del libro su Giunti narrativa: http://narrativa.giunti.it/novita/se-chiudo-gli-occhi/

Link della pagina autrice sul sito di Giunti narrativa: http://narrativa.giunti.it/autori/simona-sparaco/



RECENSIONE



Un romanzo che resta vibrante nel profondo del cuore scuotendo le corde dell'anima.
Una dolce e saggia brezza di vita che sfiora solo per pochi attimi il contorno del mondo odierno per catapultare il lettore in una sorta di magia antica e misteriosa.
La storia di Viola, una ragazza ormai donna, madre di una bambina di quattro anni, Cristina, e moglie di Paolo, l'uomo che forse non crede più di amare come un tempo.
Fra le tante incertezze della sua vita ed un' inquieta disperazione esistenziale, continua a lavorare in un negozio di fotografia, anche se un tempo i suoi sogni erano altri: sfruttare la sua laurea in Lettere per diventare una scrittrice.
Ma tutto sembra quasi dimenticato, e Viola non si riconosce affatto in quella che era un tempo, quando all'improvviso un giorno la figura di un uomo compare nel negozio in cui lavora e quel volto riaccende la forza di un passato, il quale in fondo non si è mai spento.
Non si è mai dimenticata di quell'uomo, neanche per un istante. Quel suo papà così strano e ambiguo, ma che da bambina le ha regalato tante storie così belle e preziose, prima di addormentarsi.
Forse, egli rispecchia, senza che lei voglia ammetterlo, quella piccola grande parte di se stessa, che un tempo ha chiuso a chiave insieme a tutti i suoi sogni.
Suo padre, Oliviero, un famoso artista e scultore, quella figura maschile che la affascinava e al contempo la faceva così tanto arrabbiare per essere scomparsa così inaspettatamente dalla sua vita.
La figura di un genitore, che non è mai stato presente, neanche alla nascita della sua bambina, ora si ripresenta di fronte a lei cercando una sorta di inspiegabile aiuto ed esprimendo il desiderio di voler raccontare a sua figlia ciò che non le ha mai detto.
Già, perché c'è una grande parte della sua vita di cui Viola non conosce i perché e attraverso questo lungo viaggio che li riporterà insieme nei luoghi, dove l'uomo è nato e vissuto da piccolo, entrambi grazie a grandi silenzi pervasi da parole inaspettate, reazioni incomprese, persone del passato e un affetto rimasto per troppo tempo trattenuto: impareranno a comprendersi a vicenda senza riuscire a serbare più quell'inutile rancore che il sapore dell'assenza lascia dietro di sé come una scia.
Ed ecco che appare il mistico e antico luogo delle Marche, una regione italiana tutta da scoprire nel suo misterioso e impervio territorio, dove le sovrane vette dei Sibillini lasceranno un'impronta indelebile nella vita di Viola.
Lì grazie al padre conoscerà tante piccole grandi verità che l'aiuteranno a fare pace anche con se stessa, ma verrà a conoscenza anche dell'esistenza della storia di Oliviero, che in quei posti, non sembra più l'egoista artista come l'aveva sempre dipinto, ma appare soprattutto come un normale uomo comune in preda all'ansia per i suoi precedenti errori e alla sua disperazione per l'unico e vero amore della sua vita, Pauline.
Viola attraverso quei racconti si sentirà molto vicina alla figura di questa donna, grande amore di suo padre e di cui lei stessa non sapeva nulla, ma imparerà a conoscere anche le figure di Clara, la nonna mai realmente conosciuta, Antina, nonna di Oliviero e Nora, un'amica insostituibile agli occhi dell'uomo.
Una donna dai poteri antichi delle Sibille, coloro che possono entrare in contatto con le persone 'invisibili', come Pauline adesso e Clara in passato.
Sì, 'invisibili', perché il loro corpo è ancora sulla Terra fra i vivi, ma la mente se ne è andata, persa ormai in un'altra dimensione.
Viola dovrà aiutare suo padre a dare un ultimo saluto a Pauline, rendendo così la figlia partecipe finalmente della sua vita e del suo dolore, quasi come se così facendo potesse per un attimo cancellare il peso della sua assenza nella vita di lei.
Uno stile scorrevole, poetico, sfumato da una sensibilità e profondità innate.
Una scrittrice italiana che sicuramente resterà nella storia per  averci fatto capire quanto sia importante nella scrittura non la quantità delle cose narrate, ma la qualità di esse.
In questa trama ci sono cuore e anima ed è questo che dovrebbe riuscire a fare un vero scrittore.
Consiglio questa lettura a chi ama leggere una storia familiare interrotta, riuscendo a commuoversi e a darsi finalmente risposte impensabili.




Francesca Ghiribelli

RECENSIONE


'SETTE GIORNI DI VUOTO' DI BLAKE GALEN























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CITAZIONE TRATTA DALLA SAGA


Tu, Edward l’Infallibile, anche se forse sarebbe meglio dire Edward l’Egocentrico, non hai mai perso occasione di vantarti della tua bravura, dei tuoi successi, senza pensare che le persone accanto a te potessero sentirsi inferiori ed infelici. Il Robot Mascherato voleva provarti che tu non sei infallibile. Tu, come tutti, hai bisogno di qualcuno che ti aiuti.>>





RECENSIONE


Il racconto di Blake Galen che ho amato di più: c'è inventiva psicologica, un tocco di noir con giuste dosi di fiato sospeso e dall'altra anche quel sano horror introspettivo e non sanguinario.

Un vero mistery dalle vene thriller che rappresenta un po' il giallo tradizionale, il quale si mischia anche a sfumature originali per una vera e propria caccia all'assassino.

Mi è piaciuto il personaggio di Edward, capo del Distretto di Polizia di Denkel.

Un uomo dal fiuto imbattibile, un po' reso orgoglioso di se stesso dai meriti concessi giustamente dagli altri per la sua carriera.

Adesso, però lo aspetta un caso davvero difficile rispetto al passato, ma grazie alla presenza di Iris, la dolce moglie ( conosciuta pochi anni prima in ospedale a causa di una sparatoria sul posto di lavoro che gli regalò tre proiettili di pistola), riuscirà a venire a capo della faccenda.

Ma egli sarà davvero infallibile come sempre o avrà seri problemi a venirne a capo per trovare il vero assassino?

Un mistero che si intriga attraverso strane sparizioni di bambini, che dopo sette giorni di vuoto e silenzio per le indagini, ricompaiono nelle loro case a fianco dei cadaveri dei genitori.

Pare che i veri assassini siano loro, ma dietro a tutto c'è il famigerato Robot Mascherato a cui manca sempre qualcosa: come gli occhi, le braccia, le mani o i piedi.

Chi si nasconde dietro questo automa?

Consigliato ai lettori che amano restare con il fiato sospeso fino alla fine e che restano sorpresi di come la verità a volte sia davvero difficile da accettare, perché chi ci fa del male spesso è proprio chi credevamo ci amasse più della sua stessa vita.









Francesca Ghiribelli.








RECENSIONE DEL RACCONTO


'SANGUE' DI BLAKE GALEN






















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CITAZIONE TRATTA DALLA SAGA


''Ogni persona sulla Terra si stava lentamente tramutando in sangue, insieme alle sue emozioni, ai propri sogni e ricordi. Nessuno sopravvisse.''





RECENSIONE



Un racconto brevissimo dal contorno macabro e dalla polpa ancora più sinistra, ma che conferma ancora una volta l'idea di fondo dell'autore.

O meglio l'idea che troviamo sempre protagonista nella sua vena scritturale creata con perversa originalità.

Un mondo travolto dal suo stesso male interiore, dove questa sorta di presenza maligna si tramuta in sangue che scende come una pioggia dal cielo, ma anche se ho trovato di costruttiva fantasia questo particolare, dall'altra non mi è piaciuta molto l'idea che i morti vengano fuori dalla Terra e si nutrano del sangue dei Vivi per riappropriarsi di qualcosa che prima rappresentava il loro territorio.

So che il genere horror prevede anche certi arrangiamenti, ma ho visto un po' rovinata l'idea originale di fondo dalla trovata un po' banale di una scena che ogni anno si ripete come l'arrivo di Halloween.

Consiglio questo racconto a chi ama rivisitare l'horror attraverso gli occhi della notte del 31 ottobre.










Francesca Ghiribelli.








RECENSIONE

 

'IL COLLEZIONISTA DI OROLOGI' DI BLAKE GALEN




















 

 

 

 

 

 

 

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CITAZIONE TRATTA DALLA SAGA


Orologi.

''Se qualcuno di voi avesse chiesto a Gerald di descrivere la passione in una parola, di certo avrebbe detto orologi. Per lui erano qualcosa di magico. All’interno di quegli oggetti lui ci vedeva il presente, il passato e il futuro. Li fissava per intere ore con uno sguardo colmo di ammirazione. Osserva la lancetta dei secondi muoversi e la ammirava. Lei scorreva, lungo il cerchio della sua vita, in maniera costante. Non le importa se fuori c’è il sole o la neve, non le importa se qualcuno la guarda o la evita. Non le importa nemmeno se qualcuno le si avvicina brandendo un martello che segnerà la sua fine. Lei scorre e scorre. E lui avrebbe tanto voluto essere come quella lancetta.''





RECENSIONE



Un racconto molto breve, che sinceramente avrei voluto durasse più a lungo.

Un'idea davvero raffinata e misteriosamente agghiacciante per uno psico-thriller delizioso.

Gerald, impiegato presso una rivista scadente che si occupa di articoli di gossip, ha una passione maniacale per gli orologi, soprattutto quelli antichi.

Ho trovato le descrizioni molto più accurate e leziose, soprattutto riferite all'orologio protagonista del racconto.

Un uomo che tramuta la sua più grande passione, quasi davvero senso della sua vita, nello strumento più affilato per una morte intrisa di mistero e antica maledizione.

Consiglio questo breve scritto a chi ama l'affascinante suspence che aleggia su oggetti preziosi e antichi.









Francesca Ghiribelli.








RECENSIONE DELLA SAGA
'LA CASA DEI SILENZI' DI BLAKE GALEN


















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CITAZIONE TRATTA DALLA SAGA



''E tu, chiunque tu sia, che hai trovato questo diario PERFAVORE NON RENDERLO PUBBLICO IN ALCUN MODO, BRUCIA LA CASA E SCAPPA PIU’ LONTANO CHE PUOI.

NON ENTRARE, NON ENTRARE ASSOLUTAMENTE! ''



RECENSIONE


Il seguito della saga mi ha davvero stupito positivamente, credo che la valenza della creatività di questo autore emergente vada oltre i confini stessi del genere horror e della comprensibile realtà dei fatti.
Dietro alla trama c'è tutta una particolare inventiva, che soprattutto in questo nuovo titolo riesce a toccare le corde psicologiche del lettore, facendolo addentrare in una nuova atmosfera inquietante e al cardiopalma.
Il nostro nuovo protagonista, da sempre interessato all'occulto e famelico appassionato delle opere di Poe e Lovecraft, si ritrova la prossima vittima del nostro famigerato Richard Lancaster, che io definirei un vero e proprio mediatore del diavolo con la realtà di tutti i giorni.
L'idea di Blake Galen di voler di nuovo renderlo personaggio principale del continuo del suo romanzo, l'ho trovata molto originale e costruttiva per la completezza della trama.
Lancaster fa conoscere l'esistenza di un luogo davvero interessante al nostro protagonista, il quale cerca posti misteriosi, dove si sono consumati fatti inspiegabili e dolorosi.
Ed ecco che appare nella sua imperiosità 'La Casa dei Silenzi', dove per molti giorni il nostro personaggio si ritroverà prigioniero della sua stessa angoscia e paura.
Egli rimpiangerà di aver amato il suo lavoro dedicato all'occulto, ma soprattutto cosa sorprenderà in questo capitolo è il fatto che il vero movente di terrore è il silenzio.
Quanti di noi in mezzo alla totale confusione quotidiana abbiamo desiderato un po' di silenzio per le nostre orecchie?
Ed ecco che Lancaster accontenterà il nostro protagonista, ma oltre al terrificante silenzio di quei giorni, la vittima verrà a conoscenza di qualche misterioso indizio davvero poco confortante grazie ai messaggi che Richard gli lascia di proposito.
Tante piccole verità mai provate, ma riportate alla luce dal sordido manipolatore di Lancaster.
Con le angoscianti sensazioni di essere seguito da un'ombra, la simpatica ed enigmatica presenza di un topolino ( che il protagonista chiamerà Spike), incubi davvero strani e inspiegabili, ma soprattutto la presenza di una misteriosa scatola bianca all'interno del frigorifero della casa, che lo invita ad aprirla, non senza provare una spasmodica paura: il nostro prigioniero si ritroverà a scoprire che una donna ( il cui nome viene ritrovato in una stanza della precedente Torre degli Orrori), è stata come lui una precedente vittima di quella casa.
Forse punita ingiustamente da Lancaster per essersi vendicata di suo marito, assassino dei suoi due figli?
Già, il male torna ancora protagonista, perché non avrà fine fino a che non sarà estirpato dai cuori degli umani.
Ma se torniamo un passo indietro cosa nasconderà quella scatola?
Sta a voi scoprirlo e se vorrete entrare in quella casa, non serve che facciate rumore, perché nessuno vi sentirà, neanche il vostro respiro.
Consiglio questo secondo capitolo della saga a chi ama l'horror in una sfaccettatura psicologica e introspettiva, ma sempre resa affascinante da mistero ed enigma.











Francesca Ghiribelli.







RECENSIONE DELLA SAGA
'LA TORRE DEGLI ORRORI' DI BLAKE GALEN








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Visita la Torre Degli Orrori. Dodici stanze, dodici racconti.
La Paura sarà la tua unica compagna in questo lungo viaggio.






CITAZIONE TRATTA DALLA SAGA


''Una voce metallica risuonò nella stanza. Era una voce calda e suadente, estranea ma allo stesso tempo familiare. Fu quella voce a spiegarmi l’intera storia e il segreto che si nascondeva nella Torre.

In passato c’erano state dodici Torri, ognuna con un segno zodiacale proprio. Si poteva accedere ad esse tramite i portali di dodici case collocate nelle principali città del mondo.''




RECENSIONE

Una saga composta da brevi capitoli che possono sicuramente dare inizio ad una trama horror davvero scenica, ben strutturata e agghiacciante.
Una scrittura semplice, uno stile scorrevole, una penna abile che tinge d'inchiostro rosso sangue paragrafi su paragrafi,cercando nella storia la possibile verità sul destino dell'umanità, anzi per meglio dire sulla sua nascita e origine.
L'autore ha avuto, a mio dire, la geniale idea di mettere all'interno della sua opera scene orripilanti degne del genere preso in questione, ma è anche riuscito a farci restare con il fiato sospeso, buttandoci dentro a dodici gironi infernali, quasi un inferno dantesco degno di essere letto in una versione splatter e gelidamente affascinante.
All'inizio tutto sembra così semplice e ovvio, visto che si parla del caro affetto che lega un nonno a suo nipote, ma soltanto leggendo tutta la storia e soprattutto un capitolo legato all'origine di essa e un suo speciale spin-off, si potranno comprendere fino in fondo le radici di questa terribile e al contempo affascinante esperienza nella Torre degli Orrori.
Tutto sembra prendere forma dalla fantasia del nonno del protagonista, che ad ogni compleanno del nipote gli regala un fantastico racconto horror da assaporare, ma soltanto dopo scopriremo che il nonno Martyn in passato era stato in parte un acclamato scrittore del genere.
Anni dopo la morte del nonno, al compimento del suo ventunesimo compleanno, il protagonista riceve la visita di Richard Lancaster, il quale lo informa di aver ereditato le chiavi della casa, come espresso dalla volontà del nonno.
Tutto inizierà come un viaggio, dove il ragazzo completamente solo, dovrà vedersela con dodici agghiaccianti stanze, tutte rappresentate all'ingresso da ogni segno zodiacale, ma quasi subito scoprirà un indizio matematico, l'unica vera certezza che avrà lungo il suo cammino infernale.
Le ore su ogni orologio zodiacale sommate ai minuti visualizzati e divisi di nuovo per il numero della porta danno costantemente il numero 6. Il numero del Male.
Un'epopea piena di silenziosi colpi di scena, dove l'idea di fondo mi ha fatto ricordare tante cose, come la famosa Torre di Babele, narrata nella Bibbia, dove simboleggia la confusione e lo scompiglio della possibile esistenza di lingue diverse presenti sulla Terra.
Questo proprio perché nella saga in ogni stanza vi è una voce che dà il benvenuto al protagonista sempre in lingua differente.
La creatività dell'autore nel creare le stanze con questo misterioso sfondo dello zodiaco, ma soprattutto il nesso con cui introduce in questi gironi la costante presenza di Satana, visto che alla fine si scoprirà che la Torre con i dodici ingressi esiste proprio per vendetta del Diavolo contro Dio.
Il tema aleggiante sulla saga è il Male e spiega come tre semplici ingredienti come i sogni, i rimpianti e i ricordi di ogni persona siano analizzati in ogni stanza tramite punizioni orripilanti, per poi essere in seguito tramutate a piacimento malefico in mostri della coscienza, dannati dalla parte maligna che in ognuno di noi in fondo alberga.
Mi è piaciuta molto soprattutto la conclusione, visto che lascia una porta ancora aperta verso il continuo della saga dal titolo 'La Casa del Silenzio', che sarò molto curiosa di leggere.
L'autore poi immortala il tutto lasciando l'epica immagine di una sospesa scomparsa della Torre in balia ad un'Apocalisse di fuoco che divora ogni cosa e persona assieme. Ma la Torre rinascerà sempre dal Male fino a che noi non riusciremo ad estirpare questo negativo sentimento dai nostri cuori o sarà vero che è realmente sparita dalla faccia della Terra grazie ad un'improvvisa fine del mondo?
Consiglio a tutti i lettori appassionati del genere di scoprirlo con cauta curiosità, perché quando meno ve lo aspetterete durante la lettura la vostra paura prenderà il sopravvento e non lascerà mai più il vostro corpo e la vostra mente.











Francesca Ghiribelli.



RECENSIONE DEL RACCONTO  'IL CANTO' DI BLAKE GALEN






SITO DELL'AUTORE


http://blakegalen.weebly.com/


link del racconto

http://blakegalen.weebly.com/il-canto.html


PAGINA FB AUTORE


https://www.facebook.com/BlakeTheInsane






CITAZIONE TRATTA DAL RACCONTO

''Per anni abbiamo cercato qualcuno che udisse le nostre voci. Tu ci hai salvato e di questo te ne siamo grate. Se ce lo permetterai allieteremo ogni tua notte con il nostro canto.''





RECENSIONE

Questo secondo racconto mi è piaciuto ancora di più, vista l'atmosfera spettrale e gotica, che nonostante la sua nota dark ha linee raffiguranti due angeli celestiali: celanti due anime disperse nel corso dei secoli.
Adoro la forma di narrazione che anche stavolta riprende l'aura di un sogno, ma in questo caso non sembra più un perfetto incubo infernale, invece direi soprattutto un girone paradisiaco e pieno di speranza verso la vita oltre la morte.
Il protagonista viene prescelto per dare pace a due povere e innocenti anime perdute nella disperazione per la loro tragica fine sulla Terra.
Consiglio questa lettura specialmente ad un'anima femminile che riesca a credere quanto possa esistere un'altra dimensione parallela dopo la Morte.









Francesca Ghiribelli.

RECENSIONE DEL RACCONTO

 

'LA PROCESSIONE DELLE OMBRE' DI BLAKE GALEN







Immagine


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SITO DELL'AUTORE


http://blakegalen.weebly.com/


link del racconto


http://blakegalen.weebly.com/la-processione-delle-ombre.html


PAGINA FB AUTORE


https://www.facebook.com/BlakeTheInsane







CITAZIONE TRATTA DAL RACCONTO



''Quelle due domande furono fatali. Appena la mia convinzione vacillò, un guinzaglio di ombra mi apparve intorno al collo. Sentì una forza irresistibile piegarmi le gambe e diventai l’animale di compagnia di un ombra. Non dovette fare più di due passi prima di precipitare.''



RECENSIONE


Ho appena conosciuto questo autore tramite internet, non sono una patita del genere horror, ma il suo tratto è affascinante, perché questo primo racconto letto tocca il confine più temuto dall'essere umano nel genere horror letterario e libresco.

Uno stile breve e conciso, allitterato da immagini infernali pervase dal nero gotico del dubbio, con cui la mente umana avvelena la nostra ragione e tutto ciò in cui credevamo fino ad un istante prima.

Ambientazione trascendentale di un girone quasi dantesco, che si trova apparentemente sulla terra davanti agli occhi del nostro protagonista.

Un protagonista di cui non sappiamo nulla, ma che alla fine del racconto ci accorgeremo assomiglierà fin troppo a noi stessi.

Ci renderemo conto di quanto l'atrocità del dubbio possa offuscare la positività della nostra vita, che fino a poco prima scorreva tranquilla e invulnerabile.

Mi è piaciuta molto l'idea di figure umane a guinzaglio di ombre fameliche, quasi rappresentanti fisicamente l'astrattezza del dubbio che divora la ragione degli uomini.

L'autore dice di amare molto Stephen King, ma posso dire che ha molte sfumature psicologiche e filosofeggianti di tanti stili messi tutti insieme, tra cui l'alone misterioso e magicamente nero della letteratura di Borges.

Continuerò a leggere con piacere altri suoi racconti e le saghe, tutti pubblicati sul suo blog.

Consiglio questo racconto a chi ama calarsi in una lettura breve e a chi piace l'idea di poter analizzare la psiche umana attraverso un misterioso giro infernale fra le righe di se stesso.

 

 







Francesca Ghiribelli.








RECENSIONE 'PRAEMONITUS-
L'OMBRA DEL DESTINO' DI GIULIA RIZZI




Autore: Giulia Rizzi
Titolo: Praemonitus-L'ombra del destino
Genere: Fantasy
Editore: Narcissus.me
Anno pubblicazione: 2014
Pagine: 146
Prezzo: 1,99

TRAMA

La principessa Ileane ha compiuto la propria missione: sottrarre al malvagio Pentorius la pericolosa creatura che tiene prigioniera. Suo padre, re Herwig, la attende a Naiade per l'esecuzione. Porre fine alle pene di quell'essere è l'unico modo per proteggere l'Unione dei Cinque Regni dai suoi poteri oscuri e imprevedibili. Qualcosa, però, trattiene Herwig. Una voce gli ha parlato attraverso il dono tramandato dai suoi avi, gli Indovini di Tiresia. Al re non resta che graziare la creatura ed assecondare il fato ospitandola a palazzo. Il terribile mostro che popola le leggende, infatti, non è altro che una bambina di dieci anni, Cassandra. Herwig si affida al vecchio Gedeon, medico e stregone, perché cancelli ogni suo ricordo e metta a tacere le potenzialità che stanno nascendo nella sua giovane mente. Il tempo trascorre in fretta, ma non si può sfuggire in eterno all'ombra del destino. I sentimenti che Damian, il figlio di Herwig, nutre per Cassandra, si fanno sempre più intensi, tanto da fargli perdere la ragione. A causa della propria gelosia rischierà di mettere in pericolo la vita della ragazza e l'intero Regno. Pentorius, infatti, è ad un passo dalla verità, ma non è l'unico deciso a impadronirsi di quegli oscuri poteri. Fra battaglie, tradimenti e amori proibiti distinguere il bene dal male diventerà sempre più difficile. “L'ombra del destino” è il primo romanzo della duologia “Praemonitus”.


Il link dove acquistare il libro:

http://www.amazon.it/Praemonitus-Lombra-destino-Giulia-Rizzi-ebook/dp/B00MDZQTFK/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1407150534&sr=1-1&keywords=praemonitus



La pagina Facebook dell'autrice e del suo libro:


 https://www.facebook.com/praemonitus.lombradeldestino?ref=hl


^^Biografia autrice^^



Mi chiamo Giulia Rizzi, ho trent'anni e sono laureata in Scienze dell'educazione, con specializzazione in Pedagogia. Lavoro da anni nel settore dell'istruzione e della prima infanzia, tuttavia la precarietà mi ha costretta a lunghi periodi di disoccupazione. Durante questi mesi ho potuto dedicarmi alle mie passioni: leggere e scrivere.

“Praemonitus. L'ombra del destino” è il mio primo romanzo ed, attualmente, è disponibile in formato ebook, autopubblicato con Narcissus.me.

Pur essendo consapevole dei limiti di questa produzione “amatoriale”, spero possa avere comunque una possibilità o, perlomeno, ricevere delle critiche costruttive, utili per il futuro.





RECENSIONE

Una trama avvincente, ambientazioni da perfetto fantasy, stile scorrevole e accattivante, mentre leggendo ogni pagina mi sembrava di essere lì al fianco dei protagonisti, combattendo insieme a loro per sconfiggere 'l 'ombra del destino', con cui tutti prima o poi abbiamo a che fare.
L'autrice secondo me supera di netto il gradino di un autore semplicemente emergente, perché il suo modo scritturale è maturo e veramente elaborato, soprattutto per aver creato una storia così intricata, ben articolata, quasi una trama da film fantasy.
Tanto di cappello anche per il fatto che si tratta del primo capitolo di una duologia e posso dire di aspettare con trepidazione di leggere il seguito, perché per la prima volta mi sono appassionata completamente ad un romanzo di questo genere.
Grazie alla sua destreggiata penna mi sono avventurata in questi magnifici Cinque Regni creati con nomi fantasiosi, ma la creatività si unisce ad una sana intelligenza e perspicacia che rivoluziona ogni volta le vicende di una storia indimenticabile, dove i personaggi restano impressi nel cuore del lettore.
Primi fra tutti Cassandra e Damian, due protagonisti davvero enigmatici, ma al contempo dentro la loro anima possiedono ogni tassello affascinante per farci sognare  fra violenti duelli, battaglie per la vita e per un profondo e improvviso sentimento che sgorga dai loro cuori, ormai non più soltanto così fraterni.
Personaggi essenziali sono anche Herwig, che porta con sé la magia che trapela dall'intero libro: un potere antico e primordiale che trasforma in oscura vita l'ombra del destino che fa da titolo e movente in questa epopea fantasy.
Sua figlia Ileane, donna dalla bellezza struggente, ma dal cuore di impavida guerriera.
Ho trovato davvero ben costruiti anche i vari re degli altri Regni restanti che danno il tocco finale e perfetto alla costruzione di tutto il romanzo.
Mi è piaciuto molto anche l'inserimento di Andres come personaggio essenziale per scatenare la gelosia di Damian per Cassandra e tirare fuori dal suo cuore finalmente l'amore per lei.
Come spesso accade nei libri, io ho adorato il sentimento quasi impossibile fra i due ragazzi, che sembrano precludere il loro sentimento l'uno per l'altra, ma in verità sanno che in fondo non sono neanche fratellastri e quindi possono amarsi davvero; ma niente è come sembra e il potere magico nascosto nel cuore di Cassandra, fin dalla storia dei tempi, è proprio il motivo principale per cui Herwig l'ha presa con sé e protetta nel suo castello per anni.
Il mistero aleggia sulla nascita di una bambina nata dall'amore fra una principessa e uno stregone, una bella inventiva per un fantasy, che a mio dire se fosse realmente riconosciuto da una casa editrice famosa, potrebbe diventare un grande successo.
Ma anche i personaggi apparentemente buoni possono nascondere qualcosa, quindi cari lettori state attenti ad ogni piccolo passo che accade nella vicenda, perché in questa avventura libresca non manca proprio niente per stupirvi e lasciarvi con il fiato sospeso.
Avrei voluto magari qualche scena ancora più romantica fra i due protagonisti, ma l'attesa di quel momento rende ancora più accattivante il tutto.
Il finale mi ha lasciato un po' di amaro in bocca, ma potrò pronunciarmi soltanto in seguito alla lettura dell'ultimo capitolo.
Quattro stelline e mezzo, perché sono curiosa di leggere tutta la duologia.
Consiglio la lettura a chi ama i fantasy, che al loro interno sono ricchi di ogni piccolo grande particolare studiato per non far staccare il lettore dalle sue pagine.




Francesca Ghiribelli.



Recensione 'Un bacio dall'altra parte del mare' di Simona Toma










Collana: Y
Copertina: Brossura con bandelle
Dimensione: 14x21.5cm
Lingua: Italiano
ISBN - EAN: 9788809787728
Data di pubblicazione: 2014
Prima edizione: ottobre 2014

ESTRATTO DAL LIBRO
"Yassine: le sue mani nodose, i suoi occhi marroni, la sua bocca di liquirizia… Me lo ripasso mentalmente per essere sicura di fissare ogni dettaglio del suo volto. Yassine, Yassine, Yassine…Ma sono impazzita? Non so neanche chi sia e mi ritrovo già a pronunciare il suo nome come se fosse un mantra? Chi sa da dove viene? È qui per studiare? Con chi vive? Dove vive? Cosa fa?"

CITAZIONE TRA LE MIE PREFERITE:

''Yassine: marrone come il cioccolato, come un biscotto allo zenzero, come una borsa di cuoio,come il tè,come il legno, Yassine marrone come le foto dei miei genitori scattate negli anni Settanta, marrone come le caramelle mou, come le tegole delle case, come i muri di Bologna quando non sono rossi,marrone come i tronchi degli alberi, come le noccioline.
Il marrone non mi è mai sembrato un colore così bello.
No, no fermati, Caterina: questo è molto pericoloso!''
TRAMA
Una storia intensa che vi farà ridere, piangere e sognare, narrata con intelligenza, dolcezza e tanto humour.
Una festa clandestina sui meravigliosi colli bolognesi, le sirene della polizia che si avvicinano sempre di più, un ragazzo e una ragazza che fuggono nella notte a cavallo di una bici: non era certo questa la vita che i genitori di Caterina sognavano per la figlia mandandola all’università di Bologna. Impacciata, buffa ma irrimediabilmente romantica, Caterina ha le idee confuse sul futuro e tanta voglia di fuggire dalla cittadina del Sud in cui è cresciuta. Anche se il prezzo da pagare è diventare avvocato come suo padre. Così si lancia alla scoperta della vita metropolitana insieme all’inseparabile amico Ettore, dichiaratamente gay, irriverente e un po’ filosofo, ritrovandosi in un caotico appartamento affollato di studenti più confusi di lei: la “dea dell’amore”, il graffitaro su commissione, l’irriducibile secchiona. La città universitaria più eccitante d’Italia la stupisce e la travolge, per la prima volta finalmente libera. Ma proprio nel momento più improbabile, Caterina si innamora. Un colpo di fulmine. Un amore improvviso, complicato e immenso. Un amore che sa di spezie e ha le labbra morbide di Yassine, un bellissimo ragazzo che, rincorrendo la speranza, dal Maghreb è arrivato fino a qui…Caterina viene dal Sud, Yassine da molto più lontano. Bologna li farà innamorare perdutamente.



L'AUTRICE
Simona Toma è nata a Lecce nel 1976. Lavora in regia e produzione per il cinema, la televisione e il teatro. Ha esordito per Mondadori con il romanzo young adult Da questo libro presto un film, pubblicato anche in Germania e in uscita in Brasile. Sempre per Mondadori, ha pubblicato il romanzo Diario semiserio di una teenager disperata, con lo pseudonimo di Carlotta Fiore. Per Giunti, è presente con un suo racconto nell’antologia Buon Natale rosa shocking e Un bacio dall'altra parte del mare.
Il suo blog è simonatoma.wordpress.com
LINK
Link del libro su Giunti narrativa: http://narrativa.giunti.it/novita/un-bacio-dall-altra-parte-del-mare/
Link della pagina autrice sul sito di Giunti narrativa: http://narrativa.giunti.it/autori/simona-toma/

Leggi l'inizio del romanzo a questo link:
http://ow.ly/CbZIc

RECENSIONE



Un romanzo che scivola via come seta al vento sui binari della vita, una lettura che coinvolge con uno stile ironico, simpatico e coinvolgente attraverso talvolta descrizioni pervase da quel tocco di poetico scalpore e sfuggente emozione.
Il libro mi ha colpito subito nella sua trama e appena ho notato la cover, davvero romantica e originale con un titolo fresco e sentimentale.
La storia di Caterina, una ragazza di vent'anni che sfugge dalla sua abitudinaria Lecce per rifugiarsi a Bologna, dove l'aspetta una apparente e noiosa vita universitaria alla facoltà di Giurisprudenza.
Lei che non si è mai allontanata dal suo mondo, dai suoi genitori apprensivi e carichi di orgoglio per il suo promettente futuro di avvocato o giudice, cercando di farle inseguire le orme del padre.
All'arrivo nella nuova città tutto cambia, inizialmente si sente spaesata e preoccupata, alla ricerca di un appartamento per lei e il suo migliore amico gay, Ettore, ma alla fine riuscirà a trovare una banda di amici davvero bizzarri e sconclusionati.
Due coinquilini che non escono mai dalla loro stanza, da cui proviene sempre uno strano rumore di traslochi, poi Cecilia, la solita ragazza moderna e ribelle che alla fine si scoprirà innamorata di colui che è sempre stato il suo migliore amico; Paolo, amante della musica metal, Roberta sempre rinchiusa nella sua stanza a studiare ed Emanuele, un ragazzo affabile e simpatico che la coinvolgerà in un'avventura radiofonica.
E sarà proprio 'Radio Margot' a catapultare la nostra Caterina in un ruolo inaspettato, una quasi giornalista alle prese con servizi radiofonici riguardanti una palazzina presa d'assalto da un gruppo di extracomunitari, senza dimora e alcuni senza permesso di soggiorno.
E sarà proprio qui che Caterina rincontrerà il suo Yassine, lo stesso ragazzo marocchino che poche settimane prima aveva incrociato a una festa clandestina.
Lo stile dell'autrice è sconvolgente perché passa da una scrittura auto-ironica riguardante la protagonista, alla simpatica parlantina di Ettore, personaggio davvero irrinunciabile per la storia, mentre poi tutto si trasforma all'improvviso in una poesia romantica e sentimentale attraverso il rapporto amoroso fra i due protagonisti.
Le scene d'amore raccontano Caterina come un tutt'uno con il suo adorato amore per Yassine, questo mi è piaciuto molto, proprio perché la scrittrice ha saputo mostrare due lati della sua arte davvero fondamentali: riesce a passare da una scena all'altra navigando in stili diversi senza alcuna difficoltà.
E questo è fondamentale per un autore di libri.
Ha scelto una storia originale, che descrive una situazione odierna e ci fa capire quanto non sia importante il colore della pelle, ma sottolinei ancora una volta quanto sia sbagliato guardare sempre con cattivo occhio e stupido pregiudizio coloro che arrivano con enorme sacrificio nella nostra terra e hanno tragiche e importanti storie da raccontare.
Storie che in confronto, a volte della nostra stupida quotidianità, sono davvero essenziali per comprendere quanto la vita di qualcun altro sia complicata e infelice.
I libri servono proprio a raccontare ogni storia aprendo gli occhi e il cuore della gente, perché solo parlando delle cose si può veramente riuscire talvolta a risolvere importanti problematiche.
Mi è piaciuta anche la descrizione della vita della palazzina piena di gente di varia nazionalità, con la dolcezza di Amina e l'anima colorata di Chouchou e molti altri personaggi davvero essenziali; soprattutto l'idea di Ettore di soprannominare Yassine, 'il principe marrone', davvero un titolo opzionale per il romanzo, anche se quello originale ovviamente è molto più adatto alla natura della storia.
Solo una cosa mi è dispiaciuta: avrei voluto che il romanzo fosse più lungo, ma soltanto per un motivo, quello per il quale ho notato che ad un certo punto della storia il rapporto quasi del tutto guardingo e silenzioso fra i due giovani protagonisti si interrompe di colpo, dando vita troppo in fretta ad una serie di capitoli pieni di un amore che scoppia come un fuoco di artificio, fino ad una fine un po' sospesa e piena di speranza per il lettore.
Quasi ideale per un seguito del romanzo, ma credo proprio che sia un romanzo unico e conclusivo.
Forse avrei voluto una protagonista, a volte un po' meno adorante nei confronti di Yassine e una certa vena di maggior discussione nei loro dialoghi avrebbe reso il loro rapporto più appassionante e dato vita ad una trama più lunga ed esaustiva, ma è questione solo di gusti personali.
Comunque sia, questa lettura mi è piaciuta molto e conferisco quattro stelle al libro, consigliandolo a chi adora un amore tormentato e ambientato ai nostri giorni, ma anche a chi ama i colpi di fulmine e i 'principi marroni' che regalano momenti indimenticabili e il profumo di un affascinante 'altrove'.




Francesca Ghiribelli





Recensione 'Fata a vapore … E ALTRE STORIE' di Alexia Bianchini

Una novella e quattro racconti steampunk di Alexia Bianchini.









Fata a vapore... e altre storie
Alexia Bianchini
Prezzo Kindle: EUR 1,02
Amazon
FATA A VAPORE (rivisitazione della novella selezionata nel concorso steampunk e pubblicata dall’editrice SCUDO)


TRAMA

Napoli, 1869

Carolina camminava lungo una scalinata ripida dal corrimano sgangherato fra le strette vie della città Partenopea. Grandi volate di fumo ondeggiavano nell’aria, trasportate dalla leggera brezza. Il suo atteggiamento frizzante e sfrontato era difficile da nascondere. Con indosso i suoi stivali preferiti...

STEAM LADY (racconto pubblicato da EDS, ora presente anche nella raccolta cyberpunk Alter Ego, firmato con lo pseudonimo Yara Nilde)

Mistero sulla Terra

Un fumo grigio e intenso fuoriusciva dal cappello di Lady Mary. Era rabbia furente. Quella caffettiera umana diventava assai irascibile quando uno dei servi cybertronici non faceva il suo dovere.


BAGNO DI VAPORE (racconto selezionato per una raccolta steampunk-erotica, pubblicata poi dall’edizioni SCUDO)

Little Daisy uscì dal retro del locale di soppiatto. La bettola in cui stava lavorando da soli tre giorni come copertura alle sue indagini era diventata negli ultimi due anni un luogo di perdizione. Era lì che Mister Oliver Bister, un lurido furfante che le aveva rubato la terra con l’inganno, era solito andare la seconda domenica di ogni mese.

LITTLE SALLINGHTOWN (racconto selezionato per una raccolta e poi pubblicato per Delmiglio Editore)

Satler guardò fuori dalla finestra. Pioveva. L’aria satura di fuliggine ingrigiva i muri del vecchio borgo di Sallinghtown. La santabarbara era esplosa anni addietro, lasciando la memoria nelle crepe dei muori e nell’eco dei morti. Il sorriso si era spento, ma la vita era continuata.


L’ULTIMO REGALO (racconto richiesto dal blog Dusty Pages in Wonderland per un contest natalizio)

Merida oltrepassò la soglia. Al di là del varco c’era un mondo a lei sconosciuto.
Dicevano che un tempo il pianeta Tars fosse stato popolato da creature simili a lei, forse più alte. La guerra le aveva rese folli. Si erano sterminati. Di loro era rimasto solo il ricordo.
Richiuse il portellone della Mallory, l’astruso mezzo di trasporto, soprannominata la Giramondi, come la chiamava l’esimio professor Virago. La piccola astronave, interamente costruita in rame, era alimentata a energia a vapore.


L'AUTRICE

 Alexia Bianchini, Classe 1973, autrice di romanzi e racconti di genere fantasy, horror e weird. Mamma sprint di tre splendidi pargoli ama leggere, scrivere e guardare i telefilm. Con CIESSE edizioni ha pubblicato “Minon”, romanzo Dark Fantasy per ragazzi con Fiorella Rigoni e “Io vedo dentro te”, romanzo distopico. Nel 2012 è stata pubblicata l’antologia “D-Doomsday”, curata al fianco di Claudio Cordella, una raccolta di racconti post-apocalittici. Ha pubblicato con Linee Infinite Editore il romanzo per ragazzi “Scarn, la nuova era dei vampiri”, revisionato e ri-pubblicato in e-book con il titolo “Ambra, i sospiri dei mezzosangue”. Per quelli di Edizioni Diversa Sintonia ha pubblicato diversi racconti, una raccolta di storie cyberpunk e una raccolta di poesie. I racconti “Ali lacerate” e “La sposa putrescente”, “Il popolo perduto”, “Little Sallinghtown” e “Il Risveglio” sono pubblicati nelle antologie di Del Miglio editore. Il racconto “Avarice” lo potete trovare sull’antologia Del Vizio e della Virtù pubblicato da Diamond editrice a seguito di un concorso. Con le Edizioni Scudo è disponibile in e-book “Superciccio & Sisters”, il racconto “La danzatrice di spade” nel volume n.2 di Mahayavan, “Fata a vapore” in Vapore Italico, le graphic-novel de “La principessa del Deserto Sefoxirya”, il racconto “Unità d’Italia” in Robot.ITA01 e “No One” sull’antologia Iustitia Mortis. Con GDS Edizioni ha pubblicato l’antologia SYMPOSIUM, di cui è curatore. Il racconto “Il cuore di Maya”, è stato pubblicato nell’antologia I vampiri non esistono, della Domino edizioni. È stata selezionata per il concorso Terre di Confine con il racconto “Invalicabile”, nel concorso steampunk per Scrittevolmente.com e con un racconto horror per Asylum 100. Il racconto “Amici di sangue” è stato pubblicato sulla rivista Dark. Con EDS, per le SCRITTURE ALIENE sono inoltre usciti tre racconti di fantascienza: “Viaggio Astrale” (ripubblicato sulla rivista Un sole Lontano), “Lo spazzino del Mietitore” (ripubblicato in una rivista on-line), “Spiriti nella Cattedrale”, “Un incontro divino inaspettato”. È presente anche nell’antologia Creatori di Universi, della stessa CE, con il racconto “Le streghe del Prisma”. Ha pubblicato, prima con una CE, e ora in selfpublishing il romanzo fantasy “Il Mondo dei Soffi Ardenti”. Ha pubblicato il romanzo “L’Ordine delle sette spade” al fianco di Anna Grieco, “A.Z.A.B. alla zombie are bastard” e “Reanimator” insieme a Daniela Barisone, “Eventi Bizzarri” a quattro mani con Luigi Milani, con cui ha scritto un seguito. È stata selezionata in vari concorsi di poesia e per racconti brevi, come per le antologie della Delos sulla fine del mondo e nella rivista Altrisogni. Editor, Curatore di collana, è stata direttore del webmagazine Fantasy Planet, curatore editoriale per Ciesse e per Lite Edition.
Attualmente ha raccolto tutti i racconti scritti in questi anni per riunirli in antologie di genere.
Per fine anno è in pubblicazione un nuovo romanzo horror, con Dunwich Edizioni.





RECENSIONE

Una raccolta di racconti di un genere a cui mi sono avvicinata soltanto adesso, ma che questa autrice ha reso accattivante,curioso e anche simpatico. Una lettura già di per sé breve: ho impiegato un giorno per leggerlo, visto che non avevo mai letto racconti così ben scritti e scorrevoli, narranti protagonisti bizzarri e dall'anima cyberpunk.

In 'Steam Lady', si ripercorre in un'atmosfera fantasy e quasi surreale il periodo della Rivoluzione Industriale: Carolina, quasi un'eroina dalle proprietà magiche, che conosce meglio di se stessa tutto ciò che ha a che fare con le locomotive e il vapore, per poi alla fine innamorarsi di Tony, da sempre suo assistente, facendoci capire che l'amore può trasformare in un uomo anche un cuore di 'latta'.

In 'Mistero sulla Terra' una Lady che si ritrova a vivere sulla Luna insieme alla sua assistente, per non dire migliore amica, alla disperata ricerca di salvare la vita all'uomo che da sempre ama, possibile vittima di un'esplosione sulla Terra.

In 'Bagno di vapore', Little Daisy appare una figura sensuale e coraggiosa, intenta ad arrivare fino in fondo alla sua missione e far pagare a Mister Oliver Bister il sapore amaro della vendetta per riavere la sua amata terra.

In 'Little Sallinghtown', il borgo che prende il nome dal titolo, appare senza vita e davvero triste, la precedente esplosione della santabarbara ha lasciato soltanto morte e agonia ovunque, ma questo resta proprio il mio racconto preferito della raccolta, visto che il protagonista Satler riesce, anche se attraverso un finale altrettanto triste, a lasciare un alito di vita a tutto il borgo nel ricordo della sua precedente e movimentata vita.

Infine in 'L'ultimo regalo', vi è Merida, una ragazza uscita da anni di collegio e che conserva il ricordo di una cara amica che durante la notte le narrava le appassionanti storie di Charles Dickens, visto che il titolo del racconto prende proprio spunto dall'opera del grande autore.
Merida si ritrova ad essere ospitata a vita dal suo professore, che in cambio le chiede di affrontare curiosi e pericolosi viaggi di avanscoperta, accompagnata dalla sua fedele astronave Mallory. Anche questo racconto alla fine avrà un significato introspettivo che ci fa riflettere sull'inquinamento, con cui la nostra Terra ha sempre più spesso a che fare. Quasi tutte le storie dell'autrice in questa raccolta vogliono invitarci attraverso una sfumatura cyberpunk e fantasy a soffermarci a pensare  su  quanto dall'anno della Rivoluzione industriale ad oggi il mondo sia stato vittima di sostanze nocive, mentre l'aria che respiriamo sia veleno puro per le nostre menti e i nostri corpi.
Pensare a quanto le tante invenzioni e la tecnologia abbiano portato migliorie e dall'altra abbiano anche avvelenato le nostre vite.
Consiglio questa lettura a chi vuole avvicinarsi ad un nuovo genere libresco, a chi ama i brevi racconti in parte fantascientifici, ma anche a chi sogna ancora un pianeta migliore e chissà che non possa essere davvero possibile andare a vivere sulla Luna?

Francesca Ghiribelli.







Recensione 'La stella e i sogni di Pan' di Antonio Aschiarolo





SCHEDA LIBRO:

Titolo: "La Stella e i Sogni di Pan"
Autore: Antonio Aschiarolo
Formato: e-book
Prezzo: € 0,99

Link per l'acquisto:
Amazon, Kobobooks, GooglePLay

blog: http://goo.gl/N1nFaY Il Respiro della Poesia
pagina Facebook: http://goo.gl/UC0XHI
google plus: http://goo.gl/pyDrNC

http://antonioaschiarolo.altervista.org/



LA TRAMA:


L’atmosfera idilliaca della favola, che presenta caratteristiche di straordinaria bellezza grazie a metafore e similitudini poetiche, investe di emozioni l’animo del lettore attraverso il messaggio che vuole trasmettere.
La trama si articola in un filone estetico in cui risalta l’originalità del finale, toccante e commovente.
Scritto in toni creativi, il racconto appassiona per il sentimentalismo, le descrizioni fantastiche e la liricità dei personaggi.
Cosa fa una stella sulla terra? E in che modo orienta le scelte di Pan?


RECENSIONE



Sono letteralmente amante di queste favole vestite dal cuore di novella.
Una fiaba per grandi e piccini che nonostante la sua brevità mi ha fatto innamorare subito, visto che adoro trovare nei libri un linguaggio poetico e pieno di sensibilità: una trama quasi pervasa di 'panismo' che fa tornare bambino il lettore più grande e lo fa immedesimare nella natura circostante e nel protagonista di questa storia.
La storia di Pan, un piccolo gnomo che non si accontenta della sua natura di folletto del bosco, ma incontrando una stella di nome Metis, cercherà di esaudire ogni tipo di desiderio che ha sempre conservato nel suo cuore. Così Pan baciando un seme magico, donatogli dalla stella del cielo, riuscirà a trasformarsi prima in cicogna, poi in un arcobaleno e infine in ciliegio, ma soltanto la morale di questa storia riuscirà a portare allo gnomo il messaggio di un'importante morale di vita.
Mi ha sorpreso molto lo stile di scrittura molto dolce e raffinato che arriva da una penna maschile, ma questo onora ancora di più l'autore.
Un linguaggio in parte difficoltoso da leggere ai più piccini, ma il suo lato sognante deve spingere ogni tipo di lettore a non rinunciare alla lettura di una splendida novella, che può insegnare tanto a tutti. Ho trovato il finale davvero profondo e autentico.
Ho messo solo quattro stelline e mezzo, perché avrei voluto che questa storia fosse più lunga.
Consiglio questa lettura a chi adora da sempre un genere letterario che sembra andare a perdersi nel tempo, ma che dovrebbe essere conservato preziosamente.




Francesca Ghiribelli.



RECENSIONE 'SCHEELE' DI VERONICA RIGA



Titolo: Scheele
Autore: Veronica Riga
Editore: Lettere Animate
Prezzo: € 1.49 (ebook)
Pagine: 169 p.
Genere: Romanzo
Sottogenere: Distopico
Anno di pubblicazione: 2014

Link acquisto libro:

http://www.mazy.it/scheda-ebook/veronica-riga/scheele-9788868821272-217078.html


Trama
Dopo il grande disastro ambientale che ha lasciato il nostro mondo in balia dell’inquinamento, la popolazione rimasta si è raggruppata e suddivisa in quattro grandi metropoli, che la Società ha rinominato “Cerchi”, consacrate ognuna a differenti livelli di abilità e intelligenza. Emmaline ha sedici anni, e come tutti gli adolescenti della sua età prossimi al finire gli studi, sta per affrontare l’Assegnazione, il test che le dirà se potrà restare nel suo Cerchio natale o se dovrà lasciarlo in favore di un altro. Mentre aspetta l’esito dell’esame, però, un cortocircuito genera un incendio e interrompe la sua valutazione, costringendola a tornare a casa senza esito. La delusione del dover attendere altri due mesi per essere assegnata viene presto sostituita dalle preoccupazioni che gli porta Aran, un giovane ribelle del Quarto Cerchio che Emma sorprende a rubare a casa della sua migliore amica. Aran è sfacciato, testardo e completamente diverso da tutti i ragazzi della sua età, ma non solo. Sembra essere a conoscenza dei motivi che si celano dietro gli strani incendi sviluppati nelle sedi dei Cerchi durante i test d’Assegnazione. Spinta dalla curiosità di saperne di più, Emma finirà con l’avvicinarsi maggiormente al misterioso ragazzo e a un segreto che la Società sta tenendo nascosto a tutta la popolazione…





Recensione


Ho trovato qualche piccola vaga rassomiglianza in questa trama distopica con il romanzo 'The Giver' di Lois Lowry, ma leggendolo attentamente in modo completo, si nota soltanto un lontano sentore in confronto al grande romanzo di successo.
Devo dire che l'autrice, però mi ha incuriosito e affascinato con questa sua nuova idea di storia ben costruita e fornita di personaggi abbastanza affascinanti.
In fondo, i veri protagonisti sono due, ma intorno si racchiudono altre figure secondarie essenziali per lo svolgersi della vicenda.
Mi è piaciuto molto il tutto, perché non manca la fragilità femminile di Emmaline, la quale grazie alla sua nuova avventura riesce a maturare e a trovare il coraggio per andare contro alla sua ordinata e soltanto apparentemente perfetta Società; si incontrano anche la simpatia e il carattere forte della migliore amica di Emma, la timidezza e la personalità posata di un ragazzo albino di nome Ben, i due genitori di Emma sempre così inclini a rispettare fedelmente le regole della Cupola, ma soprattutto il lato affascinante, misterioso e intrepido di Aran, che con i suoi occhioni blu farebbe innamorare qualsiasi lettrice.
Durante la lettura non mancheranno colpi di scena, che donano ad un tratto un po' di genere spionistico alla vicenda, il tutto mixato con quella vena distopica intelligentemente studiata dalla scrittrice.
Il sentimento che nasce dal cuore di Emma per Aran, le permetterà di aprire gli occhi e andare contro a ciò a cui ha sempre fermamente creduto.
Il suo obiettivo è quello di riuscire a soli sedici anni ad avere la tanto agognata Assegnazione per diventare una famosa botanica, come il padre.
E sarà proprio suo padre ad avere un ruolo determinante alla fine della storia e a capovolgere le redini dei principi, in cui la figlia ha sempre creduto.
Mi è piaciuto il fatto che per quanto possa essere distopia romanzesca, ci sono alcuni aspetti che la rassomigliano alla nostra realtà, soprattutto per come la Società anche se suddivisa in Quattro Cerchi, alla fine mandi avanti solamente le persone più agiate grazie a preziose raccomandazioni.
Si nota quando Emma sarà ospitata ad un seminario della Green Air, ancor prima di essere stata assegnata, proprio perché figlia di un grande studioso botanico.
Ma sarà proprio questa grande serra di proprietà della Scheele Corporation a celare una verità davvero sconvolgente?
Il Primo e il Secondo Cerchio, sono quelli più benestanti e agevolati, mentre del Terzo e del Quarto Cerchio, fanno parte i cittadini più poveri come Aran, che è costretto a lavorare in miniera.
Saranno queste due differenti estrazioni sociali a dividere i due ragazzi o li avvicineranno sempre di più in attesa di conoscere una sorprendente verità?
La Società ha una Cupola, una specie di confine che permette di iniettare gas, creati appositamente per proteggere la popolazione dall'Inquinamento.
Ma gli Agenti hanno davvero inserito un Inquinatore, in modo da convincere i cittadini a restare all'interno di un regime ordinato e apparentemente perfetto, soltanto per portare avanti i propri interessi e far avanzare il passo di una Società per nulla cristallina e autentica?
Conferisco quattro stelline, perché mi è piaciuta completamente questa idea romanzesca pervasa anche da uno stile fresco e scorrevole.
Lettura consigliata a chi ama i distopici un po' diversi dal solito e arricchiti di una vena scientifica e spionistica.





Francesca Ghiribelli.

RECENSIONE 'ATTRAVERSO IL FUOCO' DI JOSEPHINE ANGELINI






Ed. giunti Y
Tra. M. Rossari
Pagine: 416
Prezzo € 16,50
Dimensioni: 14x21.5cm
Copertina: cartonato con sovraccoperta
Uscita: 17 settembre 2014
ISBN: 9788809792357



Il cuore batteva all’unisono con quello di lui, facendole provare un’emozione mai sperimentata prima. E proprio in un angolo buio della mente di Rowan, Lily vide un lampo di paura… Si rese conto che poteva controllare i suoi pensieri, le sue parole, persino i suoi sogni. E a quell’idea si accese di desiderio, il desiderio di averlo tutto per sé.

MAGIA, AVVENTURA, INTRIGHI E PASSIONE:

TUTTI GLI INGREDIENTI CHE HANNO RESO CELEBRE

JOSEPHINE ANGELINI IN UN NUOVO, IMPERDIBILE ROMANZO.
 

Trama

L'amore brucia, i mondi si scontrano, la magia regna.
Finalmente è arrivato il momento che Lily aspettava da una vita: Tristan, il ragazzo più bello e corteggiato di Salem, l’ha invitata alla festa del liceo.
Proprio lei, timida e impacciata, che non ha mai partecipato a un party a causa delle devastanti crisi allergiche di cui soffre. Ma quando alla festa Tristan bacia un’altra ragazza, Lily viene scossa da violente convulsioni proprio di fronte a tutti i suoi compagni di scuola.
Dopo questa insopportabile umiliazione vorrebbe solo sparire…
E se il suo desiderio si avverasse? Improvvisamente risucchiata in un mondo parallelo, dominato da creature spietate, Lily si ritrova faccia a faccia con la perfida Lillian, la Strega di Salem, identica a lei, solo diabolica.
Con l’aiuto dell’affascinante Rowan, scoprirà a poco a poco di possedere poteri straordinari e mentre l’attrazione fra lei e il ragazzo diventa innegabile, la furia di Lillian esplode come un tornado e lo scontro con la potentissima gemella non può più essere rimandato: riuscirà Lily a sconfiggere le forze del Male visto che la sua acerrima nemica è proprio... lei stessa?

L'autrice.
 
Josephine Angelini è la più giovane di otto fratelli, vive a Los Angeles col marito ed è un’autrice bestseller internazionale. Per Giunti sono usciti i tre volumi della fortunata "Awakening Series": Starcrossed (2011) è stato un caso editoriale con pochi precedenti nel panorama Young Adult;Dreamless (2012), secondo capitolo della serie, è balzato subito ai primi posti delle classifiche, così come Goddess, la conclusione della trilogia, uscito nel 2013.
Attraverso il fuoco è il primo episodio di una nuova, appassionante saga, la "Worldwalker Trilogy".



POTETE TROVARE LO SFOGLIALIBRO DELLE PRIME PAGINE DEL ROMANZO QUI:
http://www.giunti.it/media/sfoglialibro-attraverso-il-fuoco-RN4BEXEW.pdf


RECENSIONE

Ho amato questa autrice nella sua precedente saga 'Starcrossed-Dreamless-Goddess', ma mi aveva un po' stupito leggere che questa nuova serie sarebbe stata incentrata sulle streghe.
Non sono una gran lettrice di libri riguardanti queste creature, ma sentendo parlare bene di questo romanzo da molti, mi sarei aspettata di più dalla sua lettura.
Non riesco a spiegare bene il completo motivo della mia delusione, ma se da una parte la storia è accattivante, ben strutturata e pervasa dalla fantastica creatività dell'autrice, dall'altra mi sarei aspettata una cornice di dialoghi molto più affascinanti e scorrevoli.
Veniamo alla trama, dove a Salem vive Lillian, la ragazza protagonista continuamente malata e vittima delle sue soffocanti allergie. Lei non ha una vita sociale normale e come amico possiede soltanto Tristan, il solito belloccio e casanova, per cui le ragazze stravedono, e del quale è segretamente innamorata. L'unico particolare che lo rende diverso dal solito ruolo di playboy è quello di essersi preso cura da sempre della sua migliore amica Lillian.
Ciò che rende in seguito accattivante la trama è lo spostamento in un'altra dimensione, una nuova Salem esistente da qualche altra parte dell'universo.
Qui Lily sarà la 'doppia copia' dell'identità di Lillian, la vera e potente strega che domina tutto e tutti, lottando contro ciò che riguarda la scienza.
La nostra Lily si ritroverà catapultata nell'altra Salem grazie soltanto ad un inconsapevole e interiore desiderio di voler scappare dalla sua quotidianità.
La protagonista dovrà lottare anche contro se stessa per poter dimostrare ai personaggi che incontra che non è la vera Lillian, ma ne rappresenta soltanto la parte più buona e generosa.
La sua speranza sarà quella di voler tornare a casa al più presto per riabbracciare sua sorella Juliet e sua madre, anche lei malata da tempo.
Lo svolgimento pian piano si districa fra vari interrogativi: Lily combatterà solo per ciò che vuole e quindi tornare alla sua vera Salem o aiuterà gli amici incontrati sul suo nuovo cammino a sconfiggere la vera malvagia Lillian?
Ciò che mi è piaciuto di più oltre alla trama, e' l' ambientazione, visto che la nuova Salem, dove la protagonista è improvvisamente catapultata viene mostrata come un'antica città in parte moderna e in parte medievale.
Un altro particolare della storia è la sua vena distopica che l'autrice ha saputo donare al suo affezionato genere 'urban-fantasy', perché ha creato una dimensione letteraria, dove le streghe hanno il massimo potere e governano le Tredici città, a cui non farà mai mancare niente.
Ma come in tutte le società che si rispettino ci sono fazioni in contrasto:
potenti streghe contro i 'Senzaterra' ( un nome che anche stavolta l'autrice ha ripreso dalla storia vera e antica medievale, un po' come fece con i precedenti miti greci della sua precedente saga), i quali sono senza cittadinanza e sono costretti a vivere fuori dalle mura delle Tredici città.
I 'Senzaterra' devono continuamente combattere anche contro mostruosi esseri, gli 'Ibridi', dal loro nome si può capire come rappresentino il risultato di esperimenti mal riusciti da parte delle streghe.
Un mondo parallelo, il quale affianca tanti infiniti mondi esistenti, dove ognuno di noi ha innumerevoli versioni di se stesso.
Una chiave anche scientifica per un romanzo fantasy, perché la nuova Salem appare come un mondo, in cui la scienza non esiste, la quale invece nel mondo odierno di Lily imperversa a vista d'occhio.
Si può notare come le due Salem siano totalmente differenti, perché in quella vera Lily è cagionevole di salute e sempre ammalata, nell'altra invece possiede poteri per diventare una temibile strega.
Per non parlare, che al contempo esistono due Lily come abbiamo visto, ma anche due Tristan e due Juliet.
La Juliet nuova è più fragile rispetto a quella vera, ma ugualmente affezionata alla sorella, mentre il nuovo Tristan è quasi identico alla sua precedente versione della prima Salem.
Entrambi restano migliori amici, l'uno dell'altra.
La protagonista invece cresce e matura il suo carattere, diventando una Lily guerriera e tenace, nasconde quasi le sue paure nel legame mentale che la lega a Rowan, un nuovo personaggio incontrato nel mondo parallelo della nuova Salem.
Un personaggio maschile davvero avvenente ed enigmatico, con quel tocco di mistero che non guasta, anche se mi sarei aspettata di più nei dialoghi tra Lily e Rowan.
Questa identità maschile non ha un sua doppia copia nel vero mondo di Lily, ma sappiamo che la potente strega Lillian ne era innamorata, quindi sembra che questo succeda anche con la 'copia buona' di Lily.
Ma è tutto ancora da scoprire e vedere nei seguenti libri, sperando che siano più scorrevoli e meno ripetitivi in certe scene, visto che la trama è di per sé più che apprezzabile nella sua intera stesura.
Conferisco solo tre stelline e mezzo, perché mi aspetto molto di più da questa autrice davvero in gamba e attendo il seguito e la fine della saga con impazienza e aspettativa.
Lo consiglio a chi ama gli urban-fantasy sulle streghe, aggiungendo come altri ingredienti una vena distopica, psicologica e scientifica, ma dove l'amicizia e l'amore hanno sempre il sopravvento.

Francesca Ghiribelli.





RECENSIONE 'IL PESO DI UN'ISOLA' DI VIRGILIO PINERA

Traduzione di Gordiano Lupi

Formato: Formato Kindle

Dimensioni file: 308 KB

Lunghezza stampa: 323

Editore: Il Foglio letterario (19 novembre 2012)

Venduto da:Amazon Media EU S.à r.l.

Lingua: Italiano

Edizioni Il Foglio Collana POESIA CONTEMPORANEA

Direttore: Gordiano Lupi

www.ilfoglioletterario.it 

Sinossi

Virgilio Piñera si considerava un poeta segreto, diceva ironicamente che era un “poeta occasionale”, e non voleva diffondere in pubblico le sue composizioni. Malgrado ciò, la lettura dei suoi versi ci permette di comprovare la grandezza della sua opera poetica, al tempo stesso incredula e appassionata, barocca e colloquiale, essenzialmente incentrata nel dibattito lacerante tra vita e letteratura. Come dice Arrufat, questa dicotomia si manifesta “nell’apprezzamento del corpo umano al di sopra dell’anima, della realtà senza ornamenti e della ricerca del momento vitale prima delle considerazioni etiche, religiose, filosofiche”. Solo nella sua ultima tappa Piñera sembra recuperare il valore della letteratura e dell’artista, che considera creatore supremo di qualcosa di decisivo per l’uomo, interprete necessario, anche se ripudiato o mutilato, dell’irrealtà del reale.

RECENSIONE

Un libro di un autore davvero importante ed essenziale per la grande letteratura e poetica sudamericana.

Uno scrittore da cui sono rimasta positivamente affascinata e che purtroppo non conoscevo, perché a volte non ci si sofferma a leggere o analizzare alcune importanti impronte letterarie, forse perché troppo intenti a valorizzare e conoscere gli autori della nostra Terra o semplicemente quelli stranieri più famosi.

Questo autore mi ha colpito per il fatto che si considerava segretamente un 'poeta occasionale' e non voleva diffondere o mostrare in pubblico i suoi scritti, quindi anch'egli come molti altri artisti verrà forse più valorizzato e conosciuto alla sua scomparsa, rispetto a quando era in vita.

Soltanto in seguito si potrà conoscere il prezioso valore delle sue opere di poesia, letterarie e anche drammaturgiche.

Una vena scritturale pregna di inchiostro che fa da linfa vitale, quanto lo è il sangue per la vita umana.

Mi hanno colpito molto le prima poesie fra cui 'Le furie', 'L'ostrica', 'La iena', proprio perché si distaccano dal seguito dell'opera che si incentra su temi esistenzialmente diversi e molto più profondi ed essenziali.

L'opera prosastica e poetica de 'Il peso di un'isola' fa dedurre quanto il cuore e l'animo di Pinera siano scossi dall'amore radicale per la sua terra, ma anche accesi dal dolore e dall'amarezza verso i periodi difficoltosi che Cuba attraversa.

I suoi versi sembrano occhi recisi dalla vita stessa che denudano il corpo della sua amata isola 'denunciando' la realtà evidente che il quotidiano narra.

Metafore e paragoni sono intrisi di selvaggia veemenza e 'odoroso' affetto per il suo 'paradiso-inferno', dove è nato, cresciuto e ove tuttora vaga la sua anima sofferente, ma nel quale nonostante tutto vuole continuare a vivere.

La bellezza dei suoi fascinosi e cruenti analogismi con la natura circostante, esorta a impreziosire di 'panismo' il suo punto di vista scritturale.

Il poeta geme e sembra tirare fuori dai suoi stessi versi preziose verità da ricordare.

La sua poesia ci insegna come la 'bestia' della quotidianità si insinui nella terra cubana e come Pinera veda il futuro imminente e il presente del momento come possenti mari che fremono di paura alle spalle di un popolo che sacrifica 'creature', 'divora' ogni cosa che trova sul suo cammino, sbarazzandosi di testimoni scomodi, ma che alla fine più di tutto, pur conoscendo il peso che la sua isola si porta dentro, riesce a proseguire grazie all'amore verso una sperata civiltà.

Certamente questo libro è un'opera immane e quando si parla di tanti testi poetici e al contempo narrativi, non si può recensire ogni componimento, ma prenderò in esame solo le poesie che mi hanno colpito di più per la loro costruzione e per il loro significato umano e artistico.

La poesia 'Flora', da essa si deduce l'affetto che lega l'autore a questa figura: una donna dall'aspetto poco piacente, dai piedi grandi, su cui il poeta ironizza attraverso la familiarità del loro rapporto.  Un testo dai versi complici, dai quali traspare l'animo sensibile e premuroso di Pinera.

La poesia 'Canto', dove 'denuncia' ancora tutta la violenza del periodo rivoluzionario cubano: qui mescola attimi della rimembranza di tracce di un amore che spera di sopravvivere all'arrivo di una imminente morte, la quale lascia dietro di sé corpi insepolti.

Il componimento 'Rude mantello', ove il poeta usa questo particolare paragone-metafora per simulare la sorta di 'inferno', in cui l'umanità vive e soffre, senza poter dimenticare cosa sta succedendo. Pinera sembra ricercare in altre piccole similitudini qualche preziosa speranza per dissimulare un attimo la feroce violenza del momento, ma alla fine anche il poeta stesso non può che arrendersi all'evidenza dei fatti.

Il testo 'Fardello', nel quale l'autore descrive ancora una volta il forte disagio interiore  che la morte intorno a sé infligge: tutto questo si comprende da come egli menziona la gente comune che si trova vicino a lui. La morte uccide anche l'anima dell'arte stessa, perfino l'anima di un pittore.

'Molte lodi', una poesia che diventa quasi un continuo 'ossimoro' vivente, perché sembra far diventare risa la morte stessa. Come afferma Pinera la morte non può 'morire', perché è già morta, quindi di questo fatto bisogna gioire e tessere le lodi. Lodi che in fondo non fanno altro che 'uccidere' il nostro 'io' interiore attraverso la consapevolezza odierna della morte.

La poesia 'Ah, dall'hotel', dove l'autore si mette spesso in prima persona esponendosi di più rispetto ad altri componimenti, si avverte quanto si senta 'condannato' dalla morte imminente 'della vita del mondo', la quale porta alla deriva ogni convinzione in una possibile speranza. Lo stesso punto di vista si unisce anche al sentore del 'Poema dedicato alla poesia': si evince dal verso 'e il cuore come un antico salone abbandonato', mentre altre parti suggestionano l'animo del lettore, facendo capire come la bellezza della poesia e di tutte le altre possibili arti sia denudata e poi 'violata' dall'amaro sapore del momento. Morte, disperazione, sofferenza, angoscia e strazio riescono ad 'uccidere' tutto ciò che di bello ancora esiste e potrebbe rappresentare un inno alla vita. Alla fine di questo componimento esorta perfino un animale ( un cane) a leggergli una poesia, una poesia fatta di ululati, quasi come ad incitare l'arte poetica o di altro genere a ribellarsi all'amara evidenza dei fatti.

Poesia 'La mano', qui mi ha colpito l'insieme di versi 'La mano continua a passare/ senza l'orrore del futuro/appena cattura una storia/ la gente gelida nell'imbuto/in cui l'oro si scompone/ per evaporare i suoi dubbi.

La mano è quasi paragonata alla vita stessa senza pensare alla paura per il futuro e appena incontra sulla sua strada la storia di qualcuno la prende e la getta nel tunnel della morte, in cui la parte positiva e più bella dell'esistenza scompare, facendo dissolvere qualsiasi tipo di interrogativo su di essa.

La poesia 'Io, lo vedo'. Nella prima strofa di versi mi ha colpito molto come parla della morte, un'intera poesia dedicata ad essa, spingendola a rendersi conto quanto sia pesante 'la corona' della vita e riflettendo nella lucidità della ragione (paragonandola alla luna) comprenderebbe quanto sia importante la luce dell'esistenza e infine come anche la morte possa vincere sulla sua ferma e dura compostezza.

Il componimento 'Esortazione', è quasi una sorta di preghiera del poeta che esorta il corpo della morte ad alzare la sua anima 'sopra la notte',quindi ci fa capire che l'autore crede che l'anima continui ad esistere dopo la morte fisica del corpo. Quanto nonostante la morte, il sole continui a nascere e a tramontare e di come l'orgoglio e la fierezza di un tempo non siano più importanti e diventino solamente un vago ricordo come 'futuro lontano'.

La poesia 'Congedo', un bellissimo componimento che preferisco fra tutti quelli raffiguranti la morte, proprio perché sembra avere un diretto e veritiero dialogo con essa accennando al dolore vissuto dal poeta fino dalla giovane età, poi il corpo si 'congeda' dalla vita ricordando il passato scrivendolo quasi come un 'libro indecifrabile', il quale porta lacune di sogni e numerosi rimpianti per non averli esauditi. E il tempo e la nausea per la vita andata consuma ognuno di noi.

Nella seconda parte della raccolta mi hanno colpito invece le seguenti poesie.

'Io esplodo', esorta il lettore a paragonare l'arrivo della morte con il giungere ad esempio della guerra, di qualsiasi tipo di rivoluzione al rumore di un'improvvisa esplosione: un 'gioco' pirotecnico, dove della persona (ciò che è stata ed è) non rimane niente, solo la paura per l'imminente e nera dea che porterà tutto via  con sé .

Poesia 'Il giardino'. L'autore definisce questo luogo come un incontro tra vivi e morti, tra cui riconosce molti personaggi filosofici e politicamente storici. Quello più importante è Marx, il quale fa capire a Pinera quanto in una realtà piena di morte, la poesia intesa anche come materia di un sogno, possa essere davvero irrisoria e illusoria, perché continuare a sognare è come essere già morti.

Poesia 'Io sono qui,qui...'. Per la prima volta traspare anche il malinconico romanticismo dell'autore. Egli scrive in prima persona attraverso una lettera poetica accorata, tanto che la sua adorazione vuole far resuscitare la persona amata, vedendo la morte come unica soluzione per morire e rinascere insieme.

Per una semplice recensione forse mi sono dilungata troppo, ho amato anche la restante parte del libro, ma i testi che mi hanno più commosso e colpito nella loro essenza sono proprio quelli che ho sopra analizzato. Un autore che mi rimarrà nel cuore, una poetica che resterà impressa nell'anima di chi scrive e chi legge e una narrativa, dove la drammaturgia diventa il sale della vita.

Francesca Ghiribelli.

RECENSIONE 'INSOPPORTABILE'


DI ERIKA COTZA



































Titolo: Insopportabile
Autrice: Erika Cotza
Genere: Erotico
Editore: Damster





TRAMA

Cagliari. Viviana è una studentessa universitaria che convive con tre ragazzi: Simone, Daniel e Mirko. Simone è il tipico bravo ragazzo; Daniel è l'esibizionista, che non smette mai di mettere in mostra il suo corpo; Mirko, invece, è il porco per eccellenza. Mirko, pur avendo tantissime donne ai suoi piedi, ci prova di continuo con Viviana, ma lei ha occhi solo per Daniel, che è già impegnato con un'altra. Tutto sembra andare nel verso giusto per Viviana ma, come in ogni grande storia d'amore che si rispetti, la realtà mette i suoi paletti e le difficoltà non saranno affatto semplici da superare... Questo romanzo partecipa all'Eroxè context 2014 per il miglior romanzo erotico...

L'AUTRICE
ERIKA COTZA
Mi chiamo Erika Cotza e sono nata a Cagliari il 31/12/1988. Ora vivo col mio compagno, due 2 cani e 3 gatti. Ho da sempre amato leggere e scrivere e solo quest'anno, mi sono messa d'impegno affinché il mio sogno, di diventare una scrittrice, si avverasse. Per ora, ho scritto quattro romanzi. Due fantasy-romantici li ho autopubblicati e si possono trovare sia in ebook che in cartaceo nel sito AMAZON, mentre gli altri due, uno rosa e uno erotico, sono stati pubblicati in ebook dalla "Damster Edizioni".



RECENSIONE


Non impazzisco per il genere erotico, ma su internet la trama di questo breve romanzo mi aveva intrigato e incuriosito.

La trama in sé potrebbe essere scontata e comune: una ragazza universitaria che convive con tre ragazzi, l'uno diverso dall'altro,ma mi ha ispirato la voglia di una lettura diversa dal solito.

E così è stato: lo svolgimento incuriosisce, anche se lo stile scritturale è semplice e mai ripetitivo, pure le ambientazioni sono sempre le stesse, ma si sa per un romanzo erotico le cose da raccontare sono ben altre.

Ecco è stata proprio la vena erotica a stuzzicare la curiosità, ma al contempo a fare un po' morire l'aspettativa.

Credo che la storia sia carina e anche abbastanza educativa per un certo verso, ma non voglio rivelare troppo, perché altrimenti poi rischio di creare spoiler.

Educativa, perché in fondo chi lo leggerà, poi capirà tutti i particolari, ma soprattutto riflessiva in un certo senso, per il fatto che l'amore non è sempre ciò che ci si aspetta, ma è bello proprio perché ci sorprende e il nostro cuore inconsapevolmente batte per chi riteniamo più insopportabile e impensabile da amare.

Ho trovato il personaggio di Vivi abbastanza carino, ma a volte la narrazione sembra che voglia presentarla come una ragazza seria e pudica, mentre dall'altra ovviamente si risveglia la parte hot che in fondo non la fa apparire così tanto santarellina, visto che riesce a farsi due coinquilini della casa!

Per il resto il personaggio di Mirko l'ho trovato adorabile e ci mostra come a volte l'apparenza possa ingannare e l'amore più profondo si nasconda veramente nei tipi più impensati e apparentemente superficiali.

Conferisco tre stelle e mezzo a questo breve romanzo, perché so che quest'autrice può regalarci di più anche in altri generi, ma anche perché opto per romanzi erotici più romantici e per scene sessuali non dico meno dirette ( si parla di erotico ovviamente!), però a volte anche l'erotismo ha bisogno di essere raccontato con quel tocco poetico o sentimentale che lo rende più apprezzabile.

Consiglio la lettura agli appassionati del genere e a chi adora cullarsi fra le pagine di bicipiti veramente irrinunciabili.


Francesca Ghiribelli



 

RECENSIONE 'IL TREDICESIMO APOSTOLO' DI VALENTINA LIPPI BRUNI

 

 

 






Collana: Digitaldream

Lingua: Italiano

ISBN - EAN: 9788809796409

Data di pubblicazione: 2014

Prima edizione: settembre 2014


TRAMA

Un romanzo esoterico di grande suspense, il viaggio di un uomo che potrebbe cambiare la storia dell’umanità e aprire le porte del Regno di Dio, ma solo se avrà abbastanza fede…

Roma, Città del Vaticano: AD 1999. L’ossessione per un diario custodito gelosamente per anni ha relegato l'anziano don Orazio ai margini della Chiesa. Ora che lui è morto, il contenuto di quelle pagine ingiallite torna a tormentare i sonni della Curia. Fino a che la stanza segreta viene riaperta e la verità di quell'iscrizione occultata per secoli non può più essere nascosta: solo un uomo potrà accedere al Regno di Dio e salvare il mondo. Ma chi è? E come interpretare quell'iscrizione?

Pietro Alessi è un giovane poliziotto che si è distinto per aver sventato un attacco al Cardinale Turrini. Un giovane da sempre tormentato, in crisi con la famiglia adottiva, con la sua vita e con la fede verso un Dio che fin da piccolo ha dovuto amare. La missione che gli vogliono affidare è a dir poco incredibile: tornare indietro nel tempo e salvare dalla croce il giovane Gesù di Nazareth. Un’impresa che richiede coraggio ma soprattutto fede, un viaggio di sola andata che potrebbe alterare per sempre il corso della storia dell’intera umanità. Sarà davvero lui il prescelto?

L'AUTORE

Valentina Lippi Bruni (1975) è di origini ferraresi e vive a Imola. A soli 17 anni ha scritto un'autobiografia romanzata dal titolo Il soffio dell’anima (Premio letterario internazionale Anguillara Sabazia 2006). Edito da un piccolo editore locale, viene poi rivisto e ripubblicato da Giunti nel 2009. Dal libro viene tratto anche un film prodotto da Luna Film Productions, una società fondata da Valentina stessa che le vale il premio "La Fibula D'oro" come produttrice-autrice al Festival Cinematografico Europeo Amatoriale e Semiprofessionale del 2009.

Tertivs Decimvs, il tredicesimo apostolo è il suo secondo romanzo. Già pubblicato in lingua inglese, ha suscitato un vivo interesse negli Stati Uniti dove è diventato una serie TV di cui Valentina è sceneggiatrice.

L’autrice sta già lavorando al suo prossimo romanzo.

LINK

Link del libro su Giunti Editore:  

http://www.giunti.it/libri/narrativa/tertivs-decimvs/

Link della pagina autrice sul sito di Giunti Editore: 

http://www.giunti.it/autori/valentina-lippi-bruni/

RECENSIONE


Non sono una patita di generi che rivoluzionano un po' i temi religiosi, di cui sono fermamente credente, però devo dare un giudizio assolutamente positivo a questo romanzo. L'ho iniziato con estrema curiosità, ma con una punta di incertezza, la solita incertezza con cui guardo a distanza certi remake libreschi, che mettono sottosopra la voce delle Sacre Scritture,ma l'autrice ha saputo catturarmi fino all'ultima pagina con uno stile accattivante, mai noioso e banale, perché ha saputo trasferire con saggia prospettiva la voce del Vangelo nella sua storia. Una storia che ovviamente ha il suo lato e senso inventivo, ma ha saputo rivestire il punto di vista fantasioso del tutto, facendolo calzare a pennello con la verità che dai tempi di Cristo viene tramandata a noi credenti.

Ho trovato questa autrice originale, incalzante, metodica e veramente fedele alla voce degli Apostoli e alla grande epopea di Gesù Cristo.

Tutto inizia con il ritrovamento di tre gemellini maschi in una cesta da parte di una suora dal cuore nobile e materno, poi il tutto continua attraverso l'affidamento dei tre fratelli a tre famiglie diverse che li ameranno senza riserve.

I tre uomini portano i nomi di tre importanti apostoli nella storia, proprio perché sono stati ritrovati dal convento il 29 giugno 1973, ovvero il giorno in cui si celebrano i santi Pietro e Paolo.

Così, il terzo fratello prenderà il nome di Simone, da Simon Pietro.

Mi sono piaciuti proprio anche i più piccoli particolari, di cui l'autrice è stata attenta osservatrice e curatrice per dare vita ad una storia per me indimenticabile.

Già, perché il centro della vicenda sarà tutto concentrato attorno al personaggio di Pietro, colui che a differenza dei fratelli e nonostante l'amore della sua famiglia adottiva, si sente ancora come un cane randagio e abbandonato in mezzo ad una strada.

Un uomo ancora alla ricerca delle sue origini e della sua vera casa.

Quando finalmente incontra Tony, il quale diventa a poco a poco un suo caro amico, la vita attraverso un amaro destino glielo porta via.

Qui inizierà a sconvolgersi ancora di più il suo equilibrio interiore e le domande su se stesso e su Dio si faranno sempre più insistenti.

Il ragazzo decide di intraprendere la rischiosa professione di poliziotto, ma sarà proprio questa importante scelta ad intrecciare il suo destino con quello del Vaticano e di una prestigiosa missione.

Una missione  che lo legherà indissolubilmente all'antico segreto di un vecchio diario   risalente a Don Orazio, un prete di campagna ormai scomparso, in passato relegato ai margini della Chiesa, a causa forse di un'inconfessabile verità sul ritrovamento di una stanza segreta, che non può essere più nascosta.

Un luogo che farà da mediatore fra il passato e il presente e permetterà di riuscire a riscattare l'umanità dai peccati compiuti?

O meglio sarà il segreto che le Sacre Scritture hanno taciuto sulla vita del tredicesimo apostolo, Pietro, che dopo la morte di Gesù ha costruito una strana croce per riuscire a farsi perdonare avendo rinnegato il suo profeta?

Tante domande che si affiancano per tessere le redini di una storia che ripercorre tanti momenti salienti e indimenticabili del Santo Vangelo.

Pietro Alessi, il giovane poliziotto e il tredicesimo apostolo Pietro, sono la stessa persona? Egli riuscirà a portare in atto la sua missione e a far ritorno dal passato nella sua vita odierna?

Lascio ai curiosi lettori la scoperta, mentre conferisco quattro stelle tutte meritate ad un romanzo simbolico, studiato da una particolare prospettiva narrativa e adatto a tutti gli amanti della storia del figlio di Dio.

 


 


Francesca Ghiribelli.

RECENSIONE 'DESTINO DI UN AMORE' DI LINDA BERTASI


Titolo: Destino di un amore

Autore: Linda Bertasi

Editore: La Caravella

Collana: Il porto

Prezzo: 17,00€

Pagine: 238


TRAMA

Può l’amore decidere di condurci per strade impervie, dove la ciclicità degli errori commessi altro non alimenta che il desiderio di autenticità dell’amare?Senza poi per nulla sminuire la dignità di quanti, come Francesca, la protagonista di questo viaggio, anche dopo salti e giri nel vuoto, recuperano ancora più efficacemente il senso profondo di ogni cosa. Un romanzo d’amore, quasi un giallo per le sorprese e la suspense dietro l’angolo; come a suggellare un ponte sulle distanze dell’impossibile, dove anche i sogni e le attese più irrealizzabili possono, in qualche maniera, rendersi disponibili.


L'autrice

AMAZON: 

http://www.amazon.it/Destino-di-amore-Linda-Bertasi-ebook/dp/B00C12XOVM/ref=sr_1_2/278-3237714-3385930?s=books&ie=UTF8&qid=1412168704&sr=1-2

 

FANPAGE DELL'AUTRICE:

 
https://www.facebook.com/pages/Linda-Bertasi-Autrice/488051881264970?ref=hl

 

BOOKTRAILER:  

http://www.youtube.com/watch?v=g6M2RKTqa3o&list=UUkzUyj-obbmeXbrSBUTfCGg

 


Blog autrice:

www.lindabertasi.blogspot.com/


RECENSIONE

Un libro che emoziona, una storia che fa commuovere fino all'ultima pagina e una trama davvero sorprendente.

Uno stile conturbante, mai noioso,soprattutto romantico e dolcemente sensuale, e credo proprio di poter affermare che fra tutti gli autori emergenti che finora ho avuto il piacere di leggere, questa sia la storia che mi ha appassionato di più e coinvolto emotivamente.

E' difficile trovare un'autrice che riesce a scaldarti il cuore con la disarmante semplicità di un romanzo, il quale dentro di sé ha complicati intrecci e inaspettati risvolti che stupiscono positivamente.

Una copertina da sogno per una storia d'amore in una città da favola rosa come Parigi.

Due giovani così diversi per la loro estrazione sociale, si incontrano nella grande capitale francese dell'amore e davanti al ponte Alexander III si sfiorano e si baciano, mentre i loro cuori inizieranno a battere all'unisono fino alla fine della storia per non smettere mai di scrivere l'infinito sentimento del loro legame.

Francesca, studentessa universitaria di giornalismo con tanti sogni ancora da realizzare nella sua vita di ragazza comune.

Dall'altra parte Philippe, un giovane dagli occhi azzurri affascinante e intraprendente, proveniente da una delle famiglie più prestigiose di Parigi: figlio di un famoso stilista e di un'aitante modella.

Due universi infinitamente opposti, ma che si attraggono inspiegabilmente.

Un amore puro e vero che dovrà sfidare un milione di ostacoli sul suo cammino.

I due giovani dopo il loro primo incontro a Parigi, dovranno rispettivamente tornare alle loro vite e così inesorabilmente saranno costretti a separarsi.

Alla fine, però alcuni mesi dopo, prima delle feste di Natale, si rincontrano nella città di lei, Ferrara, e la loro storia d'amore sembra davvero un romanzo idilliaco.

In fondo, però come può succedere nella vita di tutti i giorni, ci possono essere svariati ostacoli che sbarrano il destino.

L'umile estrazione sociale della ragazza, non viene vista di buon occhio dalla madre di Phillipe, Monica Perrier, così che la donna diventa un vero incubo per la loro vita.

In mezzo ci si metteranno i sensi di colpa, le insicurezze della ragazza e la differenza di ceto sociale, mentre un'ultima sorprendente e inaspettata verità e l'improvviso incontro con un affascinante medico chirurgo, porteranno Francesca a prendere un'amara decisione, che li dividerà inesorabilmente per molto tempo.

Per non rovinare la curiosità di ogni lettore non voglio certamente svelare altro, ma posso dire che le sorprese dell'autrice sulla trama non finiranno qui.

Dopo trent'anni le strade di questo amore così grande e unico si intrecceranno nuovamente fino a disegnare le ali di una storia indimenticabile, che potrebbe benissimo dare vita ad un bellissimo film o ad una piacevole fiction televisiva.

Ma le ali di questa storia riusciranno a prendere il volo?

Lascio a voi scoprire la bellezza commovente di questo romanzo, che non è solo un romance rosa, ma al suo interno nasconde un'anima originale, passionale, romantica e  autentica.

Cinque stelle tutte meritate e sicuramente non mi perderò altri scritti di questa bravissima autrice emergente davvero meritevole.

Una lettura consigliata a tutti coloro che amano le storie intricate d'amore che ricordano quel sano sentimento di altri tempi che non tramonta mai.

 

 

Francesca Ghiribelli

 

 

 

 

 

 RECENSIONE 'IL CORPO DI SOFIA' DI ROSSELLA MARTIELLI

 

 

 

Noir - La favola nera che è il sogno di ogni uomo.

Fino all’ultimo capitolo.

 

Autore: Rossella Martielli

ISBN: 9788897674382

N.pag.: 142

Rilegatura: Brossura

Formato: 14x21 con alette

Genere: noir

Prezzo di copertina 12,00 €

 

 

ESTRATTO


Con chi vai a letto?

È una domanda che nessuno ha mai fatto a Daniel, trentacinque anni, un lavoro in banca e un amore al capolinea.

A volte il bisogno di respirare è più forte di tutto.

La boccata d’aria si chiama Sofia.

Cosa sai di lei?

Sei sicuro di sapere con chi vai a letto?

La favola nera che è il sogno di ogni uomo.

Fino all’ultimo capitolo.

TRAMA

La vita di Lisa non è mai stata felice. A venticinque anni convive con un passato inconfessabile, una madre ingombrante e un fidanzato, Daniel, debole e depresso, così insicuro da apparirle la caricatura di un uomo. Eppure Daniel ha i suoi segreti, tra cui la tresca con l’affascinante e ambigua Sofia, giovane donna senza scrupoli e senza morale, che usa il sesso per legarlo a sé e coinvolgerlo in una spirale di furti dalle conseguenze imprevedibili.

Mentre Sofia lo trascina nel baratro, stando ben attenta a non seguirlo, Daniel si sforza disperatamente di restare attaccato a Lisa e ai loro sogni condivisi.

Finché anche Lisa non decide che ne ha abbastanza…

In un alternarsi di passato e presente, realtà e follia, erotismo e ossessione, alla resa dei conti sarà solo una delle due donne a vincere; a Daniel, semplice pedina di un gioco perverso, non resterà che immolarsi all’altare di un amore ormai morto.

L'autrice

Rossella Martielli nasce ad Acquaviva delle fonti, in provincia di Bari, ma vive a Torino, città di cui si è innamorata la prima volta che ha visitato il Salone del libro.

Editor e ghostwriter per professione, lettrice e scrittrice per passione, ha partecipato e vinto diversi concorsi letterari per racconti. Nel 2011 ha vinto la sezione narrativa del concorso “L’ho ScrittoIO” indetto dalla Fondazione Roma Sapienza, nel 2012 è stata finalista al “Premio romance” indetto da “I Romanzi Mondadori”. Nel 2011 è uscito il suo primo romanzo, “In ricordo di noi”, e nel 2013 l’antologia di racconti da lei curata dal titolo “8 note d’amore”. Dopo l’esperienza a Radio Classica, dove si occupava di novità letterarie all’interno del programma “Parole di Carta”, ha aperto un canale YouTube in cui recensisce libri e interagisce con i lettori che la seguono. Ha scritto per “Romance Magazine”, “Sul Romanzo”, “SoloLibri”, “La bottega di Hamlin”, e per il free-press nazionale “Slide”.

Laureata in Sociologia con specializzazione in Editoria e Giornalismo, attualmente lavora come editor free-lance e web-content per aziende leader del settore.

 

Sito:

http://www.rossellamartielli.blogspot.it

Canale YouTube:

https://www.youtube.com/user/RossellaMartielli

 

RECENSIONE


Una storia sensuale graffiata di noir al punto giusto, scene pulp davvero affascinanti e ambigue.

Un romanzo che resta impresso nell'anima del lettore in maniera indelebile.

Lisa, una personalità che sfiora il limite della disperazione quotidiana, una ragazza diventata donna troppo in fretta, a causa di un'infanzia difficile, che resterà sempre come un rumore assordante presente per tutta la sua vita.

Una madre eternamente alcoolizzata e di facili costumi, che collezionava compagni su compagni, senza mai regalarle un vero padre.

Ma all'improvviso all'età di nove anni, arriva Mario, un uomo affascinante e dal carattere delizioso, che sembra poter finalmente rivestire un ruolo paterno.

Tutto, però non appare come sembra e da lì scoprirà che i tormenti della sua vita non sono ancora terminati.

L'autrice rende il suo stile impeccabile con una narrazione piena di flashback, dove inizia a farci inquadrare Lisa come una ragazza quasi normale, proprietaria del suo negozio di intimo a Torino, mentre grazie all'intrecciarsi di sensazioni e situazioni la mente della protagonista si riallaccia spesso al passato e alla sua vita di bambina.

Conoscendo i suoi trascorsi capiremo quanto ci possa essere di vero nella personalità alquanto disturbata della ragazza: dai suoi forti mal di testa e improvvisi malesseri, le medicine che prende spesso e le sue abitudini alquanto maniacali a livello casalingo ed esistenziale.

La scrittrice ha saputo tessere con pochi personaggi un libro veramente introspettivo, erotico e noir attraverso una ricetta perfetta che grazie a piccole dosi ha creato un piatto di portata da servire freddo come la vendetta.

Arriva a breve anche il personaggio di Daniel, il fidanzato storico di Lisa, che a tratti può sembrare una di quelle anime maledette dalla viva nostalgia per il passato, ma che in fondo ama alla follia la sua donna, e solo alla fine capirà quanto abbia sacrificato se stesso per dimostrarle tutto il suo amore.

E infine Sofia, una donna dalla bellezza infernale e dal sex appeal veramente incontestabile.

Il tipo ideale di ogni uomo, che concede il suo corpo, ma mai del tutto se stessa.

Una trama, ancora una volta a mio dire, che riscopre le tracce pirandelliane.

La personalità di due donne racchiuse in una sola e viceversa, lasciando il lettore nell'atroce dubbio fino alla fine delle pagine.

Ed è questa la forza del libro: saperti attrarre con la sua seducente vicenda fino a scoprire il vero 'io' del protagonista della storia, che lascerà credo a bocca aperta chiunque si avventuri nella sua lettura.

Il particolare che mi ha colpito di più è il senso che si nasconde in tutta la storia, che l'autrice mette giustamente soltanto alla fine del suo libro.

Un romanzo di fantasia letteraria che nasce da un dato prettamente scientifico e all'ordine del giorno, se così si può dire.

La crisi d'identità del corpo di Sofia potrà veramente trovare la sua unica spiegazione nella sindrome del gemello evanescente o detto anche gemello scomparso?

Direte cosa c'entra questa assurda ipotesi con tutto questo romanzo?

Non voglio rovinare la curiosità dei lettori, quindi non dico altro.

Conferisco quattro stelle tutte meritate e consiglio questa lettura a tutti coloro che vogliono emozionarsi attraverso il mistero che nasce sui passi di una crisi esistenziale.


Francesca Ghiribelli.

RECENSIONE DI 'NON C'E' NIENTE CHE NON VA, ALMENO CREDO'' DI MADDIE DAWSON



Titolo: Non c’è niente che non va, almeno credo
Autore: Maddie Dawson
Collana: A
Pagine: 384
Prezzo € 15,90
Dimensioni: 14.5x21 cm
Copertina: cartonato con sovraccoperta
Uscita: 3 settembre 2014
ISBN: 9788809792043




CITAZIONE DAL LIBRO

“«L’ho fatto per Rosie e in cambio le chiedo solo di promettermi che vivrà la sua vita con un po’ di passione. Voglio che sfrutti appieno il suo potenziale, invece di starsene seduta qui a sprecare i suoi giorni.»
E Rosie, seduta lì, ha una rivelazione accecante, se è questa la parola giusta. Per la prima volta sua nonna, folle e impetuosa, può anche essere ubriaca e crudele ma ha ragione. In effetti, cosa sta combinando nella vita? È questo che voleva davvero?”


TRAMA
È sabato mattina e Rosie e Jonathan sono a letto in un momento di intimità, quando il telefono inizia a squillare senza tregua. Sul display compare un numero sconosciuto. Ancora non sanno che quella telefonata di per sé insignificante manderà all’aria tutta la loro vita. Più che quarantenni, Rosie e Jonathan sono gli unici fra i loro amici a non aver messo su famiglia e a vivere da eterni fidanzati in un quadrilocale che sembra arredato da due studenti. Impossibile immaginare che a pochi giorni da quel sabato Jonathan si inginocchierà davanti a Rosie chiedendole di sposarlo e seguirlo in California! La prima a storcere il naso di fronte all’improvvisa proposta è l’energica nonna Soapie: sognatrice, anticonformista, irriverente, Soapie ha sempre spronato Rosie a osare nella vita, a coltivare le sue passioni e seguire i suoi desideri. Per questo non capisce cosa spinga la nipote sull’altra sponda dell’ oceano, dietro a un ragazzotto con la passione per le tazzine di porcellana. Ma il destino è sempre pronto a stuzzicarci e quando Rosie sarà messa di fronte a un’altra scelta cruciale, dovrà per forza decidere quale partita giocare. Perché la grande regola della vita è che non è mai troppo tardi per correggere il tiro e la felicità è sempre più vicina di quanto immaginiamo. Basta ricordarselo.

L'AUTRICE
Maddie Dawson è cresciuta in Florida. Prima di diventare scrittrice a tempo pieno ha svolto i lavori più disparati, tra cui la supplente d’inglese, la commessa, la domestica, la cameriera, la giornalista freelance e la dattilografa di uno psichiatra, tutti fonte di spunto per le sue storie future. Attualmente vive in Connecticut con il marito e tre figli. “Facciamo finta che non sia successo niente” (Giunti 2011) il suo romanzo d’esordio, è stato un bestseller che ha scatenato un irrefrenabile passaparola, conquistando lettrici di tutte le età. Il libro, ristampato più volte, ha riconfermato il suo successo anche nelle numerose edizioni in formato tascabile.



LINK
Link del libro su Giunti Editore: http://www.giunti.it/libri/narrativa/non-c-e-niente-che-non-va-almeno-credo/
Link della pagina autrice sul sito di Giunti Editore:http://www.giunti.it/autori/maddie-dawson/

RECENSIONE


Un romanzo dalle linee appena esitanti all'inizio, ma che scorrendo le pagine entra nei cuori dei lettori svelando emozioni forse mai colte, perché forse mai nessuno si è veramente soffermato a riflettere sulla possibile situazione che la protagonista sta per vivere, finché non la si vive direttamente.
Pagine che ripercorrono le ironiche, stravaganti, commoventi, ma anche a volte impensabili vicende di una donna di quarantaquattro anni, che si ritrova veramente faccia a faccia con il suo destino.
Rosie, una donna ormai quasi alle porte della menopausa, che credeva di essere arrivata ormai ai binari della sua vita, trova inaspettatamente un altro treno per viaggiare attraverso nuovi meandri di un possibile futuro, mai neanche pensato.
Ed è proprio quando il destino ti investe che ti accorgi o ti domandi se sei felice sul serio o per esserlo hai bisogno di quel qualcosa, a cui prima non avevi neanche minimamente pensato!
O semplicemente hai vissuto una vita intera a nascondere ciò di cui veramente avevi bisogno a te stessa, anche soltanto non riuscendo ad ammetterlo sinceramente?
Questo è tutto quello che succede a Rosie, questa donna dall'anima di eterna ragazza, che sa essere matura e un po' 'peter pan' in ogni situazione.
Ma l'uomo che da anni ha accanto è veramente quello giusto? O si è accontentata soltanto di una persona che ama, ma che messa a confronto con un affascinante e premuroso Tony, non regge neanche il paragone?
Una protagonista con un'infanzia mai stata scritta veramente, un pezzo di vita mai veramente conosciuto, visto che la madre Serena è morta quando lei era solo una neonata.
Uccisa a causa del crollo di un pezzo di edificio. Una morte un po' insolita, ma forse il futuro riuscirà a portare un po' di verità su quell'accaduto in parte inspiegabile.
Rosie da sempre ha vissuto con la nonna materna,Soapie, una donna che non ha mai volontariamente ammesso di farle da madre e da nonna, ma che a modo suo le ha voluto un gran bene.
Soapie, un nomignolo che storpia il vero nome, proprio perché da sempre è stata fervida autrice di libri, con cui si firmava la 'Diva degli Strofinacci'.
Ma è proprio l'unicità e la specialità delle persone a renderle tanto care al nostro cuore e Rosie non cambierebbe la sua Soapie con nessuno, è l'unico vero membro della sua famiglia.
Ed è attraverso sua nonna che Rosie conosce l'adorabile personaggio di Tony, che temporaneamente senza casa, ha accettato di prendersi cura di Soapie e di abitare con lei.
Rosie si accorgerà soltanto in seguito di quanto averlo per casa e conoscerlo in tutti i suoi deliziosi pregi la faccia innamorare segretamente di lui, senza volerlo ammettere a se stessa.
Già, perché oltre a Tony, ci si è messo pure il destino a metterla in difficoltà, visto che il suo storico fidanzato Jonathan non le ha mai chiesto di sposarla, ma l'ha fatto proprio adesso che partirà a breve per la California in vista del nuovo lavoro al museo che lo aspetta insieme alle sue famose e antiche tazze da collezione!
Entrambi non hanno mai avuto bisogno di sposarsi, ma il bello della storia arriva quando Jonathan ormai partito per San Diego, lascia da sola Rosie, la quale decide di restare nel Connecticut insieme a sua nonna, visto che si è slogata un piede e non potrà affrontare bene il viaggio.
Ma quel lasso di tempo sarà significativo, perché inaspettatamente scopre di essere incinta del suo fidanzato alla sua 'veneranda' età, ma chi le sta accanto nel bene e nel male sarà il dolce Tony.
Così inizia la buffa convivenza tra Tony, Soapie ( che ormai sente più spesso gli acciacchi dei suoi quasi novanta'anni) e Rosie, ma ci saranno anche i migliori amici della protagonista e George, lo storico amante di Soapie, il quale però ha la moglie Louise ricoverata in una clinica in preda all'Alzheimer.
Tante vicissitudini complicate che la quotidianità mette di fronte ai protagonisti, per non parlare della confusionaria situazione di Tony, che non  può vedere suo figlio Milo, visto che ora abita con la madre che ha attualmente una relazione amorosa con la sua migliore amica Dena.
Insomma l'autrice ha saputo creare tanti intrecci di storie originali e attuali, regalandoci l'emozionante nascita di un amore-amicizia tra Tony e Rosie.
Mi è piaciuta molto questa idea che si distacca un attimo dalle solite storie amorose, a volte forse troppo uguali e scontate.
Ho adorato la personalità di Tony nell'affiancare Rosie durante la gravidanza, quasi come se fosse lui a dover partorire e uomini così forse si trovano soltanto sicuramente nei libri!
Una storia toccante, veramente autentica, intarsiata di dialoghi spiritosi fra i protagonisti.
Una lettura da consigliare a tutte le età, perché ognuno di noi deve scoprire questa speciale verità: per trovare la persona giusta non è mai troppo tardi.

Francesca Ghiribelli.

 

RECENSIONE 'IL CORNICIAIO' DI LUCIANO POMONI

Noir - Che la carneficina abbia inizio.

Autore: Luciano Pomoni

ISBN: 978-88-97674-21-4

N.pag.: 206

Rilegatura: Brossura con alette

Formato: 14x21

Genere: Noir

Prezzo di copertina 14,00 €

Descrizione

Nord Est. La primavera è turbata da una serie di misteriosi delitti. In un sottobosco di prostituzione balcanica, ambienti omosessuali ed esoterismo orientale, Federico, un ambiguo corniciaio trentenne, Emma, giovane e affascinante psicologa e Massimo, misterioso cultore di magia nera, incrociano le loro solitudini. In un gioco di specchi, dove ciò che appare è solo un riflesso della realtà, il commissario Mario Angeletti cercherà tenacemente di dare un volto e un nome al misterioso “angelo della morte”

LINK RUNA EDITRICE

http://www.runaeditrice.it/index.php/libri/view/productdetails/virtuemart_product_id/44/virtuemart_category_id/14.html

L'AUTORE

Luciano Pomoni (Venezia 8 febbraio 1956)

È laureato in Storia Contemporanea e ha ricoperto numerosi incarichi di prestigio in ambito culturale e sociopolitico.

Pubblicazioni:

Il gruppo giovanile nazionalista di Venezia, in “Venetica”, Verona, 1996, Cierre Edizioni.

Il Dovere Nazionale. I nazionalisti veneziani alla conquista della piazza (1908-1915), Padova, Il Poligrafo,1998. Collana Universitaria “Ricerche” Facoltà di Lettere e Filosofia - Ca’ Foscari.

Il Dovere Nazionale. L’occasione politica di Gino Damerini, in  “La Venezia di Gino Damerini” Atti del Convegno, Venezia, Ateneo Veneto – Cartotecnica veneziana s.r.l., 2001.

L’ascesa e la caduta di un “Sindaco di paglia”, in “Venezia nell’età di Riccardo Selvatico”, Venezia Mestre, Ateneo Veneto - Cetid s.r.l., 2004.

La Mossa al Nero, Lettere Animate, 2012

Il Corniciaio, Runa Editrice, 2013 noir esoterico di prossima pubblicazione, a cura di Martina Galvani.

RECENSIONE

Un thriller esoterico, un noir sfumante nell'horror dell'occulto, un autore che fa da new entry in questa sorta di nuovo genere letterario.

Di solito non amo questa categoria di letture, però devo dire che l'autore ha trovato la chiave giusta per far entrare le misteriose pratiche orientali esoteriche in una trama che sfocia in un'indagine poliziesca, dove tutto sembra apparentemente chiaro, ma in cui il fiuto sospettoso di un buon commissario di provincia saprà guardare oltre e arrivare ad una conclusione alquanto ambigua e adatta ad un film dell'orrore.

Il romanzo non si può chiaramente classificare in un solo genere, ma in molteplici sottogeneri che donano alla trama completa una particolare unicità all'idea romanzesca.

L'ho trovato un libro dallo stile abbastanza scorrevole, ma forse alla fine mi sarei aspettata più suspence e meno spiegazioni, ma ben più colpi di scena che avrebbero reso il tutto un vero thriller-horror.

Comunque l'idea di fondo ha reso il finale in parte veramente sorprendente e adatto ad uno sfondo esoterico e trascendentale, proprio perché il lettore continuerà a chiedersi se davvero ci sia un fondo di possibile verità di tutto questo ai giorni nostri.

Così spinge quasi la curiosità del lettore a voler indagare anche su libri scientifici o addirittura andare a scovare quanto ci sia di vero nelle tecniche cinesi di libri orientali ed esoterici.

Una lettura che rimane impressa proprio per la sua particolare sfumatura di giallo sanguinario che vede nascere le sue radici nella materia più impensata e difficile da comprendere fino in fondo, quale è l'occulto.

Mi è piaciuto molto proprio perché lo scrittore è riuscito a unire bene il tutto scegliendo anche personaggi davvero originali e ben strutturati come Federico, il famoso e giovane corniciaio, protagonista della storia.

Pomoni ha saputo intrecciare il moderno uso dei social network, il difficile e comune tema dell'omosessualità e un argomento odierno  come quello della prostituzione balcanica, senza scordarsi di aggiungere il coraggio della profonda storia di Emma e della sua famiglia, toccando temi delicati come l'antisemitismo.

Emma riuscirà a riscattare se stessa e la sua intera famiglia dal male che ha procurato in passato ad una famiglia ebrea, derubata di ogni gioia per riuscire a costruire la ricchezza altrui?

E Massimo, misterioso personaggio amante delle dottrine esoteriche, cosa nasconde veramente dentro di sé, visto che per ogni decesso accaduto si accomuna sempre la sua presenza al delitto?

E Federico sarà veramente quello che sembra? Ed è proprio qui che nasce la disperata lotta con noi stessi, per sembrare ciò che non siamo di fronte agli altri soltanto per compiacerli, mentre all'improvviso la vita stessa ti denuda di tutto e la soluzione migliore è apparire veramente per come sei nel bene e nel male.

Un'ambientazione odierna dove tutti i sentimenti e le emozioni dei protagonisti si incrociano  e ballano quasi un malefico sabba, pronti a sacrificare il prossimo per uscire dalla temuta realtà dei fatti.

Una trama reale che si veste di irreale per stupire ogni lettore con sanguinari riti quasi impensabili da realizzare.

Conferisco tre stelle e mezzo a questa lettura, che ho trovato discreta e particolare, ma spero di leggere molto altro di questo autore, il quale mi auguro la prossima volta ci possa far rabbrividire con qualche colpo di scena in più.

Un libro adatto a chiunque ami l'occulto, l'esoterismo e voglia sapere di più sulle impressionanti pratiche orientali che incombono sulla sorprendente 'risoluzione del cadavere'.

Francesca Ghiribelli

 

Recensione di 'Sangue Ribelle' di Alessio Banini

 

Titolo: Sangue ribelle

Autore: Alessio Banini

Genere: fantasy, dark

Editore: Plesio

Collana: Aurendor

Pagine: 212

Anno di pubblicazione: 2011

Prezzo di copertina: €13,50

ISBN: 9788890646232

Formato: brossura

Citazione dal libro

“Nulla si crea o si distrugge, tutto si trasforma. Un cadavere diventa polvere, e si disperde nel vento. L’acqua evapora, e torna in cielo per formare la pioggia. Tutto ha un prezzo, persino la magia. Il dolore è parte della vita, così come il piacere: questa è la lezione che ho appreso all’Accademia, questa è la lezione che ho appreso dagli antecessor. Per affrontare veramente il cambiamento, c’è bisogno del sacrificio più grande.”

TRAMA – Sangue Ribelle è ambientato in un mondo vessato da un Impero dominante, che ha imposto la sua cultura e la sua religione su ogni provincia. Il romanzo si snoda attorno a tre distinte ribellioni, le cui trame s’intrecciano fino a un comune epilogo.

Un capo tribù che cerca di portare in salvo la sua gente, un membro della nobiltà che lotta affinché la storia e le tradizioni delle sue terre non vengano cancellati, e, infine, un non-morto (o presunto tale), che si unisce alla causa della Regina degli Stracci, la signora di un esercito di ombre, intenzionata a muovere guerra all’Impero e a tutti i viventi.

La sorte comune di queste vicende, porterà alla luce una dura realtà. Una storia cruda, reale e ben orchestrata, che metterà a nudo i lati più oscuri della razza umana.

L’AUTORE - Alessio Banini, nato nel 1983 nella provincia di Siena, vive una vita modesta nei pressi di Montepulciano. Laureato in antropologia, sfrutta le tematiche della sua formazione accademica per arricchire le sue opere. Nel 2012 ha pubblicato il suo primo romanzo di narrativa fantastica, La razza maledetta (0111 Edizioni).

RECENSIONE

A dir la verità, all'inizio mi ero quasi messa la mano sul cuore e stavo rinunciando a leggere questo libro, ma non perché fosse noioso o poco scorrevole, ma perché essendo una lettrice ancora poco ferrata nel genere fantasy, ero un attimo in difficoltà a districarmi in una trama così ben congeniata e veramente ben sviluppata.

Premetto che chi cerca un romanzo tradizionalmente fantasy e una semplice lettura di elfi,fate o quant'altro, non è adatto a questo tipo di libro, ma visto che anche la sottoscritta si era già un po' annoiata a trovare i soliti e quasi scontati sviluppi di un romanzo fantasioso, ha trovato in questo genere di lettura qualcosa di diverso, quasi un'idea impensabile per la creazione di un fantasy che nella sua violenta e cruenta distopia ci avvicina così tanto alla realtà dei fatti della vita, molto più che di un romanzo contemporaneo veramente ambientato ai nostri tempi.

Molto spesso nell'ambito di un fantasy c'è sempre una sorta di Prescelto che lotta in mezzo al bene e al male e nella maggior parte si arriva ad una conclusione positiva, dove quasi sempre il bene vince su tutto.

Qui troviamo una sorta di cornice davvero particolare che fa da sfondo al romanzo, si pensa sempre che la trama sia essenziale e più importante di qualsiasi altra cosa per uno scrittore, invece in questo caso è lo sfondo a diventare il vero protagonista delle vicende di ogni personaggio.

E ciò che fuorvia il lettore è proprio la diversità della storia in se stessa che non distingue sempre in maniera chiara il bene dal male, creando una sorta di crisi di coscienza del lettore, che alla fine non può far altro che arrivare alla fine del libro per scoprire la vera essenza di questa opera.

Tre voci narranti ognuna di loro raccontata con gli occhi del protagonista del capitolo: la storia dell'ex sensale Elifas Levi, l'anima di un non-morto che sembra quasi essersi scordato della sua vita passata intorno ai piaceri e ai lussi dell'Accademia sensale, ma che all'improvviso ritrova il proprio sangue corrotto dall'arrivo della Regina degli Stracci. Quest'ultima sarà una figura misteriosa, nominata anche Morso dell'Oscurità attorniata da infinite Ombre al suo macabro servizio.

Anche qui si nota quanta creatività ci sia stata nel voler creare personaggi fantasy così distanti dal solito stereotipo letterario, mentre al seguito di questi due personaggi verrà poi inserito quello di Aisha, una bambina sensale che si ritrova prescelta dalla Regina degli Stracci per riuscire a portare avanti il suo terrificante piano di vendetta.

Se Levi non riesce a comprendere la vera natura della Regina degli Stracci e il suo vero scopo, dall'altra ci sono due personaggi che hanno ben chiari i propri scopi.

Naven, il Custode, e quindi capo della Tribù Antecessor, che decide dopo tanto tempo di silenzio e sopportazione di ribellarsi al potere dell'Impero e lottare per la propria rinascita e sopravvivenza.

Gli Antecessor sono una sorta di popolazione primitiva dedita alla caccia e alle attività più umili, ricca di individui possenti e tatuati, i quali sono considerati come bestie dagli Imperiali.

Nessuno di loro potrà mai essere comparato ad un umano.

Lo scopo di Naven è quello di fuggire a malincuore dalla propria terra e rischiare di intraprendere un viaggio pericoloso, attraverso il quale la vita della sua cara tribù potrebbe finire per sempre.

Uno dei suoi obiettivi è riuscire, nonostante tale sacrificio possa andare contro al volere delle sacre divinità dei Lasi, di raggiungere l'Ay e accettare di mischiare la loro Razza con quella di una tribù che abita nella parte più orientale del villaggio.

Rischiare il tutto, facendo il sacrificio più grande, anche quello di andare contro il loro Dio Golan e mischiarsi ad una tribù di sconosciuti, pur di salvare la propria discendenza e il proprio sangue.

L'ultimo punto di vista sarà Steven Shillar, un nobile che si vedrà derubato delle proprie terre dall'Impero di cui lui stesso fa parte. Ma il vero colpo di scena verrà rappresentato dal suo fratello minore Gordon, il quale alla fine della storia ci farà comprendere la sua essenziale importanza nella trama.

Come si può vedere Banini non tralascia niente, e arrivando sino alla fine non lascia niente di inspiegato o insensato.

Una dimensione narrante fine a se stessa che ci porta ancora una volta a riflettere attraverso un'ambientazione differente, a come gli Antecessor (come molte popolazioni nella storia dei tempi), sia soggiogata al volere dell'Impero.

Un Impero pervaso dalle anime di sensali ricchi e affascinati soltanto da una vita superficiale e dedita ai piaceri più dissoluti.

L'autore ci fa capire quanto l'importanza del Sangue e della propria discendenza sia necessaria e che sia ancora oggi uno dei pochi valori da custodire preziosamente: l'unico vero motivo per lottare veramente.

E scoprire solo alla fine quanto in una storia così cruenta, rocambolesca e violenta possa esserci molto più amore che in una trama romantica.

Il sapore della vendetta gustato freddo a causa sempre di un sentimento che si sovrappone all'amore, quindi ciò che fa muovere da milioni di anni il mondo.

Conferisco al libro quattro stelle, e confido di sentir parlare ancora molto di questo autore così in gamba!

Una lettura consigliata a chi vuole rimanere positivamente stupito da un fantasy!

Francesca Ghiribelli.

 

 

 

 

RECENSIONE DI 'IL FANTASMA DI LEMICH'

DI ANNA MARIA BENONE

 

 

 

 

Autore: Anna Maria Benone 

 

ISBN: 978-88-97674-22-1 

 

N.pag.: 154 

 

Rilegatura: Brossura con alette 

 

Formato: 12x17 

 

Genere: Collana Introspezioni 

 

 

 

Prezzo di copertina 9,90 €

 

 

 

 

Descrizione

 

Dopo una serie di sofferenze e fragilità, Lilia decide di 

 

affrontare il suo passato ritornando alle sue origini, nella sua

 

 amata terra: il Salento. I luoghi, i colori, gli odori, i sapori,

 

 risvegliano in Lilia antichi frammenti di memoria che si 

 

intrecciano tra le righe di un taccuino che le appartiene. Riga 

 

dopo riga Lilia riscopre se stessa e il vero senso dell’amore, 

 

abbandonando nel vento del sud ciò che per anni l’aveva 

 

ingabbiata: il fantasma di Lemich.

 

Questo è l’amore, ti stringe dentro e porta via

 

come un breve, intenso soffio di vento.

Non è impaurito dalla sua stessa ombra.

 

Questo è l’amore!

Non ha parole,

non ha menzogne

solo petali di luce

di una rosa senza spine.

 

 

Ci sono cose che si possono dire, altre per le quali è meglio tacere, altre, specchio di queste, che è necessario custodire per non morire in un pallido stagno mosso da onde immobili.

 

Il silenzio e il tempo sono i guaritori di irrisolte risposte.

 

Spesso si attende e si cerca qualcosa che non c’è, ma che nell’invisibile cresce rigogliosa alla ricerca di un nuovo risveglio. Ognuno di noi ha dentro di sé un fantasma, il fantasma di Lemich....


L’amore incompiuto, l’amore compiuto, l’AMORE nel breve, preciso, conciso, incisivo romanzo di Anna Maria Benone.

Un particolare intreccio in una fabula da scoprire...

 

 

 

 

LIBRO VINCITORE DI QUESTO PRESTIGIOSO PREMIO!

 

Premio del Sindaco

nella Sezione Autori Emergenti

 

della

XV edizione del Premio Letterario Internazionale di

 

Narrativa e Poesia edita e inedita

 

Tra le parole e l’infinito”

Con il Patrocinio del Comune di Santa Maria Capua Vetere



PAGINA DELLA CASA EDITRICE DEDICATA AL LIBRO

 

http://runaeditrice.it/index.php/component/virtuemart

 

/view/productdetails/virtuemart_product_id

 

/47/virtuemart_category_id/27.html

 

 

RECENSIONE

 




Un romanzo nel romanzo della vita, una storia nelle storie dell'universo, una sorta di diario scritto su un piccolo taccuino blu che riversa anche il più minuscolo angolo della vita di ognuno di noi nel magnifico racconto della protagonista.


Tre dimensioni esistenziali davvero profonde, intime e scattate attraverso tanti flash istantanei che ci narrano quanto l'amore ci faccia naufragare esausti fra le maree della vita, mentre poi quando dopo la tempesta arriviamo stremati sulla riva, ci sentiamo più vuoti di prima, ma denudati di quel dolore, il dolore del ricordo che ci racconta di noi stessi, ma che alla fine ci fa soltanto rinunciare alla gioia di andare avanti e scrivere un inaspettato futuro.


Sì, un futuro che attende solo noi, ma soltanto quando ci saremo liberati dalla sofferenza dei ricordi, solamente quando saremo sfuggiti dalle invisibili ma possenti braccia del nostro fantasma di Lemich,allora potremo giungere ad una nuova spiaggia e cominciare a scrivere le future orme di quello che sarà.


L'ignoto di quello che succederà ci spaventa, ma niente sarà più spaventoso come il dolore di una perdita di un amore, la disperazione che ci annienta quando sappiamo di aver perso per sempre la magica occasione che la vita ci regala e l'atroce sofferenza che la morte all'improvviso ci spalanca davanti come una finestra sul baratro.


Niente sarà più terribile, perché Lilia la protagonista di questa storia, rivivrà attraverso le pagine di un sorprendente diario la vita di sua nonna e di sua madre: due donne che le hanno trasmesso a loro modo la forza di vivere attraverso i loro numerosi errori, i quali le hanno aiutate a prendere il meglio dalla vita, riuscendo in fondo a lasciare i ricordi del passato sulla superficie del tempo.


Niente sarà pungente, perché ognuna di queste donne ha conosciuto la vivida entità del fantasma di Lemich e quando si riesce a sconfiggere tale entità, non potranno altro che essere 'vincitrici' della vita e di loro stesse.


Ho letto con piacere questa autrice esordiente, perché le sue pagine sono intrise di quella forma prosastica pervasa da poesia vivente, un genere che io adoro e anche io tento di scrivere a mia volta.


Credo sia il genere più difficile da raccontare, perché unire la narrativa introspettiva alle sfumature poetiche sia davvero l'arte più complicata da intraprendere.


L'autrice ci è riuscita alla grande e il premio da lei vinto è super meritato, mentre ho voluto aggiungere anche la prefazione, perché ho sentito un legame davvero forte e autentico fra il 'narratore reale' e il 'lettore reale'.


Mi è piaciuto tantissimo questo libro, perché ho ritrovato le vene di un autore classico e intramontabile come Pirandello nello stile della Benone.


Un autore a me caro, visto che l'ho scelto anche come tesina letteraria per il mio diploma di scuola superiore.


Una sorta di analisi introspettiva esistenziale attraverso tre donne diverse che hanno però tante di quelle cose in comune da diventare una sola storia narrante.


Tre protagoniste che come ognuno di noi, solo quando lasceranno cadere 'la maschera' del ricordo e della sua sofferenza, allora potranno riuscire a vivere realmente di loro stesse.


Mi sono letteralmente deliziata a leggere la dolcissima leggenda di Lemi e Chio e della loro impervia storia d'amore davvero indimenticabile e commovente, una vera chicca per dare altro tono e significato a questo romanzo imperdibile.


Una lettura alla quale conferisco quattro stelline e mezzo, perché voglio leggere molto altro di questa autrice davvero talentuosa!


Un romanzo consigliato a chi vuole riuscire a leggere meglio il cuore altrui e imparare a conoscere se stesso!




Francesca Ghiribelli.


 

 





Recensione : Perfect Couples di Deborah Desire

 

 

 

 

 

 

 

Data di pubblicazione

23 luglio 2014


Genere

Ironico


ISBN

9788858671467


Editore

Rizzoli (YouFeel)


 

 

pagina Fb https://www.facebook.com/PerfectCouplesYoufeel/info

 

 

 

 

 

 

TRAMA

 

 

 

 

 

Ritrovarsi senza partner a un reality per coppie era la cosa migliore che potesse capitarle!

 

Silvia aveva sognato un San Valentino diverso, fatto di cioccolatini, fiori e tanto amore.
Così, quando proprio quel giorno si vede recapitare la busta rosa di Perfect Couples, il reality per coppie a cui doveva partecipare con il fidanzato fedifrago, il primo istinto è quello di gettarla in fondo al cestino. Poi però la sorella le suggerisce un piano B. Perché non trovare un sostituto? Il premio in palio per la coppia vincente è un matrimonio in diretta tv, una luna di miele da favola, ma, soprattutto, un milione di euro! Per una cifra del genere Diego, un vecchio ex con problemi finanziari, potrebbe essere interessato a fingere di essere ancora pazzo di Silvia. Certo, per entrambi non sarà né facile né piacevole… Ma perché non provare? Così, nell’incantevole isola di Tenerife, lo show ha inizio. E, tra prove, televoto e costumi di scena, Silvia e Diego si ritroveranno molto più vicini di quanto “temessero”. Ma non si può sfuggire alla regola di Perfect couples. Vince solo la coppia perfetta. Una storia brillante e ironica in cui l’amore va in diretta…

 

 

Citazione dal libro (la mia preferita!)

 

 

 

«Non sentirai mai dalla mia bocca quelle due piccole parole che ogni donna spera di udire da
colui che ama. Per quello che provo per te, sono riduttive. Sei il bene più prezioso che ho e oggi, che è il tuo compleanno, ti dono tutto me stesso. Io ti appartengo, il mio cuore, la mia mente, la mia anima e il mio corpo ti appartengono. Sono tuo e lo sarò per sempre.»

 


 

 

 

RECENSIONE

 

 

 

 

 

Con piacere ho scoperto questa recente collana della Rizzoli, davvero perfetta per i romance e per le spassose commedie rosa all'italiana, le quali ricordano un po' anche le autrici internazionali come Victoria Dahl.

 

Mi sono avvicinata a questa scrittrice emergente davvero in gamba, che spero possa crescere sempre di più e riesca a raggiungere i suoi obiettivi tanto ambiti.

 

Conferisco quattro stelline al suo romanzo dai toni pink molto romantici, ma con quell'ironia deliziosa che sa circuire il lettore con quel sano e intelligente 'chic-lit' e seducenti vene 'hot' da non poter dimenticare.

 

Una storia semplice, ma che all'interno di sé ci riporta in modo originale e affascinante l'ambientazione del reality show.

 

Proprio il reality che dà il titolo al libro, dove la protagonista Silvia, decide di partecipare mesi prima insieme al suo amato fidanzato, Luca.

 

Lui, però la lascia per la sua migliore amica, così si sente tradita da entrambi, ma la sua cara sorellina Eva (tipo tosto quanto lei!), riuscirà a farla rialzare dal suo nebbioso e temporaneo stato di single proprio nel giorno di San Valentino.

 

Sua sorella le propone di non rinunciare alla partecipazione del reality, così la invita a ripensarci e su due piedi fa venire in città Diego, storico ex di Silvia.

 

Una commedia soft, molto elaborata e deliziosa nella descrizione del programma televisivo, soprattutto legando alle varie coppie partecipanti i nomi degli amanti più famosi della letteratura antica e classica.

 

Una storia da leggere d'un fiato, soprattutto sotto l'ombrellone, che ti fa sorridere e ridere senza essere scontata, perché a mio parere fa riflettere su quanto nella vita 'non sia mai troppo tardi' rimediare al proprio destino.

 

Quanto non sia troppo tardi per amare qualcuno, a cui forse ci rendiamo conto soltanto dopo non abbiamo dato la possibilità per farci spiegare quanto tenga a noi e ci possa rendere felici.

 

A quante volte cerchiamo il vero amore, e poi non ci rendiamo conto che è proprio dietro l'angolo.

 

Una lettura da consigliare e un' autrice senza dubbio da diffondere!

 

 

 

Francesca Ghiribelli.

 

 

 

 

 

 

RECENSIONE DI ‘THE GIVER’ DI

 

LOIS LOWRY

 

 

 

 


 

Titolo: The Giver
Autore: Lois Lowry
Pagine: 176
Prezzo € 12
Dimensioni: 14x21.5cm
Copertina: cartonato con sovraccoperta
Uscita: 3 settembre 2014
ISBN: 9788809798465




TRAMA


Jonas è un adolescente che vive in un mondo perfetto. Nella sua Comunità non ci sono più guerre, differenze sociali o sofferenze. Tutto ciò che può causare dolore o disturbo è stato abolito, compresi gli impulsi sessuali, le stagioni e i colori. Le regole da rispettare sono ferree ma tutti i membri della Comunità si adeguano al modello di controllo governativo che non lascia spazio a scelte individuali. Ogni unità familiare è formata da un uomo e una donna a cui vengono assegnati un figlio maschio e una femmina.

Ogni membro della Comunità svolge la professione che gli viene
affidata dal Comitato degli Anziani nella cerimonia annuale di dicembre.

E per Jonas quel momento cruciale sta arrivando...


Vincitore di numerosi riconoscimenti letterari tra cui la prestigiosa Newberry Medal, acclamato dalla critica ufficiale e tradotto in trenta paesi (con 6 milioni di copie vendute), The Giver – Il Donatore (Titolo originale: ”The Giver”  del 1993), è stato censurato in molte scuole americane perché accusato di trattare temi come la sessualità, l’eutanasia e l’infanticidio in modo esplicito. Diventato un libro di culto in tutto il mondo, ha ispirato questo straordinario film con i premi Oscar Meryl Streep e Jeff Bridges.



 

L'AUTRICE


Lois Lowry è nata nel 1937 alle Hawaii e attualmente vive nel West Cambridge. Ha al suo attivo oltre trenta romanzi. Con “The Giver” e “Conta le stelle” (entrambi pubblicati da Giunti) si è aggiudicata per ben due volte il Newbery Medal, il più importante riconoscimento letterario nell’ambito della letteratura per ragazzi. Dopo “The Giver” sono usciti, sempre per Giunti, tutti i romanzi della fortunata serie distopica: “La Rivincita”, “Il Messaggero”, “Il Figlio”.



 

LINK


Link del libro su Giunti Editore:
 http://www.giunti.it/libri/narrativa/the-giver-il-donatore/
Link della pagina autrice sul sito di Giunti Editore: http://www.giunti.it/autori/lois-lowry/

POTETE LEGGERE LE PRIME PAGINE QUI:


 http://www.giunti.it/media/sfoglialibro-6SX9UCKZ.pdf

 

RECENSIONE

 

A partire dal presupposto che non sono una patita dei distopici, mi sono avvicinata a questa saga con la curiosità nata attraverso la lettura di tanti giudizi positivi e per quanto questo romanzo faccia parlare molto bene di sé.

Adesso con la recente trasposizione cinematografica, il mio interesse si è acceso ancora di più, così ho deciso di iniziare a misurarmi in questo genere di letture.

A differenza di molti altri generi che amo, posso dire che ho letteralmente divorato questo libro e non ho impiegato neanche una settimana a leggerlo!

Dentro a questa trama ho trovato tanti generi: urban fantasy, young adult e distopico.

Ora finalmente ho compreso il motivo del suo successo e quanto la sua forma distopica si differenzi da tutti gli altri distopici usciti di recente.

Credo fermamente che abbiano voluto in qualche modo uguagliarsi alla penna di Lowry, ma penso proprio sia impossibile per gli scrittori passati e per quelli che verranno.

Nella storia ci sono pochi personaggi ma ben trattati, che fanno mettere in luce, come è giusto che sia, il protagonista del primo capitolo di questa saga.

Jonas, un Undici che aspetta con trepidante ansia e preoccupazione l’arrivo della cerimonia annuale di Dicembre.

Il Comitato degli Anziani designerà i nuovi Dodici associando a ciascuno di loro un ruolo adatto e fondamentale nella Comunità.

Una Comunità dove ciascuna Unità familiare è composta da Mamma, Papà e un maschio e una femmina, che con il tempo verranno loro assegnati come Figli.

Una Società davvero singolare, dove tutti devono seguire regole ferree, conformi al regolamento di un’Uniformità,la quale deve essere sempre rispettata.

Qualora non lo fosse, ci saranno dovute punizioni, fra cui come per i casi più gravi, quella del Congedo.

Ogni persona congedata dovrà essere espulsa dalla Comunità e verrà mandata verso un Altrove ignoto.

Altrove appare un mondo lontano e curioso, ma del quale nessuno nella società di Jonas parla volentieri.

Per questo il protagonista, dopo essere stato designato come Accoglitore di Memorie durante la cerimonia, dovrà vedersela con una nuova consapevolezza di vita, riuscendo a scoprire attraverso l’aiuto del Donatore la parte oscura della Comunità in cui ha sempre vissuto, ma che non ha mai conosciuto veramente.

Jonas dovrà vedersela anche con le nuove emozioni che la pubertà gli fa scoprire, ma la Comunità non le permetterà neanche di poter godere della più piccola sensazione che la sua età gli regala, perché dovrà assumere come tutti gli altri una pillola per far tacere il corso naturale dei suoi ormoni.

Ho trovato veramente emozionante e profondo lo scambio delle memorie dal Donatore a Jonas, ed è qui che il vero sentimento della storia nasce e cresce al fianco del protagonista.

Non voglio ovviamente svelare troppo della storia, per chi non l’avesse ancora letta, ma soltanto leggendo essa fino alla fine, si può capire quanto ci sia molto più amore, e parlo di amore esistenziale, in questo libro che in qualsiasi altra storia d’amore.

In fondo, ne esistono fin troppi di libri che parlano di amore fra due persone, e su questo primo libro della saga, non vi aspettate un rapporto sentimentale fra due adolescenti o cose del genere, ma la vera autenticità di una storia che nella sua fantasiosa distopia riesce ad immetterci nella realtà di tutti i giorni, molto di più rispetto ad altri romanzi reali.

Un romanzo che con la sua verità raccontata è stato visto quasi come un libro scandalo per aver trattato molti temi difficili e quasi proibiti, ma è proprio questo che lo rende speciale e unico.

Mi è piaciuta molto anche la prefazione, perché prima di immergersi nella storia vera e propria, è importante leggerla, visto che introduce in maniera ottima la tematica del libro, scoprendo quanto veramente ognuno di noi appartenga anche soltanto per un attimo a questo romanzo.

Conferisco alla lettura quattro stelline e mezzo e non cinque, perché sono curiosa di sapere come prosegue la saga.

Un libro commovente e istruttivo, perché apre gli occhi sul mondo che ci circonda, ma ci imprime il cuore di una speranza, quella di poter trovare un giorno il nostro Altrove.

 

Francesca Ghiribelli.

 

 

Recensione di ‘L’incanto di Fantasia’

 

 

di Caterina Armentano

 


 

Titolo

L' incanto di Fantasia

Autore

Armentano Caterina

 

 

Dati

2014, 174 p., brossura

Editore

0111edizioni  (collana LaVerde)

 

Disponibile in eBook 

 

TRAMA

In una notte sinistra e tempestosa, mentre i tuoni e i lampi dirompono tra cielo e terra, Minerva abbandona l'Olimpo per far visita a una bambina, relegata in una caverna da un intero villaggio. La piccola non ha un nome e ha una grave disabilità: non sa parlare, per questo si esprime tracciando disegni sui muri della caverna che la ospita. Minerva rimane affascinata da tante meraviglie, decide così di farle un dono. Le verrà dato un nome: Fantasia. La bambina capirà ben presto di poter dar vita a creature straordinarie, quelle del libro incantato che lei stessa creerà e che magicamente si animeranno: pere magiche, colori fatati, folletti dispettosi, draghi con poteri straordinari, re razzisti, fratelli intrepidi, chiavi che conducono in mondi alternativi, pozioni che inducono il sonno eterno. Fantasia si prenderà cura di tutte le sue creature, rivelandosi migliore di coloro che l'hanno abbandonata, dimostrando che la sua capacità di amare è più forte della Paura, della Solitudine e dell'Abbandono.

 

 

 

SITO DELL’AUTRICE http://caterinaarmentano.blogspot.it/ 

 

 

 

RECENSIONE

 

 

 

Ho scoperto questa autrice esordiente con piacere, la sua arte attraverso la scrittura ti entra dentro con docili passi per restare indelebile nel cuore.

Era tantissimo tempo che non leggevo un libro fantasy impreziosito da stupende favole per bambini.

Ma è qui che si sbaglia, proprio come afferma l’autrice stessa alla conclusione del libro e nei suoi ringraziamenti: non è un semplice libro per bambini, perché gli adulti dovrebbero ricordarsi che prima di diventare grandi sono stati anche loro bambini e tutti, dico tutti, abbiamo avuto e necessitiamo tuttora di queste meravigliose fiabe, le quali non sono altro che rare perle di saggezza per la vita da portare sempre con noi.

Perle di saggezza che ci insegnano importanti morali di vita per quando saremo più grandi, ma anche i grandi non finiscono mai di imparare e molto spesso hanno bisogno di sapere che da qualche parte esiste ancora un piccolo ‘Peter Pan’ dentro di loro, o addirittura sentono spesso il bisogno di credere all’esistenza di ‘un’isola che non c’è’ per continuare a sognare o solamente per riuscire a capire cose spesso scontate, ma che così scontate in fondo non sono.

Ho amato la storia della piccola Fantasia, protagonista del romanzo, una bambina priva del potere della parola, ma come spesso accade, chi ha una simile mancanza riuscirà ad essere speciale per un altro tipo di dono che la natura o il destino le regala.

La sua penna colorerà la vita stessa di sfumature colorate e indimenticabili, dando voce a storie veramente impensabili e straordinarie; le ho adorate tutte, ma quelle che più mi sono rimaste nel cuore sono state: ‘Il principe Arcobaleno’, una fiaba che al di là della sua fantasia ci fa comprendere quanto il razzismo sia un’idea inutile e stupida, poi ‘I cinque cavalieri erranti’, da cui si evince l’amore e l’affetto incondizionati che la protagonista prova verso la sua famiglia, rispecchiandosi anche nello stato d’animo dell’autrice stessa; non voglio dimenticarmi neanche de ‘Il Regno del Sole D’ambra’, davvero ben fatta e indimenticabile con un finale degno di un amore smisurato senza confini di spazio, tempo o diversità, mentre davvero deliziosa è ‘La chiave magica’ che nella sua morale racchiude una situazione problematica familiare sempre più diffusa e odierna, ma alla fine si sa che l’amore che lega padri e figli è sempre unico e indistruttibile.

L’ultima del libro ma che io metterei al primo posto perché mi è piaciuta tantissimo è ‘L’Abete magico’. Una storia che ripercorre l’importanza del Natale e soprattutto la figura essenziale dei nonni, alla quale anche io come l’autrice sono molto legata, proprio per questo ha un significato finale davvero unico ed emozionante.

Per tutte queste ragioni conferisco a questo libro quattro stelline e mezzo, perché mi ha riportato indietro nel tempo, facendomi tornare bambina, ma senza mai dimenticarmi di essere grande, visto che è proprio questo il senso magico della lettura del libro.

Un’autrice da consigliare assolutamente per grandi e piccini e per chi ha voglia di trovare il vero significato della realtà di tutti i giorni nel sogno di una fiaba.

 

 

Francesca Ghiribelli.

 

 

 

 

 

 

Recensione di ‘Il gioco dell’angelo’ di

 

Carlos Ruiz Zafòn

 

 

Copertina anteriore


 

Titolo originale

El juego del ángel

Autore

Carlos Ruiz Zafón

1ª ed. originale

2008

1ª ed. italiana

2008

Genere

romanzo

Sottogenere

thriller

Lingua originale

spagnolo

Ambientazione

Barcellona, 1920

Protagonisti

David Martín

Preceduto da

L'ombra del vento

 

Citazione
“Uno scrittore non dimentica mai la prima volta che accetta qualche moneta o un elogio in cambio di una storia… Uno scrittore è condannato a ricordare quell’istante, perché a quel punto è già perduto e la sua anima ha ormai un prezzo.”

 

 

TRAMA

 

Nella tumultuosa Barcellona degli anni Venti, il giovane David Martín cova un sogno, inconfessabile quanto universale: diventare uno scrittore. Quando la sorte inaspettatamente gli offre l'occasione di pubblicare un suo racconto, il successo comincia infine ad arridergli. È proprio da quel momento tuttavia che la sua vita inizierà a porgli interrogativi ai quali non ha immediata risposta, esponendolo come mai prima di allora a imprevedibili azzardi e travolgenti passioni, crimini efferati e sentimenti assoluti, lungo le strade di una Barcellona ora familiare, più spesso sconosciuta e inquietante, dai cui angoli fanno capolino luoghi e personaggi che i lettori de "L'ombra del vento" hanno già imparato ad amare. Quando David si deciderà infine ad accettare la proposta di un misterioso editore - scrivere un'opera immane e rivoluzionaria, destinata a cambiare le sorti dell'umanità -, non si renderà conto che, al compimento di una simile impresa, ad attenderlo non ci saranno soltanto onore e gloria.

 

 

RECENSIONE

 

Adoro questo autore,anzi voglio espormi, dicendo che è uno tra i miei preferiti.

Questo libro è una specie di seguito de ‘L’ombra del vento’, primo grande successo di Zafòn.

Diciamo, però che le tracce di un seguito sono ripercorribili solo a grandi linee, perché ritroviamo solo alcuni luoghi comuni come Il Cimitero dei Libri Dimenticati, un rifugio segreto ideato in modo davvero sorprendente e che io ho amato molto fin dal primo libro.

Qui troviamo come protagonista, David Martìn, un personaggio sofferto e quasi ‘maledetto’ che inizia la sua disperata storia ripercorrendo le linee di un’infanzia squallida; viene abbandonato dalla madre quando è solo un bambino, mentre il rapporto difficoltoso con il padre sfocia in una fine cruenta, dove è costretto a vedere il genitore morire davanti ai suoi occhi attraversi ripetuti colpi di pistola.

Ma questo sarà solo l’inizio, perché la vita di questo ragazzo sfortunato, troverà soltanto un’apparente protezione sotto il caro amico Vidal, l’uomo più ricco e prestigioso di Barcellona.

David inizia il suo percorso da semplice fattorino al suo fianco, ma la sua strada è destinata a voler raggiungere l’ambito desiderio di diventare uno scrittore.

Tutto ha inizio presso la redazione de ‘La Voz de La Industria’, dove darà vita a racconti mistici e terrificanti, una via di mezzo tra thriller e horror, ma poi una parte di notorietà arriverà quando la sua mente riuscirà a creare ‘La città dei maledetti’, quasi uno specchio narrativo per dare voce al luogo in cui vive. Una Barcellona come sempre surreale, gotica e misteriosa.

La storia infatti viene suddivisa in ampi capitoli che prendono il nome dell’opera che racchiude il periodo significato di vita del protagonista.

David nel suo cammino avrà l’incontro con un editore davvero singolare e in parte davvero suggestivo, una sorta di figura sinistra e diabolica, il quale lo convincerà sotto una lauta somma di denaro a ideare un romanzo trattante una religione oscura e ambigua, prevalente su tutte le altre.

Ed è qui che Zafòn ci vuol far comprendere quanto uno scrittore possa essere capace di ‘armarsi’ della sua fantasia per far credere alla gente come una bugia può essere falsificata in verità.

L’autore ha voluto mostrarci in questo suo libro quanto la professione di scrittore nella Spagna degli anni Venti-Trenta possa essere davvero complicata, quasi una sorta di stato di disperazione fisica e psicologica.

Nel momento in cui questo misterioso editore Andreas Corelli ( nome italo - ispanico) entrerà nella vita del povero Martin, riuscirà a renderla dannatamente difficile.

Sembra che l’opera voglia farci leggere il mondo del protagonista come un viaggio tra incubo e sogno, rendendo anche la storia d’amore tra David e la sua adorata Cristina quasi una maledizione mandata dal cielo.

Corelli, riesce come solo un vero capolavoro narrativo sa fare, a dirigere i fili dell’esistenza di David, riducendolo quasi a un fantasma.

La narrazione ci mostrerà le tante fragilità del protagonista, soprattutto quando incontrerà tanti altri personaggi secondari altrettanto importanti ed essenziali per il romanzo; in seguito le vicende di Martìn e i suoi sentimenti contrastanti per le persone a cui è più legato, come anche Sempere, unico e sincero amico che lo ha aiutato fin da piccolo, lo trascineranno in una sorta di crisi d’identità, dove il suo antagonista, Corelli, lo trascinerà quasi fino all’Inferno per fargli fare i conti con se stesso e la sua viscerale passione di scrittore.

Ho amato tutti i libri di Zafòn, quindi anche questo resta uno dei miei preferiti, ma la mia valutazione a differenza degli altri non è di cinque stelle, ma di quattro stelle e mezzo, perché alla fine il significato della storia in se stesso resta ambiguo fino in fondo e ho trovato un po’ di ambivalenze con due opere famose e classiche come ‘Il Dottor Faust’ di Goethe e ‘Il ritratto di Dorian Gray’ di Wilde.

Il primo perché il personaggio di Corelli appare proprio come il diavolo in persona con cui David fa un contratto per riuscire a diventare uno scrittore celebre e per guarire da una malattia, la quale non si sa se sia un’invenzione del protagonista o sia davvero reale, mentre mi ricorda Dorian Gray, perché alla fine Martìn sembra non invecchiare mai e appare come una maledizione dover continuare a vivere in eterno vedendo soffrire e scomparire le persone a lui più care.

Insomma una storia bellissima, indimenticabile e struggente, ma altrettanto ambigua che ci spinge a domandarci se ciò che ha vissuto il protagonista sia accaduto davvero o sia soltanto frutto di un sogno con cui l’autore ci ha stregato.

 

Francesca Ghiribelli.

 

 

 

Recensione

 

‘Stanotte il cielo ci

 

appartiene’ di

 

Adriana Popescu

 


 

 

Titolo: Stanotte il cielo ci appartiene
Autore: Adriana Popescu
Pagine: 320
Prezzo € 9,90
Dimensioni: 14x21.5cm
Copertina: Brossura con bandelle
Uscita: 9 luglio 2014
ISBN: 9788809791893

 
TRAMA
Layla ha un grande sogno: catturare con la macchina fotografica immagini uniche in giro per il mondo. Per il momento, però, si deve accontentare di fare la fotografa di eventi. La sua storia di cinque anni con Oliver e la loro tranquilla routine in un appartamento nel centro di Stoccarda non le consentono molto di più. Una sera, però, in una discoteca dove viene chiamata per lavoro, la reflex di Layla si posa su un ragazzo che, con gli occhi chiusi e completamente isolato dalla ressa che lo circonda, balla al ritmo di una musica tutta sua, perso nei propri pensieri. Layla è ipnotizzata da questa visione e gli scatta una foto proprio nell’attimo prima che una gomitata accidentale lo colpisca in pieno volto. È così che Layla e Tristan si conoscono. Ma da quel giorno non possono fare a meno di rivedersi: un giro in moto per la città, un pic-nic lungo il fiume, una serata a guardare le stelle cadenti. Da semplici amici, certo! O almeno, è quello che si racconta Layla. Ma qual è il confine tra amicizia e attrazione? E quanto coraggio ci vuole per buttare all’aria la propria vita?
Una storia meravigliosa ed emozionante per non smettere mai di sognare. Rendi speciale ogni attimo della tua vita.


L'AUTRICE
Adriana Popescu è nata a Monaco nel 1980. È stata sceneggiatrice televisiva, collaboratrice per diverse testate giornalistiche e blog. La sua avventura è cominciata nel 2012 con il grande successo ottenuto dal suo primo libro autopubblicato in rete, a cui è seguito “Stanotte il cielo ci appartiene” che l’editore Piper ha deciso di pubblicare in cartaceo.

 
LINK
Link del libro su Giunti Editore:

http://www.giunti.it/libri/narrativa/stanotte-il-cielo-ci-appartiene/

Link della pagina autrice sul sito di Giunti Editore: http://www.giunti.it/autori/adriana-popescu/

 

 

RECENSIONE

 

Layla e Tristan, nomi molto significativi per due personaggi protagonisti di un romanzo romantico, fresco e originale.

Ancora una volta la casa editrice Giunti ci ha regalato il sapore di una storia positiva ed estiva ambientata a Stoccarda, di solito una città che non viene presa spesso in considerazione nelle trame libresche, ma che l’autrice ha saputo rendere fiabesca e meravigliosa.

La Popescu ha anche arricchito il libro aggiungendo alla fine una piccola e simpatica guida sui luoghi stoccardesi più movimentati e che hanno reso indimenticabili gli incontri fra i due protagonisti per chi ha avuto il piacere di leggere questo romanzo.

Layla, lavora come fotografa per eventi come concerti e serate in discoteca, ha da poco uno studio di fotografia tutto suo, ma anche se è un piccolo traguardo raggiunto, sa benissimo che dentro di sé non si sente realizzata; dall’altra parte Tristan, un ragazzo dolce, misterioso, da un lato timido e tormentato, che se non fosse stato inserito in una trama moderna ambientata ai giorni nostri, l’avrei visto adatto come personaggio per una trama classica in stile ‘Cime Tempestose’.

Ed e’ proprio lì la bravura dell’autrice, almeno dal mio punto di vista, perché ha reso l’idea perfetta dello struggente sentore di altri tempi nel descrivere l’emozione brillante per lo sbocciare di una storia d’amore profonda in senso esistenziale e costruttiva in senso reale.

Lo scoccare di un colpo di fulmine da parte di Layla, che durante il suo lavoro di fotografa in un locale scatta istintivamente una foto a Tristan, un ragazzo sconosciuto fino a quel momento.

Lui viene ferito improvvisamente ad un occhio a causa di una gomitata fra la folla, ma lei se ne prende subito cura dolcemente.

Da lì la trama farà in modo di far incontrare sempre più spesso i due ragazzi, infatti lei scoprirà che quell’affascinante ragazzo fa il corriere, il cameriere, ama la letteratura e la musica, adora il surf e ama scrivere anche guide turistiche.

E così Layla sentirà dentro di sé il crescere di un’attrazione non più solo fisica, ma anche caratteriale.

O meglio, semplicemente voltandosi indietro e vedendo la sua attuale storia con Oliver, il suo storico fidanzato da cinque anni, si sente improvvisamente vuota e insoddisfatta.

Lei continua a ripetersi che Oliver è il ragazzo perfetto (come le dice sempre la sua migliore amica Beccie, un tipo carino e un po’ pazzerello), ma anche preciso, metodico, attaccato al suo lavoro in modo quasi maniacale, però legato molto di più alle sue abitudini, ai suoi hobby e ai suoi amici che a lei.

Layla cerca in tutti i modi di aggrapparsi alla sua razionalità, a quella parte a cui ha sempre dato retta immagazzinando i suoi sogni in disparte, come l’ha convinta a fare Oliver.

Oliver che non crede in lei, nel suo lavoro di fotografa, lo stesso fidanzato che la tratta come una bambina facendola sentire imbarazzata di fronte agli altri.

Lei improvvisamente si accorge che tutto ciò che la circonda non le basta, e il peggio è che non le è mai bastato, ma è riuscita solo a soffocare i suoi desideri per poter stare con Oliver ed essere felice al suo fianco.

Questo libro ci mostra come a volte in molte storie l’amore non basta, e per quanto un legame possa durare da tanto, può anche sbriciolarsi in un secondo.

Layla tenta di fare un viaggio romantico con Oliver, ma alla fine non sembra affatto funzionare, perché al loro ritorno la vita torna ad essere sempre la stessa.

La ragazza rivede sempre davanti a sé tutti i piccoli grandi momenti vissuti con Tristan: la notte tra i vigneti sul suo pulmino, quando lui le strimpella una romantica canzone dicendole di non accantonare mai i propri sogni, ma di rivelarli in silenzio al cielo, mentre una stella cadente brucia e cade; lei non ha mai visto stelle cadenti, così lui le accende piccoli fuochi d’artificio da far volare in cielo assomiglianti ad esse, per non dimenticare il bellissimo momento in cui Tristan, perfino membro di un gruppo musicale, dedica alla ragazza la canzone ‘Layla’ di Eric Clapton.

La protagonista di questo libro in quegli istanti si sente in mezzo ad un famoso quadro amoroso, quello di Clapton che dedica quella canzone proprio alla moglie di uno dei suoi migliori amici, George Harrison.

Ed è proprio qui che si spiega l’iniziale impossibilità del loro amore, perché Layla è già infelicemente occupata sentimentalmente, ma anche Tristan ha la sua Helen.

Una Helen che ama ancora, ma che non compare mai fisicamente, anche se la casa del ragazzo è tappezzata delle sue foto.

Lascio al lettore scoprire pagina dopo pagina questa storia, visto che mi sembra di aver già detto molto, ma nonostante questa lettura mi abbia coinvolto molto quasi come un album fotografico scattato momento per momento, mi sarei in qualche modo aspettata di più da essa.

Sarebbe stata perfetta se nel dilungarsi della trama, ci fossero stati molti più incontri fra Tristan e Layla, ma più che incontri li definirei dialoghi, perché ogni volta che i due ragazzi iniziano  a parlare non riescono mai veramente a spiegare fino in fondo l’uno all’altra quello che veramente provano.

Forse sicuramente è l’intenzione dell’autrice a voler far trapelare questo, perché ha voluto donare a questa storia non una fine ma un inizio per i due personaggi, quasi come una chance per poter mettere alla prova il loro amore.

Il tutto lascia pensare ad un possibile seguito, per questo lascio ancora tante occasioni all’autrice di poterci stupire in futuro, così conferisco al romanzo quattro stelle.

Una lettura consigliata durante una notte estiva piena di stelle cadenti, per i romantici che vogliono continuare a sognare, nonostante gli impervi sentieri che la vita ci presenta davanti.

 

Francesca Ghiribelli.

 

Recensione

 

‘Le cose che non

 

so di te’

 

di Christina Baker Kline

 


 


Titolo: Le cose che non so di te
Autore: Christina Baker Kline
Pagine: 320
Prezzo € 12,00
Dimensioni: 14x21.5cm
Copertina: brossura con bandelle
Uscita: 2 aprile 2014
ISBN: 9788809787735

 

Citazione dal libro

 

“Quanta strada hanno fatto Vivian e la sua collana, pensa Molly: da un villaggio di case di pietra sulle coste dell’Irlanda ad un palazzo di New York,da un treno in corsa verso l’ovest ad una vita in Minnesota. Per arrivare qui, dopo quasi cento anni, sotto il portico di una vecchia casa nel Maine.”

 




TRAMA
Molly ha solo diciassette anni ma una spiccata predilezione per i guai. In affido presso due genitori disarmati, dopo aver rubato Jane Eyre dalla biblioteca della scuola, per punizione è costretta a recarsi ogni pomeriggio a casa dell’anziana signora Vivian per aiutarla nelle pulizie. L’incontro tra le due non è certo dei più promettenti: Molly ha sempre il broncio, si esprime a monosillabi, è piena di piercing e ha due ciocche ossigenate ai lati del viso. Vivian però è una donna speciale a cui la vita ha tolto e regalato tanto: non si fa certo intimidire dall’aspetto di Molly. Giorno dopo giorno, le due scoprono di avere qualcosa di molto profondo che le unisce: anche Vivian infatti è rimasta sola da piccola e, come tanti altri bambini della sua epoca, venne messa sul “Treno degli orfani” per trovare una famiglia che si facesse carico di lei. E quando Molly capisce di poterla aiutare a dipanare il mistero che da tanti anni la perseguita, la scintilla dell’affetto più grande e sincero libererà entrambe. La storia di un’amicizia che incanta e commuove. Christina Baker Kline racconta il miracolo di un cuore grande e generoso.

L'AUTRICE
Christina Baker Kline è nata in Gran Bretagna ed è cresciuta tra l’Inghilterra e il Maine. È autrice di diversi romanzi. Ha insegnato scrittura creativa e letteratura a Yale e alla Drew University. Acclamato dal pubblico e dalla critica, “Le cose che non so di te” è rimasto per mesi ai primi posti delle classifiche americane.

LINK
Leggi lo sfoglialibro a questo link: http://narrativa.giunti.it/media/sfoglialibro-le-cose-che-non-so-di-te-S3NUY7DD.pdf
Link del libro su Giunti narrativa: http://narrativa.giunti.it/novita/le-cose-che-non-so-di-te/
Link della pagina autrice sul sito di Giunti Narrativa: http://narrativa.giunti.it/novita/le-cose-che-non-so-di-te/christina-baker-kline/
Link del libro su Giunti Store, il nostro sito di e-commerce: http://www.giuntistore.it/narrativa/le-cose-che-non-so-di-te-19093

 

 

RECENSIONE

 

 

Un romanzo dai toni esemplari e indimenticabili, un libro dalle sfumature di una storia antica, la quale rende altrettanto essenziale il suo intrecciarsi ad una favola moderna sull’amicizia.

E’ difficile trovare trame così avvincenti sul tema dell’amicizia, ma questo romanzo cattura il lettore su tutti i fronti della storia.

Mi sarei aspettata di tutto da questa lettura, ma quel tutto si sarebbe evoluto apparentemente per me solo nella grande umanità di una vicenda narrante la profondità di un legame tra un’adolescente e un’anziana che si ritrovano a diventare amiche trovando tante cose in comune fra loro.

E invece vi è molto di più: c’è l’epopea della vita di una donna quasi centenaria che si dipana nell’emozionalità dei ricordi ancora vividi della sua infanzia e della sua esistenza di ragazza diventata donna.

Uno stile incalzante, dove la scorrevolezza degli eventi inizia dall’esperienza di Molly, una diciassettenne in affido a due genitori un po’ bizzarri,una ragazzina in preda al tema dell’abbandono e della sua abitudine a vedersi sballottata fin da bambina a più famiglie per essere finalmente accettata e amata per la persona che è.

Ed è qui la bravura che l’autrice ha dimostrato nel saper legare due vicende ambientate in due epoche opposte, ma che nel loro significato hanno molte più cose in comune di quanto credono.

Molly deve svolgere le sue cinquanta ore di servizi sociali, semplicemente per essere stata punita a causa del furto di una copia di Jane Eyre (il suo libro preferito) dalla biblioteca della scuola: è così che incontra Vivian, visto che la madre di Jack, il suo attuale ragazzo, lavora alle dipendenze di questa sorprendente signora di novantuno anni.

Qui la diciassettenne dovrà ripulire il solaio dell’anziana signora dalle cose ormai vecchie e inutili.

La ragazzina presto si accorgerà di quanto quella punizione sia invece un modo per riscattare se stessa insieme alla straordinaria storia di Vivian.

Molly si accorgerà di quanto la donna sia legata alla sua storia in modo profondo e indimenticabile. Non ci sarà quasi niente da buttare, perché i racconti della vecchia signora ricostruiranno il saggio diario di una storia, da cui possiamo tutti imparare veramente qualcosa.

Dentro questo diario di vita c’è la storia di tre donne Niahm, Dorothy e Vivian: tre anime che battono in un solo cuore.

Niahm una bambina dodicenne che parte dall’Irlanda per l’America insieme alla sua famiglia, inseguendo il sogno di una vita migliore.

Ma tutto presto finisce, perché i suoi cari le vengono portati via da un incendio.

Lei rimane sola e salendo sul ‘treno degli orfani’ prenderà la nuova identità di Dorothy.

Mi è piaciuta molto l’idea di inserire in questo romanzo un pezzo di storia vera dedicata ai ‘treni degli orfani’, i quali tra il 1854 e il 1929 portano piccoli bambini senza famiglia verso un destino sconosciuto, dove ognuno di loro si augura di poter trovare un po’ d’amore o comprensione.

Dorothy verrà sbalzata da una famiglia all’altra fino a diventare la figlia adottiva dei Nielsen, i quali tentano di sostituirla con la loro defunta figlia.

A questo punto diventerà Vivian, anche se quando incontrerà a sua insaputa l’amore della sua vita si accorgerà di essere sempre rimasta Niahm in un piccolo angolo del suo cuore.

Ecco che questi tre diversi nomi femminili portano sempre e solo ad un’unica donna.

Ogni baule o scatolone del solaio di Vivian nasconde un vagone indimenticabile e doloroso di ricordi, ed è qui che le vicende di Molly e la donna si intrecciano indissolubilmente trovando tante cose in comune l’una nella vita dell’altra.

La Kline ci fa scoprire tante palpabili emozioni,quando l’ho letto mi è sembrato al contempo di dare vita ad un film da premio Oscar, visto il talento dell’autrice.

Credo proprio che sia uno dei rari casi in cui un film e un libro possano essere belli e profondi alla pari, spero tanto che qualche regista possa davvero crearci una pellicola sopra per tramandare questa storia a chi non ha avuto ancora il piacere di leggerla.

Una lettura che valuto con cinque stelle abbondanti,perché la scrittrice ci ha saputo donare l’emozionante valore di un’amicizia, sapendo aggiungere una parte di storia vera e importante che è tuttora realtà agli occhi dei nostri giorni.

Consiglio vivamente questo romanzo a chi ama le storie del passato e quelle dell’amicizia,ma soprattutto a chi pensa sia essenziale a volte saper ascoltare le persone più anziane,perchè sono loro il vero e unico tesoro per noi giovani in cerca di verità e saggezza.

 

 

Francesca Ghiribelli.

 

 

 

Recensione ‘Emily Noir. Incubi in monastero’ di Valeria De Luca

 

 

 

 

 

 

 

 

Valeria De Luca
Edito da Arduino Sacco Editore – formato cartaceo
Ebook autopubblicato su Amazon – € 1,53
Pagine 78
link diretti all’acquisto:

 

TRAMA

 

Irlanda 1960.
Uno spettrale monastero si ergeva su un colle a strapiombo sul mare. Una gelida e fitta nebbia lo avvolgeva, rendendolo misterioso agli occhi della gente. Emily Noir sarà costretta contro il suo volere ad entrare nel monastero. Vivere lì una vita di solitudine e silenzi. Ma sua madre, ormai morta, entrerà nei suoi sogni e la inviterà a scoprire i segreti e orrori rinchiusi nel monastero.
Riuscirà a mettere in salvo le monache del monastero da un’ombra malvagia che si aggira nel bosco del monastero?
Che cosa si nasconde nel Monastero del Cuore Spinato?
Tanti dolori e sofferenze dovrà affrontare Emily Noir… per arrivare a scoprire i misteri che si celano all’interno del Monastero.

 

Info su pagina fb

 

Biografia autrice

 

Valeria De Luca nasce a Roma il 29/07/1981.  Vive a Ladispoli con suo marito Emanuele.
A gennaio 2013 nasce la sua prima figlia: Alice.
I suoi studi finiscono al terzo anno del turistico presso l'Istituto Benedetto Croce di Civitavecchia. Il suo sogno era di laurearsi in psicologia criminale, ma per problemi familiari ha dovuto lasciare gli studi.
E' una grandissima tifosa di calcio. La sua squadra del cuore è l'A.S. Roma. Prima di avere la bambina, le piaceva andare allo stadio.
Il suo scrittore preferito in assoluto è Stephen King, ha cominciato ad amare i suoi libri già dall'età di 11 anni e non è riuscita più a separarsene.

Valeria ha scritto vari articoli su giornali locali. Ha rilasciato interviste su blog in rete riguardanti autori emergenti.
*Dicembre 2011
 esce il suo primo libro: ”Emily Noir. Incubi in Monastero”, un thriller con un pizzico di paranormale (Arduino Sacco Editore).
*16 Novembre 2013
 è in arrivo: “LE LENZUOLA NERE DÌ KHLOE”  nuovo thriller paranormale della scrittrice!!

 

 

Recensione

 

Un libro molto breve, ma la bravura sta nella qualità e non nella quantità delle cose.

 

A volte per uno scrittore è molto più difficile dare voce ad una storia breve rispetto ad un chilometrico romanzo.

 

A mio dire, anche se non sono nessuno ovviamente, spesso molti autori famosi si dilungano in storie vuote e poco accattivanti, mentre sempre più autori esordienti riescono a tirare fuori la propria bravura, esponendo una loro opera davvero avvincente, scorrevole e particolare.

 

Avevo adocchiato questo romanzo da un po’ e adesso lo recensisco con piacere per lo staff ‘Il rumore dei Libri’, di cui da poco faccio parte.

 

Anche stavolta ho conosciuto un’autrice esordiente, amante degli horror di King, ma il suo romanzo non ha niente di orribile a livello paranormale o fantasioso, ma esso bensì denuncia una realtà orripilante che negli anni 60’ viene scovata fra le mura del misterioso monastero di Cuore Spinato.

 

Un nome davvero singolare ed enigmatico, il cui significato verrà spiegato alla fine della storia, quindi ovviamente lascio scoprire il mistero alla curiosità del lettore.

 

Al centro la vicenda di Emily Noir, una ragazzina lasciata nel monastero, a causa dell’improvvisa morte di sua madre e perché l’uomo non può badare alla figlia per motivi di lavoro a distanza.

 

La ragazza prova una sorta di repulsione all’idea di vivere lì dentro, ma a convalidare il tutto ci si mettono anche degli angoscianti sogni, dove sua madre dall’aldilà le manda messaggi di avvertimento per un pericolo imminente che si sta avvicinando alla sua bambina.

 

Conferisco al libro quattro stelle e mezzo, perché mi sarebbe piaciuto una storia un po’ più approfondita e lunga, ma lo dico soltanto perché avrei voluto che le pagine durassero di più.

 

L’unica cosa che mi dispiace è non aver potuto scoprire altro sulla vita di Emily Noir, sulla scomparsa di sua madre e soprattutto sul suo ruolo di sensitiva, dovuto alle continue apparizioni in sogno della madre defunta, la quale la avverte di ogni pericolo attraverso atroci incubi.

 

Il tocco della scrittrice è sintetico, ma vibrante nell’esporre ogni tipo di emozione della protagonista.

 

Il titolo del libro è davvero evocativo e rimane impresso il nome della protagonista, quasi come un titolo di un bestseller.

 

Se l’autrice fosse molto più conosciuta potrebbe diventarlo davvero, ha tutte le carte per far decollare il suo talento.

 

Molto eclettica e originale la cover e ho apprezzato molto il fatto che l’autrice abbia nominato il libro da cui ha tratto un po’ l’idea di questa storia.

 

Mi hanno sempre molto affascinato le storie di monasteri e conventi, per questo ho subito inserito questa trama nella mia wishlist.

 

E adesso sono rimasta molto soddisfatta dell’idea che mi ero fatta, anche se mi sarei aspettata una sfumatura più paranormale da questo libro.

 

Forse mi sarò fatta questa idea a causa della sinossi, ma ho trovato comunque molto affascinanti anche gli altri personaggi della storia come Aurora, la migliore amica di Emily, poi la figura un po’ gotica di Madre Badessa, per non parlare del personaggio di Padre Peter finendo con la fascinosa personalità dell’agente di polizia Thomas, di cui Emily si invaghisce.

 

Ogni personaggio si intreccia alla trama cucendo una tela perfetta per un finale davvero ideato con maestria.

 

Spero di leggere altri romanzi dell’autrice, anzi ho già saputo che nel suo ultimo romanzo si parla nuovamente di un personaggio nato proprio fra le pagine di Emily Noir.

 

Bene, spero presto di aver l’occasione di scoprire di chi si tratta.

 

Una lettura consigliata a chi ama la spettrale atmosfera dei monasteri e il loro enigmatico silenzio,ma anche a chi ama i misteri e i risvolti noir di un thriller che denuncia un’amara realtà, che a volte tutt’oggi si respira ancora fra quelle mura apparentemente cristalline e pudiche.

 

 

 

Francesca Ghiribelli.

 

 

 

 

 

Recensione

 

‘Cacciatori di

 

fantasmi’

 

 di Fabio Monteduro

 

 

 

 

 

Autore: Fabio Monteduro

ISBN: 9788897674337

N.pag.: 430

Rilegatura: Brossura

Formato: 14x21 con alette

Genere: Thriller

 

Prezzo di copertina 17,00 €

 

 

 

TRAMA

 

Tutto ha inizio, da quel che ci è dato sapere, davanti al cancello di una grande villa di campagna, è lì che si consuma una morte assolutamente inaspettata quanto assurda. Da questo inspiegabile suicidio si diramano le angoscianti vicende del romanzo. Tra i protagonisti, Matteo, aspirante regista di film horror. Andrea, appassionato di sovrannaturale. Sarà l'incontro tra questi due personaggi che farà nascere l'idea di diventare cacciatori di fantasmi. E ancora, Emma, la sorella di Andrea, sembra avere poteri da medium. Alicia, una ragazza peruviana, laureata in psichiatria, pertanto refrattaria alle idee dei suoi "nuovi" amici. Su tutti si ergono tre inquietanti presenze: Erwin Kanvans, stimato psichiatra. Fatima Gutiérrez, una levatrice chiamata la Santa mammana. Per finire, il S.Cataldo, un ex manicomio abbandonato. Gli improvvisati "cacciatori di fantasmi" si troveranno a lottare per le loro stesse vite, trovandosi, ben presto, faccia a faccia coi loro peggiori incubi. Con la prefazione di Mirko Barbaglia fondatore del Ghost Hunters Team.

 

Link pagina Fb

 

L’autore

 

Fabio Monteduro romano, classe ‘63. Autore di romanzi sempre in bilico tra il thriller e l’horror, in quella particolare zona d’ombra dove la differenza tra il reale e il fantasioso, è sempre più labile. 
Cacciatori di Fantasmi è la sua ottava pubblicazione.
Dello stesso autore: So chi sei ...ed altre ossessioni (2004); Avamposto dell’Inferno (2005); Anima Nera (2008); Jodi (2010); Zona di Frontiera (2011); Otto Minuti a Mezzanotte (2011); Dove le Strade non hanno Nome (2012).

 

 

 

 

 

 

Recensione

 

 

 

Sono un’amante di molti generi libreschi e letterari, ma nonostante il genere sull’occulto mi abbia sempre affascinato molto, non mi sono mai veramente dedicata troppo a questo settore.

 

Questo libro per me è un ulteriore prova che riscatta sempre più l’autore emergente italiano, visto che già ne ho letti molti di libri inerenti alla categoria esordienti e tutti mi hanno entusiasmato e affascinato molto nei più svariati generi.

 

Stavolta è stato il turno di Fabio Monteduro, uno scrittore che non conoscevo, ma che credo fermamente abbia stoffa da vendere in questo genere per niente facile da scrivere e soprattutto da immedesimare in una trama di un libro.

 

Penso infatti che l’impresa sia ardua anche soltanto per il semplice fatto che chi legge libri dalla vena thriller e horror abbia tre principali aspettative: trama avvincente, stile scorrevole e che il fascino dell’intera storia possa far sciogliere un brivido lungo la schiena emozionando e lasciando stupiti.

 

Ecco, credo che questo romanzo abbia tutti questi ingredienti miscelando al suo svolgimento una sfumatura lugubre e gotica che in simili circostanze non guasta mai.

 

Tutto inizia con la morte di una ragazza davanti al cancello della sua nuova casa da sogno, dove andrà a vivere con il suo compagno.

 

Una morte alquanto improvvisa e resa strana anche dalla raffigurazione trovata sul cancello dell’abitazione: un serpente che si morde la coda e dal cui stomaco fuoriescono gambe e braccia umane.

 

Per chi non conoscesse l’intero evolversi della faccenda, ovviamente lo invito a leggere l’intero libro, perché non amo rovinare le sorprese, ma per chi si aspettasse da questo alquanto apparente inizio il susseguirsi di un giallo dai risvolti soltanto polizieschi e thriller si sbaglia di grosso.

 

Un indizio che può aiutare è la prefazione scritta da un esperto ‘Ghosthunter’ italiano.

 

Una storia che si incentra su una morte iniziale che si incatena ai successivi risvolti paranormali, con cui la trama cerca di dare una risposta alla comune domanda che lega tutti i protagonisti del romanzo: la speranza di avere l’incontro ravvicinato con uno spettro per testimoniare la speranza dell’esistenza dell’aldilà.

 

Ciò che però ha saputo creare bene l’autore è anche la perfetta simbiosi sul genere che unisce le esperienze di vita passata dei protagonisti.

 

Persone completamente tutte diverse tra loro, ma che alla fine sembrano sempre avere qualcosa a che fare con il tema del paranormale, soprattutto la passione che li lega all’occulto per scoprire tutta la verità fino in fondo.

 

Matteo e Andrea che si incontrano alla Cantina del Jazz e che iniziano la loro avventura su questa stessa passione armandosi dell’attrezzatura specializzata per scovare presenze su luoghi infestati e abbandonati.

 

Tutto parte dal Casale dei Pini, nuova casa di Sandra e Saverio,dove Sandra muore davanti al cancello, raffigurante il famoso serpente che si morde la coda e che intreccerà in seguito le sue vicende ad altri posti come l’Hotel Clarin e il famoso manicomio di San Cataldo.

 

La prima inspiegabile morte di Sandra introdurrà altri essenziali personaggi come Emma, la sorella di Andrea che insieme al fratello da piccola aveva vissuto un’esperienza palesemente paranormale in una casa presa in affitto per le vacanze; Diego, ex fidanzato di Emma, ma anche sensitivo e per finire Alicia,neolaureata in psichiatria.

 

Sarà proprio quest’ultima che attraverso il districarsi della storia immetterà nella trama anche il professor Kanvans, esperto in schizofrenia, nonché ultimamente scienziato credente nell’occulto.

 

Per chi leggerà il romanzo so che forse i patiti del genere troveranno di nuovo tutti gli ingredienti che descrivono luoghi maledetti o posti abbandonati e infestati dall’idea che possano nascondere la verità tanto attesa, ma per chi riuscirà veramente a entrare dentro alla trama troverà la bravura dell’autore che racconta il tutto con l’occhio informato ed esperto del ghosthunter armatosi di coraggio e pazienza.

 

Un libro raccontato da un punto di vista particolare e inusuale, dove giallo, thriller, horror e gotico ballano un elegante valzer in punta di piedi, riuscendo alla fine a sconvolgere il lettore stupendolo con l’accattivante vicenda di Fatima Gutierrez, la partera.

 

Conferisco cinque stelle alla lettura di questo piccolo capolavoro, perché Monteduro ha saputo intrecciare il lato psichico dei protagonisti all’intera vicenda soprannaturale: descrizioni di incubi nel sonno che si legano alla perfezione con i reali fatti accaduti nel passato di ogni protagonista.

 

Tutto prima del gran finale ci fa scoprire quanto ogni personaggio possa nascondere i propri scheletri nell’armadio, ma la verità torna sempre a galla.

 

Grazie ai numerosi flashback la trama si inoltra nella psiche di ognuno di noi, facendoci fare un’analisi introspettiva del nostro inconscio e facendoci riflettere anche sulle nostre più piccole paure.

 

Una storia per chi ama il genere, anche per chi si avvicina ad esso per la prima volta, ma soprattutto a chi crede fermamente negli spettri o anche soltanto per chi ci spera relativamente.

 

Una lettura da fare al buio anche per chi non crede assolutamente che possa esistere una vita dopo la morte.

 

Francesca Ghiribelli.

 

 

Recensione ‘Bussa alla tua porta’ di Cettina Barbera

 

 

 

 

 

Titolo: Bussa alla Tua Porta
Autrice: Cettina Barbera
Editore: Self-Publishing
Letto in Ebook su Kobo

Pagine: 54

 

Link su amazon:

 

http://www.amazon.it/Bussa-alla-porta-Cettina-Barbera-ebook/dp/B00KCSRO68

 

 

 

Sinossi

 

“Il sangue è la vita!
No?
In quale film l’ho sentito, Dracula?
Molte delle cose dette nei film sono cazzate: questa no.
Il sangue è davvero la vita e perciò è nel sangue che sguazza l’anima.”

Problemi con le figure autoritarie, un carattere scorbutico e un linguaggio scurrile non sono certo caratteristiche che ti spingerebbero a dare retta a qualcuno, ma dovrai fare un’eccezione, la posta in gioco è troppo alta.
Il misterioso e immortale narratore di questa storia ha tutti questi difetti e ha qualcosa di importante da dirti. Lo ascolterai?
Aprirai a colui che busserà alla tua porta, quando meno te lo aspetti o salverai la tua anima?
Ti sta veramente raccontando la sua vita o ti sta mentendo?
Dai una sbirciata al di là della porta e scegli a cosa credere.

 

 

 

Recensione

 

 

Un libro a mio dire troppo breve, perché per una storia così mi sarebbe piaciuta una maggiore estensione narrativa.

Diciamo che la trama si è potuta già conoscere e rileggere a partire dai classici più antichi, infatti mi ha ricordato ‘Doctor Faustus’ di Thomas Mann : non per la trama in se stessa, ma per l’idea principale.

E per chi non conoscesse quest’opera, ovviamente lascio la sorpresa di leggere questo romanzo, più simile ad un racconto, che l’autrice ci ha proposto.

Ogni autore ovviamente rielabora la sua idea di romanzo e devo dire che la versione dell’autrice mi ha regalato uno svolgimento accattivante.

Una sorta di diario personale e introspettivo su un tipo di destino molto singolare, alquanto invidiabile all’apparenza, ma soltanto capendone le vere radici se ne deduce la terribile sfortuna.

Molti troveranno questa storia magari un po’ simile ad altre narrate solitamente nei libri, ma non sono riuscita a staccare gli occhi dal mio kobo, quindi sinceramente tanto di cappello alla scrittrice.

Secondo me la sua bravura sta proprio nel riuscire a rendere accattivante e affascinante questa piccola trama trasformandola in una prosa unica e agghiacciante.

A volte, non servono romanzi né troppo sanguinari, né troppo irruenti, ma bastano pochi elementi saputi dosare bene, i quali rendano la condizione esistenziale del protagonista un vero inferno.

Il personaggio in questione è un uomo che vive in America, ha una vita normale e possiede un lavoro come sbirro, a cui non rinuncerebbe mai.

Questo romanzo ci insegna come spesso mettiamo sempre davanti cose che possono essere secondarie rispetto all’importanza dell’affetto di una famiglia.

L’errore compiuto dall’uomo, di cui non conosciamo neanche il nome, verrà pagato da lui stesso a caro prezzo.

Non vi dico altro, altrimenti svelerei tutto, invece voglio lasciare al lettore la sorpresa di scoprire cosa nasconde la sinossi della trama, la quale è veramente presentata bene.

Poche righe che lasciano trapelare l’ambiguità di una storia, che si evolverà inaspettatamente in qualcosa di davvero inquietante e mai scontato.

Per questo valuto con quattro stelle il romanzo, soltanto perché mi aspetto altre perle di questa autrice, la quale desidero che la prossima volta ci regali qualcosa di più lungo da gustare.

Una lettura consigliata a chi ama restare con il fiato sospeso attraverso un racconto introspettivo e paranormal, ma in sé educativo e coinvolgente.

 

Francesca Ghiribelli.

 

RECENSIONE "L’ARTE INGANNEVOLE DEL GUFO" di ELLA WEST

 

 



Titolo: L’arte ingannevole del gufo
Autore: Ella West
Pagine: 160
Prezzo € 12,00
Dimensioni: 14 x 21,5 cm
Copertina: Cartonato con sovraccoperta
Uscita: 14 Maggio 2014
ISBN: 9788809787896



TRAMA


Tutte le sere, dopo il tramonto, Viola si addentra nel bosco dietro casa. La grave malattia di cui soffre le impedisce di esporsi anche al minimo raggio di sole. Così, quando i suoi compagni sono impegnati con la scuola, lei dorme o sta in casa a suonare, e quando loro vanno a dormire, lei passeggia libera tra gli alberi del suo bosco, in compagnia del buio e di tutti gli animali che lo popolano. Una sera, però, sul sentiero sterrato da cui non passa anima viva, scorge un’auto: un ragazzo tira fuori un corpo pesante dal bagagliaio e lo trascina sul sedile di guida, prima di dare fuoco alla macchina. Poi seppellisce qualcosa nel terreno vicino. Sei alberi dal ciglio della strada: per Viola è facilissimo ritrovare il punto in cui quel tizio ha scavato la buca… e dare inizio alla sua personale, pericolosa indagine. Che cosa ci fanno tanti soldi sepolti nel bosco? E quel ragazzo è forse un assassino? Tornerà a cercarla?
Una voce incantevole e ingenua rapisce il lettore in una storia che lascia col fiato sospeso. Delicato, commovente, ammaliante, “L’arte ingannevole del gufo” è un romanzo destinato a conquistare un pubblico di tutte le età.

L'AUTRICE
Ella West è nata in Nuova Zelanda e ha scritto romanzi per ragazzi, ottenendo diversi premi. Vive in campagna e lavora part-time come giornalista.

 

RECENSIONE

 

 

Ho letto questo libro con profonda emozione e forse con un senso di aspettativa un po’ esagerata.

L’ho trovato nella sua integrità positivamente morale ed essenziale dal punto di vista umano, però credo che sinceramente mi aspettassi di più dalla sua intera trama e dallo svolgimento della storia mi sarei aspettata un evolversi delle vicende verso toni thriller e più appassionanti.

Mi sono piaciute, invece l’ambientazione della Nuova Zelanda, la descrizione dei boschi, perché si sente che l’autrice è riuscita a rendere, forse più importante la simbiosi della protagonista con il suo ambiente, che la trama stessa.

Amo molto leggere libri che parlano della natura e del rapporto di essa a livello umano, così ho sentito davvero indimenticabile il legame tra Viola, la bambina protagonista e il Canterbury, luogo dove abita in una fattoria assai isolata, in cui il mondo sembra fermarsi per dare vita ad una proiezione della realtà davvero magica e invidiabile.

Viola stringe questo intenso rapporto con l’ambiente circostante, proprio per la sua malattia, l’XP, xeroderma pigmentoso.

Essa come ci tiene ad affermare sua madre, non è una malattia, ma una disfunzione genetica.

Comunque sia, sempre un peso enorme da portare per una bambina di quattordici anni, che saprà di non poter vivere a lungo, visto che può uscire solo di notte, vivendo quasi come un vampiro, altrimenti la luce del sole potrebbe ucciderla all’istante.

Non sono stata delusa da questo libro nella sua complessità, forse sono rimasta un tantino insoddisfatta per il fatto che a volte nel passaparola che si fa per pubblicizzare un’uscita editoriale, si fanno considerazioni sbagliate o si esalta troppo la trama del romanzo nel senso sbagliato.

Questo libro non è un thriller, ma piuttosto il racconto di un’esperienza di vita personale tramutata in un romanzo descritto attraverso venature poetiche e profonde.

Mi fa piacere che una malattia come questa, che raramente viene trasposta nei libri, sia diventata fulcro centrale per una storia istruttiva ed emozionale.

Due genitori che nonostante la preoccupazione per lo stato di salute della loro figlia, la lasciano andare e venire dal bosco per gran parte della notte, dandole la possibilità di vivere in libertà.

Una libertà che la rende felice, anche se sa che la sua non sarà mai una vita normale.

La solitudine che Viola si porta dentro e con cui cerca di convivere al meglio accettando il fatto di vivere senza poter avere un rapporto con i suoi coetanei, studiando da sola a distanza con l’aiuto di internet e con la compagnia di qualche mail scritta da altri ragazzi portatori della sua stessa malattia.

Oltre al bosco, ha la sua musica, la viola che ha imparato a suonare grazie a sua madre e alle grandi nozioni di musica classica avute da lei: la viola da cui prende lei stessa il nome.

Suo padre invece è un uomo buono e dedito soltanto alla vita di fattoria, a cui lei partecipa aiutandolo nei vari lavori quotidiani.

Viola ha per sola compagnia i rumori del bosco, gli alberi e il ‘suo gufo ’ che la affianca ogni notte.

Una notte però accadrà qualcosa di insolito, una specie di singolare novità per l’abitudinaria routine del luogo.

La bambina con i suoi occhiali per la visione notturna riesce a vedere un uomo caricare un cadavere su un auto e dare fuoco a quest’ultima, poi vede lo stesso uomo accanto ad una buca nascondere un grosso e misterioso sacco.

Viola decide di tenere ben impresso il punto del nascondiglio per scoprire in seguito che il sacco nasconde una grossa quantità di denaro.

Un’altra cosa che mi ha colpito molto è come da tutta questa storia, così semplice all’apparenza, possa fuoriuscire alla fine un messaggio positivo e veramente apprezzabile a livello umano.

La bambina deciderà di nascondere all’insaputa dell’assassino tutto quel denaro e donarlo poco a poco alla sua famiglia.

Già, Viola conosce le difficoltà economiche della fattoria e vorrebbe ridonare tranquillità e sorrisi ai suoi genitori senza farlo sapere loro direttamente.

Quelli che ho amato di più sono stati i capitoli finali, perché anche se non hanno suspense o animosità narrativa, si intrecciano alla precedente algida quiete del bosco, concludendosi in modo al contempo inaspettato e significativo per la protagonista.

Sarà proprio ‘l’arte ingannevole del gufo ’ a regalare giustizia alla buona causa della ragazzina.

La caratteristica da ammirare di più in questo libro è come l’autrice riesce far diventare un tutt’uno il bosco con lo stato d’animo della protagonista.

Una sorta di panismo poetico che porta alto il senso di umanità per una storia rara nel suo genere.

Da consigliare per la particolarità del titolo e per chi ha bisogno di una trama avvincente nel suo messaggio esistenziale.

 

 

Francesca Ghiribelli.

 

Recensione ‘Per tutto il tempo che ci resta’ di Valentina Bazzani

 

 Per tutto il tempo che ci resta

 

Titolo: Per tutto il tempo che ci resta

Autore: Valentina Bazzani

Editore: Amazon

Genere: New Adult

Pagine: 151 pp

Data: 18 Marzo 2014

Prezzo: 2.97€

 

Pagine dove seguire l’autrice:

 

https://www.facebook.com/pages/Valentina-Bazzani/425911930844625

https://www.facebook.com/dietrolepagine

 

Sito dell’autrice:

 http://nataperscrivere.jimdo.com/ 

 

  Sinossi

 

Hamelin, capelli biondo ramati e occhi azzurri, vive con il padre e i due fratelli in un mondo dove la brulla terra e le svettanti rovine di antichi grattacieli sono oppresse da un onnipresente cielo infuocato. È un mondo parallelo al nostro, un pianeta morente le cui risorse sono ormai da tempo esaurite. Un giorno, dinanzi alla tomba della madre morta molti anni prima, il ragazzo viene avvolto all'improvviso da un'intensa luce.
Sam è una ragazza di Los Angeles, che condivide l'appartamento con la sua migliore amica, Ellen, e lavora in una biblioteca. Una sera d'autunno, mentre attende l'autobus, ode un forte tuono e viene abbagliata da un lampo. Come per magia un ragazzo è comparso in mezzo alla strada, confuso e spaesato. Chi sarà mai questo ragazzo, e come ha fatto ad arrivare li? Una storia d'amore che vi farà riflettere sul vero significato dell'espressione colpo di fulmine. Per tutto il tempo che ci resta è la storia di due persone che non si sarebbero mai dovute incontrare ma le cui vite si intrecciano per uno strano scherzo del destino, e se quest'ultimo decidesse di rimediare al proprio errore?

 

 

Estratto tratto dal libro

 

Prendo i vestiti che Sam mi ha lasciato sul divano e vado in bagno a farmi una doccia e cambiarmi. Ho ancora la maglia sudata, incrostata di sangue e fango addosso e puzzo. 

 

Appena entro in bagno, apro l’acqua e mentre si riscalda mi guardo allo specchio. Ho un aspetto orribile. I capelli sporchi, le occhiaie profonde come se non dormissi da giorni, qualche livido che sta affiorando. Ma non è quello a impressionarmi. Al centro del mio petto un simbolo, tre semicerchi che si intersecano a tre punte, spicca sulla pelle chiara come se fosse impresso a fuoco.

 

Non posso crederci, non so come quel tatuaggio, che sfioro con i polpastrelli notandone la regolarità dei contorni, sia lì dove lo vedo. Non ne conosco il significato, sembra un simbolo antico e di certo ha una storia che mi riguarda in qualche modo, ma quale? Decido di non pensarci per ora e di buttarmi sotto il getto bollente. Sentire il calore dell’acqua sulla mia pelle è un sollievo e mi fa tornare in mente un altro calore, accompagnato da una luce abbagliante, ma sono confuso… non ricordo. Non so cosa sia successo, come mi sia ritrovato in quella strada e non so da dove venissi prima, di sicuro non da questa città. Nulla mi è famigliare. I volti delle persone, così indifferenti e schive, mi sembrano estranei, quasi alieni... tutto, tranne il suo volto quando mi ha guardato preoccupata mentre mi chiedeva come mi sentivo, e il suo sorriso sollevato e gentile quando ha capito che stavo bene. Quando l’ho vista, non so se fossero stati i suoi lunghi capelli castani mossi dal vento, che bagnati mi sfioravano la faccia, i lineamenti puliti e freschi, gli occhi vivaci di un intenso nocciola incorniciati da folte ciglia o il sorriso che cercava di essere rassicurante, ma un fremito mi ha scosso il cuore. 

So che dovrei essere spaventato, forse arrabbiato, ma una parte di me è felice di averla incontrata e di esserle vicino.

 


 

 

 

 

Recensione

 

 

Era molto che non leggevo un romanzo così dolce e romantico. La trama può assomigliare all’apparenza  al solito new adult, ma se ci si sofferma ad analizzarlo per intero, posso soltanto affermare che l’autrice ha molto talento nel personalizzare con la sua vena artistica la trama del suo libro accendendo di potenziale fascino i suoi personaggi.

Tutto nasce da un evento soprannaturale: da una parte un ragazzo dal fisico accattivante proveniente da un mondo parallelo che viene colpito da un fulmine davanti alla tomba di sua madre, dall’altra  Sam, una ragazza dolce e riservata, restia ad aprire i suoi sentimenti agli altri.

Due universi davvero diversi di due protagonisti che danno una spiccata sfumatura di fantasy e di paranormal a questo romanzo.

Ho trovato anche delle venature un po’ hot che stuzzicano la storia d’amore principale donandole quel fascino seducente, con cui noi appassionate di romance e d’amore ci affezioniamo veramente.

Una trama scorrevole e un’alchimia fra i due personaggi davvero tangibile fin dalle prime pagine.

Una storia che nella sua semplicità ci accompagna in punta di piedi a conoscere le tante sfaccettature di un amore da favola e altrettanto impossibile da vivere.

Io ho amato questa storia, perché anche se adoro il lieto fine, mi ha fatto molto più emozionare di altr, invece più scontate.

Per questo regalo quattro stelle al lavoro dell’autrice, non ne do cinque per il semplice fatto che avrei voluto che la storia legata al tatuaggio e al passato di Hamelin, il protagonista, fosse sviluppata meglio e magari allargata attraverso tutta la trama.

Un piccolo input per far crescere sempre di più una scrittrice esordiente, che sicuramente ha ancora molto da regalarci.

Un libro da consigliare per gli amanti di new adult, paranormal e fantasy o anche soltanto semplicemente di romance!

 

Francesca Ghiribelli.

 

 

Booktrailer del romanzo

 

 

Recensione ‘Nel bosco di Aus’ di Chiara Palazzolo

 


 

Titolo: Nel Bosco di Aus

Autore: Chiara Palazzolo

Editore: Piemme

ISBN: 9788856619744

Fomato: Brossura

Lingua: Italiano

Numero pagine: 480

Prezzo: 19,50

Genere: Horror

 

Trama: Carla ha tutto. Un marito con cui va d’accordo, tre figli che adora e una nuova casa, al limitare di un bosco. Il sogno di una vita. Certo, i ragazzi avrebbero preferito restarsene in città, più vicino agli amici, ma per lei quella scelta era stata quasi una necessità imprescindibile, un gradino in più nella scala sociale, il simbolo di un benessere raggiunto. Qualcosa però viene a turbare la sua serenità: la morte in un misterioso incidente d’auto di Rita, l’amica di sempre, una donna vivace, una trascinatrice a cui Carla spesso si affidava nelle decisioni più difficili. E poi c’è Albertino, il figlio più piccolo, che la mette in allarme annunciandole di vedere spesso intorno alla casa una vecchia signora, una strega, come lui la chiama. È l’unico a scorgerla e Carla non gli dà peso, limitandosi a liquidare la cosa come un modo per attirare l’attenzione. Anche perché nel frattempo è diventata amica di una donna che conta nella zona, Amanda Satriani, la padrona di tutta la collina, che la invita a far parte del suo circolo di burraco. E così Carla, che era sempre stata moglie e madre impeccabile e devota, comincia a trascurare la famiglia, presa dal nuovo gioco e soprattutto dalla frequentazione di Amanda. Si fa irrequieta, intollerante, ed è sempre più attratta dal bosco carico di presagi che le tocca attraversare per arrivare a casa dell’amica. Una vicenda inquietante, dove niente è quello che sembra.

 

 

L’autore: Chiara Palazzolo (Catania, 31 ottobre 1961 – Roma, 6 agosto 2012) ha esordito nel 2000 con il romanzo La casa della festa (Marsilio), pubblicando quindi per Piemme I bambini sono tornati (2003). Con la Trilogia di Mirta-Luna, affascinante eroina dark di Non mi uccidere (2005), Strappami il cuore (2006) e Ti porterò nel sangue (2007), ha ottenuto un grandissimo successo di pubblico e critica. Da Non mi uccidere è in preparazione l’omonimo film.

 

Recensione

Ho sentito parlare molto bene di questa autrice, purtroppo recentemente scomparsa, soprattutto sulla precedente sua trilogia dark fantasy, ma diciamo che questo è l’unico libro che ho letto finora della scrittrice.

E con estremo dispiacere sarà il primo e anche l’ultimo, perché ho potuto leggere tante recensioni entusiaste di questa trama che avvolge un’ atmosfera gotica e surreale immersa in uno strano e ambiguo bosco, il bosco di Aus, ma a me la sua storia non è piaciuta affatto.

Ho considerato la protagonista e la sua famiglia, più che essenziali personaggi, delle persone dalle menti un po’ psicolabili e confuse, che hanno fatto delle loro debolezze mentali una vera e propria tragedia umana, proprio per questo credo che la visione delle streghe in questa storia nasca solo come conseguenza mentale e non autentica. Solo frutto di uno scherzo della mente di Carla, la protagonista.

Non sono una grandissima lettrice di romanzi horror, però credo anche con la limitata esperienza che ho, di non poter essere d’accordo sul fatto che questo libro sia catalogato con tale genere.

Anche se in sé la storia di fondo avrebbe un magico senso e un suo perché, io ho trovato la narrazione molto sconclusionata, poco avvincente e molto deludente.

Per essere una storia interiormente struggente, lo ‘scalpiccio’ della narrazione non inquieta di orrore, ma ti soffoca senza farti capire molto di ciò che succede o che succederà.

Ci ho messo molto a leggerlo, nonostante io divori quasi tutti i libri che mi capitano tra le mani, anche quelli che a volte non mi piacciono tanto, ma questo sono riuscita a finirlo soltanto per sapere dopo tanta fatica come andava a finire!

E sinceramente sono rimasta delusa anche dalla fine, perché almeno lì mi sarei aspettata maggiore suspense o almeno una maggiore spiegazione delle vicende per dare ulteriore significato all’intricata storia.

Credo che per ora sia la peggior storia trattante le streghe che abbia mai letto, anche se ripeto che se fosse stata costruita e maggiormente studiata nella narrazione, avrebbe avuto un suo mistico significato e un suo particolare senso educativo.

Per tutte queste ragioni non consiglio questo libro, soprattutto agli amanti dell’horror, se non a chi leggendo vuole provare la sensazione di una faticante salita, della quale non si raggiunge mai la fine. Per non parlare di qualche sbadiglio che ci scapperà sicuramente.

 

Francesca Ghiribelli

 

 

Recensione di ‘Odio l’amore o forse no’ di Lidia Ottelli

 

 

 

 

Titolo: Odio l'amore o forse no...
Autore:  Lidia Ottelli

Editore: Self-Publishing

Prezzo: 1,99 € Pagine: 156

ISBN: 9786050310757
Pubblicazione: 1 Luglio 2014

 

 

Estratto dal libro

 

"Questo è un momento drammatico. Un minuto di silenzio per il mio buon senso che è deceduto due ore fa."

 

TRAMA

Samantha è una donna realizzata. Possiede una ditta di cosmetici affermata in centro a Milano con la sua migliore amica Alessia, ha più di trent’anni, è affascinante, intelligente, ricca e soprattutto ha un debole per gli uomini tra cui il bellissimo Eduardo che come lei ha la passione del sesso senza complicazioni.
Alessandro è il fratello di Alessia, un bellissimo ragazzo e un manager londinese affermato. Lasciato da poco dalla sua leggendaria fidanzata, ritorna in Italia per le feste natalizie per staccare dalla sua vita a Londra.
I due si rincontrano dopo moltissimi anni e nasce tra di loro una relazione sessuale pericolosa e intrigante che sfocerà in un turbinio di sentimenti che Samantha non riuscirà a controllare. Non tutto però è come sembra e una sconvolgente rivelazione cambierà per sempre le carte in tavola…

 

Autrice

 

Lidia Ottelli è nata e cresciuta in provincia di Brescia.
Accanita lettrice appassionata di fantasy, paranormal e thriller, scrive e ha scritto soprattutto per se stessa. Ha condiviso alcuni dei suoi testi su forum e siti dedicati alla scrittura e nel 2014 debutta  con un romanzo completo "Odio l'amore o forse no...".
Oltre a essere un'esordiente, Lidia è fondatrice del blog “Il Rumore Dei Libri” dedicato a scrittori emergenti.

I suoi siti:
Blog: http://ilrumoredeilibri.blogspot.it/
Facebook : https://www.facebook.com/ilrumoredeilibri1
Profilo fb: https://www.facebook.com/lidia.ottelli?ref=tn_tnmn

 

Recensione

 

Premettendo che non sono un’amante di romanzi erotici, devo un grazie all’autrice che mi ha fatto un po’ ricredere su questo genere.

Una lettura scorrevolissima dalle linee radiosamente ironiche, un romanzo che ti lascia un sorriso ad ogni riga e credo sia proprio questo il talento della sua scrittrice.

E’ difficile conciliare il lato comico con quello erotico e romance, ma lei ci è riuscita alla perfezione.

Una penna esordiente che al suo primo romanzo ci ha regalato una protagonista forte, una ragazza-donna per niente perfetta, dalla verve sessuale paragonabile a quella di un uomo, ma che in fondo a sé ha trovato il coraggio e l’emozione di riscattarsi dalla figura di ‘una donna facile’, con cui tutti l’hanno sempre giudicata e additata.

Samantha, una protagonista che calza a pennello per un romanzo rosa all’italiana, dai toni chick lit che io adoro e con quella affascinante vena hot, la quale non vuole rappresentare il solito romanzo erotico, perché alla fine, diversamente da altri romanzi che ho letto, ci dimostra quanto da una persona interessata solo al sesso possa nascere un amore romantico destinato forse a durare per sempre.

Arrivando alla sua conclusione, mi è dispiaciuto che la trama non sia terminata come avrei desiderato e come credo avrebbero sicuramente sperato tutte le lettrici di questo romanzo, ma è proprio questo che ha reso il libro costruttivo e segnato da una fine diversa dalle solite aspettative di noi lettori.

Un punto in più anche per questo, perché trovo sia raro e talentuoso trovare un’autrice che regali una sfumatura di significato aggiuntivo all’amore attraverso le righe di una trama erotica, che all’apparenza per molti può sembrare facile da scrivere e superficiale da leggere.

Un libro da consigliare e da diffondere, perché unisce umorismo, passionalità e romanticismo in un’unica storia. Per questo l’autrice si aggiudica cinque stelle.

 

Francesca Ghiribelli

Recensione di ‘Doppelganger’

 

 

Titolo: Doppelgänger
Autore: Cristina Petrini, 
Valeria Cosentino
Editore: Genesis Publishing
Genere: Urban Fantasy
Pagine: 300 pp
Data: 31 Marzo 2014
Prezzo: 3.90€
 
Trama
Nacha, giornalista alle prime armi presso una delle testate di spicco di Città del Messico, probabilmente avrebbe dovuto seguire il suo istinto e tirarsi indietro, quando la sua amica Esther le propone d’indagare sulla “Maledizione delle Dopplegänger” per lanciare le loro carriere... o forse no. Tra intrighi, violenze e tradimenti, Nacha entra in contatto con alcuni dei più oscuri segreti di tre fra le famiglie più importanti della città. Prova paura, rabbia, angoscia, ma riscopre anche se stessa e le sue origini; conosce l'amore vero, l'unico in grado di toglierle il respiro. Lei è la terza dopplegänger e, come Aimee ed Emma, presto si troverà faccia a faccia con la morte e dovrà scegliere tra due opzioni: arrendersi o combattere. Sceglierà la lotta. Poiché, sebbene il suo carnefice le sussurrerà che la menzogna si paga col sangue, lei capirà che l'unica cosa per la quale vale la pena sacrificarsi è solo la verità.
 
 
 
 
Recensione
 
 
Un romanzo scritto a due mani che a mio dire diventa un piccolo grande capolavoro fra le storie emergenti italiane.
L’ho divorato, l’ho analizzato nelle sue contorte e complesse parentele: una trama che apparentemente potrebbe sembrare confusionaria, visti gli innumerevoli personaggi e l’intreccio di una storia d’amore dietro l’altra, ma alla fine tutto con attenzione ed estrema cura combacia perfettamente.
Non avevo mai letto un romanzo a due mani scritto così bene, in modo scorrevole ed emozionante, si percepisce benissimo l’intesa fra le due autrici, le quali oltre ad avere un rapporto strettamente scritturale e artistico, ne hanno sicuramente uno autentico e profondamente umano dal punto di vista dell’amicizia.
Per questo il risultato di quest’opera è stato ottimale e perfettamente positivo verso il lettore.
Mi sono avventurata negli stati d’animo di questi meravigliosi personaggi che con la loro forza e la loro debolezza sono riusciti ad affascinare la mente del lettore avvicinandosi a tanti generi libreschi: il romance contemporaneo, il noir-mistery, l’urban fantasy, soprattutto legando il tutto con notevoli sbalzi temporali, i quali hanno donato alla trama il fascino epocale della storia di tre generazioni di donne, che nonostante il loro crudele destino si incontrano sulla loro strada senza potersi mai vivere realmente a vicenda.
Tutto gira intorno all’odio e al rancore che esiste da secoli fra tre famiglie: Madrigal, Monserrat e Campero.
E il passato districherà i suoi risvolti portando la verità alla luce grazie a Nacha, una giovane giornalista che in un’epoca odierna come la nostra, scoprirà a distanza di tempo di essere drasticamente coinvolta in una trama assolutamente adatta per un best seller, ma che per lei purtroppo rispecchia l’amara realtà.
Con l’aiuto delle sue due migliori amiche Esther ed Emperatriz riuscirà a venire a capo di questa sordida maledizione di cui lei è l’ultima discendente?
Starà a voi cari lettori scoprirlo regalando un meritevole giudizio a questo romanzo, il quale dovrebbe sicuramente essere più conosciuto e apprezzato!
Una lettura assolutamente imperdibile per chi ama tanti generi letterari messi insieme in una sola trama e per chi adora come la sottoscritta l’intreccio del passato con il presente dando vita a storie d’amore tanto affascinanti quanto ostacolate dal destino della vita.
Assolutamente un giudizio a cinque stelle anche per l’originalità del titolo.
 
 
Francesca Ghiribelli
 

Recensione di ‘Dark Heaven-L’abbraccio dell’angelo’

 

 

 

Titolo
Dark Heaven. L' Abbraccio dell' Angelo
Autrice
Bianca Leoni Capello
Editore
Sperling & Kupfer
Pagine
280
Prezzo
€ 16,90

 



Trama


Dopo essersi rincorsi per molti secoli e per molte vite, Virginia e Damien si sono finalmente ritrovati. Ora però lui è un angelo caduto e, in quanto tale, l'amore gli è negato. Per ottenere il perdono delle più alte sfere celesti e vivere accanto alla ragazza che ama, Damien è costretto ad affrontare una prova difficilissima: resistere a una tentazione squisitamente umana. Ma, nel lungo cammino verso la felicità, gli ostacoli sono sempre in agguato. Le forze del male infatti minacciano tutto ciò che Damien e Virginia hanno di più caro. Soprattutto Penny e Francesco, gli amici di sempre...

 


Le Autrici
Bianca Leoni Capello è lo pseudonimo dietro cui si nascondono due autrici esordienti: Flavia Pecorari, 39 anni, e Lorenza Stroppa, 38, entrambe di Pordenone. Amiche da tutta la vita, Flavia e Lorenza hanno sempre condiviso le stesse letture, con una passione particolare per il fantasy. Da qui l’idea di scrivere un romanzo insieme. Un’avventura che ha consolidato ancora di più la loro amicizia.

 


Citazione dal libro

“Voglio continuare a combattere per lei e a litigare, sentendo ogni volta uno strappo al cuore. Voglio continuare ad amarla con quell'intensità selvaggia e disperata che solo lei mi suscita. Lei che è sempre stata mia, lei che è destinata a me, profondamente ed eternamente.”

 


RECENSIONE


Ho spulciato sul web diversi pareri su questo libro: molti che ammettono di aver preferito il primo capitolo della saga.
Sinceramente la sottoscritta dopo averlo letto in pochi giorni lo ha preferito al primo, sia per la trama, sia per l’evoluzione dei personaggi.
Di solito quando leggo trilogie o romanzi che prevedono più seguiti, anche io mi soffermo quasi sempre a preferire l’inizio della storia, mentre spesso e volentieri ci sono seguiti forzati e strampalati.
Stavolta le autrici di questo bellissimo romanzo mi hanno fatto ricredere, perché dopo aver amato il primo, mi sono veramente deliziata a leggere il seguito.
Damien e Virginia, i due stupendi protagonisti, che dopo secoli di lontananza e di reincarnazioni sembrano potersi finalmente amare sotto gli occhi di tutti, devono vedersela di nuovo con l’intensa forza nemica nell’ombra, la presenza degli Oscuri.
Tante affascinanti vicende iniziano ad incrociarsi e a colorare di luce gotica le calli veneziane e i preziosi e famosi edifici di una città italiana incantevole e ineguagliabile.
Ho trovato davvero incalzante per la narrazione usare ancora una volta Venezia come ambientazione, un luogo che riesce sempre a far sognare con l’intrigante fascino della sua laguna.
Ancora una volta il male ha il volto di Amelia, demone degli Oscuri, la quale vuole dividere i due innamorati, ormai destinati a stare insieme da secoli.
Ciò che ha reso sorprendente e avvincente la trama è l’evoluzione della storia d’amore tra i due migliori amici di Damien e Virginia: Penny e Francesco.
Entrambi a volte sembrano rubare la scena ai due principali protagonisti ed è così che la bravura delle due scrittrici ha reso importante e irrinunciabile la presenza di quattro personaggi fondamentali a questa seconda trama, senza togliere l’essenzialità di altre figure che dal primo libro tornano nuovamente a tenerci compagnia con speciali colpi di scena.
L’atmosfera del romanzo in generale ha sempre quel tocco dark e gotico che non guasta, anche se la storia d’amore fra i due protagonisti appare tormentata e messa in dubbio, oltre che dalla peripezie create appositamente per la trama, anche dal lato fragile di un Damien, che sembra quasi inutilmente reprimere il forte sentimento che prova per la sua Virginia.
Con questo voglio dire che il nostro De Silva appare meno deciso e più debole caratterialmente, quasi come volesse apparire più umano che angelico.
Sia lui, sia Francesco lotteranno per diventare mortali e poter finalmente vivere la loro vita con le persone che amano, ma ce la faranno a sconfiggere le diaboliche tenebre che li aspettano?
Tutto resta nella piacevole sorpresa di leggere questo romanzo.
Uno young adult da non perdere per gli affezionati del genere, ma che regala anche sbalzi temporali interessanti e intriganti grazie a richiami di vite passate ed essenziali ricordi legati ai protagonisti.
Una serie libresca da seguire, visto che a breve potremo leggere il terzo capitolo.
Sono davvero curiosa di sapere che evoluzione avrà, visto che la fine del secondo lascia veramente l’ispirazione per un potenziale seguito conclusivo.

Francesca Ghiribelli.

 

 

Recensione di ‘Death Metal’ di

 

Tito Faraci

 

 

 

 

Titolo: Death Metal

Autore: Tito Faraci

Pagine: 292
Prezzo: € 15,50

Editore: Piemme Freeway

 

 

Trama

Immaginate di essere in viaggio con i vostri amici su un fantastico furgoncino Westfalia che perde olio ed è scomodo da morire. State andando al concerto del secolo: i mitici Tiamat suonano a un festival death metal, in un paesino disperso nella campagna dell'Oltrepò pavese, e voi siete stati chiamati per fargli da spalla... Be', non esageriamo: Lorenzo, Stefano, Matteo, Barbara e Walter, ovvero gli Snake God Hunters, sono solo capitati in scaletta prima dei loro idoli, ma saliranno comunque sullo stesso palco ed è il giorno migliore della loro vita. Sono partiti all'alba dalla Puglia e non ne possono più di viaggiare, ma il problema non è questo. Il problema è che si sono persi nella nebbia, lungo un fiumiciattolo che nemmeno è segnato sulle mappe, e c'è un camionista impazzito che li incalza e fa di tutto per buttarli fuori strada. È a questo punto che tutto comincia ad andare storto...

 

 

 

 

Recensione

 

Di solito mi riesce difficile trovare un thriller o un noir che mi piacciono. E mi trovo a considerare complicato categorizzare questo libro.

Non è male, è scorrevole nel suo stile di scrittura, nelle descrizioni e nell’evolversi degli eventi.

L’autore nella sua breve biografia dice di amare Stephen King e sembra voler quasi cercare di prendere spunto da questo maestro dell’horror, ma riesce a sfiorare soltanto una lontana impronta del bravissimo autore.

Devo dire che Tito Faraci ha talento e tanta fantasia nell’aver steso la trama di un giallo psicologico dai risvolti inquietanti, che alla fine lambiscono i confini di un horror poco riuscito.

Nonostante il mio giudizio, in parte negativo, devo ammettere che l’ho letto in pochi giorni e pagina dopo pagina mi incuriosiva sapere come andasse a finire la turbolenta storia del gruppo metal, protagonista del romanzo.

Una band di ragazzi pugliesi dal nome molto singolare come Snake God Hunters, la quale si ritrova a vedere trasformato il loro più grande sogno in un orribile incubo.

Il gruppo parte dalla sua regione per arrivare nell’Oltrepò pavese( proprio per esibirsi prima di un altro popolarissimo gruppo musicale) in un paesino chiamato Malacarta, dove succede l’impensabile e una serie di personaggi folli e squinternati si trasformano in terribili carnefici.

Tutto intorno diventa nebbia che circonda cadaveri a non finire, un luogo che come una grande fornace colleziona una morte dietro l’altra per sacrificare vittime in un nome di un misterioso culto, il quale alla fine ci svelerà solo in parte il significato di tutta la storia.

Forse l’autore è lì ad essersi un po’ incartato da solo, magari il lettore si aspetterebbe una spiegazione più ampia e molto più reale di quella che viene data, ma magari ha voluto tenerci sulle spine lasciando il medesimo dubbio anche nell’epilogo del libro.

Chissà, proprio come farebbe il suo amato King, ma spero che la prossima volta il suo talento venga speso meglio all’interno di una storia, cercando di rendere più chiaro il tutto e senza farci restare con il sapore di un interrogativo in bocca.

Una lettura in fondo da consigliare e valutare senza pregiudizi.

 

Francesca Ghiribelli.

 

 

Recensione di ‘Revolver’ di

 

Andrea Malabaila

 

 

 

 

Casa Editrice: Booksalad

Isbn: 9788898067039

Pagine: 130

Formato: 14x21 cm

Prezzo: 13 Euro

 

 

TRAMA

 

Andrea è un giovane scrittore che in passato ha avuto un piccolo successo e ora è alle prese con un romanzo che lo ossessiona da dieci anni ma che non riesce a concludere: la storia di Damon Kidd e della sua rock band, i Revolver. Damon è in crisi di ispirazione, è tormentato da incubi e allucinazioni, medita il ritiro e addirittura il suicidio. Allo stesso modo Andrea è così ossessionato dalla sua storia che rischia di perdere tutto ciò che di buono lo circonda, a partire dall‘amata Carlotta. Ed è proprio a lei che chiederà aiuto per fare l'ultimo, disperato tentativo: entrare insieme nella storia e fare in modo che Damon Kidd salvi se stesso, e di conseguenza il loro rapporto.

 

AUTORE

 


Andrea Malabaila è nato a Torino nel 1977, ha pubblicato i romanzi Quelli di Goldrake (Di Salvo, 2000), Bambole cattive a Green Park (Marsilio, 2003), L'amore ci farà a pezzi (Azimut, 2009) e la raccolta di racconti Chi ha ucciso Bambi (Hi- storica, 2011). Nel 2007 ha fondato la casa editrice Las Vegas edizioni. Il suo sito è www.andreamalabaila.it.

 

Si gira nel letto e nel torpore del risveglio e mette a fuoco un dettaglio alla volta – chi è, dov’è, cosa ci fa lì, le lenzuola stropicciate, la sera prima. [...]

Sono dubbioso: come incipit è il più grosso azzardo della mia carriera. Novanta manoscritti su cento che mi capita di leggere iniziano con il protagonista che si sveglia nel suo letto, si alza, e va a farsi un caffè. Di solito il protagonista ha avuto un incubo e il risveglio non è dei più dolci. Spesso la sua ragazza lo ha lasciato da poco. Molte volte si è appena laureato e non sa cosa fare della sua vita. Oppure si accorge che è arrivato a trent’anni, è una donna e vorrebbe un figlio ma non ha nemmeno un fidanzato. Però, qualcunque sia la sua storia, si alza e il premio pensiero – Dio solo ne sa il motivo – è il caffè.
Io mi chiamo Andrea Malabaila, ma questo
forse lo sapete già. Nel senso che se avete aperto questo libro probabilmente avrete visto che sulla copertina c’è il mio nome e in quarta di copertina la mia faccia bella sorridente – sorrido sempre, quando comprate uno dei miei libri.

[ ESTRATTO da Revolver, di Andrea Malabaila]

 

 

RECENSIONE

 

In una breve premessa voglio dire che  non mi sono mai avvicinata troppo ai libri che parlano di gruppi musicali o addirittura band di genere rock, ma questo libro mi ha fatto notevolmente ricredere.

Ho trovato nell’autore uno stile fatto di brevi descrizioni, ma le quali lasciano al lettore la semplicità della scorrevolezza e l’emozionante sviluppo della vicenda.

La specialità di questo libro è come la trama possa apparire spartana all’evidenza, mentre se si va direttamente all’analisi del tutto è molto più complessa di ciò che sembra.

La maestria dell’autore ha saputo creare una storia dentro la storia.

Tutto gira attorno ad Andrea, uno scrittore che da dieci lunghi anni tenta di concludere il suo romanzo centrato su Daemon Kidd, capostipite del gruppo musicale rock, i Revolver.

E come dicevo prima, le storie dei due personaggi si fondono causando una sorta di crisi d’identità, perché il lettore in alcuni punti della trama, non saprà più di chi si sta parlando.

A volte Dameon e Andrea sembrano essere la stessa persona.

E questo è il grosso pericolo che Andrea corre, perché in conseguenza di queste sue crisi ossessive verso il mitico personaggio musicale, rischierà di perdere per sempre l’amore della sua fidanzata Carlotta.

Il lettore si divertirà in questo gioco di identità, dove da un lato troverà il cantante Daemon Kidd, vera star che ha riportato il rock alle stelle, ma al contempo figura ossessionata dai suoi vizi ( come la droga e l’alcool), i quali lo porteranno alla perdizione.

Essi sfibreranno la star a tal punto da fargli credere di aver ucciso la sua affascinante fiamma del momento di nome Sally.

Proprio per questo sembra meditare di togliersi la vita sul palco di un suo concerto a Parigi.

Ed ecco che dall’altra parte ci sono i timori e il ‘blocco dello scrittore’ di Andrea, i quali lo porteranno a non avere più il controllo della storia.

Lo scrittore però prenderà una decisione definitiva per concludere il suo romanzo e tentare di salvare la vita alla sua star preferita: lo aiuteranno Carlotta e altri due personaggi improvvisamente sbucati nella storia.

Andrea grazie all’idea del suo romanzo, in fondo riesce a capire meglio se stesso, a comprendere la vera realtà del mondo dorato delle star musicali e soprattutto riuscirà ad aprire gli occhi e a rendersi conto di quanto sia profondamente innamorato di Carlotta.

Un romanzo carino e sorprendente, il quale ribalta un po’ le trame delle solite letture troppo chiare e definite.

Una storia scorrevole, ma che a tratti devi voltare pagina per rileggere qualche pezzo precedente per riuscire a carpire fino in fondo le peculiarità dei due personaggi.

Ammirevole il fatto che l’autore si è voluto ironicamente mettere in gioco direttamente nella sua opera.

Ho apprezzato anche la parte in cui ammette quanto la vita dorata delle star miliardarie sia in fondo tutta apparenza e che nasconda molto spesso lati ben peggiori della comune vita di una persona normale.

Un libro che vi invito a leggere, una storia per tutti, soprattutto per chi ama il rock e libri su gruppi musicali.

Non fatevi però condizionare da nessuna recensione, neanche dalla mia, perché è una trama tutta da leggere e da vivere nella sorprendente e improvvisa ‘catarsi’ degli eventi.

 

Francesca Ghiribelli.

 

Recensione di

 

‘Il mistero dei

 

libri perduti’ di Miriam

 

 

Mastrovito

 

 

 

 

 

 

Titolo: Il mistero dei libri perduti

Autrice: Miriam Mastrovito

Editore: Zero91

Pagine: 272

Euro: 17,00

ISBN 978–88–95381–38–1

 

 

Vi invito a seguire il blog di questa bravissima e talentuosa autrice italiana emergente!

http://miriam-mastrovito.blogspot.it/

 

TRAMA

Tea Reali è una giovane scrittrice. Sogna di pubblicare il suo romanzo senza scendere  a compromessi con  editori spregiudicati e attenti solo a chiedere l’inevitabile obolo anche agli autori più promettenti.

Un giorno, Tea ottiene un colloquio presso la sede centrale della Wizard Edizioni.

I corridoi di quel vecchio edificio sembrano condurre lungo una casa degli orrori, le statue di pietra scrutano con occhi terrificanti, lo stesso editore ha un aspetto sinistro e modi poco rassicuranti.

Tea è sul punto di scappare, quando una figura indistinguibile sbuca dal nulla e le sottrae il manoscritto.

La ragazza insegue il ladro nei sotterranei della Wizard e perde conoscenza.

Si risveglierà così a Büchenland, un regno parallelo in cui vive una comunità di Troll.

Nessuno di loro sa leggere o scrivere e i libri, rubati dal coraggioso Adelindo, sono stati scambiati per mattoni.

Ora il varco che collega i due mondi rischia di chiudersi definitivamente proprio a causa di una presenza umana. Solo liberare la regina Wakandha dal nefasto Morten potrebbe rompere tutti gli strani incantesimi    di quel regno.

 

Nel meraviglioso universo di Büchenland, Miriam Mastrovito riconsegna ai libri un’aura magica e necessaria. Tea e Adelindo ci allontanano eroicamente dalla monotonia, avvicinandoci ai nostri sogni dimenticati in un cassetto.  

 

RECENSIONE

 

Ho trovato questo libro a dir poco delizioso! L’autrice è davvero in gamba e ha saputo dare allo stile fantasy un’impronta tutta sua davvero indimenticabile e avventurosa.

Tea Reali è un’aspirante scrittrice, si è trasferita da poco in un nuovo posto per fare delle supplenze in una scuola, ma il suo mondo è da sempre popolato dal forte desiderio di poter pubblicare un giorno un libro tutto suo.

Proprio per questo le prova tutte, così che si ritroverà di fronte alla Widard Edizioni con un suo manoscritto fra le mani da presentare.

E sarà proprio fra le mura dell’edificio che sarà accolta da uno strano personaggio dalle linee gotiche e oscure, mentre all’improvviso si ritroverà derubata della sua opera da una creatura altrettanto singolare.

Da qui inizierà la curiosa e appassionante avventura della protagonista nel favoloso mondo di Buchenland.

La ragazza sarà l’unica umana a popolare questo fantastico universo, perché all’inizio sarà affiancata da due buffi troll dall’animo buono e generoso, Adelindo e Marvin, ma a seguire saranno le creature più strampalate e particolari a tracciare il suo cammino in quella dimensione sconosciuta ma affascinante.

Dopo un iniziale moto di diffidenza, riuscirà ad affezionarsi a quello strano universo e prenderà a cuore la sua missione.

Antiche profezie narrano che una malvagia maledizione incomba su Buchenland: da trecento anni Morten, il Nefasto, regna con il suo potere avendo detronizzato la regina Wakandha e costringendo tutto il popolo a vivere senza magia e nella totale ignoranza.

Si spiega infatti come Tea rimanga affascinata dal quel mitico mondo, dove ogni cosa è costruita con le pagine di libri, e in fondo ne rimane anche profondamente afflitta, proprio per il fatto che una come lei così amante della lettura, non possa accettare di vedere un simile crudele scempio.

Ci sono anche i mangiatori di libri che vengono nutriti dalle innumerevoli copie che le altre creature come folletti, gnomi e troll rubano per loro.

Sembra tutto così assurdo, ma la profezia dice che esista ancora la possibilità di far tornare i Tempi Felici: soltanto un’umana potrà riportare il sereno e risvegliare la regina.

Tea non sa ancora come, ma al fianco dei suoi ormai amici, tenterà di riportare il sorriso su quella terra, la quale le regalerà una rocambolesca avventura degna dei romanzi che tanto ama leggere.

Quasi impossibile da credere, ma che lei vive con coraggio e passione.

Morten metterà numerosi intralci sul suo cammino grazie al suo braccio destro Wizard, ma la ragazza sul suo percorso troverà davvero tanti amici pronti ad aiutarla come il gufo Toot, la maga Soraya, il lepronte Marty e un affascinante centauro di nome Igor.

E la conclusione del romanzo ci sorprenderà con una formula magica che riuscirà a portarci una verità che tutti noi lettori appassionati conosciamo e la quale prende anche il nome da uno dei blog dell’autrice.

E’ proprio vero, ‘leggere è magia’, non ce lo dimentichiamo mai!

Questa autrice italiana emergente mi ha davvero fatto innamorare della sua storia e credo davvero che questo fantasy sia uno dei migliori che ho letto negli ultimi anni!

L’ho adorato, perché da perfetta sognatrice amo le favole e questa è una meravigliosa fiaba da narrare ad occhi aperti sia ai bambini, sia agli adulti che possiedono ancora un’anima da Peter Pan.

Una trama che sa unire avventura, mondi fantastici, personaggi singolari e tanti importanti valori come amore, coraggio e amicizia!

Ed è difficile trovare tutto questo in un libro! A volte nemmeno i grandi autori ci riescono, ma Miriam Mastrovito ci è riuscita in maniera eccellente!

Una lettura assolutamente da consigliare a tutti.

 

Francesca Ghiribelli

Recensione di ‘Petra Regia e la ricerca di Aran’ di Annarita Pizzo

 



TITOLO: “Petra Regia e la ricerca di Aran”
AUTORE: Pizzo Annarita
EDITORE: eDM (EGO di DAVID and MATTHAUS edizioni)
PAGINE: 224
ANNO: 2013
PREZZO: 19,90
CODICE ISBN: 978-88-98410-85-9

SINOSSI: In Petra Regia e la ricerca di Aran continua la saga della famiglia Artigton per il possesso del cristallo, fonte di tutta la magia.
Anche in questo secondo volume, come in Enelsin Artigton e la Petra Regia che dà il via alla storia, non mancano i colpi di scena che porteranno il lettore a vivere fantastiche avventure insieme ai protagonisti del libro. Ancora una volta sarà la magia a guidare Adrian, il Custode, insieme ai suoi più cari amici, nella ricerca della sua fedele amica, la Lumerpa, imprigionata dal Perfidus che, per nulla sconfitto come poteva apparentemente sembrare alla fine del primo volume, ritroverà il suo malvagio potere.
Lo scontro sarà acerrimo, qualcuno perderà o sembrerà soccombere, alcuni lasceranno la battaglia, altri ancora ritorneranno a credere, ma alla fine…
Per tutti gli amanti del genere fantasy e non solo!

Qui sul mio blog trovate la recensione sul primo romanzo
http://francescaghiribelli.blogspot.it/2013/05/recensione-di-enelsin-artington-e-la.html

PAGINA FB DEL ROMANZO DELL’AUTRICE
https://www.facebook.com/pages/Petra-Regia-e-la-ricerca-di-Aran/521904767907011?fref=ts

PAGINA DEDICATA ALL’AUTRICE
http://davidandmatthaus.it/annarita-pizzo

RECENSIONE

Dopo aver letto il primo libro, posso dire che questa volta l’autrice mi ha entusiasmato ancora di più,anzi addirittura secondo me questo secondo capitolo è stato meglio del primo.
Annarita Pizzo ha saputo continuare le trame della storia in maniera davvero emozionante e travolgente, posso dire che finalmente grazie a lei mi sono avvicinata al genere fantasy trovandolo davvero piacevole.
Ho ritrovato con delizia la stessa atmosfera del romanzo pieno di parole buffe e strampalate, nonché ovviamente scritto in modo scorrevole e con uno stile accattivante, ma la vera arte della scrittrice oltre a saper narrare bene, è quella di riuscire non solo a inventare una storia fantasy, ma soprattutto a creare con vero talento una dimensione fantastica tutta sua.
Un mondo fatato dai risvolti avventurosi, da elementi magici davvero insostituibili e dalle descrizioni così minuziose e create su misura per una dimensione magica che ci fa sognare.
Abbiamo ritrovato tutti i personaggi del primo capitolo, ma con nuovi colpi di scena e infine nella trama abbiamo rincontrato la magica speranza che il bene possa vincere sul male.
Troviamo il Custode ancor più coraggioso e temerario che ci insegna anche nella realtà di tutti i giorni a credere nella positività che c’è in noi e a riuscire a tirarla fuori attraverso tutti i ricordi preziosi e buoni che vivono racchiusi nel nostro cuore e che non ci abbandonano mai.
Mi sono innamorata degli insoliti personaggi che ha creato l’autrice come i barbapicco telegrafisti,i palifico meteus, le buffe filastrocche magiche, gli strani nomi degli incantesimi come remotisorbis e feromortis e molto altro ancora.
Un universo fantasioso e sorprendente che alla fine di questo secondo capitolo lascia ancora uno spiraglio per un seguito, almeno a parer mio.
Ho trovato la prima parte molto più teorica e la seconda parte del romanzo più movimentata e avventurosa, forse quella che ho amato di più.
Non voglio svelare troppo di questo libro, lascio la piacevole sorpresa ai lettori che dovranno scoprire cosa nasconde la misteriosa parola ‘Aran’.
Un’autrice assolutamente da scoprire, apprezzare e consigliare, la quale potrebbe benissimo diventare la J.K.Rowling italiana.


Francesca Ghiribelli.

Recensione di ‘Il quaderno’ di Marialuisa Moro

 

 

 


• Venduto da: Amazon Media EU S.à r.l.
• Lingua: Italiano
• Formato: Formato Kindle
• Editore: Marialuisa Moro (28 settembre 2012)

Sinossi
Un colpo di pistola e i membri di una famiglia dispersa da tempo si ritrovano, loro malgrado, faccia a faccia. Ma uno scritto trovato per caso li costringerà a riconsiderare se stessi e i loro rapporti interpersonali sotto una luce nuova.

"Andrea e Renate non passavano mai inosservate quando erano insieme.
Non solo erano gemelle monozigote, fabbricate con un unico stampo, ma anche dei tipi poco comuni [...] .
La madre pareva non aver lasciato nelle figlie alcuna impronta di sé; cedendo al loro padre la parte del leone, si era limitata a quella di fattrice.
Un padre che, al funerale, si era fatto uccel di bosco. In realtà nessuno sapeva dove rintracciarlo."


Recensione

Ancora una volta devo complimentarmi con l’autrice che ci ha mostrato con la storia di questo romanzo quanto sia emozionante poter rileggere e rivalutare scavando più a fondo la vita di una madre considerata dai vicini di casa e da tutti una donna dalla mente bacata e completamente sola.
La storia di una madre suicida per essere stata abbandonata dalla sua famiglia: un marito che amava alla follia e due figlie gemelle, le quali erano il tesoro inestimabile della sua vita.
Oltre alla drammaticità di raccontare un evento tragico, l’autrice intreccia tanti luoghi comuni in un romanzo che sa districare i suoi affascinanti accadimenti nel ritrovato incontro fra le due figlie, che dopo trent’anni si rivedono al funerale della madre.
Due sorelle che sono nate insieme e vissute divise,le quali non si sono mai parlate e conosciute veramente per quello che sono.
Renate anni prima ha rubato il fidanzato a sua sorella ed è scappata dalla famiglia per rifugiarsi in un agriturismo in Toscana insieme a lui.
Andrea da allora ha scelto di dedicare la sua intera vita allo studio e alla sua carriera di avvocato al fianco della zia Inge.
Jurgen,il padre delle due ragazze non si presenta neanche al funerale, ma si presenterà poco dopo rientrando come un temporale nella vita delle due figlie.
Andrea nonostante tutto lo ama, mentre Renate prova solo rancore e odio per un padre che è stato quasi invisibile.
In fondo, però leggendo le pagine di quel ‘quaderno’, diario delle memorie di sua madre, tutti si sentiranno veramente in colpa per aver abbandonato al suo destino quella meravigliosa donna.
In quel diario, del quale prima di allora nessuno ne conosceva l’esistenza, si può conoscere i lati di una persona mai realmente conosciuta, piena di amore, speranze e lotta contro quella tormentata malattia chiamata depressione.
Una malattia che le consumava l’anima e che non riusciva a sconfiggere del tutto, proprio per questo i protagonisti si sentiranno ulteriormente in colpa per aver lasciato una moglie e una madre in preda al suo delirio.
Forse se non se ne fossero andati, non si sarebbe mai veramente uccisa.
Sono tutti ‘se’ e ‘ma’ che resteranno per sempre e una cosa impareranno da quella donna: andare avanti cercando di non commettere gli stessi errori di un tempo.
I risvolti conclusivi di questo romanzo ci porteranno mano a mano a capire che a volte quello che un tempo ci ha tanto diviso in un futuro può inaspettatamente riavvicinarci.
E non tutto è perduto, se si ama realmente.
Una lettura consigliata a tutti coloro che vogliono emozionarsi e commuoversi.

 

Francesca Ghiribelli

Recensione di ‘Onyx’

 

di Jennifer L.Armentrout

 


 

 

Onyx (Onyx)

Jennifer L. Armentrout

Giunti Y

336 pagine

In uscita 29 Gennaio 2014

12,00€

 

Trama

 

Daemon Black ultimamente è cambiato: dolce, passionale, protettivo e addirittura geloso, sembra davvero prendere sul serio la relazione con Katy, che adesso è qualcosa di più di una bizzarra connessione aliena. E Katy? Ancora combattuta, non può più negare di esserne perdutamente innamorata. Però non è facile godersi una storia d’amore quando il pericolo è in agguato: una minacciosa presenza che viene da un altro mondo e nasconde segreti impensabili. Katy è sconvolta per aver appreso cose che non poteva lontanamente immaginare e l’improvvisa apparizione di qualcuno creduto morto non rende certo la situazione più semplice. Determinati a scoprire la verità sulla scomparsa di Dawson e della sua ragazza, Katy e Daemon si trovano ad affrontare una lotta di dimensioni cosmiche. Nessuno è ciò che sembra e i segreti nascosti per così tanto tempo reclameranno le loro vittime. A volte esistono nemici più forti dell’amore...Nel secondo, avvincente episodio della serie “Lux”, suspense, intrighi e passione sono... alle stelle!

 

Autrice

 

 

Jennifer Armentrout vive a Martinsburg, West Virginia. Quando non scrive, ama passare il suo tempo leggendo, lavorando all’aperto, guardando pessimi film sugli zombie, fingendo di scrivere mentre è fuori con il marito e il suo Jack Russel Loki. I suoi sogni sono quelli di diventare una scrittrice fin da quando nell’aula di Algebra passava il tempo scrivendo brevi racconti, il che spiega i suoi pessimi voti in matematica. Jennifer scrive libri young adult paranormal, science fiction, fantasy, e romance. Scrive anche romanzi Adult e New Adult con lo pseudonimo J. Lynn.

 

Citazione dal libro

 

«Scommetto che entro la fine dell'anno confesserai di essere follemente, totalmente, irrimediabilmente...».
«Ti piacciono gli avverbi?» Avevo le guance in fiamme.
«Irrevocabilmente?»
«Almeno sai cos'è un avverbio, non immaginavo» borbottai sbuffando.
«Smettila di distrarmi, Kitty. Entro la fine dell'anno, confesserai di essere follemente, totalmente, irrimediabilmente, irrevocabilmente innamorata di me». Soffocai una risata, sconvolta.
«E che mi sogni, anche.» Mi lasciò il braccio e si mise a braccia conserte. «Scommetto che confesserai anche questo. Forse mi mostrerai persino il quaderno in cui hai scritto il mio nome circondato da cuoricini...».
«Oh, ma per favore...»
Daemon mi fece l'occhiolino. «Ti sfido».

 

Recensione

 

Uno dei più attesi seguiti di una saga davvero meravigliosa e seducente in ogni sua pagina.

Non vedevo l’ora di leggerlo e non appena mi è stato possibile l’ho divorato emozionandomi parola dopo parola!

E devo dire che questo terzo libro mi è piaciuto molto più degli altri, forse per l’evoluzione degli eventi che affianca l’affascinante attrazione tra i due protagonisti.

Come sempre ho adorato la figura che l’autrice ha dato a Katy, simpatica e dolce booksblogger, che tempesta la casa di libri ovunque, ma soprattutto mi ha fatto estremo piacere che la scrittrice abbia dedicato questo libro ai blogger di libri di tutto il mondo.

Un pensiero molto carino e raro da trovare come dedica da parte dell’autore.

Ma torniamo alla trama saliente del romanzo, ci emozioniamo ancora una volta nel vedere come il legame tra Katy e Daemon si rafforza, ma non solo per la forte attrazione che provano, ma proprio perché la ragazza adesso si sente cambiata interiormente e fisicamente per essere entrata irrimediabilmente in contatto con i Luxen.

Dovrà combattere contro i sentimenti che prova per Daemon, non riuscendo ad ammettere a se stessa che in fondo si fida di lui, ma non riesce a lasciarsi andare.

A rendere tutto più complicato vi sarà l’arrivo di un nuovo alunno nella sua scuola di nome Blake, il quale è finalmente un ragazzo normale e Katy sentirà il bisogno di approcciarsi con qualcuno simile a lei, ma non tutto è ciò che sembra.

Per rendere ancora più critica tutta la situazione, nella vita della ragazza entrerà a far parte anche Will,  la nuova fiamma della madre. E per Katy ovviamente sarà complicato riuscire a vedere la mamma a fianco di un uomo diverso dal suo defunto padre.

Considero la trama di questo libro nettamente superiore alle altre, perché l’autrice ha saputo finalmente creare uno stile paranormal e romance assolutamente alla pari e veramente magnetici.

Un amore adolescenziale sognante e combattuto, la travolgente figura paranormale aliena della storia e una sana e scorrevole ‘action’ rendono il tutto perfetto e irresistibile.

Mi è piaciuto il netto cambiamento della figura caratteriale di Katy, che da Obisidian, in cui era una ragazza molto più semplice e sbarazzina, qui sembra che il suo essere solo una adolescente maturi crescendo a fianco della difficoltà della situazione in cui improvvisamente si trova.

Io però fossi in lei mi lascerei molto più andare di fronte ad un alieno così figo, ma in fondo è proprio l’aspettativa delle scene d’amore dei due che ci lascia con il fiato sospeso.

Mi è piaciuta molto la scena in cui Katy fa una video recensione di un libro letto e Daemon partecipa con il suo modo di fare da classico ‘bello e dannato’.

In questo terzo libro Daemon però si dimostra da un lato ancora irritante, ma dall’altra ammorbidisce il suo lato da tenebroso con gesti di infinita dolcezza che sconfinano in un sentimento chiamato amore.

L’ultima parte del libro è molto più piena di azione rispetto ai precedenti capitoli e da lì l’autrice ci fa intuire come possa già aprirsi il quarto libro, Opal.

E il finale ci farà commuovere e tirare un sospiro di sollievo sul destino di un personaggio che ormai era dato per scomparso.

Ma non vi svelo nulla, perché dovete assolutamente leggere questa saga!

Diverte, emoziona, fa ridere, sorridere e alleggerisce la quotidianità facendo sognare anche noi di avere un alieno così figo magari nascosto nell’armadio!

Non sto nella pelle all’idea di poter leggere il prossimo seguito!

 

 

Francesca Ghiribelli

Recensione di ‘L’età di mezzo’

 

 

di Marialuisa Moro

 


 

 

 

Dettagli prodotto

  • Copertina flessibile: 245 pagine
  • Editore: Nuovi Autori (1 gennaio 1900)
  • Collana: Narrativa
  • ISBN-10: 887568264X
  • ISBN-13: 978-8875682644

 

 

TRAMA

 

Fede rinuncia alla propria carriera professionale per dedicarsi alla famiglia: due figli e un marito medico di grande fama, con una grande dote che lo rende capace di diagnosticare, quasi sempre senza margine di errore, le malattie dei propri pazienti. Il ménage, con il trascorrere degli anni, fa di Fede una donna insoddisfatta e nevrotica, soffocata dall'esigenza di destreggiarsi fra le necessità incombenti: dei figli che anelano alla propria libertà, dei propri genitori, persone autoritarie e "tutte d'un pezzo", e di un marito che gode dei propri spazi. La crisi matrimoniale è prevedibile, ma ad aggravare l'equilibrio psicologico di Fede concorrono le scelte di vita dei figli: Marco parte per gli Stati Uniti e dichiara, dopo una dolorosa delusione d'amore, di aver trovato conforto in un compagno e Andrea che, iscritto all'Accademia di Arte Drammatica, vede morire la fidanzata Carolina in un incidente d'auto e trova consolazione nella droga. Angelo prende coscienza delle proprie responsabilità di padre aiutando Andrea a ritrovare se stesso. L'incontro con Padre Paolo farà del ragazzo un missionario laico in Brasile. Anche Marco dopo aver vissuto esperienze di coppia con diversi ragazzi incontra un prete che lo aiuta a capirsi e, grazie anche a lui, conosce Pauline dalla quale aspetta un figlio. Tra mille difficoltà vince la famiglia, che nonostante tutto resta unita e si proietta in un futuro che si materializzerà con la nascita del figlio di Marco e Pauline.

 

RECENSIONE

 

E’ il secondo libro dell’autrice che leggo e mi sento sempre più attratta dalla sua scorrevolezza, dall’incisiva attenzione che mette in ogni storia che crea, dando sempre più rilevanza ai personaggi della storia.

Di solito oggi si incontrano sempre più spesso trame dispersive, libri narranti le solite argomentazioni, ma devo dire che mi ricredo sempre più sovente sugli autori emergenti e anche in questo caso è doveroso dire che sia un vero peccato che molti talentuosi scrittori rimangano in ombra per dare spazio ad altri famosi, ma molto meno meritevoli.

A differenza del primo libro che lessi di quest’autrice, il quale era un giallo, qui noto come il suo stile pieno e ricco di talento riesca a destreggiarsi bene in altre vesti.

Una storia da una trama che apparentemente può sembrare simile alle altre, ma non è così, perché trovo che abbia narrato un romanzo originale e impreziosito dalle vicende di una famiglia, la quale ricalca molti denominatori comuni con la nostra vita di tutti i giorni.

Non voglio rubare troppa sorpresa al lettore, così ho messo una breve trama del libro, ma insisto a spingere giovani e adulti a soffermarsi su questa autrice che ci mostra quanto l’essere umano per quanto provi a creare una famiglia perfetta poi nel suo ‘io interiore’ sia una creatura imperfetta piena di difetti e dubbi.

Già, perché per quanto cerchiamo di apparire molto spesso ciò che non siamo, alla fine viene sempre fuori anche il peggio di noi, o addirittura in altre situazioni nascondiamo per paura il meglio e tiriamo fuori solo il peggio.

Spesso e volentieri ci roviniamo con le nostre stesse mani,facendo soffrire volontariamente o involontariamente gli altri, ma viviamo per proteggere la cosa a cui più teniamo: la famiglia.

Il bene per i figli è sempre quello più prezioso che ci porta a rinunciare a quello che vogliamo o a metterci alle spalle anche ciò che da giovani ci sembrava quasi impossibile da sopportare o accettare.

L’autrice ci espone la famiglia in tutti i suoi alti e bassi, mostrando con veridicità i suoi innumerevoli difetti e quindi il lato peggiore senza nascondersi in stupide apparenze, ma sono felice che alla fine esalti ancora una volta la bellezza più grande che possiamo possedere e dovremmo custodire gelosamente.

 

Francesca Ghiribelli.

 

Recensione ‘La maschera nera’ di Virginia Mandolini

 




Titolo: La maschera nera
Autore: Virginia Mandolini
Editore: Selfpublishing
Prima edizione: novembre 2012
Pagine: 474
Prezzo: Brossura - € 18,00

TRAMA

Nicol è figlia di un ricco imprenditore italiano e frequenta l’ultimo anno di un liceo scientifico a Roma. Un giorno viene rapita e portata in un castello in Irlanda, dove conosce Manuel, il capo dei rapitori.
Manuel entra nella cella in cui è stata legata Nicol con l’intenzione di violentarla (segnatevi questo punto perché poi ci ritorneremo). Mentre sta per compiere il gesto, dettato dall’intenzione di portare a termine un piano che inizialmente rimane misterioso, viene bloccato dallo sguardo implorante della ragazza e da quel momento in poi il loro rapporto cambia. Manuel inizia a prendersi cura di Nicol, che smette di essere un ostaggio, e giorno dopo giorno tra i due nasce un sentimento profondo.
Proprio in virtù di questo amore, Manuel decide di liberarla, compromettendo la fiducia che i suoi complici avevano riposto in lui.

L’AUTRICE

Virginia Mandolini è nata il 2 Maggio 1972 a San Benedetto del Tronto (AP). “La maschera nera” è il primo romanzo che ha deciso di pubblicare. Insegnante elementare nella scuola primaria “Alfortville” nell’ ISC SUD della sua città da diversi anni, fin da bambina scriveva racconti e brevi romanzi.

PAGINA FB DELL’AUTRICE
https://www.facebook.com/pages/La-mascheranera-Romanzo/372743149513319 

RECENSIONE

Il titolo mi ha subito affascinato e prima di leggere il libro che ho ricevuto gentilmente autografato dall’autrice, ho potuto conoscere Virginia Mandolini tramite facebook. E’ una persona deliziosa e davvero gentile.
E ora dopo aver letto il suo romanzo posso affermare di aver confermato la mia idea attraverso il suo modo di scrivere ed emozionare.
Un romanzo unico nella sua sensibilità, nel suo romanticismo, ma anche nella veridicità di una storia dai toni originali e assolutamente odierni.
Il libro si divide in tre parti: tutto inizia narrando la figura di Nicol,una splendida ragazza metà italiana e metà brasiliana e il suo improvviso rapimento da parte di una banda di rapitori, mentre si reca al collegio dove studia.
Manuel, capo della banda, è deciso a violentarla, scopo per cui ha organizzato tale rapimento.
Il tutto per vendicarsi di Carmine,il ricchissimo padre di lei.
L’autrice oltre a scrivere una storia vera, romantica e femminile, è riuscita a dare al romanzo anche un risvolto noir, creando un originale passato da criminale sulla figura del padre di Nicol.
Senza tralasciare l’ottima trilogia di ambientazione tra Irlanda, in cui si trova il maniero, dove è rinchiusa Nicol; poi Roma, città dove studia e abita la ragazza e il Brasile, luogo natale di entrambi i protagonisti.
Cosa c’è di magico in questo libro è l’atmosfera romantica e dolcissima dalle vene quasi poetiche creatasi fra i due ragazzi, come una straordinaria ‘sindrome di Stoccolma’, che la prigioniera prova nei confronti del suo carceriere.
Il ragazzo appena si accorge che Nicol è spaventata e tumefatta dalla violenza inflittale dai suoi uomini, inizia a provare per lei un sentimento di pietà e benevolo affetto.
Manuel la consola, la fa divertire, le prepara da mangiare e riesce perfino a crearle un piccolo bagnetto nella sua prigione quotidiana.
Gesti nella malvagità odierna, di cui tutti giorni abbiamo prova nei fatti di cronaca, che in questa storia sembrano riscattarsi con l’amore che ancora il cuore umano può possedere in fondo a sé.
I ragazzi si accorgono ogni giorno di più di non poter fare l’uno a meno dell’altra. Per Nicol sarà un vero dolore dover rinunciare al suo stato di prigioniera, quando il ragazzo spinto da un forte sentimento per lei deciderà di ribaltare le sorti salvandola e mettendo da parte tutto il rancore e la rabbia che prova verso il padre della ragazza.
Carmine in passato per aumentare ancor più la sua avidità ha commesso dei crimini nei confronti di molte famiglie povere abitanti nelle favelas brasiliane, fra cui vi è anche la famiglia di Manuel.
Il loro amore sarà duramente messo alla prova dal padre di Nicol e dalle vicissitudini che si evolveranno nel corso della storia.
I due protagonisti totalmente diversi l’uno dall’altro ci dimostrano ancora una volta come due mondi totalmente opposti possano amarsi di più proprio per la loro diversità arrivando a non riuscire a rinunciare al loro legame.
Nicol, ragazza di estrazione sociale più che benestante e Manuel, ragazzo di umili origini rimasto orfano e adottato da due estranei che nella vita ha dovuto lottare per tutto cercando di cancellare il dolore per le sue numerose e importanti perdite.
Fin da subito Nicol scopre di amare Manuel e da sempre non si arrenderà mai nell’amarlo, mentre il ragazzo sarà sempre più volte scosso dal dubbio di lasciarsi andare davanti a quel potente sentimento mai provato prima. E si chiederà se davvero varrà la pena accantonare tutto il passato e il dolore provato per averla.
Questo libro ci stupisce, ci emoziona, ci commuove e ci fa sognare, perché ambientando una storia d’amore così profonda e romantica dai risvolti quasi impossibili in un contesto odierno e attuale, ci spinge a sperare che l’amore sia ancora una volta il vero vincitore della vita.
La scrittrice ha uno stile fresco, vincente e davvero scorrevole, perché nella sua chiarezza tramite le descrizioni ci fa entrare letteralmente nei vari luoghi e nei diversi stati d’animo della storia.
Una penna emergente che mi ha sorpreso e intensamente emozionato.
Spero che al più presto ci regali un’altra chicca da leggere!
Una lettura consigliata per chi ama sentir raccontare la realtà di tutti i giorni dipingendo con romantica e dolce poesia una storia d’amore quasi d’altri tempi. Una carezza che ti culla in ogni pagina facendoti sognare che l’amore vero ed eterno possa ancora esistere.

Francesca Ghiribelli.

Recensione: Senza Fine di Kiersten White

 

 

 

 


Titolo: Senza Fine
Autore: Kriesten White
Editore: Giunti Y
Pagine: 432
Prezzo: 14,50€

Trama
Nonostante gli innumerevoli tentativi di vivere una vita normale, Evie, la ragazza che ha il dono di vedere i mostri e gli esseri sovrannaturali, non riesce proprio
a fare a meno di cacciarsi nei guai.
Inaspettatamente, l’Agenzia Internazionale per il Contenimento del Paranormale la richiama per una missione importantissima e, come se non bastasse, Evie scoprirà di essere la prescelta per salvare da un oscuro destino il mondo degli umani e quello del sovrannaturale.
Un ex fidanzato fata, un’amica vampiro e un drago che fruga nella spazzatura sono solo alcune delle vecchie e nuove conoscenze che accompagneranno Evie nella sua ultima, rocambolesca, indimenticabile avventura. Per fortuna lo splendido vestito da sera regalatole dal ragazzo più bello dell’universo paranormale si intona perfettamente al suo inseparabile taser rosa!

RECENSIONE

Senza Fine è l'ultimo libro della trilogia Urban Fantasy YA "Paranormal" iniziata con Paranormalmente seguito da Caccia alle fate!
Una lettura leggera e soprattutto consigliata per l’estate e sinceramente mi sarei aspettata veramente molto di più da questo terzo e conclusivo capitolo!
Premio ovviamente il lato ironico e comico che l’autrice usa sempre nel suo stile fresco e scorrevole, ma ad essere davvero sinceri la storia in sé nei primi capitoli l’avevo trovata abbastanza carina e creativa, però in questo ultimo libro riassumendo il succo della trama si potrebbero togliere gran parte delle mini e inutili storie create al suo interno.
Per l’ennesima volta Evie, con le sue stranezze da metà umana e metà Figlia del Vuoto, ci accompagna fra ripetuti portali di fate per vedersela di fronte ad un AICP sempre più sospetta e misteriosa.
Tutti vogliono che salvi l’umanità da tutti i paranormali, che per sbaglio in passato hanno aperto un portale e sono rimasti intrappolati nel nostro mondo senza riuscire più a liberarsi.
Ovviamente ci sono state le dovute conseguenze anche per gli umani, che sono stati influenzati dal potere delle fate anche negativamente.
Devo dire che l’autrice ha molta fantasia, perché in fondo usare l’idea dell’uso della mollica di pane per riuscire a disintossicare gli umani dal potere delle fate, non è davvero male! E tutto sommato il finale non mi è del tutto dispiaciuto! Anche se le scene, le descrizioni sono alquanto ripetitive e i personaggi a volte poco dinamici e oziosi.
Evie insomma si ritroverà di nuovo al fianco di Preston, della sua amica vampiro Arianna, di quel diavoletto-angioletto di Jack, della sua nuova amica umana Carlee e del suo ex fidanzato fata, Reth.
Quest’ultimo forse sarà uno dei pochi a non annoiarci troppo e a non smentirsi mai.
Davvero carino il finale per i due innamorati e molto commovente per Vivian, la sorella di Evie, anche lei figlia del Vuoto.
Nuove e abbastanza piacevoli le figure della Regina Nera e della Regina Bianca, che finalmente si scontreranno faccia a faccia.
Un libro che consiglio a chi ha letto i precedenti due capitoli per dissetare la curiosità sul finale della saga e per chi vuole strapparsi un sorriso ad ogni riga che legge! E un romanzo ovviamente per chi è incuriosito dalle fate!


L'Autrice:

 


Kiersten White è nata in Utah, ma vive a San Diego con il marito e i figli. Affascinata dal mondo dei teenager, autoironica sulla sua bassa statura, ed estremamente spiritosa, l’autrice ha regalato ai lettori questa esilarante trilogia comico-paranormale.
La Giunti Y ha pubblicato l'intera serie Paranormalcy che segue le avventure di Evie.

Recensione: Goddess, di Josephine Angelini

 

 

Titolo: Goddess - Il destino della dea (Starcrossed #3)
Autore: Josephine Angelini
Editore: Giunti
Collana: Y
Pagine: 416
Prezzo: EUR 16,50

 

TRAMA

 

"Dopo aver accidentalmente liberato l’intero pantheon della mitologia greca dall’esilio sull’Olimpo, Helen deve riuscire a imprigionare di nuovo tutti gli dèi senza scatenare una guerra che potrebbe essere devastante. Ma l’ira divina è violenta, così come la sete di sangue. I poteri di Helen sono aumentati e al tempo stesso è cresciuta la distanza fra lei e i suoi amici di sempre. Un oracolo infatti rivela che il male si è insinuato fra loro: c’è un traditore nella sua cerchia e i sospetti ricadono proprio sul bellissimo Orion. Helen, combattuta fra l’amore per Orion e quello per Lucas, sarà costretta a prendere difficilissime decisioni, nel disperato tentativo di evitare uno scontro finale fra dèi e mortali.
Il suo destino si sta per compiere, mentre una feroce battaglia si avvicina inesorabile. Solo una dea potrà sorgere per salvare il mondo: è scritto nelle stelle.
Passioni, guerre, sconfitte e vittorie si intrecciano magistralmente in questo avvincente capitolo finale di una trilogia che è già diventata un mito."

 

Riuscirà l'amore a sconfiggere il destino?

 

DAL LIBRO

«Helen percorse con le dita la cicatrice sul petto di lui, e poi aprì la mano come per appropriarsi del corpo di Orion. Lui chinò la testa e la baciò, portandola con sé sotto l’onda che sopraggiungeva. Helen non ebbe il tempo di spaventarsi: era troppo impegnata a godersi quel bacio. L’ unica cosa a cui riusciva a pensare era quanto fosse incredibile quel momento. Incredibile. Ma sbagliato.»

 

“Una saga indimenticabile, meravigliosa.”
—Lauren Kate, autrice di FALLEN

 

RECENSIONE

 

Rispetto alle date di pubblicazione mi sono avvicinata con netto ritardo a questa saga, ma ora che ho concluso il terzo libro, devo ritenermi brillantemente soddisfatta della sua lettura.

A differenza dei primi due capitoli, quest’ultimo è molto più ricco di trama e azione, dove il senso di tutta la lunga epopea, che l’autrice ha riadattato ai giorni nostri districa piano piano i suoi nodi venendo al pettine.

Credo fermamente che la bravura dell’autrice sia inimitabile, perché non avevo mai ritrovato in altri libri una simile bravura attraverso le sue mirate conoscenze sulla leggendaria storia greca, riuscendo a far assomigliare ogni nuovo personaggio della vicenda ad ogni antico volto epico della Guerra di Troia.

La Angelini riesce straordinariamente con stile narrativo impeccabile ed estro creativo a far assomigliare fisicamente e caratterialmente ogni personaggio che incontriamo ad ogni meraviglioso eroe dell’antica Grecia, facendoci sognare ed emozionare.

Devo dire che attraverso questa saga fantasy è riuscita a far avvicinare a questo periodo storico anche chi, come me, non conosceva completamente tutta la storia che ruotava intorno al più grande conflitto leggendario di tutti i tempi.

Negli studi scolastici mi era piaciuto leggere molti passi dei grandi poemi greci, ma con questi tre libri sono riuscita veramente ad appassionarmi e ad approfondire l’argomento, pur sempre riflettendolo attraverso gli occhi della fantasia creativa di chi lo ha scritto.

Non voglio svelare troppo sulla trama di questo terzo capitolo, nonché epilogo, perché chi non l’avesse ancora letto e ultimato, deve restarne sorpreso e appassionato nella diretta lettura.

Posso dire, però che Helen dovrà vedersela con un esteso gruppo di dei sparsi sulla Terra, intenzionati a far pagare un’antica e crudele vendetta all’intera umanità.

Soltanto il gruppo di Discendenti, fra cui Helen e molti dei suoi amici già incontrati nei capitoli precedenti, potranno avere il potere di cambiare gli eventi.

Helen, la più potente, insieme al loro aiuto riuscirà veramente a impedire il pericolo imminente e a sconvolgere il corso degli eventi?

Ce la faranno a capovolgere almeno stavolta lo spietato destino che un’imminente nuova Guerra di Troia porterà?

Ho notato che in questo capitolo l’azione ha movimentato la trama e l’epilogo. Ogni personaggio non è mai tralasciato, ma tutti partecipano animatamente alla storia con risalto alla vicenda stessa.

Ciò che darà importante evoluzione al tutto sarà l’errore compiuto sulla vera paternità di Helen, un po’ in fondo c’era da immaginarselo, e leggendo questo ultimo episodio, pagina dopo pagina, si capirà di quanto sia essenziale conoscere la verità per svelare la vera identità della protagonista, nonché il suo antico e irrinunciabile amore per Lucas, come Elena di Troia aveva per Paride.

Molto carino e ben creato il presunto triangolo amoroso tra Helen, Orion e Lucas.

Poi l’autrice ci sorprenderà con un’unione molto curiosa e inaspettata tra Orion e Cassandra, il cui nesso sarà ben compreso andando a scovare la mitica storia greca.

Una new entry sarà la curiosa figura della sirena di nome Andy, la quale troverà anche lei in seguito il segreto e antico amore della sua vita.

L’autrice in questa intrigata tela di personaggi, nonostante tutto, è riuscita a districarsi molto bene e a concluderla facendoci sorridere ed emozionare.

In fondo, mi mancheranno i suoi personaggi, ma spero vivamente che al più presto ci delizi con una nuova opera libresca.

Una lettura da consigliare per chi ama la leggendaria storia greca e per chi ama ancora sognare ad occhi aperti di vivere in un’altra dimensione.

 

Francesca Ghiribelli.

 

Recensione di ‘Obsidian’

di Jennifer L. Armentrout

 

 

 

 

 

Pagine: 336 €
Prezzo: 12,00
Editore: Giunti (Y)
Genere: Young Adult, Paranormal, Science Fiction, Supernatural

 

 

Trama

 


Katy, una book blogger diciassettenne, si è appena trasferita in un paesino soporifero del West Virginia, rassegnandosi a una noiosa vita di provincia. Noiosa finchènon incrocia gli occhi verdissimi e il fisico da urlo del suo giovane vicino di casa: Daemon Black è la quintessenza della perfezione. Poi quell’incredibile visione apre bocca: arrogante, insopportabile, testardo e antipatico. Fra i due è odio a prima vista. Ma un giorno Daemon salva Katy da un’inspiegabile aggressione, bloccando il tempo con... un flusso sprigionato dalle sue mani. Sì, il ragazzo della porta accanto è un alieno. Un alieno bellissimo invischiato in una faida galattica, e ora anche Katy, senza volerlo, c’è dentro fino al collo. L’unico modo per sopravvivere è stare incollata a Daemon. Sempre che lei non lo uccida prima...

 

 

 

 

L’autrice



 

 

J.L. Armentrout autrice bestseller di USA Today, vive in un paesino del West Virginia, proprio dove è ambientata la serie “Lux”, inaugurata dal grande successo di Obsidian. È una scrittrice molto versatile e scrive anche apprezzati romanzi per adulti. Per Giunti usciranno tutti gli episodi della serie “Lux”: Shadows, Opal e Onyx.

 

Recensione

Sono rimasta letteralmente affascinata da questo libro, mi è piaciuto ancora di più del prequel. Per chi ama il paranormal romance negli YA, questo romanzo deve essere nella vostra wishlist per forza!

Diciamo che la trama all’apparenza sembra sempre la stessa, ma sarà l’introduzione di nuove creature paranormali come gli alieni a renderla irrinunciabile da leggere e da vivere.

Io stessa che da sempre non amavo questo genere di esseri e come la protagonista, credevo fossero solo insetti verdi e giganteschi appositamente creati per divorare la specie umana procurando la sua estinzione, invece fra le righe di questo romanzo mi sono ricreduta e credo di aver cambiato idea completamente!

E se fossero degli esseri di luce con uno sguardo magnetico e un fisico celestiale?

Ben vengano! E ho trovato davvero positivo il fatto che nonostante Daemon, il protagonista, sia il solito bello e dannato, riesca ad avere in fondo anche un cuore umano, anzi forse molto più generoso degli umani stessi.

L’autrice ha avuto la capacità di rendere originale una storia che all’apparente trama potrebbe sembrare la solita zolfa adolescenziale e sentimentale. Questo è il suo vero talento, perché quando leggevo il romanzo mi sembrava di essere uno spettatore presente fra i protagonisti, vivendo l’irresistibile fascino dei dialoghi un po’ chick-lit  fra Daemon e Kat.

Quella seducente attrazione a livello ormonale che trasuda dal libro e che ci fa emozionare alla grande! Quel dialogo che lascia sognare per un secondo e dopo un attimo ti riporta alla realtà, ma facendo trasparire quanto sia tangibile il sentimento che esiste in fondo al cuore dei protagonisti.

Kal, una books blogger di diciassette anni, molto schiva e timida all’apparenza, un genere di ragazza un po’ riservata e anticonformista, che quando si ritroverà di fronte Daemon capirà che la vita vissuta è molto meglio di quella letta nei libri.

Kat si è trasferita in Virginia, a causa della morte di suo padre: lei e sua madre vogliono lasciarsi alle spalle un po’ di tutta quella sofferenza per l’improvvisa perdita. E questo paesino, al confronto dell’incantevole Florida, dove hanno sempre vissuto, all’inizio le lascerà un po’ spiazzate, ma alla fine non sarà poi così male viverci.

Dal momento in cui Dameon e sua sorella Dee entreranno nella sua vita, Kat diventerà improvvisamente un’altra persona.

Prima era sempre rinchiusa nella sua camera ad aggiornare il suo blog e a recensire libri, ma adesso capirà cosa si è veramente persa là fuori.

Dee diventerà la sua migliore amica e sembra essere un uragano di energia in persona.

Kat si sentirà osservata dagli altri quando si trova in compagnia dei fratelli Black e alcuni comportamenti dei due ragazzi quasi paranormali la insospettiranno, ma soltanto quando sarà vittima di una misteriosa aggressione e gli eventi non saranno più così casuali e legati da troppe coincidenze, allora scoprirà la vera identità di chi le sta accanto.

Devo dire che mi sono molto rispecchiata nella protagonista, perché anche io, come lei amo leggere libri e come lei adoro scrivere recensioni e postarle sul mio blog: in questo la scrittrice ha dato vita a qualcosa di nuovo in questo personaggio femminile, regalandole questa specie di ‘lavoro’, adesso molto in voga, ma preso poco in considerazione come la books blogger.

 

Ecco una citazione simpatica che adoro:

 

 

Con gli occhi di tutti ancora puntati addosso, si sporse ancora di più sul banco e mi disse: «Indovina?».
«Cosa?»
«Ho dato un’occhiata al tuo blog.»
Oh – Madre – Santissima. L’aveva cercato? E, cosa ancora più incredibile, l’aveva trovato!? Era googleabile? Che figata pazzescaaa! «Cos’è, adesso ti metti a spiarmi?»
«Nei tuoi sogni, Kitty.» Poi sorrise, compiaciuto. «Ah, dimenticavo, di quelli sono già il protagonista.»
«Incubi, Daemon, incubi.» Lui mi sorrise e stavo quasi per ricambiare, quando fortunatamente il professore iniziò a fare l’appello spezzando la magia. Mi girai, sospirando.
Daemon ridacchiò.
Da Obsidian

 

 

Ho adorato questo romanzo che nella sua semplicità sa essere originale e irresistibilmente attraente. L’ho letto in pochissimo tempo e nonostante la storia apparentemente scontata, non ho saputo togliere gli occhi dalle sue pagine capitolo dopo capitolo.

Il fattore che attrae di più nella sua lettura è l’ironia della protagonista e le continue scaramucce ‘botta e risposta’ con il figo di turno, Daemon Black.

Forse è proprio la diversità di personalità dei due protagonisti a confermare la teoria che ‘i due opposti si attraggono’.

La figura maschile di Daemon è davvero quella del tipico ragazzo arrogante e ‘piacione’,ma adoro l’evoluzione del personaggio di Kat, che alla fine si dimostra un tipo tenace e altrettanto all’altezza dell’irresistibile ‘tira e molla’ di Dameon.

Un libro assolutamente da amare. Attendo con impazienza l’uscita di ‘Onyx’, il seguito.

 

Francesca Ghiribelli.

 

 

Recensione

 

‘I prigionieri

 

dell’acqua’

 

Di Marialuisa Moro


 

 

·  Formato: Formato Kindle

·  Dimensioni file: 76 KB

·  Lunghezza stampa: 53

·  Editore: Marialuisa Moro (12 dicembre 2012)

·  Venduto da: Amazon Media EU S.à r.l.

·  Lingua: Italiano

 

Sinossi

Un banale giro turistico in pullman, complici le condizioni meteo, si trasforma in un incubo.

«I capelli fluttuavano a ciocche sulla superficie come vermicelli irrequieti, in contrasto con l’immobilità del resto. Quei capelli ossigenati di un giallo improbabile, chiazzati di ciocche scure che tante volte aveva osservato, critica, la camicetta marrone col collo smerlettato stile ottocento che trovava di pessimo gusto… Non era altri che Marzia.»

 

Recensione

 

Un’autrice emergente che ho scoperto su facebook, ma che ora ho imparato ad apprezzare. Sicuramente leggerò altri dei suoi tanti libri già scritti e pubblicati, devo dire che ho trovato questo breve giallo molto scorrevole, anche se ovviamente da tale genere, mi sarei aspettata molta più suspance e miglior descrizione in ambito di scene del crimine e personaggi. Nonostante tutto, però nel suo breve svolgimento ho riscontrato una storia originale, intensa e che cattura il lettore pagina dopo pagina. Una vicenda in toni gialli che ci accomuna ai nostri giorni: mi è piaciuta molto l’ambientazione del contesto e ho trovato davvero azzeccato il titolo. I numerosi personaggi mi hanno ricordato un vago tentativo dell’autrice a voler simulare lontanamente la trama de ‘I dieci piccoli indiani’ di Agatha Christie. Un morto iniziale seguito da una lunga serie di omicidi, il cui colpevole deve essere per forza annoverato tra gli unici superstiti all’alluvione.

Tutti incolpano tutti e ognuno vede l’acerrimo nemico nell’altro per poi farci giungere ad una conclusione un po’ sbrigativa, ma con il sapore di un acre finale, il quale ci dimostra quanto l’umanità può essere cattiva e crudele con il prossimo.

Una lettura assolutamente da consigliare.

 

Francesca Ghiribelli.

RECENSIONE di Prigionia mortale

di Chiara Cilli

 

 

 

Titolo: Prigionia Mortale (La Regina degli Inferi #2)

Autore: Chiara Cilli

Editore: Lulu.com (brossura) Narcissus.me (eBook)

Data d’uscita: settembre 2013

Pagine: 243

Genere: fantasy adult

Prezzo: 10.90 € (brossura, Lulu) 4.99 (eBook)

 

Trama

Rapito da Deshre, Dea della Morte che si è impossessata del corpo di Morwen, Galadir viene rinchiuso nella prigione del Castello di Vivar. Schiavo della follia sadica della donna, il Principe è costretto a combattere per il suo divertimento. Giorno dopo giorno viene torturato dalla Dea, giacché restio a uccidere per il suo volere. Tuttavia, il filo sottile che lo lega a Deshre è costantemente in bilico tra odio e attrazione, e anche il più truce degli sguardi genera tra loro un’energia carica di erotismo che rischia di far perdere il controllo non solo a lui, ma anche a lei, che più cercherà di spezzarlo, più temprerà il guerriero che riposa nel giovane. Deciso a sopravvivere per sconfiggere Deshre, Galadir dovrà accettare la propria sorte e sopprimere l’amore per Morwen, poiché lui è il solo che può impedirle di vendicarsi delle divinità che la disprezzano... ed è il solo che può ucciderla.

Il momento è arrivato.

La prigionia ha inizio.

Il destino di Penthànweald è nelle mani del Principe Galadir.

 

Recensione

Devo dire che non avevo ancora scoperto questa autrice e non ho ancora letto il primo libro della saga, però subito la storia mi ha affascinato. Non sono un’accanita amante di questo genere di romanzi, ma questo suo stile accattivante, anche crudo a volte nelle descrizioni, ha quella sana e movimentata action, la quale non guasta mai.

Non ho avuto grandissimi problemi ad entrare nella storia del romanzo, peccato che mi ha lasciato con la bocca un po’ amara il finale, perché speravo che ci fosse qualcosa di ben più definito e in parte conclusivo sull’amore combattuto fra i due protagonisti. Ma si sa, è sempre il secondo capitolo di una saga e l’autrice lascerà il posto ad altri seguiti per suggestionare il lettore lasciandolo con il fiato sospeso.

Inutile e davvero quasi controproducente svelare parte della trama con una recensione troppo dettagliata, perché raccontando tutto di questo romanzo, si rovinerebbe la curiosità del prossimo lettore.

Complimenti alla scrittrice che ha saputo con maestria creare un romanzo con protagonista un amore quasi impossibile tra un umano e una dea.

Uno stile dalle linee tenebrose e gotiche, ma anche affascinanti e misteriose. Una grande figura carismatica tutta iniettata nel personaggio di Deshre, una dea tanto temibile, quanto dannatamente bella e seducente.

Tutto inizia con la lunga e tormentata prigionia, sotto le grinfie di Deshre, dea della morte che ha preso le sembianze di Morwen, Regina degli Inferi e indimenticabile amore di Galadir, Principe di Thera, la Terra degli Uomini. Galadir dovrà sopportare violente prove dimostrando una resistenza fisica allucinante.

Fra loro vi è acerrimo odio che li lega indissolubilmente da un’attrazione quasi letale. Questo particolare così piccante e travolgente scioglierà i nodi della storia capitolo dopo capitolo tenendoci sospesi in una Terra Oscura.

Un romanzo da leggere e un’autrice assolutamente da seguire.

 

Francesca Ghiribelli.

Recensione Shadows’

di Jennifer L. Armentrout

 

 

 

 

 

Shadows (Shadows)

Jennifer L. Armentrout

Giunti Y

240 pagine

In uscita 6 Novembre 2013

12,00€

 

Trama

 

L’ultima cosa che Dawson Black si sarebbe aspettato era Bethany Williams. Come forma di vita aliena sulla Terra, Dawson e il suo gemello Daemon trovano che le ragazze umane siano... un passatempo divertente. Ma innamorarsi di una di loro sarebbe folle. Pericoloso. Allettante. Irrinunciabile. Bethany viene dal Nevada, e l’ultima cosa che cerca nel West Virginia è l’amore. Ma ogni volta che i suoi occhi incontrano quelli di Dawson si scatena un’attrazione innegabile. E anche se i ragazzi sono una complicazione di cui farebbe volentieri a meno, non riesce davvero a stare lontana da lui. Attratta. Desiderata. Amata. Dawson però nasconde un segreto inconfessabile che non solo può cambiare l’esistenza di Bethany, ma anche mettere in pericolo la sua vita. Si può rischiare tutto per una ragazza umana? Si può sfidare un destino inesorabile come l’amore?
Nel suo stile brillante e coinvolgente, Jennifer L. Armentrout ha vo­luto regalare questo romantico prequel di Obsidian ai numerosissimi fan della se­rie “Lux”. Una splendida storia d’amore che vi farà divertire e versare qualche lacrima.

 

 

Recensione

 

Non avendo letto ancora Obsidian, ho preferito iniziare subito questa serie libresca così acclamata direttamente dal prequel. Due protagonisti Dawson e Bethany e il sapore di una storia d’amore adolescenziale che pagina dopo pagina regala al lettore il sapore di un sentimento davvero forte. Il tipico colpo di fulmine tra due ragazzi pronto ad arrivare all’amore oltre la vita. Lui, occhi verdi magnetici e fisico scultoreo, una bellezza quasi innaturale, che Bethany sogna di poter dipingere sulla sua tela. Ma quando capirà perché il magnetico verde smeraldo di quello sguardo non può essere riprodotto nella sua vera realtà, sarà finalmente consapevole della vera natura di colui che diventerà il suo ragazzo. Una dolcezza davvero tangibile tra i protagonisti che allieta il lettore facendolo sognare durante tutta la durata di questo breve prequel. Bethany si trasferisce nei dintorni di Petersburg a causa di suo zio, gravemente malato, che sua madre amorevolmente vuole aiutare. Il dolce cuore della ragazza racchiude dentro di sé il forte sentimento e l’irresistibile cotta per Dawson fin dal primo istante, tacendolo alla madre, sicuramente troppo protettiva nei suoi confronti. I due ragazzi però combattono per mantenere sempre più forte il loro legame, ormai non possono fare l’uno a meno dell’altra e quando un intenso bacio fa ‘surriscaldare’ troppo gli animi di Dawson mostrando a Bethany la sua vera natura, sono rimasta letteralmente colpita dalla tranquillità della ragazza nell’apprendere di avere come fidanzato un affascinante alieno. Sì, ma pur sempre un alieno! Ed è qui che l’autrice ci fa comprendere quanto l’amore sia davvero unico nella sua semplicità di accettare ogni diversità della persona che si ama. Mi ha colpito molto il rapporto tra i gemelli Dee, Daemon e Dawson: un legame davvero indissolubile e invidiabile. Sicuramente adesso sono ancora più curiosa di leggere ‘Obsidian’, e con questo meraviglioso prequel avrò le idee molto più chiare sulla vicenda. Mi aiuterà a capire meglio i caratteri dei personaggi e le loro reazioni, per non parlare quanto sia problematico il fatto che l’esistenza del mondo alieno venga scoperto dagli umani. In fondo, l’autrice ha saputo unire una storia romantica e adolescenziale abbinandovi il contesto della possibile esistenza di altre forme di vita, che ancor oggi mostrano un punto interrogativo per l’intero universo. Mi rammarica soltanto la conclusione di questo breve prequel, perché i finali tristi per personaggi così affascinanti non mi piacciono molto! Una saga da consigliare, un’autrice davvero in gamba e una cover davvero da incorniciare per farne un poster in camera! Credo che un umano così bello sia davvero impossibile da trovare, quindi ben vengano gli alieni.

 

Francesca Ghiribelli.

RECENSIONE 'L'ANELLO DI FERRO' DI ORNELLA ALBANESE

 



Titolo: L'anello di ferro
Autore: Ornella Albanese
Editore: Leggereditore
Pagine: 288
Prezzo: 10.00€
Data di uscita: 30/06/2011

Trama

1135. Giselda attende il suo promesso, Manlius. Sono anni che è lontano dalla sua terra e potrebbe anche non farvi più ritorno. La ragazza è giovane, impavida, e desidera provare emozioni forti, che la distolgano dal torpore che la circonda. Tramite la sua damigella, Giselda riceve un invito da parte del figlio del capo del clan rivale al suo, e lei accetta senza esitare. L'appuntamento è nel bosco vicino, al tramonto. Purtroppo, però, di Giselda non si troverà più traccia, e la sua sorte si conoscerà solo attraverso le parole della damigella che ha assistito al suo terribile omicidio. Proprio ora che Manlius è tornato... La sua ira è incontenibile. Si scatena così una guerra sanguinosa che fa riemergere intrighi e misfatti antichissimi. I due clan metteranno in campo tutte le loro armi, anche quelle della seduzione... La figlia dei Rosetum, infatti, conquisterà Manlius, cercando in tutti i modi di proteggere il destino della propria famiglia. Le insidie però non si celano solo tra le file dei nemici, ma anche fra le persone più care, e ora è giunto il momento della vera resa dei conti.

Recensione

Mi piacciono molto i romanzi con ambientazione storica, e devo dire che appena ho aperto la prima pagina di questo libro, non sono riuscita a placare la curiosità per questa meravigliosa storia!
L’ho terminato in pochi giorni e ne sono rimasta affascinata davvero tanto! Tutto comincia con l’agguerrito e implacabile antagonismo che esiste tra le due antiche stirpi dei Rosetum e dei Tarsia, come spesso accade nei buoni romance storico-medievali che si rispetti. Per non parlare del fatto che la trama sia pervasa da quel pizzico di tono ‘rosa’ che mette al centro di tutto un bacio rubato. La classica causa che scatena nuovamente i rancori, per un po’ rimasti sopiti, ma mai cancellati fra due valorose famiglie nemiche. Le vicende ambientate in una selvaggia e indimenticabile Calabria medievale riescono a includere ogni genere romanzesco: l’intrecciarsi dei profili di tanti personaggi principali e secondari, le appassionate storie d’amore, ma soprattutto questo libro è adatto per chi ama il periodo ‘buio’ del Medioevo, i suoi colori di contrasto e la passionale istintività degli uomini di quel tempo. In tutto aleggia il mistero che vibra intorno alla scomparsa di Giselda, cugina e  futura sposa di Manlius di Tarsia. Il prode guerriero dopo un lunghissimo tempo trascorso in battaglia lontano da casa torna al suo castello per ritrovare il padre Timoteo e il fratello Goffredo. Non appena viene a sapere che la sua promessa sposa non ha aspettato il suo ritorno ed è fuggita con Aureliano dei Rosetum, il quale l’ha brutalmente uccisa e stuprata, Manlius viene accecato dalla rabbia e dall’antico rancore che serba da sempre per quella famiglia. Ma sarà davvero tutto come sembra? O è molto più facile vedere come colpevole un antico nemico rispetto che guardare in faccia la realtà? Questo libro ci mostra ancora una volta come le cose spesso non siano come sembrano. Non mancheranno colpi di scena e personaggi essenziali come la serva Amelina e il piccolo storpio Livio: per non dimenticare di Gauda e Yusuf, grandi amici da sempre di Manlius. E poi il mistero che racchiude il titolo del romanzo,il quale apre le porte ad un’affascinante e bellissima donna dal temperamento forte e davvero sorprendente: Silia, la figlia di Alberico dei Rosetum. Una ragazza dal fascino diabolico, ma che mostrerà una fervida saggezza e intelligenza. Un libro dai risvolti emozionanti che non ti fa staccare gli occhi dalle sue pagine! Una lettura consigliata soprattutto a chi ama questo periodo storico e gli intrighi familiari.

Francesca Ghiribelli.

Recensione di

 

‘Tregua nell’ambra’

 

di Ilaria Goffredo

 


 


 

Per chi fosse interessato al libro visitate il sito dell’autrice per tutte le info: http://treguanellambra.blogspot.it/

 


L’autrice

 

 

 

Ilaria Goffredo è nata nel 1987 e vive in Puglia. Ha viaggiato in tutta Europa e ha lavorato in agenzie di viaggi e grandi villaggi turistici. Nel 2005 ha lavorato come volontaria in una scuola professionale di Malindi, in Kenya. Lì si è innamorata di quella terra meravigliosa e della sua gente straordinaria. Ad ottobre 2010 si è laureata in Scienze della Formazione. Cura una rubrica di recensioni letterarie sul blog di Itodei sul suo blog e collabora con il sito Talento nella Storia. È stata giurato ufficiale del concorso “Casa Sanremo Writers Edizione 2013”. Ha vinto diversi premi letterari per racconti e diari di viaggio. Con il romanzo “Tregua nell’ambra” si è classificata finalista nel concorso nazionale ‘ilmioesordio 2012’.

 

Recensione

 

Era da tanto tempo che non leggevo una storia profonda e indimenticabile come questa. Un meraviglioso racconto dettagliato con anima e cuore di un contesto storico importante come la seconda guerra mondiale.

Tutto comincia in un piccolo paese pugliese, Martina Franca. E questo credo sia l’evidente dimostrazione della bravura di questa autrice emergente, perché immerge una piccola grande storia di una ragazza semplice di paese in uno stupendo romanzo storico,il quale ci invita ancora a non dimenticare mai le barbarie, che la guerra ha inflitto nel nostro passato.

Sullo sfondo della Puglia c’è Elisa,(il vero nome è Elisabetta), una giovane ragazza di diciotto anni che vive nel quotidiano terrore di una guerra senza scrupoli e senza via d’uscita. Le giornate si susseguono fra stenti, povertà e fame al fianco di suo fratello e di suo padre, ma solo più in là si accorgerà di quanto quella noiosa e scarna quotidianità possa essere veramente preziosa e cara: quando la forza del conflitto imperverserà sul suo destino.

Un unico e importante evento sorprenderà la sua esistenza, l’amicizia che la lega ad una cara vicina di casa, Marisa, la porterà a conoscere Alec, figlio della donna.

Elisa rimane letteralmente affascinata dalla sua aitante bellezza: fisico alto e prestante, capelli mori e quegli occhi sognanti dalla luce d’ambra.

Ed ecco che tra di loro nasce la pura semplicità di un amore giovanile, che attraverso la seguente e forzata distanza fra i due, si rivelerà ancora più forte della guerra stessa.

All’inizio l’identità di Alec è pervasa di mistero, perché egli racconta ad Elisa di vivere e lavorare al Nord. Poi ha un accento molto strano, quasi straniero e le rivela di non poterle dire tutta la verità, perché potrebbe metterla in pericolo.

E sarà proprio la conoscenza del giovane a regalarle la felicità del vero amore, ma anche le continue e agghiaccianti punizioni della guerra.

Un amore diviso e combattuto dalla crudeltà violenta e quotidiana delle Camicie Nere, per poi proseguire nei campi di concentramento con la fredda descrizione dell’orribile vita, che si svolge là dentro. Se può essere ancora chiamata vita.

Lascio ovviamente al lettore la curiosità di procedere nella trama di quest’avvincente storia passo dopo passo restando positivamente colpito dalla bravura dell’autrice, che riesce a padroneggiare ogni cambio di scena con maestria. Dall’austera ambientazione di un conflitto pieno di scempiaggini e privazioni alla seconda parte del libro, in cui descrive con leggiadra dolcezza e magnifica sensibilità il sentimento fra i due protagonisti.

Ho amato soprattutto il capitolo ‘Profumo di more’, ma anche molto l’ultima parte dedita al Castello Svevo di Bari, adibito alla sede militare dei soldati americani e inglesi.

Per me niente andrebbe sminuito in questo libro, perché ho amato leggere ogni scena e ogni vicenda allo stesso modo. E da inguaribile romantica, ovviamente ho adorato lo stile della Goffredo, soprattutto nella seconda parte, trovando molte citazioni davvero indimenticabili e pervase di poesia, genere che io adoro.

Ho apprezzato molto anche l’inserimento della lirica ‘Se questo è un uomo’ di Primo Levi, che è una tra le più belle esistenti e dedita a ricordarci che l’orrore della guerra non dovrebbe esistere mai.

Anche se il mio parere non potrà contare molto, posso dire che questo romanzo, arrivato finalista al concorso nazionale ‘il mio esordio 2012’, non ha avuto la giusta diffusione e nessuna casa editrice si è fatta avanti per poter pubblicare quello, che personalmente considero un piccolo grande capolavoro. Quante volte vediamo autori famosi e non, che hanno avuto la fortuna di essere pubblicati e distribuiti con successo raggiungendo una celebrità spesso non del tutto meritata?

Per questo dico,diamo spazio alle voci di scrittori italiani che veramente meritano, e questo libro merita davvero di essere diffuso da una casa editrice famosa e nota per essere conosciuto anche a livello internazionale.

Non tutti gli autori emergenti riescono in tale bravura e fra i tanti generi esistenti, portiamo avanti una penna italiana, che è riuscita egregiamente a farci capire quanto l’amore possa battere ogni guerra e rendere uomini, mentre non serve a niente e a nessuno essere carnefici della propria vita e di quella altrui.

Uno stile davvero fresco e originale che porta avanti dal passato un amore di quel sapore antico e semplice, perché è proprio nella semplicità che si nasconde il vero amore.

Una lettura assolutamente da consigliare, augurando che un utile passaparola faccia sbocciare completamente l’autrice alla luce di tutti. Ringrazio Ilaria Goffredo per avermi dato la possibilità di vincere questo libro tramite un giveaway organizzato su facebook. Così vincendo, l’ho ricevuto con una dedica autografata direttamente da lei.

 

Voglio regalarvi una citazione che mi è rimasta nel cuore, estrapolata da un dialogo di Alec dedicato alla sua Elisa e che ha fatto diventare questo libro uno dei miei preferiti, sicuramente il migliore letto questo anno.

 

<< E lei è la luce e il buio, i poli opposti e indissolubili di ogni materia; il rumore e il silenzio, ogni cosa che sento. Nell’aria, nell’acqua,nel fuoco, c’è sempre lei, tu, sfuggevole come una bambina dispettosa eppure penetrante come un pugnale nel petto. E mi fa sanguinare; ma amo veder quel sangue gocciare, per te, per permetterti di berlo e impadronirtene, impadronirti di me, della mia carne. La mia mente il mio cuore sono già tuoi. Da tempo.>>

 

Questa invece è una piccola citazione di Elisa:

 

Un giorno torneremo laggiù,

io e il mio amore,

torneremo nella piazza di luci,

danzeremo man nella man,

cuor a cuor,

ancor buoni, ancor giovani,

torneremo nel giardino delle rose,

dove il tempo non corre,

io e il mio amore…

 

E poi la pioggia, il dolore, profumo di more e gocce di fiume,la torre sul mare, un anello, tregua nell’ambra.

 

Frasi che per chi leggerà la storia toccano il cuore commuovendo l’anima.

Una storia di vita indimenticabile che spero, vista la conclusione quasi sospesa di questo primo libro, possa continuare ad emozionarci.

 

Francesca Ghiribelli.

 

 

 

 

 

RECENSIONE DE ‘ IL SOGNO DELL’INCUBO’

DI MARTA PALAZZESI!

 

 

 

Titolo

Il Sogno dell' Incubo

Autrice

Marta Palazzesi

Editore

Y Giunti

Pagine

496

Prezzo

€ 12,00

 

Trama

 


Come vivere sapendo che nell’attimo in cui la persona che ami morirà, proverai il suo dolore? Questa è una delle tante domande che Thea Anderson, giovane cacciatrice di demoni Azura dal carattere focoso, non riesce a smettere di porsi. E gli incubi che tormentano le sue notti, da dove vengono? Chi li insinua nella sua mente? E perché molte persone a lei care si comportano in modo inspiegabile nell’ultimo periodo?

Per trovare le sue risposte, Thea sarà costretta a varcare i confini del Palazzo e ad addentrarsi in un intricato groviglio di verità.

In un rocambolesco viaggio insieme a chi credeva ormai perduto, scoprirà un antico segreto, lotterà contro creature leggendarie e danzerà ancora con la Morte. Ma sarà il suo cuore il nemico più crudele. Potrà l’amore essere più forte dell’orrore?

Nel suggestivo scenario delle campagne rumene, tra folklore, antiche credenze e incontri inaspettati, la caccia continua.

Capita di non ricordare un sogno, ma un Incubo non si dimentica mai.

 

 

La Casa dei Demoni Series:


Prequel ‘Il marchio di Damian’

(RECENSIONE QUI)

http://francescaghiribelli.blogspot.it/2013/10/recensione-il-marchio-di-damian-di.html


1.Il bacio della morte

(RECENSIONE QUI)

http://francescaghiribelli.blogspot.it/2013/11/recensione-il-bacio-della-morte-di.html


2.Il sogno dell’incubo
3. a seguire

 

 

L' Autrice


 

Marta Palazzesi ha 29 anni e vive a Milano. Quando non scrive, colleziona vecchie car­toline, studia russo e legge noiosissimi romanzi storici, che compensa con avvincenti storie YA. ”Il marchio di Damian” è il prequel de “Il Bacio della morte” (Giunti, 2013).

https://www.facebook.com/MartaPalazzesiAutrice


Sito dell'autrice:

http://martapalazzesi.wordpress.com/

 


RECENSIONE

 

Devo dire che anche questo secondo capitolo non mi ha per niente deluso.

L’autrice riesce a costruire all’interno della storia nuove trame davvero sorprendenti con fresca originalità, gotiche e surreali ambientazioni, con quel pizzico di action che non guasta mai.

La prima parte vede Thea Anderson abbandonata dal suo Damian, fuggito nuovamente nel Mondo Sotterraneo; la ragazza dovrà trascorrere alcuni mesi all’interno dell’Archivio del Palazzo in compagnia dell’anziano Severian, alle prese con noiose mansioni amministrative: questa è la giusta punizione per aver infranto le regole.

Presto però la sua tristezza per la mancanza di Damian viene movimentata da numerosi e importanti eventi nella vita dei suoi amici: la malattia di Grigor, il padre di Serena, l’improvvisa distanza tra la sua migliore amica e Came, il suo ragazzo, mentre Thea inizia ad avere delle strane visioni della madre di Serena con tragici messaggi sull’incolumità della figlia. La ragazza dovrà vedersela con la consapevolezza di uno strano potere, dopo aver accettato di essere morta e riportata indietro grazie al dono di Alex.

Trovo questo secondo capitolo molto più ricco di dettagli e idee rispetto al primo, non mancheranno il romanticismo e la passionalità tra i due protagonisti.

Thea scoprirà di sentire in modo talmente forte la mancanza di Damian, proprio perché i due sono legati in modo indissolubile, grazie alla natura di Succubo del ragazzo.

Come succede anche in altri libri, questa storia è affascinante per le linee tenebrose, con cui il rapporto dei due si delinea.

Lo stile dell’autrice crea un fantastico urban fantasy intrecciato ad una sorta di suspance-mistery che fa battere i nostri cuori fino all’ultima pagina.

Anche le scene si estendono descrivendo finalmente una straordinaria ambientazione della Romania, nuovi personaggi dai sorprendenti poteri come i Vendicatori, i quali daranno una importante svolta alla trama della storia.

La scrittrice ha piena capacità in questo genere di romanzi e anche in questo secondo capitolo ha lasciato in sospeso un finale, che sarò molto curiosa di poter leggere nell’ultimo libro della saga.

Una lettura assolutamente imperdibile.

 

Francesca Ghiribelli

 

 

 

 

 

 



 

 

 

RECENSIONE ‘IL BACIO DELLA MORTE’ DI MARTA PALAZZESI

 


Il bacio della morte, di Marta Palazzesi

 

 

 

 

Titolo: Il bacio della morte
Autore: Marta Palazzesi
Edito da: Giunti
Collana: Y
Prezzo: 12.00 €
Uscita: 16 Gennaio  2013
Genere: Fantasy, Young Adult
Pagine: 384 p.

 

 

 

Trama:

Quando hai diciotto anni, vivi nelle remote foreste della Romania e il tuo unico obiettivo è dare la caccia alle spietate creature che popolano il Mondo Sotterraneo, non puoi permetterti distrazioni. E questo Thea lo sa molto bene. Abile mezzo demone dotato del potere dei sogni, è una ragazza ribelle e irriverente. Ma quando riceve il pugnale con cui cacciare gli Azura, è più che determinata a impegnarsi fino in fondo negli allenamenti che la renderanno ufficialmente una Cacciatrice, mettendo da parte tutto il resto. Però non sempre le cose vanno come previsto e Thea si ritrova costretta non solo a combattere contro un nemico infido e crudele, ma anche a resistere al costante impulso di azzuffarsi col padre, dal quale ha ereditato i poteri da Incubo. Ma soprattutto deve cercare di contenere l’attrazione per il nuovo compagno di caccia, un affascinante mezzo Succubo dal passato oscuro. Inaspettate rivelazioni e inquietanti avvenimenti sconvolgeranno pericolosamente la vita di Thea, divisa tra il desiderio di seguire chi ama e compiere il proprio dovere. 

Dal libro: Socchiuse gli occhi e mi studiò con attenzione,
con una tale intensità da farmi venire i brividi.
La sua espressione era di solito triste e confusa,
ma in quel momento vidi tutt’altri sentimenti nel suo sguardo.
Ansia e paura.
«Hai delle alternative» bisbigliò rauca.
«Ma accettare il tuo destino è quella più sicura.»

 

La Casa dei Demoni Series:

Prequel ‘Il marchio di Damian’

1.Il bacio della morte

2.Il sogno dell’incubo

3. a seguire

 

RECENSIONE

Ho iniziato questa saga con fiducia e devo dire che questo primo capitolo non mi ha per niente delusa. Ben si sa, che sempre più spesso i libri parlano di creature paranormali, fantastiche come vampiri, zombie, lupi mannari e quant’altro. Ma stavolta anche se la storia mette come protagonisti i demoni, devo dire che l’autrice sa il fatto suo.

La trama ci presenta Thea Anderson,una ragazza testarda, orgogliosa e ribelle, che non è la solita figa da paura, ma ha dei magnetici occhi verdi che sanno affascinare molto.

Il tutto si svolge nelle foreste della Romania, un’originale scelta per un libro, qui si nasconde un vero e proprio Palazzo popolato da demoni e mezzosangue. O per meglio dire una fenomenale scuola di addestramento per cacciatori e cacciatrici di Azura.

Thea è proprio una di queste cacciatrici, e sarebbe la più in gamba, se non fosse per i continui ammonimenti che gli insegnanti e il consiglio le affibbiano per i suoi comportamenti ribelli e la sua lingua troppo lunga.

Gli Azura, per chi non avesse letto il prequel ‘Il marchio di Damian’, sono delle creature diaboliche munite di lunghissimi artigli, che desiderano togliere la vita a sempre più demoni e mezzosangue.

Thea ha dei poteri speciali come tutti i mezzi demoni, perché suo padre è un Incubo, di cui lei ha ereditato il potere di poter creare i sogni delle persone ed entrarvi a suo piacimento, mentre sua madre è un’umana.

La ragazza sogna di diventare una cacciatrice professionista e liberare il mondo dagli Azura,così  quando ogni studente della scuola compie la maggior età viene munito di un pugnale, il quale con un colpo deciso al cuore di un Azura, riuscirà a farlo morire all’istante.

La storia si farà molto più movimentata, quando dopo alcuni e feroci attacchi al Palazzo, la scuola decide di creare delle coppie di cacciatori e per controllare al meglio la situazione, verranno chiamati altri demoni e mezzi demoni provenienti da tutta Europa.

Thea spera di essere assegnata a Serena, sua amica del cuore, figlia di Grigor,governatore del Palazzo. La ragazza in passato ha perso la madre per colpa di un tragico attacco Azura.

Ma il giorno dell’assegnazione delle coppie, la sua migliore amica verrà assegnata a Came, il ragazzo che piace da sempre a Serena. E da lì i due si piaceranno sempre di più fino a diventare fidanzati.

Nel frattempo Thea viene assegnata ad uno sconosciuto di nome Damian. Un tipo molto taciturno e poco socievole, dai tanti lati oscuri, ma che possiede una straordinaria e magnetica bellezza.

Damian con il tempo svelerà alcuni segreti sulla sua vita passata e sul suo doloroso destino, mentre Thea scoprendone sempre di più gli straordinari poteri e il suo vero carattere, se ne innamorerà perdutamente.

Il ragazzo con la sua straordinaria sensibilità, le svelerà che al Palazzo c’è un imminente pericolo, forse un traditore.

Non posso svelare tutto sulla trama, perché il lettore deve sorprendersi e scoprire durante la lettura quanto l’autrice sia riuscita a creare un mondo libresco tutto suo.

Molto utili per l’evolversi della storia saranno i numerosi personaggi secondari, come Ania e Alex, cugini di sangue di Serena.

Posso solo dire che Thea rischierà seriamente la sua vita per le persone che ama, e soprattutto la scrittrice lascia sempre dei punti interrogativi in sospeso per lasciare incuriosito il lettore e spingerlo a scoprire cosa si nasconderà nel secondo capitolo, che ho già iniziato tra l’altro.

A volte davvero esilaranti e quasi pervasi da quella sana ilarità, i dialoghi fra la protagonista  e Damian; ma non mancherà di certo quella punta di romanticismo e di disarmante attrazione fisica.

Una saga che mi ha conquistato veramente e che ho trovato molto più scorrevole e accattivante di altre.

Una lettura consigliata a tutti, a chi vuole deviare la mente con ironia, fantasia e anche seducente romanticismo.

 

Francesca Ghiribelli.


 


Marta Palazzesi

 


http://m2.paperblog.com/i/150/1507686/anteprima-il-bacio-della-morte-di-marta-palaz-L-OXU30L.png

Marta Palazzesi ha 28 anni e vive a Milano. Quando non scrive, colleziona vecchie cartoline, studia russo e legge noiosissimi romanzi storici, che compensa con avvincenti storie YA.
Questo è il suo romanzo d’esordio che inaugura la saga della “Casa dei Demoni”.

 

 

 

"CHANEL NON FA SCARPETTE DI CRISTALLO": Recensione

 

 

 Chanel non fa scarpette di cristallo

 

 

Non conoscevo l’autrice, ma la dolcissima cover del libro e il titolo mi hanno incuriosito da subito.

Da eterna sognatrice e vera romantica, consiglio questa lettura non solo a chi ama da sempre le fiabe che i genitori ci raccontano da quando siamo bambini, ma anche a chi nonostante l’amara realtà di tutti i giorni, combatte senza arrendersi mai per i propri sogni coltivando la sana speranza che l’impossibile si possa avverare.

Ci sono tre protagoniste (Maddalena, Beatrice e Penelope) che calzano a pennello le vesti di tre ‘cenerentole’ dei nostri tempi, da sempre amiche e altruiste l’una nei confronti dell’altra,le quali sembrano incontrare i loro principi azzurri.

Ma saranno davvero le persone giuste? O chissà magari come accade sempre, saranno soltanto dei comuni rospi travestiti da principi?

Ovviamente non voglio svelare niente sulla trama, perché sta a voi scoprire passo dopo passo l’incalzante scioltezza e scorrevolezza di questa autrice, che farà sentire  tutte coloro che leggeranno questo romanzo principesse di una favola moderna.

L’unico punto interrogativo sarà scoprire se alla fine riuscirà a trionfare la vena fiabesca o la realtà di tutti giorni?

Tutte noi vorrebbero che si avverasse la prima opzione, ma chissà che davvero le due possibilità non possano veramente convivere insieme prima o poi.

Una lettura davvero dolce, sognante e realisticamente eterea.

 

Francesca Ghiribelli.

 

RECENSIONE ‘STARCROSSED’ DI

JOSEPHINE ANGELINI

 

 

 

 

 

                              TRAMA

Helen, timida adolescente di Nantucket, sta quasi per uccidere il ragazzo più attraente dell'isola, Lucas Delos, davanti a tutta la sua classe. L'episodio si rivela essere qualcosa di più di un mero incidente. Helen teme per la sua salute mentale: ha iniziato ad avere incubi di notte e allucinazioni di giorno. Ogni volta che vede Lucas le appaiono tre donne che piangono lacrime di sangue. Il tentato omicidio porta Helen a scoprire che lei e Lucas non stanno facendo altro che interpretare i ruoli di un'antica tragedia d'amore. Le apparizioni femminili rappresentano infatti le Erinni. Helen, come l'omonima Elena di Troia, è destinata a dare inizio alla guerra a causa della sua relazione con Lucas. I due scoprono sulla loro pelle che i miti non sono leggende. Ma è giusto o sbagliato stare con il ragazzo che si ama se questo significa mettere in pericolo il resto del mondo? Come si sconfigge il destino?

 

"THE AWAKENING SERIES" la trilogia.
Starcrossed è il primo libro della trilogia YA di Josephine Angelini. Il secondo libro, Dreamless, racconta il viaggio di Helen nell’aldilà, mentre il terzo sarà la cronaca dello scontro finale tra i mortali e gli dèi.

 

 

IL LINK DEL PAGINA DELLA CASA EDITRICE GIUNTI Y DEDICATA AL LIBRO

http://y.giunti.it/libri/starcrossed

 

RECENSIONE A CURA DI FRANCESCA GHIRIBELLI

 

La protagonista Helen Hamilton è l’eroina fatta persona,un’adolescente bellissima come una dea greca, e non si può dire solo in battuta, perché nel corso di questa prima straordinaria avventura si accorgerà di essere realmente una diretta Discendente degli Dèi dell’Olimpo.

Lei vive nella deliziosa isola di Nantucket insieme a suo padre Jerry, visto che sua madre se ne e’ improvvisamente andata per sempre quando era ancora piccola. In suo ricordo soltanto una comune collanina a forma di cuore che più avanti scoprirà avere poteri singolari e alquanto antichi.

Helen, per quanto possieda una bellezza da far invidia, è sempre stata una ragazza con i piedi per terra e alquanto timida, tanto che questa sua timidezza si concretizza da sempre in improvvisi e forti crampi allo stomaco. Al suo fianco la sua migliore amica giapponese Claire, soprannominata Ridarella, ma ci saranno anche Zach, sempre più preoccupato per le stranezze del comportamento della ragazza e un altro amico di nome Matt, segretamente invaghito di lei.

Per stranezze si intende il suo corpo esile sopraffatto da una forza inusuale e impareggiabile.

Helen riesce perfino a scaricare fortissimi fulmini in scontri diretti con il potenziale nemico, per poi ricaricarsi con massicce dosi d’acqua.

La ragazza riuscirà a scovare tutte le sue eccellenti doti, che la renderanno sempre più ostile agli occhi dei comuni mortali, grazie all’arrivo della famiglia Delos sull’isola.

Infatti appena sente soltanto nominare il loro cognome dall’amica Claire si sente esplodere dalla rabbia, ma ne capirà soltanto dopo il motivo.

Succederà non appena a scuola si ritroverà davanti un componente dell’odiosa famiglia, Lucas: un ragazzo poco più grande di lei dagli occhi meravigliosamente azzurri e dai capelli neri.

Una persona che alla fine scoprirà avere un cuore grande e modi davvero affascinanti.

Dopo quel primo incontro e la folle voglia di ucciderlo con le sue mani,incomincerà ad avere orribili incubi in cui tre donne, che poi capirà essere le Furie, la tormentano in modo insistente, facendola vagare per terre aride e desolate. Si sentirà sempre più stanca e debilitata, ma una sera in cui si sentirà pedinata da Lucas e da suo cugino Hector, allora iniziando a fuggire da loro, proverà la sensazione improvvisa di perdere l’equilibrio ritrovandosi portata in alto a volare nel cielo. Poi dopo essere svenuta si risveglierà fra le braccia di Lucas e guardandolo finalmente non sentirà più quel repentino odio che provava fino a prima. Anche le Furie sono scomparse.

Helen mano a mano si ritroverà a svelare la sua vera identità fra profezie segrete e il prezioso potere del suo ciondolo, chiamato Cinto, e a domandarsi se lei sia veramente la Discendente di Elena di Troia.

Davvero il legame tra lei e Lucas, trasposto in un’epoca distante numerosi secoli, può avere la stessa radice dell’amore che legò Paride ed Elena nell’antica Grecia? E il loro sentimento potrebbe nuovamente far scoppiare un’altra irrimediabile guerra?

L’autrice ci regala questa saga che credo fermamente non potrà mai avere eguali, facendo sognare un pubblico di tutte le età, diventando sicuramente spunto anche per un meraviglioso rifacimento cinematografico da portare sullo schermo.

Non vedo l’ora di leggere gli altri due capitoli, visto che la scrittrice ci fa sognare facendoci credere che i miti non sono leggende e un grande amore va oltre la morte portando i suoi resti fino in superficie, dunque fino ai nostri giorni.

Una dote davvero insuperabile, ma i protagonisti riusciranno con il loro amore a sconfiggere il destino scritto per loro?
Sarà un piacevole regalo scoprirlo attraverso la lettura di questa stupenda trilogia.

 

 

 

RECENSIONE ‘IL MIO AMORE SEI TU’

 

DI MARIANGELA CAMOCARDI

 

 

 

 

E’ il primo libro che leggo di questa autrice, ma mi ha subito entusiasmato il suo stile di scrittura scorrevole, incalzante, sentimentale e passionale.

Adoro le ambientazioni d’epoca e soprattutto come pone le sue trame nel dolce e romantico angolo di paradiso che è il Lago Maggiore, luogo in cui tuttora abita.

Anch’io quando li ho visitati, sono rimasta incantata da quei luoghi davvero fuori dal tempo.

Non sapevo che questo libro però fosse già il sequel di un altro romanzo dell’autrice ‘Chi voglio sei tu’, il quale provvederò a leggere appena mi sarà possibile.

Per essere un romanzo ambientato alla fine del 1800, la trovo una trama rappresentata da una protagonista davvero emancipata e quasi ‘moderna’: Jo-Jo, una ragazza tanto bella e affascinante quanto descritta una ‘sciantosa’ per il lavoro che fa al Venus, un locale dove si tengono spettacoli di can can o altro genere per intrattenere l’occhio maschile con piacevoli abiti per niente succinti.

Ho trovato molto utili per l’evolversi della storia anche vari personaggi secondari come le amiche di Jo-Jo, Zara ed Abigail.

Per non tralasciare Gregorio Boldrini e la fredda e calcolatrice donna russa Tatiana, i quali sono stati fondamentali e davvero irrinunciabili personalità nel romanzo.

Una cornice invece erotica e coinvolgente saranno le scene d’amore tra Jo-Jo e Gualberto, colui che con il suo charme e il suo coraggio riuscirà a capire quanto ami ancora la sua Jolanda.

La donna del suo cuore, quel dolce amore che non ha mai dimenticato, nonostante lei lo avesse respinto in precedenza.

Un vero quadretto di famiglia allargata e moderna posto in un’epoca non certamente priva di pregiudizi, che la stessa protagonista dovrà subire perfino dalla sua famiglia.

Già, perché Jo-Jo ha una figlia, la piccola Alice, avuta da una precedente relazione quando lei era soltanto una ragazza ingenua e ancora innocente.

Ma piano piano riuscirà a riguadagnare fiducia nel cuore di Gualberto e ad avere un’altra possibilità di felicità nella sua vita?

Lascio ai lettori il piacere di dare una risposta a questo piacevole e avvincente romanzo.

Ringrazio l’autrice per la dedica che con affetto mi ha dedicato personalmente.

 

Francesca Ghiribelli.

 

Recensione di ‘Ottaviano-Il

 

testamento intellettuale di

 

Ottaviano Lapini’ di

 

Federica Bacci

 

 

 

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Mi ritrovo con piacere a scrivere un commento su questo libro, che per me è stato davvero una lettura piacevole ed educativa.

Dalla sue pagine si può ritrovare un battito di storia antica e profumata di sana e romantica sensibilità, la quale viene ancor più valorizzata forse dal fatto che ci troviamo sempre più spesso fra le mura di una società moderna e sempre più frenetica.

Aprendo alla vita le righe della storia del protagonista, ritroviamo il volto di un gentiluomo, una persona attaccata alle sue radici, che nella vita ha dovuto temporaneamente staccarsi dal suo ‘habitat’, ma che alla fine non ce l’ha mai fatta ad abbandonare per sempre il piccolo paesino toscano, che lo ha reso testimone di un percorso formativo valorizzante ed impervio. Un percorso che è riuscito a creare con la propria forte passione per la storia locale e la sua coraggiosa curiosità per qualsiasi tipo documento o libro che gli arrivasse fra le mani.

La storia di Ottaviano Lapini, si porta dietro grandi generazioni di fattori, di volti e voci compaesani, lodevoli compagni in questa trama dai toni vibranti e quasi poetici. Egli ci porta ad abbandonare il presente per rivivere passo dopo passo ogni istante importante della sua esistenza.

Ci dimostra quando la voglia di conoscere e la forza dell’interesse per qualcosa ci possa aiutare a raggiungere i nostri più desiderati obiettivi, senza avere un gran titolo di studio.

Sì, perché egli è riuscito con il suo impegno intellettuale, la passione della lettura e il suo ‘affannoso’ vizio di appuntare ogni sua sensazione, ricordo o ‘reperto’, a creare un prezioso carillon di momenti indimenticabili incorniciati in ogni saliente capitolo dalle problematiche dell’epoca in cui è vissuto: il minuzioso collage della sua genealogia accuratamente ricostruito, il periodo della scuola, la carriera militare,il grande conflitto mondiale, il dopoguerra, la sua grande vita da sindacalista ed esponente della democrazia ‘‘cristiana’’, ma soprattutto il rapporto sempre influente con la chiesa. Le tante e importanti amicizie ecclesiastiche lo porteranno ad esaudire i suoi sogni più nascosti, ma soprattutto lo aiuteranno a porre per iscritto piano piano la preziosa storia locale che porta alla luce, per chi ancora non lo conoscesse, il piccolo paesino toscano di Usigliano. Ottaviano poi ovviamente non si scorderà certo di nominare, altre zone dei dintorni, come Lari, le Colline Pisane e molti altri preziosi luoghi,che grazie a questo libro è sempre piacevole e importante conoscere.

Non mancano i ricordi di tanti amici e cari compaesani, colleghi di lavoro e compagni di caccia, dove questo uomo di campagna ci farà sorridere e riflettere sulle vere priorità della vita.

Certo, un carillon di emozioni, dove da sottofondo non manca certamente l’amore per la sua famiglia, e dove in mancanza di figli propri, scriverà amorevolmente dell’affetto riversato insieme a sua moglie nei confronti dei nipoti, i quali gli sono stati sempre vicino nel bene e nel male.

L’amore devoto e autentico verso la sua consorte, la Tina, alla quale in maniera affettuosa e coinvolgente dedica frasi e versi da poeta.

Ho trovato immenso piacere nel leggere questo libro, testamento intellettuale di vita, riguardante quest’uomo dalle svariate personalità e dalla superba voglia di vivere ogni piccola grande soddisfazione della sua esistenza. Sono stata molto contenta di riceverlo come dono dalla moglie del protagonista di queste pagine, perché mia nonna materna è una lontana cugina di ‘sangue’ della signora Tina, consorte e compagna di vita di Ottaviano.

Mia nonna Anna ha trovato molto piacevole il fatto di ricostruire attraverso i sogni e la vita di quet’uomo i tanti ricordi,spesso fatti di spartana ma intensa quotidianità, che Usigliano anche a lei ha regalato. I tanti nomi dei compaesani che con un sorriso durante la lettura rimembrava nella mente, per non parlare della dolce emozione di vedere comparire tra le ultime pagine il nome del suo caro babbo, nonché mio amato ‘bisnonno’, Giulio Martelloni che fece da bravissimo pasticcere un decoroso buffet alle nozze dei tanto acclamati Ottaviano e La Tina.

Peccato che un libro per quanto possa essere lungo ed esaustivo, non possa riuscire a nominare per filo e per segno tutti i cari compaesani, che fecero compagnia in un modo o nell’altro alla lunga vita del nostro gentiluomo di campagna, il quale egli stesso fra le pagine dei capitoli si è rammaricato di non poter dare degna nomina ad ogni singola persona.

Ma come ho potuto carpire da questo libro, Ottaviano ha sempre avuto un grande amore per la vita, soprattutto una passione interamente dedita ai libri, che conservava gelosamente nella preziosa libreria della sua Villa. Un vero rifugio dove dar voce ai numerosi e rari documenti di storia locale, che resteranno sempre immortali, anche dopo la sua scomparsa.

Grandi e importanti contatti epistolari che terrà con autorità pubbliche ed ecclesiastiche, che con il tempo gli hanno permesso sempre più di dar voce ai proprio progetti, realizzandoli in fatti concreti.

Un uomo supportato da grandi e piccole personalità importanti, ma che alla fine ha fatto parlare di sé per l’intenso coraggio che la sua passione di archivista gli donava.

Un’anima di poeta, a cui io amante di questo genere, non posso che sentirmi vicina.

Un protagonista che ha dato voce alla luce interiore, che conservava gelosamente dentro di sé, ma che con il tempo ha donato gentilmente agli altri.

Già, altrimenti questo libro non esisterebbe, ovviamente grazie anche all’aiuto dell’autrice e di un affabile e intelligente medico di famiglia, Antonio Cambi, grande amico dei Lapini e orgogliosamente chiamato da Ottaviano ‘Il traditore’, per averlo forse involontariamente trascurato per un temporaneo periodo della sua vita.

Una lettura assolutamente consigliata per chi ama ricostruire dalle piccole storie della gente comune il prezioso ‘mausoleo’ di una importante storia locale.

 

Francesca Ghiribelli.

 

 

 

Recensione di ‘La meravigliosa

 

avventura di Elizabeth Reed’’ di

 

Stefania Andrusiani

 

 

 

 

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Un libro che ha meritato egregiamente il premio internazionale ‘’Europa 2011’’, ma che dovrebbe accaparrarsi molti altri riconoscimenti.

Una storia fresca, originale, dove l’idea della protagonista Elizabeth Reed, sembra riportare alla mente la vaga somiglianza con Bridget Jones, ma ovviamente soltanto per i chili di troppo, che la ragazza è costretta inizialmente ad accettare. Tanti i personaggi secondari altrettanto importanti e validi per l’intera stesura del romanzo.

Un’avventura di vita che riesce a far riscattare completamente questa figura femminile, lasciandole modo di diventare da timido bruco splendida ed eterna farfalla.

Come in tutte le vite, però ci sono grandi prezzi da pagare e difficili peripezie da affrontare, ma saranno proprio la bontà, la forza d’animo, il coraggio e la dignità di questa ragazza a superare ogni ostacolo, anche quello più impossibile.

Tutto verrà mosso dalla grandezza dell’amore che prova per Paul, un uomo d’affari affascinante, sensuale, ma che purtroppo ha l’animo impavido di eterno scapolo e perfetto rubacuori.

In fondo agli occhi di Elizabeth, che nel corso della storia verrà chiamata spesso Smeraldo, proprio per il meraviglioso colore del suo sguardo,l’uomo appare come un dongiovanni che però cerca di nascondere a tutti i costi il suo lato più tenero e romantico.

La ragazza è più che convinta che riuscirà a tirare fuori dal suo cuore la parte più bella che egli nasconde anche a se stesso, ed il lato che lei ama di più.

Un amore che la protagonista cela fin dal momento in cui lo conosce e che cresce con lei facendola diventare una bellissima donna adulta piena di sani principi ed importanti valori.

Un particolare che mi è piaciuto ancora più di tutto è la cura, con cui l’autrice ha realizzato la trama avvincente che pagina dopo pagina incuriosisce il lettore sempre più; ma soprattutto la forma dei dialoghi che all’interno di un’ambientazione moderna e originale ricordano il sapore romantico dei ‘chick-lit’.

Questo termine viene riferito ai romanzi d’esordio degli anni novanta con tematiche strettamente femminili e sentimentali, ma chi ha veramente inaugurato questa tendenza letteraria sono grandi scrittrici di romanzi d’epoca e molto più lontani, una fra tutte è Jane Austen.

Ecco, io ritrovo una piccola parte del sapore di quei dialoghi un po’ retrò nel romanzo di Stefania Andrusiani. Essendo una che adora quel genere, non posso che rimanere entusiasta di questa lettura riprodotta in chiave moderna e attuale.

La scrittrice insomma ha saputo creare un favoloso romanzo che ci vuole ricordare, nonostante le tante difficoltà che la vita ci mostra, come ai tempi di oggi possa esistere ancora un amore pervaso dalla fragrante dolcezza dell’eterno. Perché l’amore vero è quello che veramente non finisce mai di esistere e che va oltre tutto.

Elizabeth Reed ne è l’esempio romanzesco, ma anche vivente, una storia importante che tutti dovrebbero leggere, perché valorizza la figura di tutte le donne. Un percorso di vita dove molto spesso ogni donna comune potrebbe rispecchiarsi e da cui dovrebbe imparare a riscattarsi.

Perché ognuna di noi dovrebbe sentirsi sempre e comunque una donna con la ‘D’ maiuscola.

Una lettura assolutamente da consigliare. Ringrazio inoltre l’autrice per avermi inviato il suo libro con una simpatica dedica autografata, che custodirò preziosamente.

 

Francesca Ghiribelli.

 

 

 

Recensione di ‘Tu sarai leghista!
Leghista sarai tu!’
di Davide Lovat e di Antonio Gesualdi





Non amo i saggi, in particolare quelli di politica, perché penso semplicemente che espongano dietro ipocrite vedute il loro personale giudizio di parte.
Ma devo dire che questo libro, nonostante riporti passi di storia sociale, filosofica, a volte anche religiosa, ma soprattutto politicante, possa veramente tornare utile, scorrevole e in parte giusto nel suo relativo giudizio.
Dobbiamo iniziare la sua lettura ponendoci una domanda, la più importante, ‘Chi è il leghista oggi? O meglio chi vorremmo che fosse il vero leghista di oggi?’.
Sì, perché nonostante l’acceso e diretto dibattito fra i due autori, Davide Lovat, leghista, e l’altro, Antonio Gesualdi, non leghista, alla fine ci possiamo soltanto guardare dentro e aspettare che la nostra società evolva e ci ponga la fatidica domanda di come vorremmo riporre nella figura del leghista, l’importante figura del salvatore della nostra ‘comunità’.
Certo, per il leghista sono importanti il concetto di ‘persona’ e la parola ‘cristiano, mentre l’altro osa parlare spesso di sentimenti razzisti e xenofobi, di ignoranza perdurata negli anni e nei secoli nelle vene della Lega.
Ma alla fine dopo deliranti attriti su opposte teorie di grandi economisti, su filosofeggianti e ardue conquiste di pensiero, opinioni diverse su ciò che più ha colpito in modo incancellabile la nostra società, come i grandi conflitti mondiali, ci si sofferma invece su ciò che dovrebbe unire laici e cristiani.
Ed è proprio lì che arrivano i passi più salienti per concludere un importante e valido dibattito di mondo. Il concetto di ‘comunità’, una parola fatta di un sacro significato, da cui ci siamo sempre allontanati e anche da cui ancora adesso ci stiamo allontanando.
L’unico punto cruciale su cui entrambi gli autori di questo saggio sembrano abbandonare le armi della parola e trovare un armistizio. Una comunità che va creata senza che il leghista vada per forza dietro ad un urlatore da strapazzo e il non leghista proponga un’idea autoctona di federalismo sempre più lontano dalla Lega di oggi e di ieri.
No, comunque la verità sta nel giudicare qualsiasi rivoluzione che venga fatta per cambiare la nostra economia e la nostra società, come un modo meschino per dividere sempre gli animi, mentre l’oligarchia o anche soltanto il popolo finiranno a pensare ognuno per i propri interessi senza creare la forte ‘comunità’ tanto sognata.
Ormai siamo sempre più in declino, consumiamo più di quello che produciamo, finendo veramente a divenire governati soltanto da ipocrisia e falso perbenismo. Un luogo in cui i figli degli immigrati ci faranno da badanti, restando anche loro abbandonati dai figli stessi, quando il nostro debito ci metterà in ginocchio e pure gli stranieri dovranno fuggire altrove.
Su questo concordo con Antonio Gesualdi, sono parole crude che sembrano non vedere la luce di una possibile speranza, ma in fondo in una visione realista la crisi economica, politica e sociale ci fa vedere questo. Poi apprezzo l’affermazione del leghista Lovat: lui non si sente il leghista legato a Bossi o a qualsiasi altro ‘portantino’ di pensiero, ma vede il leghista come un ottimista e fiducioso cittadino che attraverso la propria fede cristiana deve cercare il ‘bello’, anche dove non c’è.
Sì, un filosofo portante la speranza per i giovani e per coloro che cercheranno il conforto di una cultura per trasmetterla alle future generazioni.
Dobbiamo credere in noi, nel nostro coraggio e nella dignità di una semplicità che può esistere nel cuore e nell’anima di ogni comune cittadino, senza andare rifugiare la nostra fiducia in chi si crede intellettualmente superiore.
La vera sapienza è saper riconoscere i propri limiti riuscendo a usare al meglio il proprio talento in modo da metterlo a servizio di tutti.
Non dobbiamo essere un popolo nichilista, non dobbiamo ‘suicidare’ le nostre menti e la nostra libertà di parola.
Dobbiamo lottare per la vita e se non ci riusciremo, non importa.
L’essenziale è aver combattuto fino all’ultimo istante.
Una valida lettura molto diversa da quelle per i soliti lettori sognatori, qui si sogna ad occhi aperti sulle ali della realtà cercando un modo di vivere migliore.

Francesca Ghiribelli.

Recensione di ‘’Anima Divelta’’ di

 

Maria Lucci

 

Libro di poesie

 

 

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Sono più un’assidua lettrice di narrativa, mentre la poesia da sempre preferisco molto più scriverla, anziché leggerla, ma devo dire che questo libro insieme ad altre eccezioni mi ha portato nuovamente a immergermi dentro ad un mondo poetico pervaso da un tema singolare, all’apparenza sgretolato e inciso dal dolore, ma che in fondo porta rinascita e cambiamento interiore.

Uno stile in un certo senso fugace, in cui crollano le parti della certezza del vivere, ma proprio al confine tra crisi e dubbi, vi nasce una nuova ombra.

Un’ombra piena di verità nostalgica e divelta consapevolezza, che diventerà nuova e importante luce per affrontare ogni giorno quasi come se fosse l’ultimo.

Termini comuni intrecciati ad altri più aulici e complessi che trasformano questo nuovo, ma al contempo antico poetare, in una primavera dell’anima.

Le foglie dell’autunno e la neve perenne dell’inverno si spogliano di ieri per ricordare e amare comunque di un valoroso passato il presente.

Un libro pieno di emozioni, quasi un ‘diario di bordo’, riscoperto tra gli anfratti perenni della vita fino a trasformarsi in sublime e caparbia voglia di rinascere attraverso l’animo sanguigno e puro dell’autrice.

Nella sua scrittura trasudano molto i suoi studi classici, ma sono sicura che è riuscita e riuscirà ugualmente ad entrare nel cuore di tutti: perché la semplicità dell’amore e l’angolo del sentimento sono accessibili ad ognuno di noi, anche ai cuori più impavidi.

Ho amato tutte le poesie di questa raccolta, ma la più bella rimane ‘Disincanto’:

‘‘Frugo/tra la paretaria/per rapire/ tra i cunicoli della luce/il gusto impalpabile della rivelazione.

Giorni accentati dall’ebbrezza/lussuriosa innocenza/in sella/alla zattera scintillante dei sogni./

Arenata,oggi,/nel digiuno presentito del disincanto.’’

 

Francesca Ghiribelli.

 

Recensione di ‘Enelsin Artington

 

e la Petra Regia’


Di Annarita Pizzo

 

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Un libro per tutti, ma soprattutto credo adatto ai bambini e agli adolescenti, mentre la trama può riuscire a far continuare a sognare anche da grandi.

E’ questo l’importante messaggio che l’autrice ci manda attraverso preziose e accurate descrizioni piene di difficili e bizzarri termini, i quali fanno sorridere e fantasticare. Mi sono letteralmente incantata a leggere improponibili nomi di piante, prese ovviamente anche da nomi veri ed esistenti, per non parlare di sconosciute bevande utili al benessere e curiosi oggetti che contornano un universo magico. Poteri e incantesimi inimmaginabili, borse ‘chiacchierine’, alimenti animati da strani incantesimi, come il ‘remotisorbis’, per non restare letteralmente accecati dalla luce creata dalla Lumerpa, la quale mi ha ricordato un po’ per certi versi l’araba fenice. Per non parlare delle graziose brocchide, simpatiche cantilene o filastrocche presenti in questo mondo magico.

Uno stile davvero ricco ed esauriente, un universo parallelo e incantato, finalmente scritto dalla penna di un’italiana, che per essere emergente, è davvero valida e ineguagliabile. Apprezzo la sua fantasia, la sua creatività e il suo estro, che ci hanno donato una nuova scrittrice in stile ‘potteriano’. E’ difficile trovare in Italia una così spiccata e vivace invettiva. Spero tanto che ci regali un seguito, visto che le ultime pagine lasciano prevedere un fattibile sequel. Credo fermamente che questa storia avrà molto successo e che possa diventare una valida saga.

Tutto ruota intorno a questa famosa Petra Regia e al suo Custode, ma come in tutte le storie, ci sono anime buone e anime malvagie. Il Perfidus vuole mettere da tempo le mani sulla seconda parte del cristallo di Petra Regia, così da ottenere il completo potere sul mondo della magia.

Il lettore troverà tanti e svariati personaggi tutti da conoscere ed apprezzare, i quali lotteranno a costo della morte per salvare il mondo magico e la Profezia che ruota intorno a questo cristallo prezioso. Ci sono anche due simboli molto importanti come la salamandra, animale che affiancherà il potere oscuro, mentre dall’altra parte una curiosa Lumerpa, dal potere prezioso ed accecante che affiancherà il buon Custode. Tutto ovviamente rimane da scoprire pagina dopo pagina e lascio al lettore l’arduo e appassionante compito, come lo è stato per la sottoscritta. Anche chi non adora questo genere, riuscirà sicuramente ad apprezzarlo attraverso questo libro. Una lettura da consigliare e un romanzo da premiare per la speciale singolarità della sua storia.

 

Francesca Ghiribelli

 

Recensione di ‘Pactum Vampiri’

 


di Barbara Riboni

 

 

 

‘Lei per me era l'Harmattan, il vento fresco del Sahara che portava sollievo nel deserto della mia esistenza, soffiava forte la vita nel mio corpo spazzando dalla pietra grigia della mia immortalità secoli di torpore, irradiando caleidoscopi di sensazioni e colori accecanti.’ 

 

Una delle citazioni da custodire preziosamente di questo magico e meraviglioso romanzo. Un autrice emergente che sconvolge il cuore e l’anima con una storia sorprendente, ricca di nozioni folcloristiche, leggendarie di queste creature della notte, ma che è riuscita ad ambientare bene nell’antico periodo romano. Un’ambientazione storica ben strutturata e che difficilmente si prende in considerazione in una storia di vampiri.

Trovo la copertina molto aggraziata e goticamente romantica. Posso dire, senza esagerare che considero la trama di questo magico capolavoro migliore della solita storia di Twilight romanzata e risentita più volte. Senza nulla togliere alla famosa autrice della saga, ma ho sentito mia la lettura delle vicende di questi protagonisti, e mi congratulo con la scrittrice per aver reso davvero realistica e piena di simbiosi narrativa la voce maschile che la racconta.

Maximo Caio Domini, protagonista e voce narrante, ci fa godere delle sue impressioni, delle sue improvvise emozioni che vanno dal tormentato e profondo ‘io’ del suo essere vampiro alla magica e tenera consapevolezza di essersi finalmente innamorato dopo secoli di solitudine.

Alice, una ragazza umana dolce e carina, la stessa persona che vuole salvare dall’infausto destino di una sicura morte il suo caro fratellino.

Ed è proprio qui che Barbara Riboni ci fa entrare nel vivo della sua storia, rendendola unica da ogni altra saga vampiresca. Proprio per questo spero, essendo soltanto il suo primo romanzo, che ci regali al più presto un seguito. Una straordinaria saga da aggiungere alla leggenda di queste creature paranormali, le quali come ci insegna questo libro, non possiedono soltanto lati negativi, ma possono essere molto più simili a noi, di quanto lo crediamo. A volte, riuscendo ad essere anche molto più profondamente umani di noi stessi.

In questo romanzo si uniscono due forti necessità che legheranno per sempre il mondo dei non-morti con quello dei vivi.

Alice lotterà fino in fondo per salvare suo fratello, mentre lei stessa sarà l’ultima speranza per portare avanti la stirpe dei vampiri di Roma. Un altro punto a favore di questo romanzo è l’ambientazione italiana, leggendo accurate descrizioni che vanno da Roma alla Maiella.

Una dolce e movimentata lettura che ci rende partecipi ancora una volta del fatto di quanto l’amore possa andare oltre la morte e ogni tipo di forma umana.

 

Francesca Ghiribelli.

'NEI TUOI OCCHI VERDI COME IL FIUME' DI CATHY MARIE BUCHANAN

 

Nei tuoi occhi verdi, come il fiume

 

 

Un romanzo dalla copertina dolcemente delicata e davvero evocativa. Un tocco di romantica suggestione per una storia davvero profonda e indimenticabile.

Una ragazza apparentemente fragile e timida che regala alla sua vita un sentimento irripetibile e sinceramente autentico.

Bess, diciassette anni e un futuro ancora tutto da scrivere, finora ha vissuto in una gabbia dorata alla Loretto Academy, ma adesso non vede l’ora di ritornare alla sua cara Niagara Falls. Lì c’è la sua casa, ma c’è anche una famiglia diversa da come l’aveva lasciata, con tutti i problemi esistenziali e materiali causati dal primo dopoguerra.

La madre è costretta a fare la sarta tutto il giorno, per sopperire alla perdita del lavoro del padre di Bess alla centrale idroelettrica, senza parlare della sua cara e vivace sorella Isabel, che adesso non è altro che l’ombra di se stessa, rinchiusa nella sua camera abbandonata ad un pericoloso silenzio.

Soltanto in seguito la protagonista capirà il segreto che nasconde sua sorella e dovrà vedersela con il forte dolore di un’improvvisa perdita familiare.

La vita però regala a Bess un incontro inaspettato e davvero meraviglioso, quello con Tom Cole sulla riva del fiume. Un uomo che le dimostra quanto la forza di un sentimento umano possa congiungersi e diventare tutt’uno con la forza della Natura.

Un ragazzo dalle doti prodigiose e che sarà denominato ‘l’uomo del fiume’, grazie a tutto ciò che gli ha insegnato suo nonno, Fergus Cole.

Bess negli occhi verdi di colui che diventerà l’unico amore della sua vita, vi legge la semplice dignità di un cuore impavido e selvaggio che la saprà proteggere per sempre.

Un uomo che non appartiene al suo mondo, ma che amerà andando contro tutto e tutti. Entrambi daranno vita ad una splendida unione coronata da una famiglia unica e speciale. Ma forse l’unico vero rivale in quell’amore così raro sarà lo stesso e imprevedibile fiume.

Uno stile davvero curato e scorrevole che ti regala una trama impeccabile dietro lo sfondo delle magiche e suggestive cascate del Niagara.

C’è solo un piccolo rimpianto, questo libro è l’unico romanzo finora pubblicato dall’autrice. Ci auguriamo che in futuro ci regali altre emozioni.

 

Francesca Ghiribelli.

Recensione di ‘BUIO ETERNO’

 

 

di Alberto Manzoni

 

 


 

 

 

 

Un autore lombardo emergente che merita di entrare nella rosa dei nuovi thriller psicologici all’italiana. Una storia che intriga pagina dopo pagina, scritta in maniera semplice ma davvero persuasiva e sorprendente.

La sua bravura è stata quella di riuscire ad incentrare attraverso un giallo, finalmente scritto da una penna italiana, anche un argomento interiore che si nasconde nella vita dell’umanità tutti i giorni.

Questa trama colma di personaggi tra loro molto diversi, che racchiudono le nostre debolezze e le nostre fragilità, hanno alla fine molte più cose in comune di quanto pensavamo.

L’autore affronta temi odierni come traffico di sostanze stupefacenti e denaro investito per finanziare attività illecite. Sì, il denaro,il quale ancora continua ad essere il motivo fondamentale per poter togliere di mezzo chi è troppo scomodo. Proprio così questa storia ci fa riflettere, perché non possiamo chiudere questo libro e pensare che il lato marcio della società e della vita possano scomparire con questo romanzo. No, ‘il buio eterno’ resterà per sempre, anche se si nasconderà a lungo tempo dietro l’apparente sorriso e la normale andatura della nostra esistenza, all’improvviso salterà fuori dal suo nascondiglio e ci trascinerà nell’ombra insieme a lui.

Buona descrizione dalle linee gotico-psicologiche che trasportano il lettore in uno stato di ansiosa aspettativa e nella terrificante consapevolezza di un mondo fatto sempre più di arrivismo e crudeltà.

Una società in cui soltanto chi riesce a farsi mettere in mezzo, forse riuscirà a sopravvivere. Anche se alla fine arriva sempre il ‘buio eterno’ della nostra coscienza a farci pagare i nostri errori.

Un tunnel pieno di orribili creature che accendono i rimorsi del nostro ‘io’.

Un giallo a tinte nere, una storia pervasa dalla demoniaca convinzione che il male è sempre esistito e sarà sempre più arduo sconfiggerlo. Mi auguro che questo autore ci regali ancora altre emozioni libresche.

 

Francesca Ghiribelli.

 

RECENSIONE DI ‘WARM BODIES’

 


DI ISAAC MARION

 

 

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Non sono mai stata una grande lettrice di storie riguardanti gli zombie, ma devo dire che questo libro mi ha fatto ricredere.

Uno stile di scrittura fresco, caparbio e scorrevole che racconta la cruda e reale faccia di queste creature affamate di cervelli umani.

L’autore ha voluto dar voce a questo piccolo grande cuore di zombie, dal nome R, facendolo sentire quasi il nuovo eroe del mondo.

Nel romanzo troviamo tante similitudini o paragoni riscontrabili con la società di oggi. O meglio con il periodo di forte crisi esistenziale e materiale che viviamo.

Il giovane scrittore ci apre gli occhi senza mezzi termini, dimostrandoci quanto queste creature denominate quasi inutili, invece siano molto più previdenti degli umani. Su come riescano a conservare i loro prelibati spuntini per i giorni a venire e su come vivano in un aeroporto abbandonato, dove uomini e donne cercano ancora di sposarsi, di far l’amore attraverso i loro corpi rattrappiti e senza vita. E la cosa che più stupisce, come si possano adottare figli-zombie, a cui insegnare come dare la caccia al mondo umano.

R, un giovane zombie senza ricordi e senza meta, si ritroverà ad uccidere un ragazzo, Perry.

Si nutrirà del suo cervello, assaporando i deliziosi e bui momenti della vita passata della sua vittima, ma soprattutto risparmierà la dolce fidanzata di Perry, Julie. Per lei sentirà rinascere dentro di sé l’attrazione per la vita, per lei riuscirà a mettere insieme più sillabe per riuscire finalmente a parlare e a farsi capire. Per Julie riuscirà a resistere alla sua sete assassina di creatura sanguinaria, ma soprattutto con lei formerà una coppia straordinaria, tentando di cambiare il mondo che ci circonda.

Questo grande cuore di zombie ci farà capire come si possa ancora cambiare, senza lasciare che l’universo finisca alla deriva. Julie ed R si ritroveranno a combattere anche contro un’altra terribile verità, l’esistenza di creature ancor più ignobili e spietate, gli Ossuti.

Una casta suprema di deliranti e macabri vendicatori nei confronti della razza umana e degli stessi zombie.

R, conservando a pezzi il cervello di Perry, riuscirà piano piano a riappropriarsi della sua vita e della sua mente, facendo risuscitare se stesso dalla morte, ma soprattutto proverà a mettere in atto il piano che un giorno era stato nella testa della sua vittima.

Solo al fianco di Julie, l’amore riprenderà vita e la speranza riuscirà a mettere le radici nella terra desolata di un mondo abbandonato a se stesso.

Un finale scritto un po’ velocemente, ma che se leggiamo fra le righe, ci fa capire quanto sia possibile cambiare le cose, se soltanto ci crediamo fermamente. Un finale che sembra portarci verso il desiderio di volerne sapere di più e che non ci è bastata solo questa storia per farci sognare, ma che vorremmo un seguito di ‘Warm Bodies’.

E poi dove troviamo uno zombie così divertente e romantico, a cui piace canticchiare in modo stonato Frank Sinatra?

Un motivo in più per creare la colonna sonora di questa curiosa storia.

 

Francesca Ghiribelli.

‘Lasciami andare’ di Fulvia Degl’Innocenti

 

Recensione di Francesca Ghiribelli


‘Lasciami andare’ di Fulvia
Degl’Innocenti

 

 
Un libro davvero toccante dal punto di vista umano ed esistenziale, adatto a qualsiasi fascia d’età.
Un percorso introspettivo e spirituale che attraversa il cuore di un’adolescente, mettendone a nudo la sua delicata anima.
Eleonora,sedici anni, vive da sempre con il padre a Milano. Lui, grande lavoratore, emigrato da un piccolo paesino del Sud fino alla grande città per ritrovare se stesso o forse addirittura per proteggere sua figlia.
Fra loro un rapporto contrastato fatto di silenzi e di inspiegabile distanza affettiva, il tutto celato dietro ad una prolungata assenza della verità.
La protagonista è diversa dalle sue coetanee, molto lontana dallo stereotipo snob della classica ragazza di città. Lei ama sfogarsi con il suo sacco da Kick Boxing e vestire da ‘maschiaccio’, fregandosene dei giudizi altrui.
Una sera, però nota la strana reazione di suo padre di fronte ad una notizia di cronaca nera data al telegiornale. Una rabbia feroce e improvvisa che lo rendono così estraneo agli occhi della figlia.
Da quel momento, Eleonora decide di scavare in fondo al suo passato, alla storia della sua famiglia, per conoscere ciò che le è stato negato sapere sulla sospetta morte della madre, quando lei aveva pochi mesi di vita.
Supportata dalla presenza del suo amico Pietro, intraprenderà un viaggio verso il paesino di origine dei suoi due genitori. In Basilicata, dove lei nacque e la storia della sua vita ebbe inizio.
Lì, la ragazza troverà le risposte per scrivere il finale di un periodo fatto di dubbi e incomprensioni.
Per ritrovare se stessa e il rapporto con il padre, per cui nutre un silenzioso ma profondo affetto, dovrà scoprire ciò che ne è veramente stato di sua madre, Marilina.
Una donna speciale, ma che non è riuscita a ricoprire i tanti ruoli che la vita le ha proposto, ricercando nella morte l’unica soluzione per abbandonare le sue responsabilità.
Un romanzo davvero originale, ben narrato e denso di quelle verità autentiche, a volte anche amare, che la società di oggi spesso ci presenta.
Un buon insegnamento in lettura per ogni lettore curioso di scoprire un po’ se stesso e il rapporto genitori-figli. L’autrice ci insegna ancora una volta che la vita non è tutta ‘rose e fiori’, ma che alla fine l’unico mezzo per essere felici è quello di conoscere la verità.

Francesca Ghiribelli.

GIUNTI Y: “HYBRID. QUEL CHE RESTA DI ME” di KAT ZHANG

 

RECENSIONE DI FRANCESCA GHIRIBELLI

 

 


 

 

 

Un libro che sembra un nuovo caso originale letterario, ma che secondo me ritrova le sue radici in una parte di letteratura dell’Ottocento.
Due autori che nel periodo scolastico mi avevano colpito e affascinato molto, due emisferi altrettanto diversi, quanto uniti da fattori comuni: Svevo e Pirandello. Ci rivedo traccia di questi autori, proprio perché il primo metteva nelle sue opere sempre personaggi pregni di un’intensa crisi esistenziale, mentre l’altro nel suo romanzo ‘Uno, nessuno e centomila’ esplica questo pensiero:
  • Uno perché ogni persona crede di essere un individuo unico con caratteristiche particolari;
  • Centomila perché l'uomo ha, dietro la maschera, tante personalità quante sono le persone che ci giudicano;
  • Nessuno perché, paradossalmente, se l'uomo ha 100.000 personalità invero non ne possiede nessuna, nel continuo cambiare non è capace di fermarsi nel suo vero "io".
E questa storia sembra avere al suo interno simili problematiche esistenziali ed interiori.
Eva crede e vuole essere una persona unica, ma non ci riesce, dentro di lei esiste da sempre Addie e non può far finta che non esista, anche perché spesso agisce per lei e pensa al posto suo, rubandole prezioso ossigeno per vivere con la sua mente.
Poi il pensiero che avvolge Eva di essere come la gente vuole e soprattutto avverando quel forte desiderio che i genitori conservano, cioè quello che entrambe stabilizzino un’unica identità.
Alla fine Eva non potrà mai essere solo Eva e Addie mai potrà essere soltanto Addie, quindi entrambe non potranno stabilizzare mai fino in fondo la propria posizione, diventando ‘nessuno’ per se stesse e per gli altri.
Una trama che si interseca nelle vene del lettore con una primordiale traccia di crisi d’identità, un universo che sembra apparirci alquanto distante, ma che arrivando alla trama conclusiva del romanzo ci accomuna.
Una società come la nostra che appare sempre più ibrida e asessuata, come un impercettibile segno di voler riaffiorare a galla, invece di annegare completamente dentro noi stessi.
Cos’è che ci incute più paura al giorno d’oggi? Cos’é che ci fa apparire alquanto insicuri e inadatti agli occhi degli altri? E’ proprio questo, il cercare di essere completamente noi stessi.
Pochi umani riescono in questo intento, perché ognuno di noi cerca di plasmarsi attraverso la visione altrui del mondo. Tutti vogliamo compiacere prima chi ci guarda, invece che essere sereni ed equilibrati con il nostro ‘io’.
Ecco, che iniziano fin dalla nascita e fin dalla nostra infanzia a crearsi milioni di facce e sfaccettature, che mettono in crisi la nostra coscienza, mentre alla fine della nostra giornata ci guardiamo allo specchio e ci domandiamo veramente chi siamo.
L’autrice di questo romanzo con accurata sensibilità e con un’avvolgente trama ci reca piano piano dentro l’animo umano, facendoci capire quanto questo romanzo sia davvero nostro.
Mi piace molto l’inizio della storia,le frasi introspettive con cui descrive lo stato d’animo della protagonista, fino a raccontare infatti la storia di due sorelle: Addie e Eva.
Sembra che perfino Eva alla fine non sia sicura che una delle due, o lei o l’altra, abbia preso davvero il soppravvento dentro di lei. Sì, perché dalla lettura si evince e sono più che convinta, che proprio come due sorelle ‘gemelle’, l’una non possa vivere senza l’altra.
Le dita spettrali delle nostre anime erano strettamente intrecciate prima ancora che cominciassimo a respirare.’ Ecco, questa frase tratta dal libro dice tutto. Il tutto appare a prima vista come la vita che lega due sorelle ‘siamesi’ invisibilmente da una forza interiore più forte di loro. Piccoli e preziosi passi nel cuore di un romanzo che diventerà il diario di bordo per migliorare la nostra esistenza, facendoci capire quale sia davvero la verità sulla nostra vita.

 

‘Il linguaggio segreto dei fiori’

 

di Vanessa Diffenbaugh

 

 


 

 

 

Un dolce e silenzioso passo verso l’anima dei lettori, che lascia il cuore in profonda riflessione sulla vita. Un linguaggio di comunicazione che ha stupito tutti coloro che hanno amato questo romanzo. E continueranno ad amarlo, perché non ci sono stili eguali per descrivere la complessa ma amabile personalità della protagonista.

Victoria ha una forte paura di non saper amare, di non riuscire a comunicare i propri sentimenti agli altri. Lei, una ragazza orfana di vita, che ha vissuto da una comunità all’altra in cerca delle sue radici. Sperando di trovare qualcuno che riuscisse ad amarla ‘per quello che è’. Già, sono queste le sagge parole di Elizabeth, la donna che finalmente un giorno le farà da madre. Sì, perché il comportamento ostile e rabbioso di Victoria in risposta ai gesti di timido ed accennato amore della donna, non sono altro che una scelta. La scelta timorosa di non lasciarsi andare, per la troppa paura di essere ancora una volta abbandonata alla vita. Proprio per questo, la protagonista si ritroverà ancora una volta a rovinare quel poco che l’incontro di una possibile madre le aveva regalato. Compirà un gesto squilibrato ed egoista nei confronti di Elizabeth. Ma tutti compiamo degli errori, e forse il destino ci riscatterà, dandoci ancora un’occasione. In seguito Victoria riuscirà a superare la paura del contatto fisico attraverso l’amore per Grant, un meraviglioso ragazzo,nonché nipote di Elizabeth, che l’aiuterà a ritrovare impercettibilmente la fiducia in se stessa a piccoli passi.

Una straordinaria storia tormentata dalle riflessioni incisive, che la paura di noi stessi può incutere alla nostra vita. Il lettore nel calarsi del romanzo conoscerà anche l’imperfetto lato materno della protagonista, che si ritroverà inaspettatamente ad essere madre. Forse sarà proprio questo fatto a rendere più fragile e inizialmente detestabile la ragazza, ma in seguito quella strana consapevolezza di aver dato luce ad una nuova creatura la renderà molto più sensibile e accorta.

Il grande timore di non poter riuscire a dare amore a suo figlio e il forte sentore che possa assomigliare troppo a se stessa, la allontaneranno dai suoi doveri e dalle sue responsabilità. Il tempo, però sa come curare le ferite. E Victoria, fin da piccola le ha curate con l’unico mezzo di comunicazione, che il suo cuore riteneva possibile: il linguaggio segreto dei fiori. Ma a un tipo, come lei, non erano bastate le tante e diverse versioni dei dizionari di botanica, perché si e’ creata un bellissimo e personale schedario fatto di curati disegni floreali e di minuziose ricerche sul loro significato.

I fiori sono la sua casa, come lo e’ quel giardino segreto nel parco pubblico di San Francisco. Lei tramite quei colori e quei petali riuscirà a dare senso alle parole, che il cuore non trova e proprio attraverso i loro nomi riuscirà a dare voce a se stessa. Infatti si sente diffidente come la lavanda,e riesce a rivelare la sua solitudine e la sua paura come la rosa bianca. I fiori riusciranno a farle conoscere la verità più importante e di cui lei non si era mai resa conto. Lei, come tante persone, rappresenta l’amore senza radici, come il muschio. Perché l’amore è autonomo, ed anche se non si è stati amati, si può ugualmente riuscire ad amare in modo completo e profondo indipendentemente da ciò che siamo stati e da ciò che siamo.

 

Francesca Ghiribelli.

 

Dark Heaven - La carezza dell’angelo Di Bianca Leoni Capello

 

 

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Ancora una volta uno young-fantasy che ci affascina attraverso la trasposizione di una Venezia gotica e dalle trame infernali.
Virginia, la protagonista, è alle prese con le problematiche quotidiane che qualsiasi adolescente può avere: una famiglia che sempre più spesso sente lontano da lei, una sorella troppo diversa dalla sua personalità, le due migliori amiche, con cui in seguito non mancheranno scontri e infine un fidanzato troppo ricco e snob. Certamente bello, ma per il quale da tempo non prova più quello strano sfarfallio nello stomaco.
Ma ecco, arrivare l’affascinante Damien, angelo tentatore, colui che ha abbandonato l’Ordine dei Lucenti per gli Oscuri,scegliendo di seguire il dannato amore che lo unisce alla sua amata.
In questo romanzo,che nasce da due mani esordienti, ci saranno stupendi flashback temporali che riporteranno l’antico profumo di epoche passate. Da un’odierna Venezia si passa ad una emblematica Palermo del XII secolo attraverso affascinanti visioni, che la protagonista continua ad avere a causa della vicina presenza di Damien. Per giunta, colui per cui prova amore e attrazione, è il suo nuovo prof di italiano! Il sentimento che li unisce attraverso i secoli e un’antica e intrigata storia permetterà loro di poter rimanere uniti? Oltre i pregiudizi della gente e soprattutto superando le antiche minacce, che la temibile diavolessa Amelia incombe su di loro? Un’ignobile creatura che ci mette così poco a catturare un’anima umana e farla sua. La sua cotta per Damien metterà in pericolo il rapporto fra i due protagonisti riscrivendo il sapore di una storia di altri tempi, ma che in fondo ritrova come denominatore comune la radice di un legame che ancora oggi muove il mondo.
Ma per fortuna sulla Terra c’è sempre un angelo buono, che arriva a portare pace per difendere l’Universo dal Male.
Descrizione quasi poetiche lanciano il lettore in una dimensione paranormale, facendolo sognare di essere veramente altrove.
Bellissima e molto dark la copertina, che ritroverà il suo perché nella lettura del romanzo. Peccato che non venga messa in risalto la rossa e fiammante chioma di Virginia,come invece l’autore del quadro rappresenta! Ma per il resto, è tutto perfetto.
Una trama che ha ancora bisogno di svilupparsi, ma che sicuramente ci porterà ad attendere con trepidazione il suo imminente seguito.
Francesca Ghiribelli.

 

AMORE PROBITO DI TABITHA

 

SUZUMA


 

 

 

 

 

 

 

Davvero significativa la copertina del romanzo. Una storia che va letta fino in fondo e assaporata nel disperato sudore che trasuda respiro dopo respiro.

Una narrazione mai inconcludente o diretta verso il volgare, ma molto descrittiva e orgogliosamente densa di quell’amore, che ricorda la trama di quei romantici classici strappacuore, che sanno di sentimenti infiniti e mai banali.

Ma stavolta è un’autrice odierna e davvero originale che mette al centro di tutto il legame tra due fratelli.

Maya, sedici anni, una ragazza dolce e davvero meravigliosa, e Lochan, diciassette, i quali si ritrovano troppo presto a dover farsi carico di una piccola grande famiglia.

Kit, un fratello in piena crisi esistenziale e adolescenziale, Tiffin, una perfetta peste e Willa, l’ultimogenita, ma anche una graziosa bambina dal carattere sensibile e affettuoso.

Devo dire che non avevo mai letto una storia così straziante e appassionata, proprio perché si diversifica dalle solite storie d’amore classiche che segnano i destini disperati di due amanti, che pur amandosi, si ritrovano sempre ad essere degli sconosciuti.

Questo è un amore diverso, condiviso, che i due protagonisti, pur non volendolo ammettere l’uno all’altra, dovranno accettare di possedere.

Un sentimento nato piano piano dal semplice e iniziale rapporto d’infanzia che può esistere tra due fratelli e poi esso cresce fino a ritrovarsi acerbo ma autentico nella crisi d’identità adolescenziale che tutti attraversiamo.

Due ragazzini che dovranno vedersela con un beffardo destino: una madre sempre ubriaca e ancora più assente. Una donna che non ha mai voluto veramente i suoi figli e lascia ai due giovani il compito di badare ai fratelli più piccoli.

Una situazione che oggi succede sempre più spesso nella realtà, ma in questa storia oltre ad esserci mille responsabilità per provvedere e proteggere i fratellini, per Maya e Lochan esiste l’improvvisa scoperta di un amore profondo e di un legame indissolubile.

L’uno fa da spalla e da supporto morale all’altro attraverso sguardi di complicità e quella insalubre consapevolezza che la nascita di quell’amore non e’ così sorprendente, ma che quel sentimento c’è sempre stato. E’ rimasto lì chiuso per anni ad aspettare il momento giusto per sbocciare. Mani che si sfiorano e che scoprono la voglia di vedere l’altro non più come un fratello o una sorella, ma come l’eterno amore della sua vita.

Sicuramente ciò che sprona questa forte attrazione è anche la forte responsabilità di entrambi nel ritrovarsi così giovani a ricoprire i ruoli di ‘genitori’ e compagni di vita.

Lochie, un ragazzo dal cuore grande, ma che non riesce ad avere amici e a parlare facilmente in pubblico, mentre Maya, una ragazza stupenda, la quale non trova mai tempo libero da dedicare a se stessa.

Entrambi si riscoprono protagonisti di quell’amore proibito, che agli occhi di tutti apparirebbe insano e incestuoso. Ma nessuno può capire la radice di quel legame, tranne loro.

Anche io sono riuscita a vedere soltanto la positività di questo sentimento e soprattutto a leggere attraverso gli occhi di chi lo ha scritto, perché lo descrive con genuinità, senza volgarità e con quella dolce vena di romanticismo straziante e disperato, di cui tutti oggi sentiamo sempre più la mancanza.

Un’opera di narrativa da ricordare, una storia che per i suoi risvolti conclusivi merita di essere collezionata tra gli amori che non muoiono mai e che restano per sempre nell’anima e nel cuore di chi li prova e li legge e li scrive con emozione.

 

Francesca Ghiribelli.

 

RECENSIONE DI ‘BORGO

 

PROPIZIO’


DI LOREDANA LIMONE

 

 


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Gradevole,scorrevole,autentico e armonioso questo romanzo. Un Borgo che ci fa pensare a qualche sperduto e dimenticato paesino di provincia,il quale invece pullula di vita propria. La struttura del romanzo ci rende partecipi della storia: veridicità e sapore di altri tempi ci immergono nel sapore di principi e valori quasi ormai perduti. Mariolina e Marietta, due sorelle destinate a restare zitelle a vita; Belinda che sentendo il proprio lavoro sempre più stretto e inadatto a lei, riesce ad esaudire il suo sogno di aprire una latteria; Ruggero, da sempre perenne sciupa femmine, riuscirà a trovare l’amore della sua vita. Questi ed altri personaggi che l’autrice ci presenta nella loro particolarità, la quale ce li fa sentire più ironici e vicini; un altro personaggio silenziosamente attivo, idolo di tante signore vecchie e giovani è Gianni Morandi. Sembra che l’idea vincente del romanzo e dell’apertura della latteria di Belinda scaturisca dal famoso singolo del cantante “Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte’’. Di tutto il romanzo mi sono rimasti impressi alcuni versi “Belinda veniva trasportata, attraverso una dolcissima via lattea, su un universo parallelo dove si sentiva molto, molto a suo agio”. Ecco da qui si comprende quanto la scrittrice voglia farci capire come Belinda si senta a suo agio in un semplice negozio, ritrovo della semplicità delle persone e della vita comune. Non sceglie un qualsiasi settore di attività alla moda, ma aprire proprio una latteria è un ritorno al passato e al sapore materno, che rende proprio questa bevanda intramontabile. Un romanzo che sottochiave ci vuole regalare ancora fiducia e speranza, vuole dimostrarci che anche se in un paesino di provincia esisteranno sempre malelingue, dicerie, invidie ed equivoci, questo piccolo borgo invece sarà ‘propizio’ e ci mostrerà un lato ancora positivo della società italiana. Ci dimostra che ancora l’unione coesa e complice di un popolo fa la forza, nonostante qualsivoglia avversità. Una lettura assolutamente da consigliare.

 

Francesca Ghiribelli

CUPCAKE CLUB RECENSIONE

Cupcake Club

 

 

 

 

Un romanzo dai toni deliziosi, che scivola sul palato proprio come un goloso cupcake; però chi crede, che questo romanzo femminile, possa parlare soltanto di ricette o sublimi porzioni di bignè, si sbaglia di grosso! L’autrice affronta anche temi molto delicati, che la vita inaspettatamente ci può porre davanti.
La trama ripercorre la delusione d’amore che la dolce Hannah subisce a causa del suo affascinante ma infedele fidanzato, Patrick, direttore del giornale locale irlandese di Clongarvin
Proprio in quel triste momento, la ragazza sta aprendo un piccolo negozio di dolcetti, chiamato ‘’Cupcake Club’’. Diciamo un alimento di ‘lusso’, arduo da inoltrare sul mercato, visto il difficile periodo di recessione.
La protagonista si butta a capofitto sul lavoro, aiutata psicologicamente dai genitori e dal migliore amico, Adam.
Patrick, colui che aveva creduto fosse l’uomo della sua vita, l’ha tradita con Leah, proprietaria di un centro benessere.
Hannah in seguito verrà a sapere, che aspettano un bambino. Mille ripensamenti la tormentano, insieme al rimpianto di non poter essere al posto di quella donna.
Con il passare dei mesi conoscerà un uomo dai modi gentili e dall’aspetto interessante, John.
E’un uomo divorziato, che si porta dietro il difficile e conflittuale rapporto con la figlia.
Ciò che stimola questo libro è l’abilità con cui la scrittrice, attraverso l’iniziale idea di golosi dolcetti, intraprende la strada di una storia, che si approfondisce allargandosi ad altri personaggi.
Non saranno personaggi secondari, perché la loro vicenda regalerà onore e meritata attenzione allo svolgersi dell’epilogo di questo romanzo.
Ad esempio,Alice e Tom, due grandi amici di vita e di lavoro dei genitori di Hannah. La storia di alcolismo di Tom, che a causa di questa forte debolezza, segnerà la sua vita con un gesto involontario, ma assolutamente tragico.
La curiosa e sorprendente storia d’amore fra Adam e Vivienne, timidissima ragazza dalle doti musicali. E infine Wally, lo strano e grazioso musicista, fratello di Vivienne.
Le armi di questa autrice,così poco conosciuta,sono la raffinatezza e l’umiltà, con cui fa lievitare l’apparente leggerezza di una storia di dolciumi in un piccolo grande insegnamento di vita.
Come si suol dire dopo la tempesta torna il sereno.


Francesca Ghiribelli

 

 

 

 

 

‘’Il palazzo


della


mezzanotte’’

 

 

di carlos ruiz zafon

 

 

 

 

Un’altra perla di Zafòn che ci conduce in un’ambientazione insolita e diversa. Non meno affascinante, perché ogni volta l’autore attraverso gli occhi di una dimensione apparentemente magica e fantasiosa, ci fa scoprire la realtà della vita e di quanto essa sia imprevedibile.

Lo scrittore nasce come ideatore di storie per ragazzi, ma proprio, come afferma sovente nelle sue introduzioni,riesce sempre a far diventare il suo genere di scrittura, un genere per grandi e piccini.

Anche stavolta, la storia vede protagonisti dei ragazzi, che alla fine saranno tutti ugualmente importanti e fondamentali nello svolgimento della trama.

La narrazione è ricca di fascino e misteriosa magia, che dona anima ad una Calcutta a tinte gotiche.

Una sintassi semplice che incontra nelle descrizioni un’estrosa ebbrezza poetica, la quale denuda gli animi dei suoi personaggi nei loro pregi e difetti.

Roshan, Isobel, Siraj, Seth, Michael, Ian e Ben: sono i membri della Chowbar Society e ospiti dell’orfanotrofio Saint Patrick. Orfani di vita, si imparano a conoscere dentro all’istituto, che li ha accolti, facendo nascere fra di loro una profonda amicizia e soprattutto il bisogno di un’unica missione, quella di affrontare il pericolo sempre insieme.

In tutti quegli anni, non hanno fatto altro, che riunirsi di notte all’interno di un edificio abbandonato chiamato ‘Il Palazzo della Mezzanotte’, per raccontarsi a vicenda le storie di fantasmi, che la città nera di Calcutta nasconde.

La storia, però comincia con la narrazione di Ian, già adulto, che ormai da anni vive in Inghilterra e lavora come medico. Sarà proprio lui a sfogliare tra i ricordi la cara amicizia, che lo ha sempre legato a quei ragazzi portando a galla la verità sulla storia del suo migliore amico, Ben.

Successe tutto nel 1932, l’anno in cui tutti gli ospiti del Saint Patrick avrebbero dovuto lasciare l’orfanotrofio compiendo sedici anni; proprio l’ultima notte, in cui la società segreta si sarebbe sciolta, si presentano davanti all’edificio una donna anziana, Aryami Bose e sua nipote Sheere.

Il direttore dell’istituto, si ricorda di aver già incontrato la donna. La stessa persona che sedici anni prima le aveva affidato un piccolo neonato insieme ad un medaglione raffigurante un sole. L’uomo si era preso cura del bambino, quello stesso bambino che aveva chiamato Ben.

Ora la ragazza, che vedeva al fianco di quella signora, era la gemella di Ben, anche lei riuscita a scappare dalla furia omicida di un pazzo criminale. Questo era ciò, che le aveva raccontato la donna da sempre. Il direttore era sempre stato scettico nel crederle, ma aveva mantenuto fede alla promessa di proteggere il ragazzino. Ora, le vite in pericolo erano due e Aryami Bose avrebbe fatto qualunque cosa per salvare i suoi nipoti, ma la donna sapeva molte più cose di quanto faceva credere.

Quale era il motivo per cui qualcuno voleva far fuori i due gemelli?

Gli indizi si affiancheranno pagina dopo pagina nella mente del lettore scatenando l’emozione di un’egregia partita a scacchi fra menzogne, rivelazioni e stupore.

Il gruppo dei protagonisti si dividerà fra di loro per scoprire sempre più dettagli sulla storia di Ben e Sheere, senza spezzare mai la promessa della Chowbar Society.

Soltanto in seguito si apprenderà dell’esistenza di Chandra Chatterghee, padre dei gemelli, e della creazione di  Jheeter’s Gate, una stazione abbandonata e distrutta da un incendio nel 1916.

Sarà proprio la scoperta di quel tragico avvenimento a riunire ogni pezzo dell’intricato puzzle. Un potente incendio che cancellò la creazione della prima grande stazione ferroviaria indiana, portando la morte della giovane madre dei gemelli e dei trecento orfani che si trovavano sul treno, avvolto inspiegabilmente dalle fiamme. I due fratelli e i ragazzi del Palazzo della Mezzanotte riusciranno a scoprire l’amara verità soltanto trascorrendo alcuni giorni all’interno di quell’infernale stazione.

Una pericolosa anima di fiamme risorgerà dalle sue ceneri, proprio come un Uccello di Fuoco, e soltanto una candida ed improvvisa neve riuscirà a sciogliere ogni mistero della città nera, seppellendo una volta per tutte le ombre del passato.

 

 

Francesca Ghiribelli.

 

 

RECENSIONE DI FRANCESCA

 

GHIRIBELLI


 

‘WITHER-L’OSCURA CONGREGA’

 

 


 


 Wither. L'Oscura Congrega.

 

 

Partendo dal presupposto, che non sono un’appassionata di libri di questo genere,devo dire che mi ha colpito come l’autore si destreggia egregiamente fra le storie di diversi e complicati personaggi, unendoli attraverso un denominatore comune,la stregoneria.

Questo romanzo ha vinto il ‘Bram Stoker Award’, ma non ha niente a che vedere con le immortali storie gotiche o romanzi neri riguardanti vampiri o altre figure oscure.

Esso riprende la storia di questa piccola cittadina, Windale, in Massachussets, che oltre ad essere sede universitaria, si porta dietro l’epocale tradizione di una storia raggelante e risalente a secoli prima. Wither, terribile e immortale strega, la quale ogni trecento anni, ha bisogno di impossessarsi di una nuova anima umana per portare avanti il proprio potere.

Tre persone saranno protagoniste di questo romanzo.

L’autore, ovviamente, mette in mezzo alla narrazione altre figure altalenanti che cercheranno di portare il lettore fuori strada, ma questo è soltanto un mezzo per arrivare al straordinario scopo di creare sorpresa e sbalordimento alla fine del romanzo.

I tre personaggi saranno Wendy, una ragazza dalle strane e curiose conoscenze magiche, poi Karen, una docile professoressa in attesa di una bambina e Art, suo cognato.

Wither prenderà proprio di mira la donna perché vuole la figlia che porta in grembo, mentre riuscirà ad incolpare Art nell’aver tentato di molestare Abby, una piccola e possibile occasione in grado di ridare nuova anima alla strega.

Infine, saranno proprio le magiche doti e l’astuzia di Wendy, che riusciranno a seppellire ancora una volta il potere della strega, ma purtroppo la fine di questo libro non dà nessuna certezza.

Sicuramente l’anima di Wither è eterna e forse attenderà ancora trecento anni per riuscire a riprendersi la sua vendetta. Ciò spetta comunque ai due seguiti della saga.

Il passato di una tradizione non deve essere mai dimenticato, ma la sua presenza continuerà prima a tormentarci nei nostri sogni fino a venirci a prendere nella realtà.

 

Francesca Ghiribelli.

 

 
‘il lago incantato’
 
di ruth langan
 

 

 
 
Questo libro ambientato nella Scozia degli anni 1559-1561 racchiude tre romanzi in uno. Devo dire con orgoglio, che questa autrice ti prede pagina dopo pagina e, nonostante io non sia un’assidua lettrice di Harmony, questo romanzo è avvincente, originale e profondo. La scrittrice attraverso il paragone dell’ambientazione in un mondo fantastico, come il Magico Regno delle Highlands, ci rende consapevoli di quanto sia speciale l’amore fra due persone.
Tutto comincia con la scomparsa di Nola Drummond e delle sue tre figlie Allegra, dagli occhi verdi e i capelli color fiamma; Kylia, dagli occhi erica e la chioma color ebano e infine Gwenellen, dolcissima dama dai ricci biondi e gli occhi color del cielo.
Queste donne hanno una bellezza straordinaria e unica, proprio per la loro magica natura di streghe.
L’epoca però le porta a fuggire lontano dal mondo reale, dove tutti le guardano con scetticismo e ostilità, ritrovandosi così costrette a rifugiarsi nella terra incantata delle Highlands, dove non esistono uomini e malvagità. Non ci sono guerre, ma soltanto una profonda e irreale pace al fianco di cavalli alati, piccole fate che danzano fra gli alberi e l’esistenza di un piccolo e giocoso troll.
Le giovani hanno speciali poteri magici e proprio per questo saranno protagoniste di tre storie fantastiche e romantiche. Le tre ragazze avranno la possibilità di interagire con il mondo reale, facendo conoscere i loro sorprendenti poteri ai comuni mortali.
Saranno proprio tre affascinanti laird scozzesi a rapire i loro cuori. Tre uomini che stenteranno a riconoscere la loro vera natura di streghe, ma che alla fine si innamoreranno perdutamente della profonda sincerità del loro cuore.
Merrick MacAndrew, Grant MacCallum e il tenebroso laird del clan Ross sono stati da sempre leggendari guerrieri impegnanti a portare pace e serenità ai loro popoli, ma soltanto grazie all’amore per le loro dame capiranno che soltanto un sentimento così forte può andare oltre tutto, trovando il meraviglioso seme della felicità anche tra morte e distruzione.
Un romanzo che con la sua delicata trama fantasy dipinta di rosa ci fa sognare portandoci a credere che possa esistere ancora un amore eterno ed unico da trovare.
 
 
Francesca Ghiribelli.

‘Il canto delle ombre’ di

 

Camilla Morgan Davis

 

 

 

 

 

Non ho avuto il piacere di leggere il primo libro, ma posso dire che ci si instaura benissimo nella storia, anche senza avere un preciso collegamento con il primo capitolo della serie.

Non sono mai stata una forte amante del genere fantasy, ma questo libro cattura la mente, facendo riflettere su come l’autrice sia capace di tanta creatività.

E’ un genere che mischia la fantasia al gotico, mettendo in risalto tanti aspetti della nostra realtà e di quella del passato attraverso l’ignota dimensione vissuta attraverso i sogni e gli incubi umani.

Il libro vede come protagonista Maila, ragazza dai lunghi capelli neri e dalla pelle lunare, che vive ad Amadriade. Amata dai genitori adottivi,Victor e Lisaika, soffre per l’amore provato per il suo Othar. Lui è Ren, il licantropo incaricato di proteggere lei, la Prescelta.

Il loro amore è da sempre stato impossibile, ma al cuore, come ben sappiamo, non si comanda.

Ora lui è lontano, e lei affida alla Luna il desiderio di poterlo ritrovare.

Ma come nelle migliori storie fantasy, la trama presenta molti antagonisti.

Maila è in attesa di qualsiasi sogno o visione capace di dirle o farle capire dove si trovi il suo Ren, ma i suoi sogni sono minacciati dai Velatori, terribili demoni che vogliono conquistare la mente della Prescelta per perdere la loro essenza di Ombre e arrivare nel regno di Luce, così da possedere i sogni degli umani trasformandoli in eterni incubi.

Altrove, ad Ochate, nella parte nord della Spagna, esiste la sede dei Disincarnati, una cella segreta che nasconde dietro una falsa associazione di facciata, uno scopo ben più orribile: distruggere e far scomparire per sempre i licantropi attraverso l’indistruttibile scoperta dell’Arma Celeste, un potente veleno capace di annientare ogni muta-forma. Così Maila dovrà lasciare i suoi genitori e partire alla volta di Ochate per ricoprire ancora una volta il suo ruolo di Prescelta. Una pericolosa missione che la vedrà alle prese con Sateriel, demoniaca Velatrice, che nei suoi sogni si spaccerà per la sua vera madre, ormai da tempo scomparsa per sempre. Ma lei combatterà per i valori in cui crede fermamente e soprattutto confiderà nella speranza che la Luna la aiuti a ricongiungersi a Ren. La ragazza combatterà con i Disincarnati, gli acerrimi nemici dei licantropi e quindi anche di se stessa.

Ren subirà le peggiori torture grazie al capo dei Disincarnati, Beatrice. Colei che nasconde un segreto passato e un’amara e sconvolgente verità. La donna che userà il suo unico figlio come potente arma per raggiungere il suo infimo obiettivo.

Anche se questo libro non rispecchia il mio genere prediletto di lettura, ammiro l’autrice per aver avuto una simile fantasia nel creare un mondo così straordinariamente sorprendente, ma al contempo anche vicino ai nostri luoghi comuni.

Si possono trovare in mezzo alla narrazione tante bellissime dichiarazioni d’amore fra i due amanti; mentre lo stile descrittivo della narrazione ti sconvolge quasi come entrare in apnea in un mondo sconosciuto. Un mondo che ci avvicina all’analisi dei nostri sogni, alla riflessione sul nostro stato di inconscio, che in fondo non comprenderemo mai completamente.

Mi complimento con l’autrice per aver quasi descritto i Disincarnati come un inferno dantesco, mettendo al loro cospetto una figura femminile che prende il nome di un angelo, Beatrice, travestendolo invece in un demone nel mondo degli incubi. La fantasia può far tutto, anche ribaltare qualsiasi fragile verità nella nostra mente. Anche noi, come Maila, dovremmo ascoltare e scoprire cosa ci prospetta ‘’Il canto delle Ombre’’. Nel libro questo canto non può essere sentito dagli Umani, ma in fondo se il mondo riuscisse a dar voce e soprattutto a prestare orecchio ai suoi incubi, potrebbe cercare molto più facilmente di trovare la strada della Luce per sconfiggerli e aprire gli occhi di fronte alla verità.

 

Francesca Ghiribelli.

Recensione: IL MEGLIO DI ME


di Nicholas Sparks

 

 

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Ancora una volta l’autore ci regala la sua nuova creazione, una storia piena di vibrante romanticismo, che sconvolge autentiche emozioni, mosse quasi più dal silenzio traspirante fra le righe di questo romanzo, che dalle parole scritte con semplice e armoniosa cura. La trama ci sorprende mettendoci fin dall’inizio un beffardo interrogativo: ‘’Può l’amore riscrivere il passato?’’

Quante volte ce lo siamo chiesti, e ce lo chiederemo, ma soltanto la vita può darci la vera risposta, il suo viverla completamente senza riserve.

I due protagonisti uniti da un amore giovanile si sono amati infinitamente, ma purtroppo dopo i teneri anni del liceo, le loro vite si sono divise per sempre. Lui, Dawson, proveniente da una famiglia composta solo da veri delinquenti, si ritrova adesso a lavorare su una petrolifera, dove ha rischiato più volte di morire, a causa di un’improvvisa esplosione, ma molto spesso attribuisce la sua salvezza ad una strana figura di uomo, il quale indossa una giacca a vento blu. Forse sarà veramente lui, che lo ha tratto in salvo e continuerà a dar luce al suo cammino fino alla fine. Soltanto un lettore attento e veramente sensibile, potrà comprendere la straordinaria apparizione di questo personaggio, il quale significato sarà giustamente collocato nell’evolversi della storia. Lei,Amanda,diligente studentessa del college, madre di tre figli, con al fianco un uomo, che non ha mai veramente amato, se non provando il cordiale affetto, che si prova per un amico. Una sorta di sentimento colmante la passione repressa per il suo Dawson. Entrambi, oltre alla forte rinuncia di vivere il loro amore, a causa di evidenti differenze sociali che li hanno divisi senza speranza, possiedono un ingombrante peso da portare nel cuore. Lei ha dovuto sopportare l’improvvisa perdita di sua figlia Bea per una grave malattia, mentre Dawson ha dovuto restare rinchiuso molto tempo in carcere per aver causato la morte del signor Bonner, medico del paese, durante un incidente stradale. Ora, però il tempo, sembra voler dare loro un’ultima occasione: la morte del vecchio amico comune Tuck li farà ritrovare di nuovo a Oriental, cittadina in cui è nato il loro struggente amore. Entrambi trascorreranno momenti bellissimi insieme, ritrovandosi meravigliosamente complici a distanza di anni, mentre niente era stato dimenticato del loro legame. Proprio come se il tempo si fosse fermato. Ma l’amore, come sappiamo bene, ha i suoi antagonisti ancora una volta. Dawson si ritroverà di nuovo di fronte ai fantasmi del passato, la consapevolezza di avere ancora alle calcagna i suoi violenti fratelli, Ted e Abee Cole. Dall’altra parte, Amanda dovrà sopportare i difficili contrasti con la madre e il complicato rapporto con il marito, ormai da tempo alcolizzato. Si ritrova ancora di fronte ad una scelta: vivere senza ripensamenti l’indissolubile amore nei confronti di Dawson, oppure tornare alla routine quotidiana, assumendosi le responsabilità di moglie e madre? Forse l’ultima lettera lasciata in punto di morte dal caro amico Tuck sembra poter darle una vera risposta, ma sarà di nuovo l’autore a far giocare il destino e a sorprenderci, lasciandoci commuovere e riflettere. I libri di Sparks, sembrano sempre finire con quella nota di triste e tragica consapevolezza che la vita non può essere fatta solamente di gioie. Lo sappiamo, ma leggendolo dalle sue righe ci soffermiamo, nel frenetico intercedere della nostra realtà, a capire che solo l’amore può veramente superare ogni dolore e qualsiasi impossibile ostacolo. La conclusione di questo romanzo, che ovviamente lascio immaginare ad ogni curioso lettore, ci trasporta nel mondo delle emozioni, facendoci toccare con mano i sentimenti. Leggendolo,ci ritroviamo mano nella mano con la vita e anche il cuore più duro saprà asciugare una lacrima senza nessuna vergogna. Perché amare è la cosa più bella e piena di umana dignità che possa mai esistere.

 

Francesca Ghiribelli.

 


’Ricordati di guardare la luna’’ Di Nicholas Sparks

 

 

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Un romanzo dei nostri tempi, ma che per la meravigliosa sensibilità che trasuda, ricorda un amore antico e ancestrale, quasi intercalato dalla dolce poesia, che i sentimenti sanno regalare.

‘Ovunque sarai e qualunque cosa stia accadendo nella tua vita, tutte le volte che ci sarà la luna piena tu cercala nel cielo...’
Questa è la frase che rappresenta il titolo del libro, il ‘mondo’che unisce i due protagonisti.
Due ragazzi che si ritrovano a vivere l’amore adolescenziale sottoforma di quel sentimento universale, che mai lì abbandonerà, neanche quando saranno divisi dall’oceano.
Per questo la protagonista, Savannah, nelle sue accorate lettere ricorda sempre al suo John di guardare la luna piena. Entrambi si sarebbero sentiti vicini per sempre, anche quando la vita prepara per loro un crudele destino, che li separerà a lungo.
Due cuori totalmente agli antipodi che si innamorano perdutamente. John Tyree, un ragazzo ribelle arruolato nell’esercito, pieno di rabbiosa ostilità verso la vita; egli vive il difficile rapporto con il padre, la sola persona rimastagli accanto. Ha scelto la carriera militare, proprio per sfuggire alla quotidianità e al rumore di troppe assenze esistenziali. A volte, però l’amore ci cambia e proprio riuscendo ad amare senza riserve, si scopre inaspettatamente di avere una meravigliosa sensibilità nascosta, da donare al prossimo.
Savannah Lynn Curtis, una ragazza quasi ‘donna’ per la grande caparbietà, con cui affronta ogni suo ideale. Una studentessa impeccabile di psicopedagogia, che dedica le vacanze estive a speciali atti di volontariato: ha un cuore grande e cela dentro di sé la delusione provata in passato, per aver vissuto l’illusione di essersi innamorata della persona sbagliata. Adesso, incontrando a Wilmington quel ragazzo così schivo e curiosamente silenzioso, riuscirà ad aprirsi totalmente alla vita e ad innamorarsi veramente. Sarà al suo fianco, che John scoprirà come poter vivere e scoprire il legame affettivo con suo padre. Grazie a Savannah, esperta studiosa dell’argomento, riuscirà a sapere della forma quasi invisibile di autismo, di cui il padre di John è affetto. Il ragazzo e il padre riescono soltanto a dialogare tra loro di numismatica, grande e unica passione dell’uomo. Ma sarà proprio quel silenzio, ora giustamente motivato da quell’impercettibile malattia, a riavvicinare padre e figlio in un rapporto di amore incondizionato fatto di sguardi e abitudini.
E ‘ proprio durante quella fatidica licenza, che i due si legheranno profondamente, e se quelle brevi settimane potrebbero sembrare soltanto una ’cotta’ estiva, invece segneranno una delle storie d’amore più belle di tutti i tempi. John, purtroppo però sa che deve tornare in Germania al più presto e rivestire i suoi doveri, ma adesso l’attesa avrà una ragione in più e sarà allietata dalle lettere di Savannah, che aspetta trepidante il suo prossimo congedo.
Manca così poco ormai, ma quando crollano le Torri Gemelle, John preso da un forte senso di giustizia e di patriottismo, sceglie di essere mandato in Iraq.
Nell’arco di quegli anni il loro sentimento sarà messo a dura prova, quasi spegnendo la reciproca presenza l’uno dell’altra. Poi cinque anni dopo, improvvisamente la morte del padre di John, lo fa tornare a casa. Dopo il funerale, una forte nostalgia di rivivere il passato, lo fa andare alla ricerca di Savannah, ma incontrandola scoprirà una sconvolgente verità.
L’autore ci sorprende con la sua voglia di far vivere il vero amore, oltre tutto, anche oltre qualsiasi tipo di forte difficoltà. Alla fine, però, si sa che nella vita tutte le storie non possono avere sempre il lieto fine di una favola,ma ciò che ci insegna questo romanzo, è il grande percorso di rinascita interiore che il protagonista riesce ad acquisire dall’amore, che proverà per sempre per la sua Savannah.
Un vero uomo che saprà accettare la realtà per come si presenta e riuscirà finalmente a far sgorgare le tante lacrime represse, ma saprà accettare la verità riscattando se stesso e il suo profondo amore attraverso un indimenticabile gesto di altruismo e generosità.
Ricordandoci , che possiamo amare indissolubilmente, soltanto se riusciremo a fare felici le persone che amiamo. Anche quando saremo distanti, ci sarà la luna, a dirci che in qualche modo saremo sempre al loro fianco.



Recensione ‘’Il Palazzo – La saga di
Saint Germain’’

 

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A differenza di tutte le altre storie di vampiri, benché io non ne sia un’accanita lettrice, in questo romanzo ho trovato la vera autenticità della loro stirpe.
Non è la solita storia paranormale al centro di un superficiale contesto passionale, anzi inquadra il protagonista, Francesco Ragoczy, come un alchimista dalle capacità straordinarie che il vampirismo gli concede, ma soprattutto lo rappresenta come un gentiluomo, oltre che benestante, anche ricco di generosità e altruismo.
Abbiamo sempre pensato che i vampiri fossero esseri assetati di vendetta e colpevoli di atti sanguinari, ma questo romanzo smentisce questi antichi pregiudizi.
La storia ha al centro tanti personaggi, dividendosi in tre parti. Ed è proprio questo il merito dell’autrice, che al confronto di molte altre, riesce a rendere realistica nei tempi e nei luoghi l’origine storica della saga di Saint Germain.
L’ambientazione è la Firenze rinascimentale, dove si ritrovano volti straordinari e indimenticabili, come quelli di Lorenzo de’ Medici e Botticelli. Il tutto reso autentico e veramente fedele all’epoca dalle minuziose descrizioni della scrittrice.
Fra questi volti noti e familiari, c’è anche quello seducente e femminile di Demetrice Volandrai, graziosa cortigiana al servizio di De’ medici, che fin da subito resta folgorata dall’affascinante proprietario del più lussuoso palazzo di Fiorenza, il vampiro Francesco Ragoczy da San Germano.
La narrazione non fa bruciare subito l’evidente passionalità fra i due, perché la dolce e intelligente Demetrice, promettente alchimista, sospetta del magnetico fascino dell’uomo,accorgendosi che possiede qualcosa fuori dal comune.
Alla fine, però la curiosità verso l’antichissima scienza alchemica, che pratica nelle segrete stanze del palazzo, la induce a diventare la fedele aiutante del vampiro. Egli assapora a distanza il sorprendente fascino che la donna suscita in lui. E’ da moltissimo tempo che non prova certe sensazioni: niente di tutto ciò è riuscito a provare con la precedente amante Estasia, cugina di Botticelli. Il romanzo dedicherà una cospicua parte al personaggio dannato e disperato di questa donna, che in seguito si pentirà per aver commesso così tanti peccati carnali con il vampiro; infatti soltanto alla fine di una lunga redenzione diventerà Suor Estasia di Santa Maria degli Angeli.
Ma, se nella prima parte del libro, le vicende di questi personaggi storici rapiscono il lettore, dovremo attendere la fine della storia per sapere come si concluderà il forte legame tra i due protagonisti. Ed è qui, che ancora una volta la Yarbro ci sorprende, perché soltanto quando Demetrice verrà accusata di eresia, il vampiro dovrà cercare di trarre in salvo la sua amata. Qui, vi sarà l’acerrimo nemico in veste di monaco, Girolamo Savonarola, che animato da un terribile fanatismo religioso porterà Fiorenza a soccombere alla superstizione e alla violenza.
Un romanzo che riserva un sorprendente biglietto da visita al periodo rinascimentale, mentre alla fine il lettore potrà scoprire, oltre che le vere origini e tradizioni, anche il misterioso segreto che tiene in vita nei secoli il mondo dei vampiri. Ognuno di loro come noi, ha un forte legame per la propria terra natia. Un motivo in più, per leggere questo libro.
Francesca Ghiribelli.

 

 

Recensione di Francesca

 

Ghiribelli.

 

Marina di Carlòs Ruiz Zafòn

 

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 VIDEORECENSIONE

 


SU http://youtu.be/pSKNNY8AF9E

 

 

Avevo già letto ‘’L’ombra del vento’’, il primo mitico e intramontabile contributo letterario di Zafòn. Ma il romanzo di ‘Marina’, mischia in modo profondo ed emozionante la realtà della vita alla mistica fantasia gotica di una Barcellona alla fine degli anni Settanta.

Oscàr, il protagonista, rivela in modo realistico e commovente i suoi stati d’animo e i timori della sua giovane età, ma esprime in maniera tenera e meravigliosa il suo profondo amore per Marina, una ragazza che appare nelle prime pagine, come la pallida figura di un fantasma,quasi facesse parte di un altro mondo. Il mondo misteriosamente gotico dell’altra faccia di Barcellona.

La curiosità di Oscar viene attirata dalla tetra villa di Sarrìa, quasi un luogo dimenticato dal tempo, che sarà seguito da altrettanti posti desolati e pieni di fascino fantasmagorico nel corso della narrazione.

Oscar, è un giovane studente collegiale, ormai orfano, che dopo aver scoperto la gotica villa, riesce a trovare finalmente il calore di una famiglia mai avuta.

Entrando all’interno di quella casa ‘ruba’ un antico orologio con sopra una curiosa iscrizione, e da lì conoscerà veramente la storia di Marina e suo padre Germàn, un bravo pittore, a cui è rimasto soltanto il radioso affetto della figlia.

Ma tutto questo sarà soltanto l’inizio del romanzo, perché esso racchiuderà in sé una storia altrettanto curiosa e inverosimile, ma che proprio per questo cattura la fantasia del lettore.

Ora sarà una vecchia foto a far rinascere l’oscuro passato di un personaggio, Michael Kolvenik, che ha basato la sua vita sulla continua lotta di voler battere il fatidico momento, in cui la morte ci sorprende.

Al contesto del suo impressionante passato fa da sfondo la Spagna Franchista, che alla fine tenterà di denunciare tramite la coraggiosa figura dell’ispettor Flòrian le incongruenze dell’azienda di protesi ortopediche della Velo-Granell, di cui Kolvenik è proprietario.

Ma l’arresto organizzato da Florian, non va a termine, perché i colpi di scena certamente non mancano, visto che i corpi di Kolvenik e sua moglie Eva Irinova, bellissima donna dalla voce straordinaria, verranno trovati carbonizzati nella loro abitazione l’ultimo giorno del 1948.

Ma i fatti che sembrano realmente accaduti sono pervasi dall’apparenza, che nasconde ben altra ombrosa verità.

Bisogna soltanto vivere pagina dopo pagina questo straordinario romanzo, perché la curiosità coinvolge il cuore del lettore nel voler comprendere fino in fondo i validi motivi, che hanno spinto Kolvenik a vivere rintanato, a causa di una particolare e sconosciuta malattia.

Nonostante la vicenda di questo strano personaggio, non dobbiamo scordarci della presenza di Oscàr e Marina, che porteranno alla luce questa misteriosa e sconvolgente verità, attraverso il loro quasi impercettibile, ma profondo legame. Un amore adolescenziale, ma che riscopre attraverso le esperienze di vita di altri personaggi, la maturità di un sentimento adulto, che andrà oltre tutto.

Per Oscàr, come succede spesso nella quotidianità, la conclusione sarà inaspettata e amara, ma il bello di vivere un libro è riconoscere in ogni pagina anche la profonda realtà della vita.

 

Riika Pulkkinen L'armadio dei vestiti dimenticati

 

 

 
 
 
 

 

 
 
 
Elsa è una persona piena di affetto verso la sua famiglia.
Prima è donna, poi madre e nonna di due splendide nipotine, Maria e Anna. Ed è proprio la seconda a mostrarci in questo splendido romanzo le varie sfaccettature, che perfino lei stessa non conosceva della sua amata nonna.
Grazie al sorriso di un pomeriggio, dove i ricordi del passato danno memoria al presente, Anna riscopre nell’armadio di Elsa un abito nascosto, quasi dimenticato dal tempo. Sarà quello il momento giusto per la nonna di narrare una storia toccante, profonda e dipinta da una nuvola di solitudine. Un racconto, che in sé preserva una nota di sottile fragilità, che la vita di tutti prima o poi svela.
Qui compare, come una conchiglia portata improvvisamente dall’onda dei ricordi, la figura di Eeva. Una ragazza solare, intraprendente, che nella sua vita ha dato all’amore la priorità assoluta di vita.

Nella stupenda opera di questa fantastica autrice finlandese, si può respirare l’arcana atmosfera del Nord, dove nel suo freddo clima si riesce a carpire l’antico e accogliente tepore di una lettura piena di sensibilità. Una profonda umanità di scrittura, che non cela i tanti errori, che le persone, seppur amando, possono commettere. L’importante è ritrovare dietro ai momenti difficili e ai numerosi sbagli della vita, quel grande senso di appartenenza ad un sentimento superiore, che ci rende deboli di fronte alla sua grandezza. L’insegnamento, che ci porta questa lettura, è come tutto questo possa accadere nel momento, in cui la vita si avvicina alla sua conclusione. Elsa ha una grave malattia, ma non abbandona con tristezza i suoi cari, anzi nonostante l’unico rimpianto, che prova verso la cara figlia Ella, se ne va portando con sé il sorriso dell’amore. L’amore che ha legato tre generazioni: madre, figlia, nipote. E sarà solamente la storia di Eeva a far crescere interiormente Anna, la quale ritroverà in quella ragazza mai conosciuta tante cose di se stessa, quasi da renderla tanto familiare. A far da cornice l’intensa descrizione delle emozioni, ma soprattutto la costante presenza della ‘sauna finlandese’ che attraverso carezze, profumi di lavanda e acque aromatizzate, riesce a catturare l’anima del lettore. Un capolavoro che richiama dentro la narrativa quel magico tocco di poesia, che ti rapisce con parole senza tempo. Ti sembra di ascoltare in ogni termine, accuratamente scritto, il docile campanellino di una fatina dei boschi, che nonostante tutto, ci rammenta sempre: 

 
 
‘’Tutti i dolori sono sopportabili, se li si fa entrare in una storia, o se si può raccontare una storia su di essi.’’
(citazione presente nel libro di Isak Dinesen (Karen Blixen))

 

Francesca Ghiribelli